martedì 16 maggio 2023

RICHARD STRAUSS

 Richard Georg Strauss nasce a Monaco di Baviera l’11 giugno 1864 e muore a Garmisch-Partenkirchen l’8 settembre 1949.

E’ un Compositore e Direttore d’Orchestra tedesco del periodo tardo-romantico.

Richard Strauss è conosciuto per i suoi poemi sinfonici e le sue opere liriche, ma non è parente degli Strauss viennesi, famosi compositori di musica da ballo.

La sua famiglia è abbastanza agiata (il padre è Primo Corno dell’ “Orchestra del Teatro di Corte” di Monaco e la madre appartiene alla famiglia dei birrai Pschorr) e con grandi interessi musicali, per cui Richard si appassiona alla Musica e inizia a comporre quando ha sei anni.
In seguito riceverà lezioni di Composizione dal Maestro di Cappella Frederick Wilhelm Meyer e, dietro la sua guida (o forse da lui ispirati), dopo le prime opere (spesso solo per pianoforte e canto) compone i “Concerti”, una “Grande Sonata”, un “Quartetto d’archi”, due “Sinfonie” e una “Serenata per fiati (Op. 7)”.

1882: inizia a studiare presso l’Università di Monaco, ma interrompe presto.

1883: compie un viaggio fra Dresda e Berlino, dove contatta personaggi importanti, tra cui il noto Direttore della “Orchestra di Corte” di Meiningen, Hans von Bülow (ex genero di Listz).

1885: Bülow assume Strauss come Maestro di Cappella del “Meininger Hof” (dove, fra gli altri, Strauss conosce Johannes Brahms); poco dopo, Bülow, lascia l’incarico e Strauss diventa il suo successore fino al termine della stagione 1885/86.

Fino a quel momento, compone con uno stile simile a Brahms o Schumann, ma la sua tendenza musicale cambia incontrando il Violinista Alexander Ritter che convince Strauss a prestare attenzione alla musica di Wagner dopo essersi cimentato con poemi sinfonici che hanno qualche idea di Franz Liszt.
Il nuovo stile di Strauss si nota nella Fantasia per Orchestra in quattro movimenti “Aus Italien”, eseguita nel 1887, al “Nationaltheater” (Monaco di Baviera); stile che si nota maggiormente nei successivi lavori per orchestra, programmatici e in un solo movimento, chiamati da Strauss “Tondichtungen” (normalmente tradotto con “Poemi Sinfonici”, anche se il termine più adatto sarebbe “Poemi Sonori”).

Inizialmente, ha difficoltà (del primo poema sinfonico, “Macbeth”, esistono tre versioni), ma Strauss trova il suo stile con “Don Juan” (del 1888-89) e soprattutto “Tod und Verklärung” (del 1888-90), che gli danno subito celebrità per la “vicinanza” con il “Tristano e Isotta” di Wagner.

Dopo alcuni anni, segue una seconda serie di Poemi Sinfonici, fra cui “Also sprach Zarathustra” (del 1896), < le cui battute iniziali, che rappresentano il sorgere del sole, acquisiscono grande notorietà grazie all’impiego nel film “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick.
Qui, lo stile straussiano appartiene al Tardo Romanticismo, ma la “Sinfonia delle Alpi” è ricordata per l’imponente organico orchestrale, simile a quello delle grandi sinfonie di Mahler.

1887: Strauss comincia la composizione della sua prima opera, “Guntram” (poco rappresentata dopo il 1894).

1899-1913: è Direttore della “Staatsoper Umaggiorenter den Linden”.
1901: “Feuersnot” è un successo; un trionfo internazionale e fama come Compositore operistico gli arrivano con “Salome” (del 1905) ed “Elektra” (del 1909): quest’ultima è la prima opera di collaborazione fra Strauss e lo Scrittore e Drammaturgo Hugo von Hofmannsthal.

In seguito i due artisti lavorano assieme, nonostante Strauss modifichi in parte il suo stile in “Der Rosenkavalier” (del 1911), opera in tre atti e < ambientata nel Settecento, ricca di riferimenti erotici e più favorevolmente accettata dal pubblico rispetto alle precedenti “Elektra” e “Salomè”, le due partiture più innovative di Strauss, classificate per il contenuto poetico e musicale come esempi di teatro orgiastico >.
“Salome” è la più nota tra le opere teatrali di Strauss e, all’esordio scandalizza la Critica mondiale anche se raggiungerà un buon successo, in seguito.
1907: a proposito, è importante ricordare la rappresentazione a New York che viene ritirata su richiesta della Chiesa per la scena in cui “Salome” bacia la testa mozza di San Giovanni, seguendo fedelmente il testo di Oscar Wilde da cui l’opera è tratta.

1930: fino a questa data, Strauss compone ancora numerose opere, però il suo stile si riduce ad un livello minore e la grande opera “La donna senz’ombra” (“Die Frau ohne Schatten”) rappresenta il punto finale di una fase drammatico-sperimentale.
I lavori seguenti hanno costruzione più leggera e in stile classicistico, come “Capriccio” e “Daphne”, la sicurezza drammaturgica per il teatro musicale rimane e, quasi tutte le sue opere liriche, sono dei successi.

 

Strauss e il Nazismo:

Nell’epoca del “Nazionalsocialismo”, non si conosce precisamente il ruolo di Strauss perché risulta dubbioso: secondo alcune opinioni, Strauss sarebbe apolitico e non avrebbe mai cooperato con il “potere”, ma è da tenere ben presente che, durante le “Olimpiadi” di Berlino del 1936, Strauss non dirige l’Inno Nazionalsocialista.
Secondo altri, l’obiezione della sua “Presidenza della Camera Musicale del Reich”, nel periodo 1933-1935, nonostante ricopra una carica elevata di rappresentanza, dovrebbe fargli prendere posizione contro il Nazionalsocialismo.

Strauss corre un rischio, pubblicando l’opera “La donna silenziosa” (“Die schweigsame Frau”) su libretto dello scrittore ebreo Stefan Zweig perché, a seguito dell’enorme successo ottenuto (la cui prima rappresentazione viene autorizzata in via eccezionale dallo stesso Hitler), Strauss è costretto a dimettersi dalla “Camera Musicale del Reich” (Zweig, 1942) in quanto viene intercettato un messaggio troppo “libero” diretto allo stesso Stefan Zweig per chiedergli la stesura di un libretto per una nuova opera,
Altre supposizioni: Strauss sfrutterebbe la sua carica per proteggere i suoi amici e colleghi ebrei.


Il nuovo ruolo di musicista nella società:

Richard Strauss è un compositore geniale e ha anche ridefinito il ruolo del Musicista nella Società: ha già una solida base finanziaria (per via della famiglia materna), ma dimostra anche che un compositore può vivere del suo lavoro.
Infatti, giunge alla conclusione che il comporre sia una professione vera e propria, per cui il totale del compenso sia pari a quello di un Medico o di un Giurista.
Questa idea è contraria alla funzione sempre ricoperta dall’ “Artista”, nella società, fino ad allora, per cui Strauss è cotretto a difendersi contro l’accusa di essere particolarmente tendente agli affari e molto avaro: in parte, tale cattiva fama gli resta ancora oggi.

1889: assieme a Hans Sommer e Friedrich Rösch, Strauss pensa di fondare una sorta di “Sindacato dei Compositori” per raggiungere questi suoi scopi e, da questa sua iniziativa, nel 1903, viene fondata la Società per i Diritti nelle Rappresentazioni Musicali e nella Riproduzione Meccanica (la corrispondente tedesca della SIAE italiana).
E’ importante ricordare che la villa di Garmisch, dove Strauss trascorse gli ultimi anni della sua vita, è chiamata “Villa Salome”, perché acquistata con i diritti d’autore di tale opera.


Opere:

Poemi sinfonici:

. Aus Italien op. 16 (1886)
. Don Juan op. 20 (1888)
. Macbeth op. 23 (1888-90)
. Morte e Trasfigurazione (Tod und Verklärung) op. 24 (1889)
. I tiri burloni di Till Eulenspiegel (Till Eulenspiegels lustige Streiche) op.28 (1895)
. Così parlò Zarathustra (Also sprach Zarathustra) op. 30 (1896)
. Don Chisciotte (Don Quixote) op. 35 (1897)
. Una vita d’eroe (Ein Heldenleben) op. 40 (1898)
. Sinfonia domestica (Symphonia Domestica) op.53 (1903)
. Sinfonia delle Alpi (Eine Alpensinfonie) op. 64 (1915)

 

Altre composizioni orchestrali:

. Romanza per clarinetto (1879)
. Concerto per violino e orchestra Op. 8 (1881)
. Concerto per corno n. 1 in mi bemolle maggiore op.11 (1882-83)
. Romanza per Violoncello (1883)
. Burlesca per pianoforte e orchestra, in re minore (1890),
. Parergon dalla Symphonia Domestica per pianoforte (mano sinistra) e orchestra, Op. 73
. Panathenäenzug, studio sinfonico in forma di passacaglia per pianoforte (mano sinistra) e orchestra, Op. 74
. Japanische Festmusik
. Concerto per corno n. 2 in mi bemolle maggiore (11 agosto 1943 al Festival di Salisburgo diretto da Karl Böhm)
. Concerto per oboe e piccola orchestra, in re maggiore (1945-46)
. Duetto-Concertino per clarinetto, fagotto, arpa e archi (1947)
. Sinfonia per strumenti a fiato “The happy workshop”
. Sinfonia in re minore
. Suite per orchestra: musica strumentale per lavori teatrali
. “Musica da film” per la pellicola Rosenkavalier (1925)
. Festliches Präludium, Op. 61, con organo in orchestra

 

Opere liriche:

. Guntram (1894)
. Feuersnot (1901)
. Salome (1905)
. Elektra (1909)
. Il cavaliere della rosa (Der Rosenkavalier) (1911)
. Ariadne auf Naxos (1912/16)
. La donna senz’ombra (Die Frau ohne Schatten) (1919)
. Intermezzo (1924)
. Elena egizia (Die ägyptische Helena) (1928)
. Arabella (1933)
. La donna silenziosa (Die schweigsame Frau) (1935)
. Il giorno della pace (Friedenstag) (1938)
. Daphne (1938)
. Die Liebe der Danae (1940; rappresentata postuma nel 1952)
. Capriccio (1942)
. L’ombra dell’asino (Des Esels Schatten) (1949; incompiuta)

 

Musiche per balletto:

. Josephslegende o La légende de Joseph (1914 al Palais Garnier di Parigi con Léonide Massine e Maria Nikolaevna Kuznetsova)
. Schlagobers (1924)

 

Cori a cappella:

. 2 cori a 16 voci op.34:
. n. 1 Der Abend
. n. 2 Hymne
. An den Baum Daphne
. Die Göttin im Putzzimmer
. Deutsche Mottette
. Altre opere per coro maschile

 

Altre opere:

. Lieder per piano e per orchestra
. Vier letzte Lieder (Ultimi quattro lieder) per soprano e orchestra
. Frühling (Primavera), su testo di Hermann Hesse
. September (Settembre), su testo di Hermann Hesse
. Beim Schlafengehen (Tempo di dormire), su testo di Hermann Hesse
. Im Abendrot (Al crepuscolo), su testo di Joseph von Eichendorff
. Musica per pianoforte (tra cui la Sonata in si minore op.5)
. Metamorphosen, per 23 archi solisti (1946)
. Der Bürger als Edelmann (Il borghese gentiluomo), Suite da musiche di scena, op. 60 (TRV 228c) (1920)

 

Musica da camera:

. Concertante per 2 violini, violoncello e pianoforte (ca.1875)
. Trio in la maggiore per violino, violoncello e pianoforte (1877)
. Trio in re maggiore per violino, violoncello e pianoforte (1877)
. Introduzione, tema e variazioni per corno e pianoforte in mi bemolle maggiore (1878)
. Introduzione, tema e variazioni per flauto e pianoforte in sol maggiore (1879)
. Quartetto per archi in la maggiore op.2 (1880)
. Ständchen per violino, viola, violoncello e pianoforte (ca.1881)
. Variazioni per quartetto d’archi su un tema di C.Negri (1883)
. Festmarsch per violino, viola, violoncello e pianoforte (1884)
. Sonata per violoncello e pianoforte in fa maggiore op.6 (1882-83)
. Quartetto per archi in do minore op.13 (1882-84)
. Sonata per violino e pianoforte in mi bemolle maggiore op.18 (1887-88)
. Andante per corno e pianoforte op. postuma (1888)
. 2 pezzi per violino, viola, violoncello e pianoforte (Arabischer Tanz, Liebesliedchen) (1893)

 

Discografia parziale:

. Strauss, R. – Strauss dirige Strauss, Mozart e Bethoveen – Staatskap. Berlin/Bayer. Staatsorchester, 1921/1941 Deutsche Grammophon
. Strauss, R. – Richard Strauss and the Piano – Costantino Catena & Quartetto Savinio – Camerata Tokyo CMCD-28309

 

Onorificenze:

Medaglia dell’Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia dell’Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti
— 1910


Battuto al computer da Lauretta

 

 

 

 

Richard Georg Strauss nel 1920–1925 circa:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Richard_Strauss_(cropped).jpg

File:Richard Strauss (cropped).jpg

.

COSI’ PARLO’ ZARATUSTRA: Direttore: Georg Solti & Chicago Symphony Orchestra

.

DANZA DEI SETTE VELI dall’opera “Salomè”:

.

IL CAVALIERE DELLA ROSA, VALZER:  https://youtu.be/yF1rh7qkQkQ

 

 

Nessun commento:

Posta un commento