domenica 30 aprile 2023

MAURIZIO SALTARIN

Maurizio Saltarin nasce il 29 novembre 1954 a Piacenza d’Adige, in provincia di Padova.

E’ un importante tenore italiano.

Compie gli studi classici e universitari, dopodiché inizia il Canto sotto la guida del tenore Danilo Cestari.

1986: vince quattro Concerti Lirici ad Adria, ad Ercolano/Napoli, ad Alessandria e nel Concorso “Voci verdiane” di Busseto.

1987: debutta ad Alessandria in “Lucia di Lammermoor” di Donizetti.

Accademia di Busseto: lì, Saltarin, si perfeziona col tenore Carlo Bergonzi.

1987: è Don Alvaro in “La forza del destino”.

1988: a, Busseto, esordisce ne “Il Corsaro” di Verdi.

Vince l’ “International Voice Competition Luciano Pavarotti/Opera Company of Philadelphia”, in cui debutta – nel 1989 – in “Luisa Miller” e dove inaugura il “Festival Internazionale della Musica” di Montreal con la “Petite messe solennelle” di Rossini.
Inoltre, a Palm-Beach, con Ghena Dimitrova, debutta in “Macbeth” di Verdi, dopodiché riceve il Premio “Le voci” a Verona, il Premio “Lauri Volpi” a Roma e il Premio “Palladio” a Vicenza.

1990: nel Teatro Greco-Romano di Taormina, con Piero Capuccilli e Ghena Dimitrova, canta in “Nabucco”.
E’ Mario Cavaradossi in “Tosca” all’ “Opera” di Dublino.

1991: partecipa al Concerto trasmesso in Mondovisione “Telemaratona per S. Pietroburgo”.
Teatro “Petruzzelli” di Bari: trionfa ne “Il Trovatore” di Verdi.

1992: E’ Riccardo in “Un ballo in maschera”, all’ “Opera” di Dublino.

1993: in occasione della riapertura del Duomo di Berlino, canta in “Messa di Requiem” di Verdi.

1998: al Teatro dell’ “Opéra” di Dijon, è Turiddu in “Cavalleria rusticana”.

1999: a Madrid, è Pollione in “Norma” di Bellini.

2000: in Francia, canta come Pinkerton in “Madama Butterfly”.

Gennaio 2001: all’ “Opera” di Kiev, in Ucraina, gli viene conferita, per “Meriti Artistici”, la “Golden Fortune”, Onorificenza Internazionale importantissima, dove rappresenta il “Teatro dell’Opera” di Roma al Festival “Ave Verdi”.


Battuto al computer da Lauretta




 

 

MAURIZIO SALTARIN con LUCIANO PAVAROTTI:

https://www.google.com/imgres?imgurl=https%3A%2F%2Fwww.ilgazzettino.it%2Fuploads%2Fckfile%2F202109%2Fsaltarin_13091822.jpg&imgrefurl=https%3A%2F%2Fwww.ilgazzettino.it%2Fnordest%2Fpadova%2Flirica_maurizio_saltarin_pavarotti-6192809.html&tbnid=u301k5TLf9hk_M&vet=12ahUKEwiSgMC__8L7AhVEIMUKHQVoAkEQMygCegQIARAo..i&docid=pb-3eXLIJOxF4M&w=1080&h=1147&q=maurizio%20saltarin%20wikipedia&ved=2ahUKEwiSgMC__8L7AhVEIMUKHQVoAkEQMygCegQIARAo

Saltarin con i miti della lirica: «Volevo essere Pavarotti avevo voce, talento e anche peso». Ma ha seguito l'azienda di famiglia

.

Il tenore MAURIZIO SALTARIN canta:

NESSUN DORMA, TURANDOT:

.

ADDIO FIORITO ASIL, MADAMA BUTTERFLY:




.

Maurizio Saltarin: Storia di una voce generosa

 






  

CHARLES CAMILLE SAINT-SAËNS

Charles Camille Saint-Saëns nasce a Parigi il 9 ottobre 1835 e muore ad Algeri il 16 dicembre 1921.

E’ un compositore, pianista e organista francese.

Da talento precoce, comincia a studiare pianoforte a tre anni; a cinque, debutta in un concerto.
In seguito, si iscrive ai Corsi di Organo e Composizione, presso il Conservatorio di Parigi.
La sua carriera inizia come Organista nelle chiese francesi, in particolare alla Chiesa della Madeleine.

Poi, con Romain Bussine, fonda la “Société Nationale de Musique” il cui scopo è di far conoscere ed eseguire le opere di autori francesi.

Come compositore, all’inizio, è influenzato da Franz Liszt e diventa un fervente wagneriano, ma, nella maturità, si allontana.

E’ aperto verso le opere di compositori giovani, ma non apprezza la musica impressionista e detesta Debussy.

Compone parecchia musica orchestrale e diverse opere teatrali, di cui la più conosciuta è “Sansone e Dalila”.
Le sue creazioni più note sono “Il carnevale degli animali” e il poema sinfonico “Danza macabra”.

 

Infanzia ed esordi di Saint-Saëns:

Il padre di Saint-Saëns è un funzionario governativo di condizioni agiate che, però, muore di tubercolosi dopo soli tre mesi dalla nascita del figlio.
Clémence, la madre, chiede aiuto alla zia Masson, che li accoglie.

Già, prima dei tre anni, il piccolissimo Camille dimostra una forte predisposizione musicale e la prozia gli insegna i primi rudimenti del pianoforte.
Musicalmente, è uno dei bambini-prodigio più dotati: possiede l’orecchio totale e, da quasi subito, comincia a comporre.
22 marzo 1839: crea la sua prima composizione, un pezzo breve per pianoforte, composizione conservata presso la Biblioteca Nazionale di Francia.
La sua precocità gli permette, già all’età di tre anni, di sapere leggere e scrivere, mentre imparerà il Latino quattro anni più tardi.

La sua prima esibizione in pubblico avviene all’età di cinque anni, quando accompagna al pianoforte una sonata per violino di Beethoven.
Quindi si dedica a studiare molto bene la partitura del “Don Giovanni”.

1842: Saint-Saëns ha sette anni quando diventa allievo di Camille-Marie Stamaty (il cui insegnante è stato Friedrich Kalkbrenner).
Idem, 1842: tiene il primo concerto, debuttando alla “Salle Pleyel”, suonando il “Concerto per pianoforte n. 15 K 450” di Mozart e altri brani di Händel, Kalkbrenner, Hummel e Bach.
Come bis, Saint-Saëns propone di suonare una delle trentadue sonate per pianoforte di Beethoven a memoria.
La notizia di tale concerto straordinario si diffonde molto presto in Europa e negli Stati Uniti, dove viene pubblicata su un quotidiano di Boston.

Fine anni ’40: entra al Conservatorio di Parigi in cui studia Organo e Composizione (quest’ultima materia la studia come allievo di Jacques Halévy).

Pur avendo vinto parecchi premi di un certo peso, nel 1852 e nemmeno nel 1864, Saint-Saëns riusce a conquistare il rinomato e rispettato “Premio di Roma”.

I riconoscimenti conquistati gli danno fama: fama che gli permette di conoscere Franz Liszt, con cui diventeranno grandi amici.

Saint-Saëns ha sedici anni quando scrive la sua prima sinfonia; la seconda, pubblicata come “Sinfonia N. 1 in mi♭ maggiore”, viene eseguita nel 1853, destando lo stupore meravigliato della critica e degli altri musicisti.
Hector Berlioz, suo futuro buon amico, commenta: “Il sait tout, mais il manque d’inexpérience” (“Sa tutto, ma manca d’inesperienza”).

Ha 25 anni quando inizia il primo dei suoi tanti viaggi verso l’Europa occidentale per far conoscere la sua musica: genio musicale che si ingigantisce appassionandosi anche allo studio delle scienze animali e vegetali.


Saint-Saëns nel pieno dell’attività musicale:

Saint-Saëns, per vivere, lavora come Organista in diverse chiese di Parigi.
1857: sostituisce Lefébure-Wely nell’insigne ruolo di Organista della Chiesa della Madeleine, ruolo che mantiene fino al 1877.
Il pubblico parigino è incantato dalle sue improvvisazioni che gli procurano l’encomio di Liszt che, nel 1866, definisce Saint-Saëns “il più grande organista del mondo”.

1861-1865: Saint-Saëns si dedica all’insegnamento per la prima ed ultima volta nella sua vita, occupando la Cattedra di Pianoforte alla scuola “Niedermeyer”: qui, infrange le regole tradizionali più consolidate, inserendo nei programmi i curriculum con opere di musicisti contemporanei come Liszt, Gounod, Schumann, Berlioz e Wagner, e dove si prevedono solo Scarlatti, Rameau, Couperin, Bach, Mozart, Clementi e Beethoven.

Tra i suoi allievi troviamo musicisti diventati celebri come André Messager e soprattutto, Gabriel Fauré, il suo allievo favorito, destinato a diventare anche il suo più caro amico.

Saint-Saëns è, intellettualmente, poliedrico.
Infatti, fin da bambino, dimostra inclinazione allo studio della Geologia, dell’Archeologia, della Botanica e della branca dell’Entomologia che studia i lepidotteri, oltre ad essere un eccellente Matematico.
Oltre ad essere attivo come Compositore, Esecutore e Pubblicista Musicale, in seguito, si dedica anche ad altre varie discipline, discutendo con i migliori scienziati d’Europa e scrivendo validi articoli in materia di Acustica, Scienze Occulte, Decorazioni nel Teatro dell’Antica Roma e Strumenti Antichi.
Scrive “Problèmes et Mystères”, un’opera filosofica, che tratta di come la Scienza e l’Arte possano supplire alla Religione; la sua visione atea e pessimistica di Saint-Saëns anticipa l’Esistenzialismo.

Letterariamente, pubblica un volume di poesie dal titolo “Rimes familières” e la commedia farsesca “La Crampe des écrivains”, che otiene un buon successo.

Da “Membro della Società Astronomica di Francia”, tiene conferenze sui miraggi, possiede un telescopio costruito secondo sue precise indicazioni, arrivando persino a progettare concerti che corrispondano a fenomeni astronomici (tipo le eclissi solari).

1870: Saint-Saëns viene arruolato nella Guardia Nazionale per combattere nella Guerra Franco-Prussiana che si conclude in sei mesi appena, ma gli lascia un segno forte.

1871: assieme a Romain Bussine (poeta, baritono, compositore e insegnante di canto), fonda la “Société Nationale de Musique” allo scopo di sviluppare il nuovo e originale stile musicale francese.

A Parigi, dopo la caduta della “Comune”, la “Société Nationale de Musique” organizza la prima esecuzione dei lavori degli appartenenti (Gabriel Fauré, César Franck, Édouard Lalo, Camille Saint-Saëns).
Saint-Saëns condivide la presidenza della “Société” e contribuisce in modo determinante nel modellare il futuro della musica francese.

1875: Saint-Saëns sposa Marie-Laure Truffot e, dal matrimonio, nascono due figli, André e Jean-François, che muoiono a distanza di sei settimane l’uno dall’altro (1878).
Tre anni dopo, Saint-Saëns lascia la moglie.
Non divorziano, ma vivono separati per il resto della loro vita.


Gli ultimi anni:

1886: sono di quest’anno “Le Carnaval des Animaux” (“Il carnevale degli Animali”) e la “Sinfonia n. 3”, dedicata alla memoria di Franz Liszt, morto poco tempo prima.

Idm, 1886: Vincent d’Indy e i suoi alleati causano l’allontanamento di Saint-Saëns dalla “Société Nationale de Musique”.

1888: muore la madre di Saint-Saëns, per cui il compositore si sente spinto a lasciare la Francia provvisoriamente e a trasferirsi alle Isole Canarie, dove adotta lo pseudonimo di Sannois.

Negli anni seguenti, gira il Mondo e visita luoghi esotici in Europa, Nord Africa, Sud-Est asiatico e Sud America, raccogliendo il diario dei suoi viaggi in alcuni libri popolari, firmandoli Sannois.
Continuerà a scrivere argomenti musicali, scientifici e storici, viaggiando spesso prima di vivere i suoi ultimi anni ad Algeri, la capitale dell’Algeria.
Il governo francese gli concede l’Onorificenza della “Legion d’Onore”.

16 dicembre 1921: Camille Saint-Saëns muore di polmonite all’ “Hôtel de l’Oasis”, ad Algeri, ma il suo corpo viene riportato a Parigi alla “Chiesa de La Madeleine” per i funerali di Stato, dopodiché viene sepolto nel Cimitero di Montparnasse, a Parigi.


Eredità musicale, rapporti con gli altri compositori:

In Francia, da sempre, l’opera predomina in assoluto sulle altre musiche; Saint-Saëns è fautore della musica strumentale e valorizza l’opera di Schumann contro l’opinione corrente, mentre la sua passione per Mozart anticipa la sensibilità musicale più divulgata.
Cura l’edizione dell’ “Opera omnia” di Rameau in un periodo di tempo dove non si è molto disposti verso la musica antica e, nel contempo, si dà da fare per i nuovi compositori francesi, per cui, nel 1871, fonda la “Societé Nationale de Musique”.

Sempre, in Francia, Saint-Saëns: non è un cultore delle opere wagneriane, ma è uno dei primi sostenitori della musica di Wagner: infatti, durante le lezioni alla Scuola “Niedermeyer”, propone brani dalle sue opere, facendo eseguire in “prima” francese la “Marcia” da “Tannhäuser”.
Lo stesso Wagner rimane stupito quando lo vede e lo sente suonare le intere partiture orchestrali (senza averle lette prima) di “Lohengrin”, “Tristan und Isolde” e “Siegfried”, suggerendo a Hans von Bülow di assegnargli l’appellativo della “più grande mente musicale” dell’epoca.
Nonostante questo, dopo la Prima Guerra Mondiale, Saint-Saëns si attira l’antipatia dei Francesi e dei Tedeschi attraverso articoli provocatori, intitolati “Germanophilie”, che attaccano pesantemente Wagner.


Opere:

Saint-Saëns compone moltissimo: musica a soggetto o teatrale, tra cui quattro poemi sinfonici e dodici opere, oltre ad essere tra i primi a scrivere per il cinema (esattamente, per il film “L’Assassinat du Duc de Guise” di Henri Lavedan).


Onorificenze:

. Onorificenze francesi:

Cavaliere dell’Ordine della Legion d’Onore – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine della Legion d’Onore
— 15 agosto 1868
Ufficiale dell’Ordine della Legion d’Onore – nastrino per uniforme ordinaria Ufficiale dell’Ordine della Legion d’Onore
— 14 luglio 1884
Commendatore dell’Ordine della Legion d’Onore – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine della Legion d’Onore
— 30 luglio 1894
Grand’ufficiale dell’ordine della Legion d’Onore – nastrino per uniforme ordinaria Grand’ufficiale dell’ordine della Legion d’Onore
— 18 agosto 1900
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della Legion d’Onore – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della Legion d’Onore
— 12 gennaio 1913

 

. Onorificenze straniere:

Commendatore dell’Ordine di Vittoria (Gran Bretagna) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine di Vittoria (Gran Bretagna)
— 1902
Laurea honoris causa – nastrino per uniforme ordinaria Laurea honoris causa
— Università di Cambridge, 26 giugno 1893
Laurea honoris causa – nastrino per uniforme ordinaria Laurea honoris causa
— Università di Oxford, 1907

Il 17 settembre 1900 l’Imperatore Guglielmo II di Germania gli assegna la Croce Pour le Mérite per la scienza e l’arte, che Camille Saint-Saëns restituisce il 15 novembre 1914.

 

Battuto al computer da Lauretta




 

Camille Saint-Saëns:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Saintsaens.jpg

File:Saintsaens.jpg

 

CARLO RUSTICHELLI

Carlo Rustichelli nasce a Carpi il 25 dicembre 1916 e muore a Roma il 13 novembre 2004.

E’ un compositore italiano.

Si diploma in Pianoforte e Composizione e, dopo una breve parentesi nel mondo del teatro, nel 1943, debutta con la musica da film “Gli ultimi filibustieri”.

Da quel momento, ha composto più di duecento colonne sonore, esibendo una vena melodica facile e richiamando atmosfere e stati d’animo molto adatti a film drammatici, a commedie e a film comici.
La sua tecnica compositiva si ispira alla sua grande conoscenza di temi popolari, arrangiati in modo sapiente, ma che spaziano anche attraverso altri generi musicali.
Un grande esempio è la magnifica colonna sonora “jazzata” (vedere i titoli di testa) del film “Vogliamo i colonnelli”; film dove presenzia una marcetta popolare nei titoli di coda.

1947: tramite il produttore Luigi Rovere, Rustichelli incontra Germi.
Luigi Rovere è fautore di una collaborazione fra lui, Pietro Germi e Rustichelli attraverso quasi tutte le pellicole dello stesso Germi (“In nome della legge”, “Il ferroviere”, “Il cammino della speranza”, “Signore & signori”, …), e i film realizzati dal produttore torinese.

Rustichelli collabora anche con i più importanti registi italiani, come Bertolucci, Monicelli, Pasolini e Risi mentre, tra i registi stranieri, si ricorda Billy Wilder.
Alida Chelli, sua figlia, debutta come cantante proprio in un film di Germi, “Un maledetto imbroglio”: qui, interpreta un brano in dialetto romanesco che, poi, è riproposto anche da Gabriella Ferri, “Sinnò me moro”.

Ha musicato molti “Spaghetti-Western”, ma il suo brano più celebre è, senza dubbio, la piacevole ed orecchiabile marcetta per “L’armata Brancaleone”, diventata un “classico”.

1950-1975: la sua occupazione verso il Cinema è intensissima ma, in seguito, dirada tali impegni e, comunque, compone anche le musiche per alcune fiction televisive.

Carlo Rustichelli ottiene due “Nastri d’argento” per le migliori colonne sonore de:
1959: “L’uomo di paglia” di Pietro Germi.
1967: “L’Armata Brancaleone” di Mario Monicelli.

Con il figlio Paolo Rustichelli, collabora alla creazione di varie colonne sonore per Cinema e TV, tra cui Amici miei – Atto IIIº.

2004: muore all’età di 87 anni ed è sepolto nel Cimitero di Carpi (Modena) insieme alla figlia Alida Chelli.


Cinema:

. All’ombra della gloria, regia di Pino Mercanti (1945)
. In nome della legge, regia di Pietro Germi (1949)
. La cintura di castità, regia di Camillo Mastrocinque (1949)
. Totò cerca casa, regia di Steno e Mario Monicelli (1949)
. Il fuorilegge , regia di Aldo Vergano (1950)
. Il cammino della speranza, regia di Pietro Germi (1950)
. Il leone di Amalfi, regia di Pietro Francisci (1950)
. Atto di accusa, regia di Giacomo Gentilomo (1950)
. Barriera a settentrione, regia di Luis Trenker (1950)
. Il bivio, regia di Fernando Cerchio (1951)
. I falsari, regia di Franco Rossi (1951)
. La vendetta del corsaro, regia di Primo Zeglio (1951)
. Totò e le donne, regia di Steno e Mario Monicelli (1952)
. Il brigante di Tacca del Lupo, regia di Pietro Germi (1952)
. Prigioniera della torre di fuoco, regia di Giorgio Walter Chili (1952)
. La figlia del diavolo, regia di Primo Zeglio (1952)
. Gelosia, regia di Pietro Germi (1953)
. Perdonami!, regia di Mario Costa (1953)
. Ti ho sempre amato! di Mario Costa (1953)
. Amori di mezzo secolo, regia di Mario Chiari, Pietro Germi, Glauco Pellegrini, Antonio Pietrangeli, Roberto Rossellini (1954)
. Il cardinale Lambertini, regia di Giorgio Pastina (1954)
. I due compari, regia di Carlo Borghesio (1955)
. Un giglio infranto di Giorgio Walter Chili (1955), canzone “Il giglio”
. Ciao, pais… regia di Osvaldo Langini (1956)
. Il ferroviere, regia di Pietro Germi (1956)
. Disperato addio, regia di Lionello De Felice (1956)
. Orizzonte infuocato, regia di Roberto Bianchi Montero (1957)
. Padri e figli regia di Mario Monicelli (1957)
. Dinanzi a noi il cielo, regia di Roberto Savarese (1957)
. L’uomo di paglia, regia di Pietro Germi (1958)
. Totò e Marcellino, regia di Antonio Musu (1958)
. Valeria ragazza poco seria, regia di Guido Malatesta (1958)
. Non sono più guaglione, regia di Domenico Paolella (1958)
. L’uomo dai calzoni corti, regia di Glauco Pellegrini (1958)
. Annibale, regia di Carlo Ludovico Bragaglia e Edgar G. Ulmer (1959)
. Un maledetto imbroglio, regia di Pietro Germi (1959)
. Esterina, regia di Carlo Lizzani (1959)
. La prima notte, regia di Alberto Cavalcanti (1959)
. Noi siamo due evasi, regia di Giorgio Simonelli (1959)
. Caterina Sforza, la leonessa di Romagna, regia di Giorgio Walter Chili (1959)
. Destinazione Sanremo, regia di Domenico Paolella (1959)
. Arrangiatevi!, regia di Mauro Bolognini (1959)
. Un amore a Roma, regia di Dino Risi (1960)
. A noi piace freddo…!, regia di Steno (1960)
. La lunga notte del ’43, regia di Florestano Vancini (1960)
. La Venere dei pirati, regia di Mario Costa (1960)
. Letto a tre piazze, regia di Steno (1960)
. Psycosissimo, regia di Steno (1961)
. Divorzio all’italiana, regia di Pietro Germi (1961)
. I moschettieri del mare, regia di Steno (1961)
. Giorno per giorno disperatamente, regia di Alfredo Giannetti (1961)
. Il ratto delle Sabine, regia di Richard Pottier (1961)
. La bellezza di Ippolita, regia di Giancarlo Zagni (1962)
. Le quattro giornate di Napoli, regia di Nanni Loy (1962)
. La commare secca, regia di Bernardo Bertolucci (1962)
. Arrivano i titani , regia di Duccio Tessari (1962)
. La tigre dei sette mari, regia di Luigi Capuano (1962)
. L’isola di Arturo, regia di Damiano Damiani (1962)
. Ro.Go.Pa.G., regia di Jean-Luc Godard, Ugo Gregoretti, Pier Paolo Pasolini, Roberto Rossellini (1962)
. La ragazza di Bube, regia di Luigi Comencini (1962)
. Ercole contro Moloch, regia di Giorgio Ferroni (1962)
. Il colpo segreto di d’Artagnan, regia di Siro Marcellini (1962)
. I compagni, regia di Mario Monicelli (1963)
. La frusta e il corpo, regia di Mario Bava (1963)
. Totò e Cleopatra, regia di Fernando Cerchio (1963)
. Sedotta e abbandonata, regia di Pietro Germi (1964)
. Coriolano eroe senza patria, regia di Giorgio Ferroni (1964)
. Il figlio di Cleopatra, regia di Ferdinando Baldi (1964)
. I giganti di Roma, regia di Antonio Margheriti (1964)
. La valle dell’eco tonante, regia di Tanio Boccia (1964)
. Sandokan contro il leopardo di Sarawak, regia di Luigi Capuano (1964)
. Sei donne per l’assassino, regia di Mario Bava (1964)
. Sandokan alla riscossa, regia di Luigi Capuano (1964)
. Genoveffa di Brabante, regia di José Luis Monter (1964)
. Totò contro il pirata nero, regia di Fernando Cerchio (1964)
. Buffalo Bill, l’eroe del Far West, regia di Mario Costa (1965)
. I misteri della giungla nera, regia di Luigi Capuano (1965)
. L’avventuriero della Tortuga, regia di Luigi Capuano (1965)
. L’armata Brancaleone, regia di Mario Monicelli (1966)
. Signore & signori, regia di Pietro Germi (1966)
. Operazione paura, regia di Mario Bava (1966)
. Io, io, io… e gli altri, regia di Alessandro Blasetti (1966)
. Il ladro della Gioconda, regia di Michel Deville (1966)
. Colpo doppio del camaleonte d’oro, regia di Giorgio Stegani (1967)
. Dio perdona… io no! (con lo pseudonimo di Ángel Oliver), regia di Giuseppe Colizzi (1967)
. I due vigili, regia di Giuseppe Orlandini (1967)
. I sette fratelli Cervi, regia di Gianni Puccini (1968)
. I tre che sconvolsero il West (Vado, vedo e sparo), regia di Enzo G. Castellari (1968)
. I quattro dell’Ave Maria, regia di Giuseppe Colizzi (1968)
. Ognuno per sé, regia di Giorgio Capitani (1968)
. Il pistolero segnato da Dio, regia di Giorgio Ferroni (1968)
. L’uomo, l’orgoglio, la vendetta, regia di Luigi Bazzoni (1968)
. Un minuto per pregare, un istante per morire, regia di Franco Giraldi (1968)
. I bastardi, regia di Duccio Tessari (1968)
. Cin cin… cianuro, regia di Ernesto Gastaldi (1968)
. Un treno per Durango, regia di Mario Caiano (1968)
. La battaglia di El Alamein, regia di Giorgio Ferroni (1969)
. Delitto quasi perfetto, regia di Mario Camerini (1969)
. Probabilità zero, regia di Maurizio Lucidi (1969)
. La collina degli stivali, regia di Giuseppe Colizzi (1969)
. La porta del cannone, regia di Leopoldo Savona (1969)
. Le castagne sono buone, regia di Pietro Germi (1970)
. Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli (1970)
. E venne il giorno dei limoni neri, regia di Camillo Bazzoni (1970)
. Bubù, regia di Mauro Bolognini (1971)
. Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy (1971)
. In nome del popolo italiano, regia di Dino Risi (1971)
. Il sergente Klems, regia di Sergio Grieco (1971)
. Mordi e fuggi, regia di Dino Risi (1972)
. Don Camillo e i giovani d’oggi, regia di Mario Camerini (1972)
. Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?, regia di Billy Wilder (1972)
. Zanna Bianca, regia di Lucio Fulci (1972)
. Milano rovente, regia di Umberto Lenzi (1972)
. Bella, ricca, lieve difetto fisico, cerca anima gemella, regia di Nando Cicero (1972)
. Una matta, matta, matta corsa in Russia, regia di Ėl’dar Rjazanov e Francesco Prosperi (1972)
. Alfredo, Alfredo, regia di Pietro Germi (1972)
. Vogliamo i colonnelli, regia di Mario Monicelli (1973)
. Tutti per uno botte per tutti, regia di Bruno Corbucci (1973)
. Il ritorno di Zanna Bianca, regia di Lucio Fulci (1974)
. L’emigrante, regia di Pasquale Festa Campanile (1974)
. Permettete signora che ami vostra figlia?, regia di Gian Luigi Polidoro (1974)
. Zanna Bianca alla riscossa, regia di Tonino Ricci (1974)
. Un uomo, una città, regia di Romolo Guerrieri (1974)
. Amici miei, regia di Mario Monicelli (1975)
. Il gatto mammone, regia di Nando Cicero (1975)
. Salvo D’Acquisto, regia di Romolo Guerrieri (1975)
. Una donna alla finestra (Une femme à sa fenêtre), regia di Pierre Granier-Deferre (1976)
. L’ultimo giorno d’amore (L’homme pressé) regia di Édouard Molinaro (1977)
. La gang del parigino, regia di Jacques Deray (1977)
. 6000 km di paura, regia di Bitto Albertini (1978)
. Le beaujolais nouveau est arrivé, regia di Jean-Luc Voulfow (1978)
. Zio Adolfo in arte Führer, regia di Franco Castellano e Giuseppe Moccia (1978)
. Assassinio sul Tevere, regia di Bruno Corbucci (1979)
. Testa o croce, regia di Nanni Loy (1982)
. Amici miei – Atto IIº, regia di Mario Monicelli (1982)
. Il petomane, regia di Pasquale Festa Campanile (1983)
. Il trono di fuoco, regia di Franco Prosperi (1983)
. Ator 2 – L’invincibile Orion, regia di Joe D’Amato (1984)
. La donna delle meraviglie, regia di Alberto Bevilacqua (1985)
. Amici miei – Atto IIIº, regia di Nanni Loy (1985)
. Per sempre, regia di Walter Hugo Khouri (1991)
. L’uomo dal sigaro in bocca, regia di Mario Sesti (1991)
. Pietro Germi – Il bravo, il bello, il cattivo, regia di Claudio Bondi (2009)


Televisione:

. Odissea – miniserie TV, 8 episodi (1968)

. Programmi radiofonici Rai

. “Le formiche”, radiocommedia di Anna Luisa Meneghini, musiche di Carlo Rustichelli, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 21 settembre 1951. 


Riconoscimenti:

Nastro d’argento per:

1959 – Miglior colonna sonora per “L’uomo di paglia”

1967 – Miglior colonna sonora per “L’armata Brancaleone”


Battuto al computer da Lauretta



 

 

CARLO RUSTICHELLI:
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQuvlxXL8-7vCwBg4qmCwc8Qk1ayHRc0jAq9QYl9P7x&s

 



DANIELE RUBBOLI

Dal 1990, conosco questo amico-genio italiano: Presentatore, Direttore Artistico, Giornalista, Scrittore, Biografo, Saggista, Conferenziere, Docente di Musica Lirica, Direttore Artistico e Membro di Giuria in Concorsi per Voci Liriche, Attore, Regista, Cantante.

 

Nascita e formazione di Daniele Rubboli:

Nasce a Modena il 22 aprile 1944.

Consegue la Maturità Classica al Liceo “Muratori” di Modena, dopodiché si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza intensificando, contemporaneamente, sia l’attività nel campo dello Spettacolo (dagli anni del Liceo collabora agli allestimenti di momenti musicali teatrali con “I Ragazzi della Musica” di Modena: “Équipe 84”, “I Nomadi”, Caterina Caselli, dedicandosi attivamente anche al ruolo di intrattenitore nelle balere e nei dancings), sia l’attività nel campo del Giornalismo (sempre alla Redazione dell’ex “Gazzetta dell’Emilia” rilanciata come “Gazzetta di Modena” sotto la direzione di Danilo Canovi di Reggio Emilia).

 

Esperienze professionali di Rubboli:

1966, inizia come Giornalista Pubblicista.

1970: diventa Dottore in Giornalismo (ossia, Giornalista Professionista) quando è già Redattore e Capo-Servizi presso “La Gazzetta di Ferrara (“consorella delle “Gazzette” di Modena e Reggio Emilia).

1972: pur continuando l’attività nel Mondo dello Spettacolo Leggero e Mondano, inizia a mostrare interesse – sotto l’aspetto professionale, e come Giornalista e Presentatore – verso il Teatro d’Opera.

1975: a Bologna, Rubboli dirige la Redazione regionale de “Il Popolo”, organo ufficiale della Democrazia Cristiana; ne diventa, poi, l’inviato nel Nord Italia e, in seguito, il Redattore presso la Sede Centrale di Roma.

1980: Pierluigi Ronchetti, l’amico modenese suo ex compagno di Teatro nella commedia musicale “Quattro moschettieri e uno zampone” (sritta da Leo e Daniele Rubboli) – rappresentata nel 1966 al Teatro “Storchi” di Modena – lo chiama a Milano, presso la Redazione di “TV SORRISI E CANZONI”, dove resta fino al 1988, quando si dimette per dedicarsi al Teatro Musicale.

 

In tale periodo:

. Intensifica la collaborazione con la RA.I. di Roma (Direzione “Esteri”).
. Per due anni, conduce “in diretta” da “Tele Globo” una frequentatissima trasmissione (“LIRICA IN SALOTTO”).
. Per il Comune di Recanati, assume la Direzione Artistica del “Centenario della Nascita di Beniamino Gigli”.
– Assume la Direzione Artistica dei 200 anni dalla nascita della città di Cattolica per quel Comune, firmando anche lo spettacolo inaugurale del suo nuovo “Teatro della Regina”.

Giornalisticamente, collabora a testate quali “Il Banchetto Musicale”, “Sipario”, “Opera”, ma è costretto ad interrompere per incompatibilità con l’attività di Direttore Artistico e Operatore del Teatro Musicale.

2000: accetta la direzione di < 2000 >, mensile di cultura triveneta della Casa Editrice “Matteo Editore” di Treviso.

2003: fonda e assume la Presidenza (sino al 2006) e la Direzione Artistica di ” ISEA ARTS ” con Diego Scaciga Della Silva, industriale di “ISEA GROUP” (con sede a Piacenza).

Rubboli tiene programmi radiofonici e televisivi, soprattutto presso la Sede R.A.I. di Roma e, in particolare, con i Programmi della Notte (Radio: 300 ore di trasmissioni come autore testi e conduttore in voce) e con il programma “DE” (“Direzione Esteri”) per la Tv.
Per “DE” ha scritto, ha condotto ed ha assistito al montaggio di 17 Documentari tra i quali:

. I TEMPLI DELLA LIRICA (“La Scala”, il “Regio” di Torino, “La Fenice” di Venezia, “L’Opera” di
Roma, il “San Carlo” di Napoli, e altri)

. PAVAROTTI SEGRETO (4 puntate)

. IL TRENINO DELLA MUSICA (“Museo della Canzone” di Vallecrosia)

. IL QUARTETTO CETRA

. BENIAMINO GIGLI (nel Centenario della Nascita)

. Eccetera

 

Docenze tenute dal Professor Rubboli:

Daniele Rubboli è Docente di Storia della Musica Teatrale, ruolo svolto nei Corsi Speciali dell’ISEF: Università Statale di Milano – Sede Centrale ISEF di Roma, Accademie e Università Civiche (Università “Cardinal Colombo” di Milano, “Accademia Lirica” di Osimo).

 

Idem, tiene corsi a:

. ” Milano, “Accademia Lirica” del “Rotary International”

. ” Chiavari, “Università Civica”

. ” Sestri Levante, “Università Civica”

 

Attraverso l’attività di Operatore Musicale, è Direttore artistico di:

. “Laboratorio Lirico Europeo” di Milano
. “Stagione d’Opera” del Teatro “Rosetum” di Milano
. “Accademia Lirica” del “Rotary International” di Milano
. “Stagione d’Opera” del Teatro “Persio Flacco” di Volterra (Pisa)
. “Stagione d’Opera Politeama” di Cascina (Pisa)
. “Stagione d’Opera” Teatro “Comunale di Carpi” di Modena
. “Stagione d’Opera” al Teatro “Carani” di Sassuolo” (Modena)
. “Collabora con il “Centro Teatro Studi Calogero” di Reggio Calabria
. “ISEA ARTS”: dal 2003, collabora con tale Società di Produzioni Musicali

 

Inoltre, è:

. Conduttore di Concerti e Spettacoli Musicali
. Autore di Concerti e Spettacoli Musicali
. Regista
. Saggista
. Conferenziere
. Selezionatore di giovani voci per la professione di “Artista Lirico”

 

Concorsi e Audizioni:

Daniele Rubboli è Direttore Artistico e Membro di Giuria dei seguenti Concorsi per Voci Liriche:

. “BENIAMINO GIGLI”, a Porto Recanati

. “ROSETUM”: Concorso Biennale del Centro Culturale Francescano “Rosetum” di Milano in collaborazione con il Teatro “Alla Scala”

. “AUDIZIONI DEL ROSETUM” per le Agenzie Teatrali, prova biennale che si alterna al
“Concorso Rosetum” a Milano – ultima audizione Gennaio 2006

. Membro di giuria Concorso “F. CUART” a Palma di Majorca (Isole Baleari)

. Segretario al Concorso “TOSTI” di Ortona

. In passato, ha diretto i Concorsi “CASCINA LIRICA” e “MARIO BASIOLA”

. Dal 2011: Membro di giuria Concorso “FRASCHINI” di Pavia

. Membro di Giuria al Concorso “CILEA” di Reggio Calabria

. Dal 2011: Membro di Giuria al Concorso “COLZANI” di Budrio (Bologna)

. 2012: Titolare Audizioni “Teatro della Memoria” di Milano

. Dal 2013: Membro di Giuria al Concorso del Teatro “Persio Flacco” di Volterra

 

Attività Sociali di Daniele Rubboli:

. 1979: è socio fondatore del “Rotary Club” di Ferrara Est

. 1981: si trasferisce al “Rotary Milano Sud Ovest” di cui ne è il Presidente nel periodo 2000-2001

. E’ premiato con 4 “Paul Harris Fellow”.
E’ opportuno segnalare che il “Rotary Club” di Bologna, ogni anno, conferisce il “Paul Harris Fellow”, il più prestigioso tra i Premi assegnati a personalità che si sono distinte per il contributo in ambito sociale, culturale, ambientale ed economico offerto alla città.

. In seno al Club milanese, fonda l’ “Accademia Lirica” del “Rotary International”.

. Attraverso il “Rotary Club Mi Sud Ovest”, sostiene il “Progetto Autismo” che, nato nello stesso Club, si sta sviluppando come programma regionale e, presto, nazionale.

. Per il “Comune di Milano”, partecipa al “Progetto Cuochi Sociali” e prepara pranzi a casa di
anziani soli.

. E’ Ambasciatore della “Confraternita Gnocco d’Oro” di Modena

. E’ Socio dell’ “Accademia Italiana della Cucina”

 

Pubblicazioni di Daniele Rubboli:

1970: Il Frignano un mosaico di valori – L.M.A. Ed. Modena, guida turistica dell’Appennino
Modenese – saggistica

1970: Dall’ergastolo all’inferno – Poligrafici S.p.A Reggio Emilia – racconti

1973: Il resto di Claudio – Carpena ed. Sarzana – romanzo

1973: 15 disegni originali del Pittore modenese Tino Pelloni – Modena – prosa

1974: La Spal 1908-1974 – Daniele Rubboli Ed. Ferrara – saggistica sportiva

1976: Le voci raccontate: Ferrara 1200-1977 – Bongiovanni Ed. Bologna – biografico

1979: Tullio Serafin: vita, carriera, scritti inediti – Ed. Tiengo, Cavarzere (VE) – biografico

1981: Cronache di voci modenesi – Nuove Edizioni Milano – biografico

1982: Giuseppe Verdi: la vita, gli amori, le opere – Centro Edizioni Milano – biografia a fumetti

1982: Giuseppe Verdi: la musica e gli affetti – Liguori Ed. Napoli – biografico

1985: Ridi Pagliaccio: Ruggero Leoncavallo, un musicista raccontato per la prima volta – Maria Pacini Fazzi Ed. Lucca – biografico

1987: Lo scugnizzo che conquistò il mondo (vita di Enrico Caruso) – Liguori Ed. Napoli – biografico lirico

1987: Le prime al teatro del Giglio 1675-1987 – Maria Pacini Fazzi Ed. Lucca – saggistica 1988

1988: Gino Bechi: il palcoscenico e la vita – Bongiovanni Ed. Bo – biografico

1989: Giuseppe Lugo: il tenore del vento e delle stelle – Azzali Ed. Parma – biografico

1989: Gianna Pederzini: non solo Carmen – Azzali Ed. Parma – biografico

1990: C’era una volta un re con l’aquilone, testo per il volume Costumi Gigliani, catalogo mostra dedicata a Beniamino Gigli – ed. Comune di Recanati – saggistica

1990: Giacomo Puccini: L’ultimo di una bottega di musicisti – Maria Pacini Fazzi Ed. Lucca –
biografico

1990: Raffaele Ariè: sbirciando tra le quinte – Azzali Ed. Parma

1990: Luciano Pavarotti – Ed.Targa Italiana Milano – biografico

1992: Gianni Raimondi: felicemente tenore- Azzali Ed. Parma – biografico

1993: Anche le canzoni hanno una storia – Azzali Ed. Parma – saggistica

1993: Cinico Angelini . . . il principio di Sanremo – (coautore Walter Rubboli) Matteo Ed. Treviso – biografico

1994: Angelo Mercuriali: una vita tra le stelle – Azzali Ed. Parma – biografico

1994: Rosina Storchio – (coautore Walter Rubboli) Ed. Museo Storchio di Dello (BS) – biografico

1995: Arrigo Pola, il Maestro di Pavarotti – Maria Pacini Fazzi Ed. Lucca – biografico

1996: Aldo Protti: un baritono fatto così – (coautrice Lidia Soriani ) Azzali Ed. Parma – biografico

1996: Bruno Prevedi: una storia d’amore e di musica (da un’idea di Iride Brasca) – Azzali Ed. Parma – biografico

1996: Daniele Barioni: davanti a lui tremò il Metropolitan – Bongiovanni Ed. Bologna – biografico

1997: Giuditta Pasta tra Rossini, Donizetti e Bellini – estratto da Gli Anniversari Musicali Ed. C.C.R. Mi – saggistica

1998: Raffaele Ariè: un artista e le sue immagini – Azzali Ed. Parma – biografico

2002: Basta un titolo per la gloria -estratto da EDT di Torino – saggistica

2002: Maria Callas – Matteo Ed. Treviso – biografico

2002: Luigi Arditi: Arie e Romanze da Salotto per canto e pianoforte – a cura di Daniele
Rubboli – Ed. Eur Arte di Varenna (Lecco)

2003: Luigi Arditi: basta un bacio per la gloria – Nomos Edizioni – Arti Grafiche Busto Arsizio –
biografico

2003: Ruggiero Orofino: il tenore di Barletta – Ed. Schena di Fasano (Brindisi) – biografico

2005 Gnocco Fritto: Storia di un prete guaritore – Edizioni Il Fiorino – Modena
marzo 2005 – romanzo

2006: Alla Corte di Sandrone: storia delle maschere della commedia dell’arte e delle
baracche dei burattini italiani – Edizioni Il Fiorino – Modena dicembre 2006 – saggistica

2007: Benno Geiger e la Cultura Italiana – Ed. Leo S. Olschki 2007 per Linea Veneta –
19 – Fondazione Giorgio Cini, Venezia

2008: Le strade di Giacomo Puccini – Ed. Maria Pacini Fazzi – Lucca – saggistica

2010: I primi cento anni della Fanciulla del West – Ed. Maria Pacini Fazzi – Lucca
– saggistica

2010: Gaetano Fraschini e Claudia Muzio – Ed. Circolo Pavia Lirica – Pavia – Saggistica

2011: Anselmo Colzani: la forza del destino – Ed. Bongiovanni – Bologna – biografico

2011: Mario Basiola il signore dell’Opera – Ed. Associazione M. Basiola di Annicco (CR) biografico

2013: Luigi Gazzotti un musicista ritrovato – Edito dal Centro Studi Vignola – Biografico

2013: Francesco Molinari Pradelli – Azzali editore PR – biografico – Prefazione di Pupi Avati

2014: Teodoro Rovetta: Una vita musicale di prime esecuzioni – biografico – Ed. Il punto grafico di Comun Nuovo BG

2015: Epistolario di Alfredo Catalani – saggistica – Sidebook Edizioni Pisa “Chiave di Do”

2015: Cronache di Voci Liriche Modenesi con Franca Vittoria Verardi (aggiornamento della prima edizione) – Saggistica – Ed. Il Fiorino, Modena

2016: L’Ultimo Avanspettacolo – storia dell’Avanspettacolo Italiano – Prefazione di Elio Pandolfi – Ed. Il Fiorino di Modena

2018: …e la civiltà contadina fece la storia dell’Opera Lirica – Saggistica – Ed. Il Fiorino, Modena – prodotto da “Gli Amici della Musica” di Mirandola

2019: Julius Cornet Il tenore di San Candido – biografia bilingue (Italiano/Tedesco) – Ed. Comitato per l’educazione permanente San Candido

2019: Lieti Calici (un viaggio nella Musica dal Lambrusco allo Champagne) – Edizioni Artestampa Modena

2020: Dai Castrati del ‘600 alle voci … del 2000 – biografico – Ed. Il Fiorino Modena

2020: Il Capostazione … quasi una biografia – Artestampa Modena

 

Sempre, di Daniele Rubboli:

– Innumerevoli i racconti inseriti in antologie per le scuole e pubblicazioni varie (Antologia della Letteratura Sportiva Italiana, Racconti Fantastici di Sport, Un’Osteria nella Storia, eccetera), prefazioni (Le voci piacentine, Di che corda sei?, Aldo Protti: i suoi personaggi, Fausto Cavallini-tenore di Cascina, e altri), capitoli in volumi a più mani (La Toti, Gigli, Tito Schipa, Renato Bruson), Le passioni di Massimo Alberini, Parma e il Cinema, Tosti, “60 anni in un libro” Ed. Il Fiorino 2005

– Come si mangiava e si mangia a Modena – Ed. Il Fiorino, 2012; eccetera

– Da 15 anni pubblica, ad ogni edizione, un suo racconto su “Ciliegi in Fiore di Vignola”, organo del “Centro Studi Vignola” e, dal 2005, riprende la pubblicazione di racconti sul periodico “La Fuglara” di Finale Emilia (Associazione Carc).

– Periodo 1983-1988: per il settore “Musica”, collabora agli aggiornamenti annuali della “Grande Enciclopedia Universale CURCIO”.

 

Film:

2013: collaborazione per la sceneggiatura del cortometraggio “LA VOCE NEL MURO” di Mauro Maletti.

2014: soggetto e sceneggiatura del cortometraggio “IL SOGNO DI RIGOLETTO” con Gabriele Nani, Regia di Mauro Maletti.

 

Concerti e Spettacoli teatrali di cui è autore:

. JOHN WAYNE ALLA CORTE DI TURANDOT: dalla musica operistica alla musica da film un percorso animato dall’intervento dei personaggi piu’ significativi di questi due “pianeti”.

. GIACOMO PUCCINI, UN TEATRO AL FEMMINILE: tutte le opere di Giacomo Puccini e tutte le sue Eroine in scena in un unico indimenticabile spettacolo.

. GIUSEPPE VERDI E… LE CANZONI DEL SUO TEMPO: che cosa ha ascoltato Giuseppe Verdi nella sua infanzia alle Roncole dai musicisti girovaghi e nella sua vita fuori dai teatri?

. IL VINO NELLA GRANDE MUSICA: opera, operetta canzoni dove il vino è protagonista da “Don Giovanni” di Mozart a “Barbera e Champagne” di Gaber.

. LO SPORT NELLA GRANDE MUSICA: opera, operetta, canzoni, dove lo sport antico o moderno è presente anche da protagonista con arcieri, pescatori, cacciatori, nuotatori, fantini, pattinatori, eccetera.

. I FIORI IN CONCERTO: opera, operetta, canzoni = evocate dai fiori che – di volta in volta – possono anche essere portati in scena fino a farne un giardino.

. LE MASCHERE IN CONCERTO: opera, operetta, canzoni = dedicate a TUTTE le Maschere della COMMEDIA DELL’ARTE ITALIANA e delle BARACCHE DEI BURATTINI.

. IL DENARO NELLA GRANDE MUSICA: opera, operetta, canzoni, dove il denaro è protagonista.

. IL CIBO NELLA GRANDE MUSICA: opera, operetta, canzoni dove la gastronomia è protagonista.

. LA RELIGIOSITA’ NEL MELODRAMMA: preghiere sacre e profane nel teatro della Musica.

. UN IMPERATIVO ROMANTICO: NESSUNO E’ PADRONE DEL PROPRIO DESTINO – Indagine
nel Teatro Romantico che vede incombere sull’Uomo un fato al quale non si può sfuggire
VERDI & PUCCINI due generazioni a confronto tra ‘800 e ‘900.

. LA MUSICA DEL MARE: opera, operetta, musical, canzoni, dove il mare è protagonista.

. CINEMA CINEMA CINEMA: storia del cinema attraverso le più belle canzoni da film di tutto il mondo.

. FESTIVAL DELLA CANZONE DI SANREMO: UNA STORIA DI OLTRE 50 ANNI = Le canzoni-mito del piu’ famoso festival di canzoni italiane.

. NAPULITANATA: omaggio alla romanza napoletana.

. DA VIENNA A BROADWAY: dall’operetta della vecchia Europa al Musical della “Grande Mela”.

. L’ULTIMA SERENATA: opera, operetta, canzoni per un omaggio ad un genere musicale ucciso dalle nuove tecnologie del ‘900.

. TUTTE LE VITTIME DI GIUSEPPE VERDI: rara antologia dei grandi operisti dell’ ’800 cancellati dal genio di Verdi.

. FILOSOFIA IN CONCERTO: scritto per la Settimana della Filosofia di Vimodrone (MI) per cogliere tra opera, musical, operetta e canzoni la presenza di filosofi e/o il loro pensiero.

. TUTTO VA BEN MADAMA LA MARCHESA = Novità assoluta 2006! : storia della rivista e
dell’avanspettacolo in Italia.

. MUSICA E POESIA DEL MEDITERRANEO 2009: antologia di musiche e poesie dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

. L’UNITA’ D’ITALIA IN CONCERTO 2010 per le celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

. IL GIRO D’ITALIA IN 20 CANZONI 2010 canzoni da Torino a Palermo.

. PELLEGRINO ARTUSI: L’Unità d’Italia in cucina con gran concerto.

. UN LIBRO UNA ROMANZA.

. L’UNITA’ D’ITALIA IN CONCERTO.

. ADDIO MIA BELLA ADDIO.


Battuto al computer da Lauretta 

 

 

 

 

DANIELE RUBBOLI:

Risultati immagini per FOTOGRAFIE DI DANIELE RUBBOLI

 

lunedì 24 aprile 2023

MSTISLAV ROSTROPOVIČ

Mstislav Leopol’dovič Rostropovič, (talvolta traslitterato come Mstislav Leopoldovich Rostropovich) nasce a Baku (Azerbaigian, allora parte dell’Unione Sovietica) il 27 marzo 1927 e muore a Mosca il 27 aprile 2007.

E’ un Violoncellista e Direttore d’Orchestra russo, naturalizzato statunitense, dal momento che si trasferirà negli Stati Uniti in dissenso con il regime sovietico.

Affettuosamente, viene chiamato “Slava” (che, in Russo, significa “Gloria”) ed è ritenuto il più grande violoncellista del suo tempo.

Si perfeziona presso la Scuola di Pablo Casals e tutti lo accettano come suo degno successore.

1943-1948: studia al Conservatorio di Mosca e, nel 1956, diventa Professore di Violoncello.
Il suo strumento è lo “Stradivari Duport” del 1711, uno fra i migliori strumenti esistenti al mondo.

 

I primi anni di Rostropovič:

La sua è una famiglia di musicisti.
All’età di quattro anni, Rostropovič inizia a studiare Pianoforte con la madre Pianista.
Quando ha dieci anni, comincia a studiare Violoncello con il padre, un Violoncellista della Scuola Centrale di Mosca.


I primi concerti:

1942: all’età di 15 anni, Rostropovič tiene il suo primo concerto.

1943: entra al Conservatorio di Mosca dove studia anche Composizione e Direzione d’Orchestra.
Fra i suoi insegnanti, ricordiamo: Dmitrij Šostakovič, Sergej Prokof’ev, Vissarion Šebalin.

Negli anni 1947, 1949 e 1950, vince il “Concorso musicale” di Praga e di Budapest.

1950: gli viene conferito il “Premio Stalin”, la massima onorificenza dell’Unione Sovietica.

1952: in Russia, è già molto conosciuto e, mentre prosegue come Solista, insegna Violoncello al Conservatorio di Mosca e al Conservatorio di San Pietroburgo.

1955: sposa il soprano Galina Višnevskaja.


La carriera internazionale:

1956: si esibisce alla “Carnegie Hall” di New York, iniziando la sua carriera artistica.

Idem, 1956: diventa Primo Violoncello all’ “Orchestra di Stato” sovietica.

Durante queste tournées incontra molti compositori fra i quali Benjamin Britten, forma un duo con il Pianista Svjatoslav Richter e collabora anche con altri solisti, come il Pianista Ėmil’ Gilel’s e il Violinista Leonid Kogan.

Interpreta Bach, Beethoven, Saint-Saëns, Mozart, Prokof’ev, Šostakovič, Nikolaj Mjaskovskij e altri.

2002: a Baku, sua città natale, viene inaugurato il Museo Rostropovič nella casa in cui nacque.

 

L’esilio e la successiva carriera:

Così, è stato riportato:

< Rostropovič fu promotore dell’arte senza frontiere, della libertà di espressione e dei valori democratici .

Queste sue idee erano però in contrasto con il regime sovietico.
La sua amicizia con Aleksandr Solženicyn ed il sostegno dato ai dissidenti lo fecero cadere in disgrazia, nei Primi Anni Settanta.
Egli fu bandito da tutti i suoi incarichi pubblici e nel 1978 gli fu revocata la cittadinanza dell’Unione Sovietica.
Comunque già nel 1974 aveva lasciato l’Unione Sovietica con la moglie e le figlie stabilendosi a Parigi.

< Con il suo connazionale Dmitrij Kabalevskij completò il Concertino per violoncello lasciato incompiuto da Sergej Prokof’ev.
Rostropovič diede la prima esecuzione di entrambi i concerti di Dmitrij Šostakovič.

< Nel 1977 assunse la direzione della National Symphony Orchestra di Washington e la tenne fino al 1994.

< Egli fu anche il direttore e fondatore di molti Festival di Musica (Aldeburgh, Rostropovitch Festival), continuando a collaborare con molti solisti come Svjatoslav Richter, David Ojstrach e Vladimir Horowitz.

< Quando nel 1989 fu abbattuto a furor di popolo il muro di Berlino, accorse e vi tenne davanti un concerto improvvisato, che fu ripreso in tutto il mondo e divenne il simbolo della ritrovata libertà.

< Nel 1990, dopo la caduta dell’Unione Sovietica, gli fu restituita la cittadinanza russa ma egli mantenne comunque quella statunitense.
Quello stesso anno si aggiudicò il “Ditson Conductor’s Award”.


Attività benefiche di Rostropovič:

Da sempre, Rostropovič sostiene la “Lotta per la Libertà”, nelle arti ed in politica.

E’ Ambasciatore dell’UNESCO e promuove molte attività umanitarie in tutto il mondo.

Con la moglie, Galina Višnevskaja, crea una Fondazione per stimolare progetti ed attività sociali.

2004: a Bologna, Rostropovič dirige l’Orchestra del “Teatro Comunale” in occasione del balletto “Romeo e Giulietta” e devolve l’incasso a favore dell’ “Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Sezione di Bologna”.
In suo ricordo, l’AISM di Bologna lega il nome dell’Artista al proprio.

 

Discografia parziale:

Bach, Suite per violoncello – 1995 Warner classics
Beethoven, Trii archi (compl.) – Mutter/Giuranna/Rostropovich, Deutsche Grammophon
Beethoven, The Cello Sonatas – Richter, 1963 Philips
Beethoven, Concerto Triplo in Do op.56 – Oistrakh/Rostropovič/Richter, Orchestra Philarmonica di Berlino/von Karajan 1970 His Master’s Voice/EMI
Brahms, Son. vlc. e pf. n. 1-2 – Rostropovich/Serkin, Deutsche Grammophon – Grammy Award for Best Chamber Music Performance 1984
Brahms, Violin Concerto & Double Concerto – Oistrakh/Rostropovich/Cleveland Orchestra/Szell, 1970 His Master’s Voice/EMI – Grammy Award for Best Classical Performance – Instrumental Soloist or Soloists (with or without orchestra) 1971
Brahms, Double Concerto – Perlman/Rostropovich/Haitink/Concertgebouw Orchestra, 1980 Angel Records – Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra (Grammy) 1981
Britten Walton, Violin & Viola Concertos – Maxim Vengerov/London Symphony Orchestra/Rostropovich, 2003 EMI – Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra (Grammy) 2004
Chopin Schumann, Son. vlc. e pf./Adagio op. 70 – Rostropovich/Argerich, 1980 Deutsche Grammophon
Čajkovskij, Lago dei cigni/Bella/Schiaccianoci – Rostropovich/BP, Deutsche Grammophon
Čajkovskij, Dvořák, Var. rococò/Conc. vlc. – Rostropovich/Karajan/BP, 1968 Deutsche Grammophon
Schubert, Quint. archi – Melos Quartet/Rostropovich, 1977 Deutsche Grammophone
Schubert Debussy Schumann, Son. arpeggione/Son. vlc. e pf – Rostropovich/Britten, 1961/1968 Decca
Schumann, Conc. pf./Conc. vlc. – Argerich/Rostropovich, Deutsche Grammophon
Rostropovič, The complete Decca recordings. Le registrrazioni Decca complete – Rostropovich/Britten/English Chamber Orchestra, 1961/1975 Decca
Concert of the Century – Stern/Bernstein/Rostropovich/New York Philharmonic/Oratorio Society of New York/Horowitz/Menuhin, 1976 Sony – Grammy Award al miglior album di musica classica 1978.


Onorificenze:

Onorificenze sovietiche:

Medaglia commemorativa per il giubileo dei 100 anni dalla nascita di Vladimir Il’ich Lenin – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa per il giubileo dei 100 anni dalla nascita di Vladimir Il’ich Lenin
Medaglia per la vittoria sulla Germania nella grande guerra patriottica 1941-1945 – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia per la vittoria sulla Germania nella grande guerra patriottica 1941-1945
Medaglia al merito del lavoro durante la grande guerra patriottica del 1941-1945 – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia al merito del lavoro durante la grande guerra patriottica del 1941-1945
Medaglia per lo sviluppo delle terre vergini – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia per lo sviluppo delle terre vergini
Medaglia commemorativa per l’800º anniversario di Mosca – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa per l’800º anniversario di Mosca
Premio Lenin – nastrino per uniforme ordinaria Premio Lenin
— 1964
Premio Stalin – nastrino per uniforme ordinaria Premio Stalin
— 1951

 

Onorificenze statunitensi:

Medaglia Presidenziale della Libertà – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia Presidenziale della Libertà
— 23 giugno 1987
Kennedy Center Honors – nastrino per uniforme ordinaria Kennedy Center Honors
— 6 dicembre 1992
Premio Quattro Libertà – nastrino per uniforme ordinaria Premio Quattro Libertà
— 1992

 

Onorificenze russe:

Ordine al merito per la Patria di II Classe – nastrino per uniforme ordinaria Ordine al merito per la Patria di II Classe
«Per i servizi resi allo Stato e il grande contributo personale al mondo della musica»
— 25 marzo 1997
Ordine al merito per la Patria di I Classe – nastrino per uniforme ordinaria Ordine al merito per la Patria di I Classe
«Per il contributo al mondo della musica e per i molti anni di attività creativa»
— 24 febbraio 2007
Medaglia del difensore della Russia libera – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia del difensore della Russia libera
«Per il suo coraggio e altruismo nella difesa della democrazia e dell’ordine costituzionale del 19-21 agosto 1991»
— 2 febbraio 1993
Medaglia commemorativa per l’850º anniversario di Mosca – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa per l’850º anniversario di Mosca
Medaglia per il giubileo dei 60 anni della vittoria della grande guerra patriottica del 1941-1945 – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia per il giubileo dei 60 anni della vittoria della grande guerra patriottica del 1941-1945

 

Onorificenze straniere:

Commendatore dell’Ordine del liberatore San Martín (Argentina) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine del liberatore San Martín (Argentina)
— 1994
Cavaliere dell’Ordine di Maggio (Argentina) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine di Maggio (Argentina)
— 1991
Ordine di Heydər Əliyev (Azerbaigian) – nastrino per uniforme ordinaria Ordine di Heydər Əliyev (Azerbaigian)
— 27 marzo 2007
Ordine dell’Indipendenza (Azerbaigian) – nastrino per uniforme ordinaria Ordine dell’Indipendenza (Azerbaigian)
— 3 marzo 2002
Ordine della Gloria (Azerbaigian) – nastrino per uniforme ordinaria Ordine della Gloria (Azerbaigian)
— 1998
Medaglia per le scienze e per le arti (Austria) – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia per le scienze e per le arti (Austria)
— 2001
Gran Cordone dell’Ordine di Leopoldo (Belgio) – nastrino per uniforme ordinaria Gran Cordone dell’Ordine di Leopoldo (Belgio)
— 1989
Commendatore dell’Ordine del Dannebrog (Danimarca) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine del Dannebrog (Danimarca)
— 1983
Cavaliere dell’Ordine del Leone di Finlandia (Finlandia) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine del Leone di Finlandia (Finlandia)
Ufficiale dell’Ordine della Legion d’Onore (Francia) – nastrino per uniforme ordinaria Ufficiale dell’Ordine della Legion d’Onore (Francia)
— 1981
Commendatore dell’Ordine della Legion d’Onore (Francia) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine della Legion d’Onore (Francia)
— 1987
Grand’Ufficiale dell’Ordine della Legion d’Onore (Francia) – nastrino per uniforme ordinaria Grand’Ufficiale dell’Ordine della Legion d’Onore (Francia)
— 1988
Commendatore dell’Ordine delle Arti e delle Lettere (Francia) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine delle Arti e delle Lettere (Francia)
— 1975
Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine al Merito di Germania (Germania) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine al Merito di Germania (Germania)
— 1987
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito di Germania (Germania) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito di Germania (Germania)
— 2001
Premio Imperiale (Giappone) – nastrino per uniforme ordinaria Premio Imperiale (Giappone)
— 1993[6]
Cavaliere di II Classe dell’Ordine del Sol Levante (Giappone) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di II Classe dell’Ordine del Sol Levante (Giappone)
— 2003
Commendatore dell’Ordine della Fenice (Grecia) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine della Fenice (Grecia)
Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) – nastrino per uniforme ordinaria Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia)
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica.»
— 31 agosto 1984[7]
Grand’Ufficiale dell’Ordine Nazionale del Cedro (Libano) – nastrino per uniforme ordinaria Grand’Ufficiale dell’Ordine Nazionale del Cedro (Libano)
— 1997
Commendatore di Gran Croce dell’Ordine del Granduca Gediminas (Lituania) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore di Gran Croce dell’Ordine del Granduca Gediminas (Lituania)
— 24 novembre 1995
Medaglia commemorativa del 13 gennaio (Lituania) – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia commemorativa del 13 gennaio (Lituania)
— 10 giugno 1992
Cavaliere dell’Ordine al Merito del Granducato di Lussemburgo (Lussemburgo) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine al Merito del Granducato di Lussemburgo (Lussemburgo)
— 1982
Commendatore di I Classe dell’Ordine militare e civile di Adolfo di Nassau (Lussemburgo) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore di I Classe dell’Ordine militare e civile di Adolfo di Nassau (Lussemburgo)
— 1991
Commendatore dell’Ordine al Merito del Granducato di Lussemburgo (Lussemburgo) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine al Merito del Granducato di Lussemburgo (Lussemburgo)
— 1999
Commendatore dell’Ordine di San Carlo (Monaco) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine di San Carlo (Monaco)
— 1989
Commendatore dell’Ordine al Merito Culturale (Monaco) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine al Merito Culturale (Monaco)
— 18 novembre 1999[8]
Commendatore dell’Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi)
— 1989
Croce di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica di Polonia (Polonia) – nastrino per uniforme ordinaria Croce di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica di Polonia (Polonia)
— 1997
Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico (Regno Unito) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico (Regno Unito)
— 1987
Commendatore dell’Ordine di Carlo III (Spagna) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine di Carlo III (Spagna)
— 2004
Commendatore dell’Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna)
— 1985
Premio Principe delle Asturie per la concordia (Spagna) – nastrino per uniforme ordinaria Premio Principe delle Asturie per la concordia (Spagna)
— 23 maggio 1997[9]
Cavaliere di I Classe dell’Ordine della Stella Brillante (Taiwan) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di I Classe dell’Ordine della Stella Brillante (Taiwan)
— 1977
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica ungherese (Ungheria) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica ungherese (Ungheria)
— 2003
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di Francisco de Miranda (Venezuela) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di Francisco de Miranda (Venezuela)
— 1979

Gli furono inoltre conferite una trentina di lauree honoris causa tra cui quella in “Scienze Politiche” dell’Università di Bologna, nel 2006.

Battuto al computer da Lauretta

 

 

 

MSTISLAV ROSTROPOVIČ nel 1978:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Mstislav_Rostropovich_1978.jpg

File:Mstislav Rostropovich 1978.jpg