mercoledì 30 novembre 2022

ANTONIO CARLOS GOMES

Antônio Carlos Gomes nasce a Campinas l’11 luglio 1836 e muore a Belém il 16 settembre 1896.

E’ un compositore brasiliano.

Ritenuto il maggior musicista brasiliano del XIX secolo, è il primo compositore del Nuovo Mondo la cui musica viene accettata dall’Europa.
Contemporaneo di Verdi e Puccini, è l’unico non-europeo che ha successo come compositore di opere in Italia, durante l’ “Età d’oro dell’Opera”.

Nasce nel paese di São Carlos (che, ora è la città di Campinas, in Brasile) ed è figlio del Maestro Manuel José Gomes e di Fabiana Maria Jaguari Cardoso, in una famiglia di 26 figli.

Il padre (Direttore della Banda Cittadina) e José Pedro de Sant’Ana Gomes (il fratello maggiore, idem, Direttore) stimolano le sue inclinazioni musicali che si manifestano fin dall’infanzia e José Pedro è il suo principale punto di riferimento e consigliere durante la sua carriera artistica.
Fratello che convince Antônio a visitare la Corte, dove diventa un prediletto dell’imperatore Dom Pedro II, il quale, molto interessato agli artisti e agli intellettuali brasiliani, gli rende possibili gli studi al “Conservatorio di Musica” di Rio de Janeiro.

Settembre 1861: dopo il Diploma con Lode, Carlos compone la sua prima opera, “A Noite Do Castelo” che esordisce con grande successo al “Theatro Lyrico Fluminense”.
1863: il successo si ripete con la rappresentazione del sua seconda opera, “Joana De Flandres”, che è ritenuta ancora migliore della prima.
L’Imperatore non ha dubbi e gli offre una Borsa di Studio da utilizzare in Italia, al Conservatorio di Musica di Milano, dove studia con Lauro Rossi e Alberto Mazzucato. 

Il periodo italiano:

1866: anziché in quattro anni, in soli tre, termina il Corso di Studi che gli permette il titolo di Maestro Compositore,
Scrive le musiche per la rivista “Se sa minga” di Antonio Scalvini: cosa che lo rende famoso.

1868: seguono le musiche per la rivista “Nella luna”.

In questo periodo, Gomes inizia a comporre la sua prima opera sulla realtà brasiliana, scegliendo la storia romantica “O Guarany” dello scrittore brasiliano José de Alencar.
L’ambientazione è di tipo “indio” e la sua prima rappresentazione avviene al Teatro “Alla Scala” di Milano, con il titolo “Il Guarany”, nel maggio del 1870, con successo enorme.
La critica (abbastanza severa) pone Gomes al livello dei grandi Maestri europei come Rossini e Verdi.
Il Re d’Italia, Vittorio Emanuele II lo decora e l’opera, poi, viene rappresentata in tutte le principali capitali d’Europa.
Prima della fine di quell’anno, Gomes ritorna in Brasile dove organizza la première de “Il Guarany” a Rio de Janeiro, riportando lo stesso grande successo.

Carlos Gomes torna in Italia e sposa Adelina Peri, una pianista italiana incontrata nel periodo dei suoi studi milanesi e incomincia la composizione dell’opera “Fosca”.
È un lavoro con obiettivi superiori che Gomes, lungamente, considera il suo capolavoro e il cui debutto avviene ancora a “La Scala”, il 16 febbraio 1873, senza ottenere il consenso del pubblico.
21 marzo 1874: Gomes si riscatta a Genova dove, al Teatro “Carlo Felice”, va in scena il “Salvator Rosa”, un Grand-Opéra di vecchio stile con ambientazione napoletana che riscuote un grande successo.
Lavoro che apre la “Stagione di Carnevale 1874-75” in circa sette teatri italiani fra i più importanti.

Scrive l’Inno “Il saluto del Brasile” per il centenario dell’indipendenza americana, che viene eseguito a Philadelphia, il 4 luglio 1876 dal Maestro Gilmore.

Anni successivi: revisiona “Fosca” ripresentandola a “La Scala”, nel 1878; pur ricevendo la benevolenza della Critica, benevoli, l’opera non convince pienamente il pubblico, pr cui non viene ripresa in altri teatri.
27 marzo 1879: al Teatro “Alla Scala”, viene rappresentata “Maria Tudor”, su libretto del poeta scapigliato Emilio Praga e completato da Ferdinando Fontana.
A causa del soggetto infelice, l’esito è un fiasco, cosa che provoca la fine della carriera italiana di Gomes. 

Il ritorno di Gomez in Brasile:

1883: Gomes torna in Brasile ed è omaggiato in ogni città in cui si reca.
Dopo aver abbandonato varie opere appena iniziate, ritorna in Italia, dove compone un’opera ispirata alla lotta contro la schiavitù, alla liberazione degli schiavi neri in Brasile: “Lo schiavo”.
L’opera è suggerita a Gomes da un grande amico, l’ingegnere di colore André Rebouças; opera che sarà rappresentata nel 1889, ma andata in scena a Rio de Janeiro dopo vani tentativi di farla debuttare in Europa.
È considerata l’ultimo grande successo del compositore.

Idem, 1883: viene proclamata la Repubblica del Brasile, per cui Carlos Gomes torna in Italia.
E’ fedele alla Monarchia e a Dom Pedro II, per cui Gomes rifiuta l’opportunità datagli dal Presidente Deodoro da Fonseca di comporre il nuovo Inno Nazionale Brasiliano.

In seguito, compone l’opera “Condor” (Teatro “Alla Scala”, 1891) e la cantata “Colombo” (“Teatro Municipale” di Rio de Janeiro, 1892), per la “Festa delle Celebrazioni per i Quattrocento Anni della Scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo”.

Invitato dal Governatore dello Stato brasiliano del Pará per dirigere il Conservatorio di Musica, desiderando accettare il posto, Gomes lascia definitivamente l’Italia.
Purtroppo, è anziano e malato, per cui muore poco dopo il suo arrivo.

Oltre alle otto opere, ha composto canzoni (3 libri), pezzi corali e per pianoforte.

Opere:

A noite do castelo (Teatro Lirico Fluminense, Rio de Janeiro, 1861)

Joana de Flandres (Teatro Lirico Fluminense, Rio de Janeiro, 1863)

Il Guarany (Teatro alla Scala, Milano, 1870)

Fosca (Teatro alla Scala, Milano, 1873; rev.: Teatro alla Scala, 1878; Teatro Comunale di Modena, 1889; Teatro Dal Verme, 1890)

Salvator Rosa (Teatro Carlo Felice, Genova, 1874)

Maria Tudor (Teatro alla Scala, Milano, 1879)

Lo schiavo (Theatro Imperial Dom Pedro II, Rio de Janeiro, 1889)

Condor (Teatro alla Scala, Milano, 1891) 

Onorificenze:

Onorificenze brasiliane:

Cavaliere dell’Ordine della Rosa – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine della Rosa

 

Curiosità:

Nel quartiere di Maggianico della città di Lecco sorge una villa con parco appartenuta al compositore, da cui il nome “Villa Gomes”, utilizzata oggi per concerti ed eventi.

Battuto al computer da Lauretta

 

Antônio Carlos Gomes:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Carlos_Gomes_(fototipia).jpg

Dall’opera “Lo schiavo”, ascoltiamo “QUANDO NASCESTI TU”: https://youtu.be/HXDvMkdTfro

martedì 22 novembre 2022

MICHAIL GLINKA

 Michail Ivanovič Glinka nasce a Novospasskoe il 1º giugno 1804 e muore a Berlino il 15 febbraio 1857.

E’ un compositore russo.

Appartiene ad una famiglia della piccola nobiltà di provincia, che si trasferisce in città per migliorare le sue condizioni di vita.

Glinka, all’età di dieci anni, si accosta allo studio del Pianoforte e del Violino solamente come Integrazione ai suoi Corsi di Studi Scolastici e, successivamente, Ginnasiali.
Però, verso i tredici anni, si interessa e si applica alla Musica con maggior interesse, per cui inizia a prendere lezioni più complete nella città di Smolensk da alcuni Maestri privati italiani e tedeschi emigrati là.

1817: i genitori gli fanno studiare Giurisprudenza, a Pietroburgo.
Qui, Glinka può prendere altre lezioni dai maggiori musicisti dell’epoca, in particolare da John Field.

Terminati gli studi universitari, è assunto presso il Ministero dei Trasporti come funzionario urbano ma, nonostante il buon posto di lavoro, lascia tutto per dedicarsi unicamente allo studio della Composizione, vivendo con esibizioni e concerti privati.

1830: Glinka si reca all’Estero: Italia, Austria e Germania.
In Italia, si occupa, particolarmente, dello stile del Bel Canto che, secondo la sua opinione, è la vera espressione dell’animo italiano e che, in seguito, gli ispirerà alcuni pezzi di gran valore.
1833-1834: vive in Germania, dove studia Composizione, Polifonia e Strumentazione con il teorico musicale G. Dehn e con il Maestro Josef Böhm.

1834: al suo ritorno in Russia, Glinka si ritiene pronto a fare buon uso delle nuove cognizioni nell’Opera Russa.
Sceglie di presentare in musica il personaggio di “Ivan Susanin”, eroe nazionale russo, ricerca a lungo il soggetto che lo soddisfi e, dopo poco, riceve la Nomina di “Maestro di Cappella del Coro Imperiale”.

1844: i viaggi di Glinka sono alla volta della Francia e della Spagna e, in questo periodo, crea le Ouvertures “Piaceri aragonesi” (o “Jota aragonese”) e “Notte a Madrid” (o “Kamarinskaja”).

15 febbraio del 1857: muore a Berlino, ma le sue spoglie saranno portate a Pietroburgo, nel Cimitero “Tichvin” del “Monastero di Alexander Nevskij”. 

Personalità artistica:

Glinka muore due anni dopo lo zar Nicola I, durante anni di profonda crisi politica, sociale ed economica.
In campo musicale, la Russia è succube dell’Occidente, in quanto non esistono scuole pubbliche di Musica.
Grazie a Glinka, il Romanticismo entra nella Musica Colta Russa, attraverso l’uso del Canto Popolare: si tratta di un tipo di Romanticismo con influenza musicale (non politica): Romanticismo che trae la sua forte impronta nazionalista dalla reazione all’invasione napoleonica e, sul piano musicale, è importante la consegunza che si manifesta attraverso la nuova attenzione riservata al folklore.

Glinka parte, praticamente, dal teatro musicale italiano di tipo rossiniano, sapendo creare in quelle “importazioni” una emotività e un’emozione decisamente russe.

Diretto erede dell’esperienza glinkiana, è Milij Balakirev, fondatore del Gruppo de “I Cinque”. 

Opere:

9 dicembre 1836: al “Teatro Imperiale” di San Pietroburgo, viene rappresentato il capolavoro di Glinka, ossia l’opera “Una vita per lo Zar”, l’epopea di Ivan Susanin; opera-tentativo in cui risulta evidente il voler uscire dagli schemi e creare l’Opera Russa.

1842: l’arte romantica di Glinka è maggiore nell’opera successiva, “Ruslan e Ljudmila”, ispirata ad un poema epico di Puškin, opera che ha un carattere russo più marcato a mezzo dell’impianto modale, del sapore orientaleggiante delle melodie e della strumentazione, dell’adozione di ritmi insoliti.

Glinka compone anche le due famose “Ouvertures” già citate e molta altra “Musica Corale e Orchestrale”.
Pregevolissime sono le “Cantate” e le “Canzoni per voce e pianoforte”. 

Battuto al computer da Lauretta

 

 

Il’ja Efimovič Repin: ritratto di Michail Ivanovič Glinka:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Michail-Glinka-(Repin).jpg

RUSLAN E LJUDMILA, OUVERTURE: https://youtu.be/QW3IwWFkpfc

 

UMBERTO GIORDANO

Umberto Giordano nasce a Foggia il 28 agosto 1867 e muore a Milano il 12 novembre 1948.

E’ un compositore italiano del quale, alcune opere liriche, sono entrate definitivamente nei cartelloni tatrali lirici internazionali.

Studia con Paolo Serrao, al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, dove scrive la sua prima opera, “Marina” per il Concorso promosso, nel 1888, dalla Casa Editrice Sonzogno “per la migliore opera in un atto” che, però, viene vinta da Pietro Mascagni con “Cavalleria Rusticana”.
Giordano, il più giovane tra i 73 candidati, si classifica al sesto posto, ma desta viva attenzione da parte della Casa Sonzogno che gli commissiona un’opera da rappresentare nella Stagione Lirica 1891-1892.
L’opera è “Mala vita”, ispirata alle “Scene popolari napoletane”, è su libretto di Nicola Daspuro, è in tre atti ed è tratta dal lavoro scritto nel 1889 da Salvatore Di Giacomo e Goffredo Cognetti.
Si tratta del dramma di un lavoratore che esprime il voto-recupero verso una prostituta in cambio della guarigione dalla tubercolosi.
Il lavoro desta un certo scandalo, alla sua prima rappresentazione a Roma, nel 1892, ma si dimostra subito come espressione molto interessante del nascente Verismo operistico e, nello stesso anno, viene rappresentato allo “Staatsoper” di Vienna, al “Krolloper” di Berlino e a Praga, riscuotendo grandi favori.

1894: “Regina Diaz” è l’opera seguente, di tipo più romantico, è su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, non ha successo e viene rappresentata solamente due volte.

Dopo tale insuccesso, Giordano decide di ritornare al “Verismo” e si trasferisce a Milano dove, il 28 marzo 1896, al Teatro “Alla Scala”, rappresenta quella che sarebbe diventata la sua opera più conosciuta, “André Chénier”, ispirata alla vita dell’omonimo poeta francese, su libretto scritto da Luigi Illica e, con interprete nella parte di Chénier, il tenore eroico Giuseppe Borgatti.

1898: Fedora consegue successo e, ancora al giorno d’oggi, viene rappresentata con frequenza.

Altri successi: Siberia (“La Scala , 1903), e “Mese mariano” (Teatro “Massimo” di Palermo).

1924: l’opera “Madame Sans-Gêne” viene rappresentata per la prima volta al “Metropolitan” di New York, sotto la direzione del famoso Arturo Toscanini.
Successivamente, altre opere composte, ottengono un successo un po’ più limitato: “La cena della beffe” (su libretto di Sem Benelli che lo trae dal proprio lavoro teatrale) ed “Il re” (entrambe dirette da Arturo Toscanini).

Giordano ha anche composto un modesto numero di brani vocali, mottetti e sinfonie.

Nella sua città natale, Foggia, gli sono stati dedicati il “Conservatorio di Musica”, il Teatro “Comunale” ed una piazza: quest’ultima, nel 1961 (dopo trasferimento del “Monumento ai Caduti” in Piazza Italia), con collocazione di un gruppo statuario rappresentante l’artista e i personaggi delle sue opere liriche principali.

Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova sono Comuni che gli hanno intitolato una via o una piazza.
Nel centro lombardo, esiste la piazzetta centralissima, alle spalle di Piazza San Babila.

La salma di Umberto Giordano si trova al Cimitero Monumentale di Milano, e il suo nome risulta iscritto al Famedio dello stesso cimitero. 

Considerazioni su Umberto Giordano:

Musicalmente, Giordano è un compositore fortemente verista, con il fortissimo senso del teatro e con la creatività melodica ricca, incisiva, comunicativa naturale, incantevole.

In “André Chénier” e in “Fedora”, Giordano utilizza una discreta veste strumentale e una scrittura corretta ma, dovendo restare in parallelo con gli sviluppi musicali del tempo, dopo le prime opere, cerca di arricchire il proprio linguaggio musicale, conseguendo, in “Madame Sans-Gêne” e ne “Il Re”, risultati evidenti verso l’esperto taglio teatrale e l’attenzione per la parte orchestrale. 

Opere liriche:

Marina, libretto di Enrico Golisciani (composta nel 1889, non rappresentata)

Mala vita, libretto di Nicola Daspuro (prima rappresentazione al Teatro Argentina di Roma 21 febbraio 1892)

Rifacimento con il titolo Il voto (prima rappresentazione al Teatro Lirico di Milano, 10 novembre 1897 con Rosina Storchio ed Enrico Caruso)

Regina Diaz, libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci (prima rappresentazione al Teatro Mercadante di Napoli, 5 marzo 1894)

Andrea Chénier, libretto di Luigi Illica (prima rappresentazione al Teatro alla Scala di Milano, 28 marzo 1896)

Fedora, libretto di Arturo Colautti (prima rappresentazione al Teatro Lirico di Milano, 17 novembre 1898)

Siberia, libretto di Luigi Illica (prima rappresentazione al Teatro alla Scala di Milano 19 dicembre 1903)
Seconda versione (prima rappresentazione al Teatro alla Scala di Milano 5 dicembre 1927)

rappresentazione al Teatro Lirico di Milano, 9 novembre 1907)

Mese mariano, libretto di Salvatore Di Giacomo (prima rappresentazione al Teatro Massimo di Palermo, 17 marzo 1910)

Madame Sans-Gêne, libretto di Renato Simoni (prima rappresentazione al Metropolitan di New York, 25 gennaio 1915)

Giove a Pompei, libretto di Luigi Illica e Ettore Romagnoli (in collaborazione con Alberto Franchetti, la parte di Giordano composta intorno al 1901, prima rappresentazione al Teatro Parioli di Roma, 5 luglio 1921)

La cena delle beffe, libretto di Sem Benelli (prima rappresentazione al Teatro alla Scala di Milano, 20 dicembre 1924)

Il re, libretto di Giovacchino Forzano (prima rappresentazione al Teatro alla Scala di Milano, 12 gennaio 1929)

La festa del Nilo (incompiuta)

 

Curiosità su Giordano:

Quando fu rappresentata Mala Vita nel 1892, Giordano venne invitato a suonarne alcuni brani al pianoforte presso il Circolo Dauno di Foggia. Soltanto a metà dell’esecuzione però, alzando gli occhi dal piano, il compositore s’accorse che la gente s’era seduta ai tavoli e giocava a carte invece di ascoltarlo. Questo episodio portò ad una lunga rottura tra Giordano e la sua città natale, con cui si riconcilierà solo nel 1928.

Durante il concerto inaugurale di Expo 2015, Andrea Bocelli ha cantato diverse sue arie tratte da Fedora e da Andrea Chénier.

La Stagione 2017-2018 del Teatro alla Scala di Milano è stata inaugurata dall’opera Andrea Chénier (opera), diretta da Riccardo Chailly.

Nel 2018 è stato pubblicato il progetto discografico Giordano 2.0 – L’opera per pianoforte di Umberto Giordano, interpretato dalla pianista Daniela Giordano. Il disco è una monografia sulla rara produzione pianistica del compositore.

Battuto al computer da Lauretta 




 

Umberto Giordano:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Umberto_Giordano.jpg

 

FEDORA, INTERMEZZO:

sotto la direzione dell’autore

 

lunedì 21 novembre 2022

GEORGE GERSHWIN

«Mi piace pensare la Musica come una scienza emozionale»

(George Gershwin)

George Jacob Gershwin (all’anagrafe Jacob Bruskin Gershowitz) nasce a Brooklyn il 26 settembre 1898 e muore a Los Angeles l’11 luglio 1937).

E’ un compositore, pianista e direttore d’orchestra statunitense.

Gershwin è ritenuto il precursore del musical americano: infatti, i suoi lavori vanno dalla musica colta al Jazz, oltre ad essere anche conosciuto come uno dei più famosi artisti musicali durante la Prima Guerra Mondiale.

Gershwin attraversa i generi “Blues” e “Musica Classica” e, tra le sue opere più note, presenziano le composizioni orchestrali “Rapsodia in blu” (del 1924) e “Un americano a Parigi” (1928), oltre all’opera “Porgy and Bess” (1935).

La maggior parte delle sue opere vocali e teatrali (tra cui più di una dozzina di spettacoli teatrali di Broadway) la scrive in collaborazione con suo fratello maggiore, Ira Gershwin, paroliere.
Gershwin crea musica per Broadway, per le sale da concerto europee e per il grande pubblico che trasferisce la sua opera ad un pubblico ancora più ampio.
Le sue musiche vengono usate cinematograficamente e televisivamente e vengono interpretate da moltissimi cantanti e musicisti che registrano le sue canzoni. 

Le origini di Gershwin:

I genitori di Gershwin sono emigrati ebrei di origine ucraina e lituana.
Moishe, il padre, cambia il suo nome in Morris Gershwin qualche tempo dopo essere emigrato e, quattro anni dopo l’emigrazione, conosce un’immigrata russa, Rose Bruskin, e la sposa.
Il figlio (Gershwin) cambia il suo nome in George, dopo essere diventato un musicista professionista.

Secondo di quattro figli e figlie, Gershwin comincia a interessarsi alla Musica all’età di dieci anni, quando comincia a suonare, senza metodo, il pianoforte.
In famiglia, la prima persona che inizia a guadagnare attraverso la Musica è Frances, sua sorella che, rinuncia al canto e al ballo per assumere il ruolo di moglie e madre rispettabile (in quell’epoca, è ritenuto sconveniente che una donna sposata si dedichi ad attività divertenti).

Gershwin prende lezioni di pianoforte per due anni in modo dilettantistico, cercando di riprodurre le melodie che ascolta ai Concerti per Orchestra e studiando il metodo classico dei grandi Maestri europei. 

Tin Pan Alley:

Gershwin lascia la scuola e inizia il suo primo lavoro quando ha 15 anni: la “Jerome H. Remick and Co.”, un’azienda dell’industria musicale newyorkese abbastanza solida (a quel tempo, conosciuta come “Tin Pan Alley”), lo assume pagandogli quindici dollari settimanali per eseguire al pianoforte gli spartiti di nuova pubblicazione, per i propri clienti.

La sua prima canzone pubblicata – “When You Want ‘Em You Can’t Get ‘Em” – non riscuote successo immediato ma ha una buona vendita, per cui, nel 1916, all’età di diciotto anni, Gershwin inizia a comporre canzoni per i Musical di Broadway, guadagnando 35 dollari a settimana.

1917: il ragtime “Rialto Ripples” riscuote una discreta vendita e, nel 1919, la sua prima canzone “Swanee” ottiene il successo nazionale, dopo che Al Jolson la include nel musical “Sinbad” di Sigmund Romberg.
Gennaio 1920: lo stesso Jolson la registra per la “Columbia Records”, il disco rimane in testa alle classifiche di vendita per 18 settimane e lo spartito tocca il record di un milione di copie.
Nel contempo, George incide brani per pianoforte, di sua composizione o meno e, in questo periodo utilizza vari pseudonimi, fino a decidere per il definitivo George Gershwin.

1920-1925: Gershwin scrive musica per “George White’s Scandals” e Paul Whiteman, il “re del Jazz sinfonico”, gli chiede di comporre un’opera con le caratteristiche del Jazz sinfonico, adatta alla sua orchestra.

1924: George e il fratello Ira collaborano a “Lady, Be Good”, musical teatrale di successo.
Molti altri musical lo seguono e, nel 1931, crea “Of Thee I Sing” che va in scena il 26 dicembre al “Music Box Theatre per Broadway” (con la regia di George S. Kaufman e con Lois Moran, Victor Moore e George Murphy): tocca le 411 recite e vale al fratello Ira il “Premio Pulitzer” per la drammaturgia. 

Rhapsody in Blue:

Paul Whiteman è uno dei premier più importanti di New York del tempo di Gershwin che – dopo avere conosciuto “Blue Monday” – presta attenzione al musicista anche per altri lavori da creare.
1924: pare che in neppure tre settimane, Gershwin abbia composto il suo lavoro più apprezzato: “Rhapsody in Blue, per pianoforte e orchestra”; lavoro che viene eseguito per la prima volta il 12 febbraio 1924.
La composizione consta di cinque melodie differenti e alterna il linguaggio classico a quello jazzistico.
Gershwin matura l’idea di tale tipo di composizione andando a Boston in treno: «In treno, i ritmi metallici e il frastuono che in un compositore agiscono spesso come stimolo, mi suggerirono improvvisamente e in modo nitido la costruzione completa della Rapsodia, dall’inizio alla fine.»
Non ancora terminata, la consegna a Whiteman e, mentre Ferde Grofé (l’autore di “Sul sentiero”) prepara l’orchestrazione, Gershwin provvede agli ultimi ritocchi.
Non riesce a cambiare qualche particolare perché Whiteman fa iniziare le prove e, dopo la prima, il Direttore esclama: «Diavolo, pensava di poterla migliorare ancora?».

La “Rapsodia in Blu”, infatti, è sempre uno dei pezzi più eseguiti dalle orchestre di tutto il mondo ed è da citare che è anche colonna sonora di un episodio del film animato della Disney, “Fantasia 2000”.

1926: compone per il musical “Tip-Toes”, la cui “prima” assoluta si tiene al “Liberty Theatre” per Broadway, con Allen Kearns e Jeanette MacDonald, il 28 dicembre (arrivando a 192 recite) e, dal 31 agosto 1926, al “Winter Garden Theatre” di Londra con Kearns (arriva a 182 recite).

Gershwin inizia una relazione piuttosto solida con Kay Swift, una compositrice.
Il musical di successo “Oh, Kay!” di Gershwin viene intitolato al suo nome e sembra che George la consulti spesso per chiederle pareri riguardo alle sue canzoni.

1927: “Funny Face” consegue successo.

1928: idem, è un successo per il musical “Rosalie” (in collaborazione con il compositore Sigmund Romberg), la cui “prima” assoluta al “New Amsterdam Theatre” per Broadway (con Marilyn Miller e Frank Morgan), il 10 gennaio (porterà a 335 recite).

1930: “Strike Up the Band” va in scena al “Times Square Theatre” per Broadway (con Blanche Ring) dal 14 gennaio (arriverà a 191 recite).

1932: Gershwin suona al pianoforte nella prima esecuzione assoluta nella “Symphony Hall” di Boston della “Rapsodia n. 2 Manhattan Rhapsody per pianoforte e orchestra” di sua composizione diretta da Sergej Kusevickij. 

Il periodo europeo:

1928: Viaggiando in Europa e in America, George e il fratello Ira si stabiliscono a Parigi per un breve periodo; qui, George si dedica principalmente allo studio della Composizione.

Parecchi compositori (fra cui Maurice Ravel) rifiutano di fargli da insegnanti perché, onestamente, temono che la severità del loro stile classico freni la traccia jazz di Gershwin: infatti, lo stesso Ravel, alla sua richiesta, gli risponderebbe con le parole: “Perché volete diventare un Ravel di seconda mano, quando siete già un Gershwin di prim’ordine?”.
Durante il suo soggiorno europeo, Gershwin scrive “Un americano a Parigi” ma, poco tempo dopo, stanco del teatro musicale europeo, torna negli Stati Uniti.
Alla sua “prima”, alla “Carnegie Hall”, il 13 dicembre 1928, ottiene un successo abbastanza buono; successo che, poi, diventerà abituale.

Fra gli altri musical scritti da Gershwin, è da ricordare:
. “Girl Crazy”: rappresentato, dal 14 ottobre 1930, all’ “Alvin Theatre” per Broadway (con Ginger Rogers, Allen Kearns e Ethel Merman), arriva a 272 recite.
Comprende canzoni celeberrime come “I Got Rhythm” e “Embraceable You” (che, nella versione di Billie Holiday del 1944, viene premiata con il “Grammy Hall of Fame Award 2005”): canzoni che promuovono “Girl Crazy”. 

Porgy and Bess:

“Porgy and Bess” è una delle poche dimostrazioni moderne di melodramma, è una composizione piuttosto grandiosa ed è ancora ritenuta la più grande opera americana del ventesimo secolo, per via delle le sue innovazioni (i personaggi sono quasi tutti Neri) sia per la qualità dei brani contenuti.

Quest’opera, su testo di Ira Gershwin e DuBose Heyward, che viene rappresentata per la prima volta il 30 settembre 1935, a Boston, ha lo stile della commedia, contiene alcune delle arie più famose di Gershwin, sopra a tutte “Summertime” con grande conoscenza delle tecniche classiche, fuga e vari cambi di tonalità, sonorità tipiche della musica popolare e, in particolare, del Jazz.

 

George Gershwin a Hollywood e la morte:

In fatto di “Nomination all’Oscar “, Gershwin ne riceve una solamente ed è per la canzone che scrive insieme al fratello Ira, “They Can’t Take That Away from Me”, appartenente allo show “Voglio danzar con te” (“Shall We Dance”, 1937).

1936: si trasferisce a Hollywood per comporre colonne sonore, ma la sua fama, oramai, è all’apice dell’universo musicale, anche se tale fama la divide con gli altri grandi compositori del tempo, Cole Porter e Irving Berlin.

Hollywood: Gershwin frequenta anche la famosa attrice Paulette Goddard (l’indimenticabile interprete del film “accadde una notte”, con Clark Gable).

Inizio del 1937: in Gershwin si cominciano ad avvertire i sintomi di ciò che si manifesterà essere un tumore al cervello, con mali di testa fortissimi e una continua impressione di odore di gomma bruciata.
11 luglio 1937: sul set di “The Goldwyn Follies”, Gershwin si accascia a terra e muore – all’età di 38 anni – al “Cedars of Lebanon Hospital” (ora, “Cedars-Sinai Medical Center”), dopo un intervento d’urgenza (guarda caso, anche Maurice Ravel, il suo idolo, muore cinque mesi più tardi, pochi giorni dopo aver subito un intervento al cervello).

Secondo le lettere di Fred Astaire alla sorella Adele, Gershwin, al momento della morte, mormora il nome di Astaire.

15 luglio 1937: i solenni funerali di George Gershwin vengono tenuti presso la Sinagoga “Emanu-El” di New York a cui partecipano una folla di oltre 4500 persone, Fiorello La Guardia (Sindaco di New York) e numerose personalità della politica e della cultura newyorkese.

2005: il “Guardian” stila una stima dei guadagni accumulati da Gershwin, stabilendo che sia stato il più ricco compositore di tutti i tempi.

Gershwin è introdotto nella “Long Island Music Hall of Fame” nel 2006.

A lui, è intitolato il “George Gershwin Theatre” di Broadway. 

L’opera:

Gershwin compone più di 700 brani, la maggior parte dei quali assieme a Ira.  

Opere classiche:

1915 – Tango – per pianoforte solista;
1919 – Lullaby – un pezzo per quartetto d’archi;
1922 – Blue Monday – un’opera in un atto presentata al Globe Theatre, fu poi ripresa e rinominata per una rappresentazione alla Carnegie Hall nel 1925;
1924 – Rhapsody in Blue – la sua opera più famosa;
1925 – Short Story – per violino e pianoforte;
1925 – Concerto in fa maggiore – tre movimenti, piano e orchestra;
1926 – Three Preludes – per pianoforte, suonata per la prima volta al Roosevelt Hotel di New York;
1928 – Un americano a Parigi – poema sinfonico suonato per la prima volta dalla New York Philharmonic alla Carnegie Hall;
1931 – Second Rhapsody – per piano e orchestra;
1932 – Cuban Overture – basata su ritmi cubani e originariamente intitolata Rumba;
1932 – Piano Transcription of Eight Songs;
1934 – Variations on “I Got Rhythm” – una serie di variazioni sulla sua canzone I Got Rhythm, per pianoforte e orchestra;
1935 – Porgy and Bess – con la famosa aria Summertime e incentrato sulle condizioni di vita degli afro-americani;
1937 – Walking the Dog – un simpatico pezzo per clarinetto e orchestra;
1973 – Impromptu in Two Keys – per pianoforte, pubblicato postumo;
1975 – Two Waltzes in C – per pianoforte, pubblicato postumo. 

Musical teatrali:

1919 – La La Lucille – (testi di Jackson, DeSylva, Caesar)
1919 – Midnight Whirl – (testi di DeSylva, Mears)
1919 – Limehouse Nights – (testi di DeSylva, Mears)
1920 – Poppyland – (testi di DeSylva, Mears)
1920 – George White’s Scandals of 1920 – (testi di Jackson)
1921 – A Dangerous Maid – (testi di I. Gershwin)
1921 – The Broadway Whirl – (testi di DeSylva, McCarthy, Carle, Mears)
1921 – George White’s Scandals of 1921 – (testi di Jackson)
1922 – George White’s Scandals of 1922 – (testi di I. Gershwin, Goetz, DeSylva)
1922 – Our Nell – (testi di G. Gershwin, Daly)
1922 – By and By – (testi di Hooker)
1923 – Innocent Ingenue Baby – (testi di Hooker)
1923 – Walking Home with Angeline – (testi di Hooker)
1923 – The Rainbow – (testi di Grey, Hooker)
1923 – George White’s Scandals of 1923 – (testi di Goetz, DeSylva, MacDonald)
1924 – Sweet Little Devil – (testi di DeSylva)
1924 – George White’s Scandals of 1924 – (testi di DeSylva, MacDonald)
1924 – Primrose – (testi di I. Gershwin, Carter)
1924 – Lady, Be Good! – (testi di I. Gershwin)
1925 – Tell Me More! – (testi di I. Gershwin, DeSylva)
1925 – Tip-Toes – (testi di I. Gershwin)
1925 – Song of the Flame – (testi di Harbach, Hammerstein)
1926 – Oh, Kay! – (testi di I. Gershwin, Dietz)
1927 – Strike Up the Band – (testi di I. Gershwin)
1927 – Funny Face – (testi di I. Gershwin)
1928 – Rosalie – (testi di I. Gershwin, Wodehouse)
1928 – Treasure Girl – (testi di I. Gershwin)
1929 – Show Girl – (testi di I. Gershwin, Kahn)
1930 – Girl Crazy – (testi di I. Gershwin)
1931 – Of Thee I Sing; vincitore del Premio Pulitzer – (testi di I. Gershwin)
1933 – Pardon My English – (testi di I. Gershwin)
1933 – Let ‘Em Eat Cake – (testi di I. Gershwin)
1935 – Porgy and Bess – (testi di I. Gershwin, Heyward) 

Musical cinematografici:

1923 – The Sunshine Trail di James W. Horne- la canzone dello stesso titolo faceva da colonna sonora a questo film muto;
1931 – La piccola emigrante (Delicious) di David Butler – (testi di I. Gershwin)
1937 – Voglio danzar con te (Shall We Dance) di Mark Sandrich – (testi di I. Gershwin)
1937 – Una magnifica avventura (A Damsel in Distress) di George Stevens- (testi di I. Gershwin)
1938 – Follie di Hollywood (The Goldwyn Follies) di George Marshall; Gershwin morì durante le riprese di questo film – (testi di I. Gershwin)
1947 – The Shocking Miss Pilgrim di George Seaton; Kay Swift prese alcuni inediti di Gershwin e li adattò al film – (testi di I. Gershwin)
1964 – Baciami, stupido (Kiss Me, Stupid) di Billy Wilder; ancora altri inediti – (testi di I. Gershwin) 

L’eredità musicale di Gershwin:

George Gershwin lascia un’eredità musicale straordinaria e, a tutt’oggi, resta uno dei grandi preferiti, sia delle orchestre sia dei cantanti; il suo stile può essere tranquillamente preso a modello per insegnamenti; i temi dei musical sono tra i più svariati; migliaia di artisti hanno cantato sue canzoni.

1959: Ella Fitzgerald pubblica l’album “Ella Fitzgerald Sings the George and Ira Gershwin Songbook”.
In quasi tutti gli album di Frank Sinatra, si può trovare almeno una canzone di Gershwin.

Come compositore, Gershwin ha influenzato tutti gli autori di musical venuti dopo di lui, in particolare Cole Porter, Irving Berlin e Jerome Kern.

2007: la “Library of Congress” decide che il loro “Premio per la Canzone Popolare” venga intitolato a George e Ira Gershwin e che sia consegnato ogni anno a < chi, nel corso della vita, si avvicini, raggiunga o superi gli standard di eccellenza in questo campo rappresentati dai fratelli Gershwin >.
Il premio è consegnato, per la prima volta, a Paul Simon, il 1º maggio 2007. 

Cinema:

1945: negli Stati Uniti, il regista Irving Rapper gira un film biografico su George Gershwin, intitolato “Rapsodia in blu” (“Rhapsody in Blue”).
La parte del protagonista/compositore è interpretata dall’attore Robert Alda. 

Videogiochi:

“Flower, Sun, and Rain”: è un videogioco in cui sono presenti alcune delle canzoni più famose di Gershwin, come “An American in Paris”, “Rhapsody in Blue”, “Cuban Overture” e “I Got Rhythm”. 

Onorificenze:

Medaglia d’oro del Congresso – nastrino per uniforme ordinaria
— 9 agosto 1985 

Battuto al computer da Lauretta

 

 

George Gershwin nel 1937:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:George_Gershwin_1937.jpg





UN AMERICANO A PARIGI: https://youtu.be/o7AGoPObYYU

 

FRANçOIS-JOSEPH FéTIS

François-Joseph Fétis nasce a Mons il 25 marzo 1784 e muore a Bruxelles il 26 marzo 1871.

E’ un musicologo, compositore e docente belga.

E’ figlio di un Organista e studia al Conservatorio di Parigi in cui, dal 1821, insegna Contrappunto e Fuga.

1806: sposa una ricca ereditiera e, in seguito, i coniugi si ritirano nelle Ardenne.

Fétis si impegna in ricerche di carattere storico-musicale.

1813: viene nominato organista nella “Chiesa di S. Pietro” in Douai; poi, diventa Insegnante di Musica nella scuola di là.
In quegli anni compila un “Metodo per il canto ed uno per l’armonia”.

1821: ritorna a Parigi, dove ricopre l’incarico di insegnare Composizione al Conservatorio.

1826: fonda la “Revue Musicale”, una rivista di Musicologia (unica a quel tempo) e collabora a giornali come il “Temps” e il “National”.
Intanto, diventa anche Bibliotecario del Conservatorio.

1833: sua Nomina a Direttore del Conservatorio di Bruxelles, Nomina conservata fino alla sua morte.
Il suo successore è François-Auguste Gevaert.

Compone: “Musica per pianoforte a 2 e 4 mani”; una “Sonata per violino”; 2 “Sinfonie”; una “Fantasia sinfonica per orchestra”; una “Ouverture da concerto”; un “Requiem”; “Romanze”; 7 “Opere”.
Alcuni musicologi attribuiscono a Fétis la discussa “Aria di Chiesa in mi minore” (solitamente, attribuita ad Alessandro Stradella ma, un altro autore a cui è attribuita, è Louis Niedermeyer).

Scrive la “Biographie universelle des Musiciens et Bibliographie générale de la Musique” in 8 volumi, vera miniera di notizie storiche e aneddoti: un lavoro monumentale.

Fra i suoi allievi, troviamo: Luigi Agnesi, Jean-Delphin Alard, Juan Crisóstomo de Arriaga, Louise Bertin, Guillermo Morphy, William Cusins, Julius Eichberg, Ferdinand Hérold, Frantz Jehin-Prume, Jacques-Nicolas Lemmens, Adolphe Samuel e Charles-Marie Widor.

Battuto al computer da Lauretta 



 

François-Joseph Fétis:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Francois_joseph_fetis.jpg

 

domenica 20 novembre 2022

GABRIEL URBAIN FAURÉ

Gabriel Urbain Fauré nasce a Pamiers il 12 maggio 1845 e muore a Parigi il 4 novembre 1924. 


E' un Compositore e Organista francese. 


Con Debussy, Ravel e Saint-Saëns, è ritenuto uno dei grandi musicisti francesi di fine XIX secolo e inizio XX secolo.   


Il padre di Gabriel Fauré è Toussaint-Honoré Fauré e la madre è Marie-Antoinette-Hélène Lalène-Laprade. 


Nella prima infanzia è curato da una balia e, quando ha nove anni, lascia la casa dei genitori  di Pamiers per andare a Parigi, a studiare alla Scuola "Niedermeyer", dove si formano gli Organisti di Chiesa e i Maestri del Coro. 

Lì, studia undici anni sotto la guida di diversi musicisti importanti, fra cui Camille Saint-Saëns che gli espone la musica dei compositori contemporanei (Robert Schumann, Franz Liszt).   


1870: durante la Guerra franco-prussiana, Fauré si arruola nell'Esercito e partecipa ai combattimenti per togliere l'assedio di Parigi. 

Durante la "Comune" di Parigi, si rifugia prima a Rambouillet e, poi, in Svizzera, dove insegna alla "Scuola Niedermeyer" che è stata trasferita lì. 


Ottobre 1871: torna a Parigi e diventa "Organista Titolare della Chiesa di Saint-Sulpice", ma frequenta regolarmente il Circolo di Saint-Saëns e di Pauline Garcia-Viardot, dove incontra i principali musicisti parigini suoi contemporanei e fonda con loro la "Société Nationale de Musique".    


1874: Fauré lascia il lavoro a "Saint-Sulpice" e sostituisce lo spesso assente Saint-Saëns, alla "Église de la Madeleine". 

1877: Saint-Saëns va in pensione e Fauré diventa Maestro del coro. 


Idem, in questo periodo si fidanza con Marianne Viardot, la figlia di Pauline, ma il fidanzamento è presto rotto da Marianne. 

E' deluso e parte per Weimar, dove incontra Liszt; dopodiché, va a Colonia per assistere alle rappresentazioni de "L'Anello del Nibelungo" di Richard Wagner. 

Fauré ammira Wagner, ma è anche uno dei pochi compositori della sua generazione a non risentire del suo influsso.   


1883: Fauré sposa Marie Fremiet, dalla quale ha due figli. 

Riprende il suo lavoro di "Organista della Chiesa della Madeleine" e dà lezioni private di Pianoforte e di Armonia per potere mantenere la sua famiglia ma, il solo tempo che ha a disposizione per comporre, lo ha solo in estate (e, purtroppo, con le sue composizioni non guadagna molto).

Si viene a conoscere che, in tale periodo, Gabriel Fauré scrive diverse opere importanti, numerosi pezzi per pianoforte e canzoni, ma le distrugge quasi tutte dopo averle fatte eseguire, di esse conserverà solo qualche movimento per riutilizzarne i motivi.   


Da giovane, Fauré è un ragazzo allegro ma, la rottura del suo fidanzamento e la sua sensazione di uno scarso riconoscimento delle sue qualità musicali, lo portano alla depressione che, secondo la moda del tempo, lui chiama « spleen ». 


1890: la sua fortuna arriva.

Intraprende un viaggio a Venezia, dove incontra alcuni amici e scrive vari lavori. 


1892: diventa Ispettore dei Conservatori Musicali in provincia e non è più obbligato a dare lezioni private a studenti dilettanti. 


1896: sua nomina di Organista-Capo della Chiesa della Madeleine. 

Succede a Jules Massenet come Professore di Composizione al Conservatorio di Parigi, dove insegna a futuri grandi compositori come Maurice Ravel, Georges Enesco, Lili e Nadia Boulanger.   


1903-1921: Fauré è anche critico musicale per "Le Figaro". 


1905: succede a Théodore Dubois come Direttore del Conservatorio di Parigi, a cui apporta parecchie innovazioni. 

La sua situazione finanziaria migliora molto, il suo buon nome di compositore cresce e la sua depressione è solo un ricordo.   


1909: Fauré è eletto all' "Institut de France", per cui lascia la vecchia "Société Nationale de Musique". 

Purtroppo, il suo udito diminuisce e percepisce male le alte e le basse frequenze, per cui la sua responsabilità al Conservatorio e la diminuzione del suo udito provocano la riduzione della sua produzione musicale.  


Durante la Prima Guerra Mondiale, non si sposta dalla Francia. 


1920: ha 75 anni e va in pensione dal Conservatorio.


Nello stesso anno riceve la "Gran Croce della Legion d'Onore", un'onorificenza ancora rara per un musicista. 


Nonostante la salute fragile, in parte causata dall'eccessivo consumo di tabacco, continua a seguire i giovani compositori, in particolare i membri del "Gruppo dei Sei". 


1924: Gabriel Fauré muore a Parigi, di polmonite.

Seguono i Funerali di Stato alla "Église de la Madeleine". 

Riposa nel Cimitero di Passy, a Parigi.   


Il suo ruolo di "Direttore del Conservatorio Superiore di Parigi" esprime la grande considerazione tra i musicisti suoi contemporanei, in particolare per il ruolo didattico e di educatore. 

Fra i suoi studenti, troviamo Maurice Ravel, George Enescu, Lili e Nadia Boulanger, Alfredo Casella.   


E' uno dei musicisti studiati a lungo dal filosofo Vladimir Jankélévitch (1903-1985). 




Onorificenze:    


Grand' Croix della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria Grand' Croix della Legion d'Onore 


File audio:    


Pièce for Oboe and Harp, arrangiato per fagotto e pianoforte. 


Musica:   

I lavori di Fauré sono di tipo classico, melodicamente fini, e composti equlibratamente. 

Il linguaggio armonico di Fauré ("Maestro della melodia francese") è studiato tuttora nei Conservatori di Musica.  


Opere principali: 
   

. Le bourgeois gentilhomme

. Pavane

. Ballade per pianoforte e orchestra

. Berceuse per violino e pianoforte

. Elégie, Romance e Sérénade per violoncello e pianoforte

. Berceuse dalla suite Dolly

. Dolly Suite

. La bonne chanson

. Cinq mélodies de Venise

. L'horizon chimérique

. Impromptu

. La chanson d'Eve

. Le jardin clos

. Requiem

. Messe des pêcheurs de Villerville

. Messe basse

. Cantique de Jean Racine

. Sonata per violino n. 1

. Sonata per violino n. 2

. Trio per pianoforte

. Quartetto d'archi

. Romance, Berceuse e Andante per violino e pianoforte

. Tredici Barcarole

. Tredici Notturni

. Cinque Improvvisi

. Ballate

. Pénélope

. Sicilienne

. Fantasia per flauto e pianoforte 



. Catalogo completo delle opere  


. Catalogo delle opere di Gabriel Fauré  


Anno Op. Opera Tipo di opera

- s. op. Plainte des Oceanides -

1861/62 Op. 001 Chansons op. 01 de Victor Hugo [I. Le Papillon et la fleur.- II. Mai], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1863 Op. 011 Cantique de Jean Racine, coro e organo o piano. Musica corale (organo)

1863 Op. 017 [3] Romances sans paroles, op. 17. Musica solista (piano)

1865 s. op. Gavotte pour piano (opera giovanile). Musica solista (piano)

1866 Op. 002 Chansons op. 02 [I. Dans les ruines d'une abbaye.- II. Les matelots (Th. Gautier)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1869 s. op. Cadence pour concerto de piano de Beethoven. Musica solista (piano)

1870,77 Op. 007 Chansons, op. 07 [I. Aprés un rêve (R. Bussine).- II. Hymne (Baudelaire).- III. Barcarolle (M. Monnier)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1871,62 Op. 005 Chansons op. 05 [I. Chant d'automne (Baudelaire).- II. Rêve d'amour (V. Hugo).- III. L'absent (V. Hugo)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1871,75 Op. 008 Chansons op. 08 [I. Au bord de l'eau II. La Ranpon III. Ici bas! (Sully-Prudhomme)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1871,78 Op. 003 Chansons op. 03 [I. Seule!. (Th. Gautier.- II. Sérénade toscane (R. Bussine)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1872,7 Op. 004 Chansons op. 04 [I. Chanson de pêcheur (Th. Gautier).- II. Lydia (Leconte de Lisle)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1873 Op. 006 Chansons op. 06 [I. Aubade (Louis Pommey.- II. Tristesse (Th. Gautier.- III. Sylvia (P. de Choudens). Musica vocale (piano)

1874 Op. 009 Op. 09 -

1874 Op. 010 Due op. 10 [I. Puisqu'ici bas (V. Hugo), II. Tarentelle (M. Monnier)], per 2 soprano e piano. Musica vocale (piano)

1875 Op. 012 Les Djinns (V. Hugo) op. 12, coro con orchestra o piano. Musica corale (orchestra)

1875/76 Op. 013 Sonata per violino e piano nº 1. Musica strumentale (violino e piano)

1876 Op. 093 Ave Maria (circa 1876, modificata due volte e pubblicata con il nº di op. 93, 1906). Musica vocale (piano)

1876 Op. 015 Quartetto per piano e archi nº 1, op. 15 (rev. 1883). Musica da camera (quartetto)

1877 Op. 028 Romance op. 28, per violino e piano. Musica strumentale (violino e piano)

1878 Op. 007/1 Aprés un rêve, op. 7 nº 1, per violoncello o piano (o orchestra). Musica strumentale (violoncello e piano)

1878 Op. 018 Chansons op. 18 [I. Nell (Leconte de Lisie).- II. Le Voyageur.- III. Automne (A. Silvestre], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1878/79 Op. 014 Concerto per violino e orchestra (incompiuto). Musica orchestrale (concerto)

1879 Op. 019 Ballade, op. 19 (originale solo per piano). Musica solista (piano)

1880 s. op. Souvenirs de Bayreuth (in collaborazione con André Messager). Musica solista (piano)

1880 s. op. Messe basse, per 3 voci femminili e organo. Musica corale (messa)

1880 Op. 016 Berceuse, op. 16, per violoncello e piano. Musica strumentale (violoncello e piano)

1880 Op. 021 Poème d'un jour (Ch. Grandinotijin) [I. Rencontre.- II. Toujours.- III. Adieu], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1881 Op. 019.a Ballade, op. 19 (per piano e orchestra). Musica orchestrale (concertante)

1881 Op. 020 Suite d'orchestre en fa. Musica orchestrale

1881 Op. 022 Ruisseau, per coro femminile, a 2 voci e piano. Musica corale (piano)

1881/82 Op. 023 Chansons op. 23 [I. Les Berceaux (Sully-Prudhomme.- II. Notre Amour (A. Silvestre).- III. Le Secret], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1882 Op. 025 Impromptu nº 1, op. 25, per piano. Musica solista (piano)

1882 Op. 026 Barcarola nº 01, op. 26, per piano. Musica solista (piano)

1882 Op. 029 La Naissance de Venus, scena mitologica per solisti, coro e orchestra. Musica corale (orchestra)

1882, 83 Op. 027 Chansons op. 27 [I. Chanson d'amour II. La Fée aux chansons (A. Silvestre)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1883 Op. 016a Berceuse, op. 16, per violoncello e orchestra. Musica orchestrale (concertante)

1883 Op. 024 Elegie, op. 24, per violoncello e piano. Musica strumentale (violoncello e piano)

1883 Op. 024a Elegie, op. 24, per violoncello e orchestra. Musica orchestrale (concerto)

1883 Op. 030 Valse-caprice nº 1, op. 30, per piano. Musica solista (piano)

1883 Op. 031 Impromptu nº 2, op. 31, per piano. Musica solista (piano)

1883 Op. 032 Mazurca, per piano. Musica solista (piano)

1883 Op. 033 Notturno nº 1, 2 e 3, op. 33, per piano. Musica solista (piano)

1883 Op. 034 Impromptu nº 3, op. 34, per piano. Musica solista (piano)

1884 Op. 035 Madrigal (su un poema di Armand Silvestre). Musica vocale

1884 Op. 035 Madrigal (A. Silvestre), op. 35, coro o quartetto vocale e piano. Musica corale

1884 Op. 036 Notturno nº 04 op. 36, per piano. Musica solista (piano)

1884 Op. 037 Notturno nº 05 op. 37, pera piano. Musica solista (piano)

1884 Op. 038 Valse-caprice nº 2, op. 38, per piano. Musica solista (piano)

1884 Op. 039 Chansons op. 39 [I. Aurore.- II. Fleur jetée.- III. Le Pays de Réves (A. Silvestre). IV. Les Roses d'Ispahan (Leconte de Lisie], op. 39, melodia con piano. Musica vocale (piano)

1884 Op. 040 Sinfonia in re min. Musica orchestrale (sinfonia)

1884 s. op. Tu es Petrus, baritono solo, coro e órgano. Musica corale (organo)

1885 Op. 041 Barcarola nº 02, op. 41, per piano. Musica solista (piano)

1885 Op. 042 Barcarola nº 03, op. 42, per piano. Musica solista (piano)

1886 Op. 043 Chansons op. 43 [I. Noél (V. Wilder).- II. Noctume (V. de I'Isle-Adam)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1886 Op. 044 Barcarola nº 04, op. 44, per piano. Musica solista (piano)

1886 Op. 045 Quartetto per piano e archi nº 2, opus 45. Musica da camera (quartetto)

1886 Op. 050 Pavane, per orchestra. (orchestra)

1887 Op. 046 Chansons op. 46 [I. Les présents (Villiers de I'Isle Adam).- II. Clair de Lune (Verlaine)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1887 Op. 047/1 O Salutaris, op. 47/1, una voce e organo. Musica vocale (organo)

1888 Op. 047/2 Maria, mater gratiae, op. 47/2, 2 voci e organo. Musica vocale (organo)

1888 Op. 052 Caligula (Dumas), musica di scena per coro femminile e orchestra. Musica incidentale (teatro)

1888 Op. 053 Op. 53 -

1888/89 Op. 051 Chansons op. 51 [I. Larmes.- II. Au Cimetiére (J. Fichepin).- III. Spleen (Verlaine).- IV. La Rose (Leconte de Lisle)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1889 Op. 049 Petite Piéce, op. 49, per violoncello e piano. Musica strumentale (violoncello e piano)

1889 Op. 057 Shylock Suite (E. Haraucouri secondo Shakespeare), musica di scena per tenore e orchestra. Musica incidentale (teatro)

1889 s. op. En prière (St. Bordese), melodia con piano. Musica vocale (piano)

1890 Op. 054 Ecce fidelis servus, op. 54, 3 voci, organo e cb. Musica corale (órgano)

1890 Op. 055 Tantum ergo, I op. 55, una voce solista, coro e organo. Musica corale (organo)

1891 Op. 048 Requiem, op.48, solisti, coro e orchestra. Musica corale (orchestra)

1891 Op. 058 [5] Melodie sul poema di Verlaine chiamate «di Venezia». Musica vocale

1892 Op. 059 Valse-caprice nº 3, op. 59, per piano. Musica solista (piano)

1892 Op. 060 Op. 60 -

1892/93 Op. 061 La Bonne Chanson (Verlaine), op. 61, melodie. Musica vocale (piano)

1893 Op. 078 Sicilienne, op. 78, per violoncello e piano. Musica strumentale (violoncello e piano)

1893 s. op. Sérénade du bourgeois gentilhomme. -

1893/96 Op. 056 Dolly, 6 pezzi per piano a quattro mani. Musica solista (piano a 4 mani)

1894 Op. 062 Valse-caprice nº 4, per piano. Musica solista (piano)

1894 Op. 063 Notturno nº 06 op. 63, per piano. Musica solista (piano)

1894 Op. 063bis Hymne a Apollon (canto gregoriano), op. 63 bis, armonia per canto e arpa, flauto e 2 clarinetti. Musica vocale (strumenti)

1894 Op. 064 Op. 64 -

1894 Op. 066 Barcarola nº 05, op. 66, per piano. Musica solista (piano)

1894 Op. 065/1 Ave verum, op. 65/1, 2 voci femminili e organo. Musica vocale (organo)

1894 Op. 065/2 Tantum ergo II op. 65/2, solisti e coro femminile a 3 voci. Musica corale

1894 Op. 083 Chansons op. 83 [I. Joríson (Verlaine.- II. Soir (A. Samain)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1894/95 Op. 069 Romance op. 69, per violoncello e piano. Musica strumentale (violoncello e piano)

1895 Op. 067 Salve Regina e Ave Maria, op. 67, una voce e organo. Musica vocale (organo)

1895 Op. 068 Allegro sinfonico (1º mov. della suite di orchestra op. 20), op. 68. Musica orchestrale

1895 Op. 073 Thèmes et Variations, op. 73. Musica solista (piano)

1896 Op. 070 Barcarola nº 06, op. 70, per piano. Musica solista (piano)

1896 Op. 071 Op. 71 -

1896 Op. 072 Pleurs d'or (A. Samain), op. 72, duo per mezzo-soprano e baritono. Musica vocale (piano)

1897 Op. 056.a Dolly, suite op. 56 (versione orchestrale di H. Rabaud) [(Berceuse, Mi-a-ou, Le Jardin de Dolly, Kitty-Valse, Tendresse, Le Pas Espagnol)]. Musica orchestrale (suite)

1897 Op. 074 Notturno nº 07 op. 74, per piano. Musica solista (piano)

1897 Op. 075 Andante, per violino e piano. Musica strumentale (duo)

1897 Op. 076 Chansons op. 76 [I. Le Parfum impensable (L. de Lisle).- II Arpége (A. Samain)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1897 Op. 077 Papillon, per violoncello e piano. Musica strumentale (violoncello e piano)

1898 Op. 079 Fantasía, per flauto e piano. Musica strumentale (duo)

1898 Op. 080 Pelléas et Mélisande (Maeterlinck), op. 80, Musica di scena. Musica incidentale (teatro)

1898 Op. 081 Op. 81 -

1898 Op. posth. Chanson de Mélisande, op. Post, melodia con piano. Musica vocale (piano)

1899/1900 Op. 082 Prométhée (J. Lorrain y F. A. Hérold), opera. Musica di opera

1901 Op. 088 Le Voile du bonheur (G. Clemenceau), musica teatrale (inedita). Musica incidentale (teatro)

1902 Op. 085 Chansons op. 85 [I. Dans la forêt de septembre II. La fleur qui va sur l'eau (C. Mendés).- III. A acompagnement (A. Samain], melodia. Musica vocale (piano)

1902 s. op. Cadence per concerto di piano di Mozart, KV 49. Musica solista (piano)

1904 Op. 086 Impromptu per arpa, op. 86. Musica solista (arpa)

1904 Op. posth. Tantum ergo III, per voce solista e coro misto (o coro monodico ad lib.). Musica vocale (piano)

1904 Op. 087 Chansons op. 87 [I. Le plus doux chemin.- II. Le Ramier (A. Silvestre)], melodia con piano. Musica vocale (piano)

1905 Op. 089 Quintetto per piano e archi nº 1, op. 89. Musica da camera (quintetto)

1905 Op. 090 Barcarola nº 07, op. 90, per piano. Musica solista (piano)

1905 Op. 091 Impromptu nº 4, op. 91, per piano. Musica solista (piano)

1906 s. op. Vocalíse-étude, melodia con piano. Musica vocale (piano)

1906 Op. 092 Le don silencieter (J. Dominique), op. 92, melodia con piano. Musica vocale (piano)

1906 Op. 096 Barcarola nº 08, op. 96, per piano. Musica solista (piano)

1907 Op. 094 Chanson (H. de Régnier), op. 94, melodia con piano. Musica vocale (piano)

1907 Op. 095 La Chanson d'Eve (Ch. van Lerberghe) melodia con piano. Musica vocale (piano)

1907/12 s. op. Pénélope, opera. Musica da opera

1908 Op. 100 Op. 100 -

1908 Op. 084 [8] Pezzi brevi (incluso il Notturno nº 8) op. 84, per piano. Musica solista (piano)

1908 Op. 097 Notturno nº 09, op. 97, per piano. Musica solista (piano)

1908 Op. 098 Serenade, op. 98, per violoncello e piano. Musica strumentale (violoncello e piano)

1908 Op. 099 Notturno nº 10 v 99, per piano. Musica solista (piano)

1909 Op. 101 Barcarola nº 09, op. 101, per piano. Musica solista (piano)

1909/10 Op. 103 [9] Préludes, op. 103. Musica solista (piano)

1910 Op. 102 Impromptu nº 5, op. 102, per piano. Musica solista (piano)

1913 Op. 086bis Impromptu nº 6, op. 86bis (versione originale per arpa op. 86), per piano. Musica solista (piano)

1913 Op. 104.1 Nocturno nº 11 op. 104 nº 1, per piano. Música solista (piano)

1913 Op. 104.2 Barcarola nº 10, op. 104 nº 2, per piano. Musica solista (piano)

1913 Op. 105 Barcarola nº 11, op. 105, per piano. Musica solista (piano)

1914/15 Op. 106 Le Jardin clos (Ch. Van Laberghe), melodia con piano. Musica vocale (piano)

1915 Op. 106bis Barcarola nº 12, op. 106bis, per piano. Musica solista (piano)

1915 Op. 107 Notturno nº 12, op. 107, per piano. Musica solista (piano)

1917 Op. 108 Sonata per violino e piano nº 2. Musica strumentale (violino e piano)

1917 Op. 109 Sonata per violoncello e piano nº 1, op. 109. Musica strumentale (violoncello e piano)

1917/18 Op. 111 Fantasia per piano e orchestra. Musica orchestrale (concertante)

1918 Op. 110 Une chatelaine en sa tour, per arpa. Musica solista (arpa)

1918/20 Op. 112 Masques et bergamasques, suite d'orchestra. Musica orchestrale (suite)

1919 Op. 113 Mirages (Baronne de Brimont), melodia con piano. Musica vocale (piano)

1919 Op. 114 C'est la paix, melodia con piano. Musica vocale (piano)

1921 Op. 115 Quintetto per piano e archi nº 2, op. 115. Musica da camera (quintetto)

1921 Op. 116 Barcarola nº 13, op. 116, per piano. Musica solista (piano)

1921 Op. 117 Sonata per violoncello e piano nº 2, op. 117. Musica strumentale (violoncello e piano)

1921 Op. 119 Notturno nº 13 op. 119, per piano. Musica solista (piano)

1921 s. op. Chant funéraire, per il centenario della morte di Napoleone. Musica vocal

1921/22 Op. 118 L'Horizon Chimérique (Jean de la Ville de Mirmonti), melodia con piano. Musica vocale (piano)

1923/24 Op. 120 Trio per violino, violoncello e piano. Musica di camera (trio)

1924 Op. 121 Quartetto d'archi, op. 121. Musica da camera (quartetto) 


Battuto al computer da Lauretta 






Gabriel Urbain Fauré, nel 1905:  

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Gabriel_Faur%C3%A9_by_Pierre_Petit_1905_-_Gallica_2010_(cropped).jpg 


   



GABRIEL FAURE': PAVANE 

https://youtu.be/mpgyTl8yqbw