sabato 9 marzo 2019

WAGNER e DANIELA D'ARMINIO

WAGNER e DANIELA D’ARMINIO

Sono SEMPRE d’accordo sul mio giudizio: sei un grande soprano!
Una tecnica e una maniera d’interpretazione stupende
che ricordano molto lo stile delmonachiano.
Il  tuo timbro vocale è molto bello, forte;  risplende.

In repertorio: Sansone e Dalila, Ortruda, Sieglinde, La Gioconda, …
la Tosca pucciniana di grande bellezza …
Ma c’è anche Brunhilde, la Valchiria che inonda
il pubblico con  la sua grandezza.

Conosco troppo poco di Wagner ma, quel poco
è reso ancor più prezioso per mezzo di te, Daniela D’Arminio,
la cui Arte è espressa al pubblico attraverso il tuo fuoco
sacro, che convince e affascina come il colore rosso carminio.

A proposito di Wagner e della sua “Valchiria”,
al termine dell’opera, Wotan - moralmente fioco -
addormenta dolcemente la figlia prediletta, la SUA Valchiria,
e circonda la roccia dell’elemento sacro, il fuoco.

La Tetralogia, quando finisce,
vede Brunhilde che, sul suo fido cavallo Grane,
nella pira innalzata per Sigfrido, finisce
la sua vita lanciandosi nelle fiamme.

E’ una pagina musicale stupenda
che nessuno, tranne Wagner, poteva scrivere.
Così, si chiude “Il Crepuscolo degli Dei”, opera bella e tremenda,
in cui Sigfrido e la SUA donna cessano di vivere,

rimanendo uniti per sempre, a differenza
degli altri, compreso Hagen, l’uccisore.
La Tetralogia: opere “a puntate” che, con deferenza,
tu, Daniela sai interpretare con grande amore. 


Laura