mercoledì 9 novembre 2022

VINCENT D'INDY

Vincent d'Indy nasce a Parigi il 27 marzo 1851 e muore a Parigi il 2 dicembre 1931. 


 E' un compositore francese, noto anche per la sua attività didattica.   


Appartiene ad un'aristocratica famiglia parigina monarchico-cattolica. 

Giovanissimo, inizia a studiare Pianoforte con Diémer e, in seguito, Armonia con Marmontel ma studia Legge secondo il desiderio dei genitori. 

Conseguita la Laurea, comunque studia Musica, diventando allievo di César Franck al "Conservatoire de Paris". 

Come allievo di Franck, d'Indy ha la possibilità di ammirare ciò che per lui è il modello-criterio del Sinfonismo Tedesco.    


1872: partecipa alla Guerra Franco Prussiana e, dopo il termine, riprende gli studi di composizione con Franck. 


1872-1876: ottiene il ruolo di Organista a Saint-Leu. 


1873-1878: diventa Maestro di Cori dell' "Orchestre Colonne". 


1871: César Franck, Gabriel Fauré, Duparc e Castillon collaborano con lui istituendo, la "Société Nationale de Musique", di cui diventa anche Presidente.     


1894: d'Indy è soddisfatto dagli studi con Franck, ma è insoddisfatto della qualità dell'insegnamento al "Conservatoire de Paris" per cui, con Charles Bordes e Alexandre Guilmant, fonda la "Schola cantorum"che, da subito, si occupa di Musica Gregoriana ma, poi, si trasforma in un centro di educazione, didattica e cultura, con corsi di studio inerenti ad ogni disciplina. 

D'Indy insegna qui e, più tardi, insegnerà anche al "Conservatoire", fino alla morte. 


Come Wagner, il suo ispiratore, D'Indy viene accusato parecchie volte di antisemitismo piuttosto forte: antisemitismo che, unitamente alla sua convinzione monarchica, lo porta ad iscriversi alla "Ligue de la Patrie Française", un'organizzazione dalle idee antidreyfussiane nata alla fine degli Anni Novanta del 1800, conseguentemente all'affare Dreyfus. 


Fra i suoi allievi, troviamo: Leo Arnaud, Erik Satie, Cole Porter, Déodat de Séverac, Adrien Rougier, Albert Roussel, Alberic Magnard, Isaac Albéniz, Arthur Honegger, Otto Albert Tichy, Darius Milhaud (la cui famiglia era ebrea, guarda caso) e Joseph Canteloube (che scrisse poi la biografia di d'Indy).   


Opere:     

Ha scritto varie composizioni ma, oggi, della musica composta da d'Indy, ne viene eseguita poca, di regola. 

I suoi brani più conosciuti sono la "Symphonie Cévenole" per pianoforte e orchestra (1886), e "Istar" (1896), un poema sinfonico nella forma di tema con variazioni.   


Fra le altre opere di d'Indy: 

. Fra la musica da camera, troviamo due quartetti ("No. 2 in Mi maggiore Op. 45 e No. 3 in Si bemolle, Op. 96).  

. Fra canzoni e alcune opere, troviamo Fervaal (1897) e L'Étranger (1903). 

. Il suo "Lied per violoncello e orchestra, op. 19" venne registrato nel 1991 da Julian Lloyd Webber con la "English Chamber Orchestra" diretta da Yan Pascal Tortelier . 

Come Franck, le opere di d'Indy mostrano l'influenza di Berlioz e, in particolare, di Wagner (D'Indy assiste alla prima esecuzione de "L'anello del Nibelungo", al Festival di Bayreuth, nel 1876).    


D'Indy riesuma diverse opere del passato, fra le quali "L'incoronazione di Poppea" di Claudio Monteverdi e "Hippolyte et Aricie" di Jean-Philippe Rameau.   


Fra i suoi trattati musicali figurano tre volumi, "Cours de composition musicale" (1903-1905) e, così, alcuni studi sull'opera di Franck e Beethoven.   


È sepolto al Cimitero di Montparnasse, a Parigi.  



Battuto al computer da Lauretta 





Vincent d'Indy: 

https://it.wikipedia.org/wiki/File:D%27Indi_Vincent_Postcard-1910.jpg 






  







    




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