giovedì 8 settembre 2022

HENRY ("HARRY") THACKER BURLEIGH (PARTE SECONDA)

 Relazione con Dvořák:    


Burleigh, per mantenersi durante gli studi, lavora per la signora MacDowell come tuttofare, pulendo e lavorando su tutto ciò di cui ha bisogno e, in seguito diventa famoso in tutto il mondo per la sua eccellente voce da baritono: cantando spiritual mentre pulisce le sale del Conservatorio, la cosa attira l'attenzione del Direttore del Conservatorio, il compositore ceco Antonín Dvořák, che chiede a Burleigh di cantare per lui. 

Burleigh racconta: "Ho cantato le nostre Canzoni Nere per lui molto spesso e, prima di  scrivere i suoi temi, si riempì dello spirito dei vecchi Spirituals ".  

Dvořák afferma: "Nelle melodie nere d'America, scopro tutto ciò che è necessario per una grande e nobile scuola di musica".    


La scala pentatonica, che compare in alcuni punti nella sua Sinfonia "Dal Nuovo Mondo" e all'inizio di ogni movimento del "Quartetto per archi ' americano' ", Dvořák la riprende da quelle che chiama "melodie negre" e "musica dei Nativi americani". 

Nella Sinfonia, un tema di flauto ricorda lo spirituale " Swing Low, Sweet Chariot" che  potrebbe trovarsi tra quelli cantati da Burleigh a Dvořák.   


. Scala pentatonica maggiore - Fa - Acuti   

. Scala pentatonica minore - RE - Chiave di violino    

. Dvorak Quartet op96 - 1° movimento - Tema viola   

. Dvorak Quartet op96 - 2° movimento - Tema principale   

. Dvorak Quartet op96 - mvt 3 - Tema principale   

. Dvorak Quartet op96 - mvt 4 - tema principale   


1922:  da notare che la canzone spirituale "Goin' Home" viene scritta da William Arms Fisher (un altro studente di Dvořák) ed è basata su una melodia di corno inglese del secondo movimento (Largo) della "Sinfonia".    


1893: Burleigh aiuta Dvořák a copiare parti strumentali per la "Sinfonia"L'anno seguente, Burleigh canta nell'arrangiamento operato da Dvořák relativo al classico "Folks at Home" di Stephen C. Foster, Nativo della Pennsylvania . 


1896:  Burleigh si laurea, dopodiché presta servizio nella Facoltà del Conservatorio. 



Carriera come cantante:    


Burleigh inizia a cantare nel quartetto di famiglia, come baritono. 

Burleigh lascia Erie, nel gennaio 1892, nel periodo che canta con i migliori cantanti della città in occasione di eventi cittadini e riunioni di Chiesa. 

Fine estate 1892: Burleigh si esibisce come solista in primo piano nella "Scuola Estiva per Lavoratori Cristiani" presso gli Adirondacks, a North Hudson, a New York. 

Nove mesi dopo il suo arrivo a New York, Burleigh presenzia come "il celebre baritono occidentale" in due "Grand Encampment Concerts" alla "Metropolitan Church" di Washington DC.      


1894: diventa solista per la "Chiesa Episcopale di San Giorgio", a New York City. 

In un periodo storico in cui altre chiese episcopali bianche di New York sono razziste,  alcuni parrocchiani si oppongono all'assunzione di Burleigh nella chiesa con soli Bianchi, però, in quel momento, J. P. Morgan, un membro di "St. George's", vota per l'assunzione di Burleigh che, seppure con problemi iniziali per ottenere la nomina, riesce ad avvicinarsi a molti membri durante il suo lungo mandato come solista presso la Chiesa, da cui  

si ritira nel 1946, dopo 52 anni. 


1924–55: da persona determinante, inizia la tradizione relativa ad un servizio spirituale annuale da tenere ogni mese di maggio con il canto "The Palms" di Jean-Baptiste Faureera; una tradizione della "Domenica delle Palme" che viene tenuta per 50 anni, per cui il Sindaco di New York, Fiorello La Guardia, organizza una trasmissione radiofonica dal suo ufficio, nel 1944. 


Fine anni 1890: la reputazione di Burleigh è, ormai, di concertista solista, e canta Canzoni d'Arte, selezioni d'Opera e canzoni popolari afroamericane. 

1908: a Londra, fra gli altri importanti concerti europei, canta in presenza di Re Edoardo VII 

1900-1925: Burleigh è Membro del Coro della Sinagoga al "Temple Emanu-El" di New York ed è l'unico afroamericano che canta in tale struttura religiosa.  

Lavora più volte anche con Walter F. Craig e la sua orchestra.    


Burleigh disdegna la registrazione fonografica e, per molto, tempo - per errore - pensa che non esistano registrazioni della sua voce. 

1919: registra per una piccola Etichetta gestita dal suo amico George Broome (registrazione esistente) e, nuovamente,  

nel 1944, per la Chiesa di San Giorgio. 


Battuto al computer da Lauretta 

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