giovedì 13 aprile 2023

OTTORINO RESPIGHI

Ottorino Respighi, Accademico d’Italia, nasce a Bologna il 9 luglio 1879 e muore a Roma il 18 aprile 1936.

E’ un Compositore, Musicologo e Direttore d’Orchestra italiano.

Ottorino Respighi, Alfredo Casella, Franco Alfano, Gian Francesco Malipiero e Ildebrando Pizzetti appartengono alla “Generazione dell’Ottanta”, ossia al Gruppo di musicisti che sono il rinnovamento della musica italiana di quegli anni.

Respighi compone parecchi lavori di vario genere (sonate, concerti, suites, opere liriche, cicli per voce e pianoforte e altro) ma, soprattutto, è conosciuto per la serie di Poemi Sinfonici dedicati a Roma (la “Trilogia romana”) di cui, il secondo, “I pini di Roma”, è il più celebre e il più inciso.

E’ anche Trascrittore e Musicologo: antiche arie e danze per Liuto (suites I, II e III), orchestrazione di brani rinascimentali, trascrizioni per orchestra della “Passacaglia BWV 582” di Johann Sebastian Bach, Études-Tableaux di Rachmaninov e brani originariamente scritti per pianoforte da Gioachino Rossini.
Ha interesse per la Musica Gregoriana, per cui crea un “Concerto gregoriano per violino e orchestra” (1921) e la Suite sinfonica “Vetrate di chiesa” (1926), ispirata a melodie gregoriane.

Ottorino Respighi è il terzo ed ultimo figlio di Giuseppe, a sua volta figlio di un Organista del Duomo di Borgo San Donnino, e di Ersilia Putti, discendente da una famiglia di importanti scultori.

Inizia gli studi musicali di Pianoforte e Violino col padre Giuseppe, dopodiché frequenta la classe di Composizione di Giuseppe Martucci e la classe di violino di Federico Sarti presso il Conservatorio di Bologna.
Suona nell’ Orchestra del “Teatro Comunale” e, poi, si reca in Russia come Prima Viola dell’Orchestra del “Teatro Imperiale” di San Pietroburgo per la “Stagione d’Opera Italiana”.
In quel periodo, conosce Nikolaj Rimskij-Korsakov e, per cinque mesi, studia con lui, da cui apprende a fondo l’arte della “Sinfonia Orchestrale” e del “Poema Sinfonico”.

1908: il famoso soprano ungherese di fama internazionale Etelka Gerster lo chiama a Berlino come Pianista Accompagnatore della sua Scuola di Canto.
Qui, conosce Arthur Nikisch, Ferruccio Busoni e studia Composizione con Max Bruch.

Fino a questo momento, la sua attività principale è di Violista (appartiene anche al “Quintetto Mugellini” con i violinisti Mario Corti e Romualdo Fantuzzi, il Violoncellista Antonio Certani e il Pianista Bruno Mugellini).
Successivamente, si dedica completamente alla Composizione.

1913: Respighi si trasferisce a Roma dove vivrà per il resto della sua vita.
E’ Docente di Composizione del “Conservatorio di Santa Cecilia”, di cui è direttore dal 1923 al 1926.

23 marzo 1932: Respighi viene eletto “Membro dell’Accademia d’Italia” fondata da Benito Mussolini.

E’ membro della Massoneria.

1919: Respighi sposa Elsa Olivieri Sangiacomo, Compositrice-Cantante-Pianista, già sua allieva al Conservatorio.
Elsa, assieme ad Ennio Porrino (idem, suo allievo a Roma), completa l’ultima opera lirica di Respighi, “Lucrezia”, lasciata incompiuta a causa di decesso causato da un’endocardite nel 1936, all’età di cinquantasei anni e otto mesi, nella sua villa romana “I Pini”, in via della Camilluccia (tale proprietà verrà acquistata dai Principi Colonna e risistemata su consiglio dell’Architetto Marcello Piacentini che, fra l’altro, disegna il caminetto nello studio).

Ottorino ed Elsa Respighi sono sepolti insieme nel Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna e il loro sarcofago si trova nel Campo “Carducci”, nel lato ovest, al numero 12/2, vicino al monumento a Giosuè Carducci.

 

Così, è stato riferito:

< Il 19 giugno, dopo la morte del Maestro Sinfonista, il tratto di Via de’ Castagnoli a fianco del Teatro Comunale dove egli visse da ragazzo con la sua famiglia viene intitolato “Largo Respighi” >.

 

La musica:

< «Fra i compositori italiani del Novecento storico, Ottorino Respighi (1879-1936) è sicuramente quello che ha avuto e ha meno bisogno di spinte esterne, festival promozionali, convegni e occasioni monografiche per trovare quella diffusione, la fortuna e la fama internazionale che all’autore dei tre poemi sinfonici romani arrise praticamente da subito, sulla scorta di bacchette quali Toscanini, De Sabata e Karajan ieri l’altro o ieri, Maazel, Muti, o Sinopoli oggi.»
(Alberto Cantù, Respighi compositore, Torino, Eda, 1985) >

< Ottorino Respighi fu anche musicologo, particolarmente devoto alla musica italiana del periodo tra il XVI ed il XVIII secolo; pubblicò e revisionò musiche di Claudio Monteverdi, Antonio Vivaldi e Benedetto Marcello, e si interessò in modo particolare al canto gregoriano; tali interessi erano destinati a lasciare una traccia molto profonda sulla sua attività compositiva, al punto che molte delle sue opere hanno un’impostazione decisamente modale (“Concerto in modo misolidio”, “Quartetto dorico”, “Metamorphoseon XII Modi”, solo per citare gli esempi più eclatanti, in cui il titolo stesso delle composizioni si riferisce ai modi gregoriani).
Insieme a Sebastiano Arturo Luciani, poi, pubblicò Orpheus manuale di storia e forme della musica occidentale >.

< Maestro dell’orchestrazione, Respighi ha trascritto numerose delle melodie antiche su cui studiò e lavorò in versione orchestrale: vanno citati in merito i tre cicli intitolati Antiche arie e danze per liuto, orchestrazione di brani risalenti al XVI e XVII secolo, e “Gli uccelli”, trascrizione ed elaborazione di brani di Bernardo Pasquini, Jacques Gallot, Jean Philippe Rameau e altri. Egualmente degne di nota sono inoltre le trascrizioni orchestrali della “Passacaglia” per organo di Bach, degli Études-Tableaux di Rachmaninov, e dei pezzi pianistici di Rossini per il balletto “La boutique fantasque”, che testimoniano la sua straordinaria versatilità e restano tra i migliori esempi del genere >.

< Compose inoltre numerosi lavori per il teatro, tra cui otto Opere (da ricordare soprattutto “Belfagor”, “La campana sommersa”, “Maria Egiziaca”, “La fiamma”) e numerosi balletti; scrisse anche numerosi cicli di Liriche per voce e pianoforte, spesso da lui interpretati in Concerti assieme alla moglie Elsa, e molta Musica da camera.

 

Eredità artistica:

In generale, l’influenza di Respighi viene riscontrata, in particolare, nella musica nata per il cinema, specialmente, in due grandi nomi legati alla Composizione di colonne sonore: John Williams ed Ennio Morricone.
Quest’ultimo ha definito la “Trilogia Romana” come «il disco italiano più venduto in America».

 

Il giudizio della critica:

Il celebre Critico Paolo Isotta, per anni firma musicale del “Corriere della Sera”, considera Respighi «uno dei più grandi compositori del Novecento: non italiano, mondiale».

1944: lo scritto più celebre è certamente quello del Critico Massimo Mila che, nel suo breve saggio, constata una «inspiegabile diffidenza» della Critica nei confronti dell’opera di Respighi, «quasi una sorta di gelosia» per la grandissima popolarità raggiunta dalle sue composizioni.
Per descrivere tale successo Mila individua nella musica di Respighi la dote dell’«autorità» formale che suscita istintivamente il rispetto del pubblico.
Praticamente, «il gusto di Respighi è gusto di ieri e non di oggi, tipico del primo Novecento e proprio di quella parte di esso rimasta fino all’ultimo estranea alle correnti di pensiero che condussero al capovolgimento di valori morali ed estetici».

 

Le opere:

Musica sinfonica:

. Preludio, corale e fuga per orchestra P 30 (1901)
. Aria per archi P 32 (1901), revisione critica di S. Di Vittorio
. Leggenda per violino e orchestra P 36 (1902), revisione critica di Roberto Diem Tigani
. Concerto in la minore per pianoforte e orchestra P 40 (1902)
. Suite per archi P 41 (1902), revisione critica di S. Di Vittorio
. Concerto in la maggiore per violino e orchestra P 49 (1903), completato da Salvatore Di Vittorio
. Fantasia Slava per pianoforte e orchestra P 50 (1903)
. Humoreske per violino e orchestra P 45 (1903), revisione critica di Roberto Diem Tigani
. Serenata per piccola orchestra P 54 (1904), revisione critica di S. Di Vittorio
. Suite in sol maggiore, per archi ed organo P 58 (1906), revisione critica di S. Di Vittorio
. Overtura Burlesca per orchestra P 59 (1906)
. Il Lamento di Arianna per mezzosoprano e orchestra P 88 (1908), revisione critica di S. Di Vittorio
. Tre Liriche per mezzosoprano e orchestra P 99a (1913), orchestrazione completata da Salvatore Di Vittorio
. Sinfonia drammatica per orchestra P 102 (1914)
. Le fontane di Roma, poema sinfonico per orchestra P 106 (1916)
. Antiche arie e danze per liuto (prima suite), per orchestra P 109 (1917)
. Ballata delle gnomidi, poema sinfonico per orchestra P 124 (1919)
. Adagio con variazioni per violoncello e orchestra P 133 (1921)
. Concerto gregoriano per violino e orchestra P 135 (1921)
. Antiche arie e danze per liuto (seconda suite), per orchestra P 138 (1923)
. I pini di Roma, poema sinfonico per orchestra P 141 (1924)
. Concerto in modo misolidio per pianoforte e orchestra P 145 (1925)
. Poema Autunnale per Violino e Orchestra (1925)
. Rossiniana, suite per orchestra da Les riens di Rossini P 148 (1925)
. Vetrate di chiesa, quattro impressioni sinfoniche P 150 (1926)
. Trittico botticelliano per piccola orchestra P 151 (1927)
. Impressioni brasiliane, suite su temi brasiliani per orchestra P 153 (1928)
. Gli uccelli, suite per piccola orchestra P 154 (1928)
. Toccata per pianoforte e orchestra P 156 (1928)
. Feste romane, poema sinfonico per orchestra P 157 (1928)
. Preludio e Fuga in re maggiore, su musica di J.S. Bach P 158 (1929)
. Cinque Studi-Tableaux, trascrizione per orchestra dalle op. 33 e 39 di S. Rachmaninov P 160 (1930)
. Metamorphoseon –Modi XII, tema e variazioni per orchestra P 169 (1930)
. Antiche arie e danze per liuto (terza suite), per orchestra d’archi P 172 (1931)
. Concerto a cinque per oboe, tromba, violino, contrabbasso, pianoforte e archi P 174 (1933)

 

Musica da camera:

. Sonata in fa minore per pianoforte P 16 (1897)
. Quintetto a fiati in sol minore, per flauto, oboe, clarinetto, corno e fagotto (incompiuto) P 21 (1898)
. Preludio per pianoforte P 23 (1898)
. Sei pezzi per pianoforte solo (1903-1905)
. Doppio quartetto in re minore, per due quartetti d’archi P 27 (1900)
. Quintetto in fa minore per pianoforte e archi P 35 (1902)
. Quartetto in re minore per archi P 91 (1909)
. Sonata in si minore per violino e pianoforte P 110 (1916-1917)
. Tre preludi sopra melodie gregoriane per pianoforte P 131 (1921)
. Quartetto dorico per archi P 144 (1924)
. Suite della tabacchiera per strumenti a fiato e pianoforte a quattro mani P 168 (1930)
. Belkis, regina di Saba, suite dal balletto in cinque quadri P 171 (1931)
. Concerto a cinque per oboe, tromba, violino, contrabbasso, pianoforte e archi P 174 (1933)

 

Musica vocale:

. Cinque canti all’antica per canto e pianoforte, testi di Boccaccio, Donini, Re Enzo P 71 (1906)
. Il Lamento di Arianna per mezzosoprano e orchestra P 88 (1908), revisione critica di S. Di Vittorio
. Sei liriche, prima serie per canto e pianoforte, testi di D’Annunzio, Moréas, Aganoor Pompilj P 90 (1909)
. Aretusa, poemetto per voce e orchestra, testo di P.B. Shelley P 95 (1911 al Teatro Comunale di Bologna)
. E se un giorno tornasse…, recitativo per mezzosoprano e pianoforte, testo di V. Aganoor Pompilj, da Maeterlinck P 96 (1911)
. Sei liriche, seconda serie per canto e pianoforte, testi di Negri, Shelley, Samain, Rocchi P 97 (1912)
. Tre Liriche per mezzosoprano e orchestra P 99a (1913), orchestrazione completata da Salvatore Di Vittorio
. Il tramonto, poemetto lirico per mezzosoprano e quartetto d’archi, testo di P.B. Shelley P 101 (1914)
. La sensitiva, poema lirico per voce e orchestra, testo di P.B. Shelley P 104 (1914-1915)
. Deità silvane, per soprano e pianoforte, testi di Antonio Rubino P 107 (1917)
. Cinque liriche per soprano e pianoforte, testi di Shelley, de Fersen e Tagore P 108 (1917)
. La donna sul sarcofago, lirica per canto e pianoforte, versi di Gabriele D’Annunzio P 121 (1919)
. La statua, lirica per canto e pianoforte, versi di Gabriele D’Annunzio P 122 (1919)
. Quattro liriche su testi di Gabriele D’Annunzio P 125 (1920)
. Quattro liriche su parole di poeti armeni per canto e pianoforte P 132 (1921)
. Deità silvane, per soprano e orchestra da camera (trascrizione di P 107), testi di Antonio Rubino P 147 (1925)
. Lauda per la natività del Signore per soli, coro e strumenti, testo attribuito a Jacopone da Todi P 166 (1930)

 

Opere teatrali e balletti:

. Re Enzo, opera comica, libretto di Alberto Donini P 55 (1905)
. Semirâma, poema tragico in tre atti, libretto di Alessandro Cerè P 94 (1910)
. Marie Victoire, opera in quattro atti e cinque quadri, libretto di Edmond Guiraud P 100 (1912-1914)
. La boutique fantasque, balletto su musiche di Rossini P 120 (1918)
. La pentola magica, azione coreografica in due quadri su temi popolari russi P 129 (1920)
. Scherzo veneziano, commedia coreografica P 130 (1920)
. Belfagor, commedia lirica, libretto di Claudio Guastalla, dalla commedia di Ercole Luigi Morselli P 137 (1921-1922)
. La campana sommersa, opera in quattro atti, libretto di Claudio Guastalla dal dramma di Gerhart Hauptmann P 152 (1925-1926)
. Maria Egiziaca, mistero in un atto e due episodi, libretto di Claudio Guastalla P 170 (1931)
. Belkis, regina di Saba, balletto in cinque quadri P 171 (1932) al Teatro alla Scala di Milano diretto da Franco Ghione
. La fiamma, melodramma in tre atti e quattro quadri, libretto di Claudio Guastalla da un romanzo di Hans Wiers-Jenssen P 175 (1933)
. La bella dormente nel bosco, fiaba musicale in tre atti, libretto di Gian Bistolfi, da Perrault P 176 (1933)
. Lucrezia, istoria in un atto e tre momenti, libretto di Claudio Guastalla P 180 (1935/1936, completata da Elsa Respighi)

 

Libri:

. Orpheus, manuale di storia e forme della musica, scritto insieme a Sebastiano Arturo Luciani (1926; edizione moderna: 2020).

 

Discografia:

. Fontane di Roma/Pini di Roma – Orchestra Filarmonica di Trieste / Francesco Mander, (RCA Victrola)
. I Pini di Roma/Fontane di Roma/Ancient Airs and Dances I-III (Antiche Arie e Danze) – Berlin Philharmonic Orchestra / Herbert von Karajan, (Deutsche Grammophon)
. I Pini di Roma/Feste Romane/Fontane di Roma – Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia/Antonio Pappano, (EMI Classics)
. I Pini di Roma/Fontane di Roma – Chicago Symphony Orchestra / Fritz Reiner, (RCA) (on JVC in Japan)
. I Pini di Roma/Feste Romane/Fontane di Roma – Montreal Symphony Orchestra / Charles Dutoit, (Decca)
. I Pini di Roma/Feste Romane/Fontane di Roma – NBC Symphony Orchestra / Arturo Toscanini, (RCA)
. I Pini di Roma/Feste Romane/Fontane di Roma – Royal Philharmonic Orchestra / Enrique Bátiz, (Naxos)
. I Pini di Roma/Fontane di Roma/Feste Romane – Philadelphia Orchestra / Riccardo Muti, (EMI Digital)
. Brazilian Impressions/Metamorphoseon – Philharmonia Orchestra/ Geoffrey Simon, (Chandos)
. Ancient Airs and Dances I-III (Antiche Arie e Danze) – Philharmonia Hungarica/ Antal Doráti, (Mercury Records)
. Ancient Airs and Dances I-III (Antiche Arie e Danze) – RTÉ National Symphony Orchestra/ Rico Saccani, (Naxos)
. I Pini di Roma/Fontane di Roma/The Birds (Gli Uccelli) – London Symphony Orchestra/ István Kertész, (Decca)
. Church Windows (Vetrate di Chiesa) – Cincinnati Symphony Orchestra / Jesús López-Cobos, (Telarc)
. Three Botticelli Pictures (Trittico Botticelliano)/The Birds – Academy of St. Martin in the Fields, Los Angeles Chamber Orchestra / Sir Neville Marriner, (EMI Classics)
. Belkis, Queen of Sheba – Suite / Metamorphoseon – Theme & Variations – Philharmonia Orchestra / Geoffrey Simon, (Chandos)
. Suite in G for Organ and Strings – Robert Boughen / Queensland Symphony Orchestra / Vanco Cavdarski, (ABC Classics)
. Pines of Rome/ Fountains of Rome/ Metamorphoseon Modi XII – Cincinnati Symphony Orchestra/ Jesús López-Cobos (Telarc)
. Belfagor Overture / Pines of Rome / Fountains of Rome – London Symphony Orchestra / Lamberto Gardelli; The Birds / Trittico Botticelliano – Academy of St. Martin in the Fields / Sir Neville Marriner; Ancient Airs and Dances I-III – Los Angeles Chamber Orchestra / Sir Neville Marriner, (EMI Classics)
. Gli uccelli / Vetrate di Chiesa – Philadelphia Orchestra / Eugene Ormandy, with Scarlatti/Tommasini: Le donne di buon umore – Orchestra di Cleveland / Louis Lane, (Sony Classical)
. Sinfonia Drammatica – Slovak Philharmonic Orchestra / Daniel Nazareth, (Naxos)
. La Primavera / Quattro liriche su poesie popolari armene – Slovak Philharmonic Chorus/Slovak Radio Symphony Orchestra / Adriano, (Marco Polo)
. Variazioni sinfoniche / Preludio, corale e fuga / Burlesca / Ouverture carnevalesca / Suite in E major – Slovak Radio Symphony Orchestra / Adriano, Ferdinand Klinda, organo, (Naxos)
. Humoreske / Leggenda / Sei piccoli pezzi (transcription for orchestra by Adriano) / Rossiniana – Orchestra Sinfonica di Sassari / Roberto Diem Tigani, Marco Rogliano, violino, (Inedita CD)
. Concerto per Violino (in La Maggiore) / Aria per archi / Suite per archi / Rossiniana – Chamber Orchestra of New York / Salvatore Di Vittorio, Laura Marzadori-violino, (Naxos)

 

Omaggi e riconoscimenti:

< I maestosi 40 secondi finali di Vetrate di Chiesa – S. Gregorio il Grande sono utilizzati dal celebre gruppo rock “Emerson Lake & Palmer” come “sigla finale” dei loro concerti dal vivo.
< Per il suo film d’esordio Fireworks (1947) il regista underground Kenneth Anger scelse per il commento musicale parti della Trilogia romana di Ottorino Respighi.
< Nel film d’animazione Fantasia 2000 della Disney il secondo episodio è basato sul poema sinfonico “Pini di Roma”.

< A Ottorino Respighi è stato intitolato nel 1991 il Conservatorio Statale di Musica di Latina, Istituzione di Alta Cultura, appartenente al sistema dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM).


Battuto al computer da Lauretta

 

 




Ottorino Respighi:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Respighi_1935.jpg

File:Respighi 1935.jpg

.

Riccardo Muti dirige la “Philadelphia Orchestra”: FESTE ROMANE, “LA BEFANA”

 

 

Nessun commento:

Posta un commento