lunedì 19 settembre 2022

FRYDERIK CHOPIN (PARTE SESTA)

Ultimo periodo della vita di Chopin:        

Terminata la relazione con George Sand e l'aggravarsi della malattia, Chopin cade in una depressione che, forse, accelera l'avvicinarsi della sua morte. 

Dopo aver lasciato Nohant, le composizioni sono ridotte sempre più. 

Agosto 1849: il suo ultimo lavoro è una "Mazurca in Fa minore", scritta con mano incerta e quasi indecifrabile. 

In questo anno, viene scattato a Fryderyk Chopin il dagherrotipo di Louis-Auguste Bisson, la sua prima fotografia conosciuta, nella quale sono visibili i segni della sua malattia 


Durante l'ultimo periodo di vita, Chopin viene assistito e sostenuto finanziariamente dalla sua mecenate/allieva scozzese, Jane Stirling, che insieme alla sorella Mrs. Erskine - nel 1848 - convince Chopin a trasferirsi in Inghilterra, ma il clima rigido inglese e la vita mondana in cui lo trascinano peggiora la sua salute, per cui, rientrato a Parigi, si aggrava improvvisamente. 


Prima, si trasferisce in un luminoso appartamento sulla collina di Chaillot; poi al n. 12 di Place Vendôme e, qui, il 17 ottobre del 1849, alle 2 del mattino, vene dichiarato morto. 

Negli ultimi momenti di vita, lo assistono la sua più amata sorella, Ludwika, e gli intimi, Eugène Delacroix, Delfina Potocka – alla quale aveva dedicato uno dei suoi valzer più famosi. 


Il funerale viene organizzato in tredici giorni e si svolge il 30 ottobre nella "Chiesa de la Madeleine" in presenza di una grande folla e di molti grandi del mondo musicale fra cui Franz Liszt, Meyerbeer, Berlioz. 

L'orchestra del Conservatorio esegue il "Requiem" di Mozart e l'organista Lefébure-Wély suona i due "preludi, op. 28 n. 4" e "n. 6". 


La bara viene trasportata in mezzo alla folla al suono della celebre "Marcia Funebre" orchestrata da Napoléon Henri Reber e viene seppellito a Parigi nel Cimitero di Père-Lachaise. 


Il suo cuore è conservato a Varsavia, nella Chiesa di Santa Croce. 



L'amata Polonia: 

Chopin: i suoi svecchiamenti nello stile, nella forma musicale, nell'armonia e la sua comunione della Musica con il Nazionalismo, influenzano tutto il periodo romantico e  successivo.   


La sua vita sentimentale, la sua collaborazione indiretta con l'insurrezione polacca, il suo successo cosmico di musicista e la morte successa prima del previsto hanno conferito a Chopin l'alone de "il musicista romantico per eccellenza". 

La produzione chopiniana è rappresentata dai brani della sua amata Polonia, fra cui presenziano mazurche, polonaise, Krakowiak, Gran Rondò da concerto e Fantasia su arie polacche (questi ultimi due sono per pianoforte ed orchestra).   


Fra quanto riconosciuto a lui, troviamo banconote, monumenti (famosa la statua creata a Varsavia nel 1926, distrutta dai Nazisti durante l'occupazione nella Seconda Guerra Mondiale e successivamente ricostruita), vie, l'aeroporto di Varsavia-Chopin, vari  Premi, un teatro dedicato solo alle sue composizioni, in cui tutto l'anno si alternano vari esecutori. 

 

1927: a Varsavia, si inizia ad organizzare l'importantissimo Concorso Pianistico Internazionale "Frédéric Chopin", primo concorso monografico del mondo, fondato da Jerzy Żurawlew e che, fra gli altri,  lancia Maurizio Pollini.


Tra i più celebri studiosi del musicista polacco figurano Gastone Belotti e Jarosław Iwaszkiewicz.    


Il necrologio scritto da Berlioz il 27 ottobre 1849:  

"In genere era sulla mezzanotte che lui si abbandonava, quando i grandi cravattoni se n'erano andati, quando l'argomento politico del movimento era stato esaurientemente dibattuto, quando tutti i maldicenti avevano dato fondo ai loro aneddoti, tutte le insidie erano state tese, tutte le perfidie consumate, solo allora, obbedendo alla muta richiesta di due occhi intelligenti, diveniva poeta e cantava gli ossianici amori degli eroi dei suoi sogni... i dolori della patria lontana, la sua cara Polonia, sempre pronta a vincere e sempre battuta". 


Battuto al computer da Lauretta 

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