martedì 23 maggio 2023

CARL MARIA VON WEBER

Carl Maria Friedrich Ernst von Weber nasce ad Eutin il 18 novembre 1786 e muore a Londra il 5 giugno 1826.

E’ un compositore, direttore d’orchestra e pianista tedesco.

Lo sviluppo della musica romantica in Germania viene molto influenzata dalla musica di Weber, in particolare dalle sue opere liriche.
Sono suoi molti lavori per clarinetto, dove effettua innovazioni e la sua musica sacra cattolica è molto conosciuta, nella Germania dell’Ottocento.

Essendo interessato alle canzoni popolari, Weber è anche giornalista musicale, oltre ad imparare l’arte litografica per stampare da sé i propri lavori.

E’ uno dei primi musicisti ad utilizzare la tecnica del “Leitmotiv”, ossia il “motivo conduttore”.

Le sue opere sono l’ispirazione per i lavori del giovane Richard Wagner, sempre suo grande estimatore, che promuove la traslazione delle ceneri weberiane da Londra a Dresda, nel 1844.

 

I primi anni di Weber e la famiglia:

Carl Maria von Weber è figlio di Franz Anton von Weber (sembra che la particella nobiliare “von” nel cognome non spetti) e della sua seconda moglie, Genovefa Brenner, un’attrice.
E’ il maggiore dei tre figli, non si conosce il giorno esatto della nascita, ma si sa con certezza che viene battezzato il 20 novembre.
Franz Anton, il padre, inizia la sua carriera come Ufficiale Militare del Ducato di Holstein, diventando, in seguito, Direttore Musicale di vari teatri.
Nel 1787, si trasferisce ad Amburgo dove fonda una compagnia teatrale.

Il fratello/zio paterno, Franz Fridolin Weber, è il padre di Constanze Weber che, il 4 agosto 1782 diventa la moglie di Wolfgang Amadeus Mozart.
Per cui, Carl Maria von Weber è cugino di secondo grado (acquisito) di Mozart.

Il padre di Weber provvede ad una vasta educazione del figlio, educazione che, però, è continuamente interrotta dai continui spostamenti della famiglia.

1796: Weber continua gli studi musicali a Hildburghausen con il suo Maestro, l’Oboista J. Peter Heuschkel.

13 marzo 1798: la madre di Weber muore di tubercolosi.

Sempre, nel 1798, Weber si trasferisce a Salisburgo per studiare con Michael Haydn.
Dopodiché, va a Monaco per studiare col Cantante Johann in Evangelist Wallishauser (meglio noto come Valesi) e con l’Organista J. N. Kalcher.

Idem, 1798: viene pubblicato il primo lavoro di Weber, “Sei fughette per pianoforte”, pubblicate a Lipsia.
Altre composizioni di questo primo periodo sono una “Messa” e la sua prima opera, “Die Macht der Liebe und des Weins” (“Il potere dell’amore e del vino”): purtroppo, andate perdute.
Una raccolta di “Variazioni per Pianoforte”, in seguito, viene litografata dallo stesso Weber, sotto la guida di Alois Senefelder, ideatore di come svolgere la cosa.

1800: la famiglia si trasferisce a Freiberg, in Sassonia, dove il quattordicenne Weber scrive un’opera intitolata “Das stumme Waldmädchen” (“La fanciulla muta della foresta”), che viene rappresentata al “Teatro di Friburgo” e, successivamente, a Vienna, Praga e San Pietroburgo.

1801: Weber comincia a scrivere articoli come critico musicale per il “Leipziger Neue Zeitung”. Idem, 1801: i Weber tornano a Salisburgo, dove Carl Maria riprende i suoi studi con Joseph Haydn che, poi, proseguirà a Vienna, con Abbé Vogler (Georg Joseph Vogler), fondatore di tre importanti Scuole Musicali (a Mannheim, a Stoccolma e a Darmstadt).
Un altro allievo famoso di Vogler è Giacomo Meyerbeer che instaurerà una buona amicizia con Weber.

1803: l’opera weberiana, “Peter Schmoll und seine Nachbarn” (“Peter Schmoll e i suoi vicini”) debutta ad Augusta e conferisce a Weber il suo primo successo come compositore popolare.

 

Il successo di Carl Maria von Weber:

Vogler è molto entusiasta del talento di Weber, per cui lo raccomanda per il posto di Direttore al “Teatro dell’Opera” di Breslavia (nel 1804), mentre lo stesso Weber occupa un posto alla Corte di Federico II – Duca di Württemberg, a Stoccarda (1807-1810).

In questo periodo, la sua vita privata è contrassegnata da una certa irrequietezza (infatti, lascia il suo posto a Breslavia in un momento di rabbia e frustrazione; in una circostanza viene arrestato per debiti e truffa ed espulso dal Württemberg; è coinvolto in vari scandali), per cui, come conseguenza, il suo successo di musicista aumenta.

Musica religiosa, soprattutto di ispirazione cattolica: gli porta l’ostilità dei riformatori che difendono il ritorno al canto tradizionale, nella liturgia.

1810: Weber visita parecchie città tedesche.
1813-1816: è Direttore dell’ “Opera di Praga”.
1816-1817: lavora a Berlino.
Dal 1817, è Direttore della prestigiosa “Opera” di Dresda, impegnandosi energicamente per l’affermazione dell’opera tedesca, in opposizione verso l’opera italiana che domina le scene musicali d’Europa sin dal XVIII secolo.

18 giugno 1821, a Berlino: la sua opera “Der Freischütz” (“Il franco cacciatore”) ottiene uno straordinario successo alla sua “prima”, tanto che l’opera viene rappresentata in tutta Europa; oggi, è l’unica delle sue opere che resta ancora nel normale repertorio.
L’opera comprende armonie variegate e orchestrazioni, temi popolari tratti dalla tradizione musicale dell’Europa Centrale e l’oscuro libretto gotico che comprende la comparsa notturna del Demonio in una foresta: tutte cose che aiutano la sua grande popolarità e ne fanno un’opera romantica per eccellenza.

1823: Weber compone “Euryanthe”, con libretto mediocre, ma con musica molto ricca.

1824: riceve un invito dalla “Covent Garden Opera House”, a Londra, per comporre e produrre “Oberon”, l’opera che il librettista J. R. Planché trae dalla traduzione inglese effettuata da W. Sotheby del poema omonimo di C. M. Wieland (derivato dalla “Chanson de geste Huon de Bourdeaux”).

1826: dopo avere accettato l’invito, Weber si reca in Inghilterra per concludere il lavoro ed essere presente alla prima del 12 aprile.
Al suo arrivo a Londra, Weber soffre già di tubercolosi, quindi la morte lo coglie là, nella notte tra il 4 e il 5 giugno 1826, all’età di 39 anni.

Viene sepolto a Londra ma, 18 anni dopo, i suoi resti vengono trasferiti e riseppelliti a Dresda su iniziativa di Richard Wagner .

 

Fortuna:

Oltre ad essere un importante Compositore, è anche un Grande Pianista e Direttore d’Orchestra.

Tecnicamente, la sua musica per pianoforte è molto difficile, e la sua bravura nella Direzione d’Orchestra è innovativa e ineguagliata, per quel periodo.
La sua “Polacca brillante”, l’ “Invito alla danza”, la “Seconda Sonata per pianoforte” e il “Konzertstück per pianoforte e orchestra”, durante il 1800, sono eseguiti e ascoltati frequentemente.
Infatti, Liszt suona spesso musica di Weber e cura edizioni delle sue sonate per piano.
Altri ammiratori del tempo sono Wagner, Meyerbeer e Hector Berlioz.
Nel 1928, Igor’ Fëdorovič Stravinskij compone il suo “Capriccio” ispirandosi alla musica di Weber.

Molte composizioni per pianoforte weberiane sono sparite dal repertorio, però le sue ouvertures orchestrali, la sua musica per clarinetto e la sua opera “Der Freischütz” sono eseguite.

Altri lavori di Weber includono due sinfonie, un concertino e due concerti per clarinetto e un quintetto per clarinetto e archi.
La vedova di Weber cede a Meyerbeer la sua opera incompiuta “Die Drei Pintos” affinché la completi; però tale lavoro viene terminato da Gustav Mahler che dirige la prima rappresentazione a Lipsia, il 20 gennaio 1888.

 

Composizioni:

Opere:

Die Macht der Liebe und des Weins (Il potere dell’amore e del vino, 1798; perduta)
Das Waldmädchen (La ragazza della foresta, 1800)
Peter Schmoll und seine Nachbarn (Peter Schmoll e i suoi vicini, 1803)
Rübezahl (1804-1805; incompiuta)
Silvana (1810)
Abu Hassan (1811)
Der Freischütz (Il franco cacciatore, 1821)
Die drei Pintos (I tre Pintos, 1820-1824; incompiuta, terminata da Gustav Mahler)
Euryanthe (1823)
Oberon (1826)

 

Musiche di scena:

Turandot (1809)
König Yngurd (Re Yngurd, 1817)
Donna Diana (1817)
Heinrich IV, König von Frankreich (Enrico IV, re di Francia, 1818)
Lieb’ um Liebe (Amore per amore, 1818)
Der Leuchtthurm (Il faro, 1820)
Preciosa (1820)
Den Sachsen-Sohn vermählet heute (Il figlio sassone si è sposato oggi, 1822)

Musica sacra:

3 Messe (in Mi bemolle Maggiore, J. Anhang 8, Grosse Jugendmesse, 1802; in Mi bemolle Maggiore, op. 75a, Missa sancta n. 1 Freischützmesse, 1817-1818; in Sol Maggiore, op. 76, Missa sancta n. 2 Jubelmesse, 1818-1819).

 

Musica orchestrale:

Due sinfonie (in Do Maggiore, op. 19, 1806-1807; in Do Maggiore, J. 51, 1807);
Tre Ouverture (Ouverture per Peter Schmoll, op. 8, 1807; Ouverture per Beherrscher der Geister, op. 27, 1811; Jubel-Ouverture, op. 59, 1818);
Kleiner Tusch J. 47a (1806);
Walzer J. 149 (1812);
Deutscher J. 185 (1815);
Tedesco J. 191 (1816);
Marcia vivace J. 288 (1822);
Marcia J. 307 (1826).

 

Musica concertante:

Due concerti per pianoforte e orchestra (in do maggiore, op. 11, 1810; in mi bemolle maggiore, op. 32, 1812);
Konzertstück in fa minore per pianoforte e orchestra, op. 79, 1821;
Due concerti per clarinetto e orchestra (in fa minore, op. 73, 1811; in mi bemolle maggiore, op. 74, 1811);
Concertino in mi bemolle maggiore per clarinetto e orchestra, op. 26, 1810;
Concertino per oboe e fiati in do maggiore (1809)
Concerto per fagotto e orchestra in fa maggiore, op. 75, 1811-1822;
Concertino per corno e orchestra in mi minore, op. 45, 1806-1815;
Romanza siciliana per flauto e orchestra in sol minore J. 47, 1805;
Sei variazioni in do maggiore sul tema A Schüsserl und a Reind’rl per viola e orchestra J. 49, 1806;
Grand pot-pourri in re maggiore per violoncello e orchestra op. 20, 1808;
Andante e Rondò ungarese, versione per viola e orchestra J. 79, 1809;
Tema con variazioni per violoncello e orchestra in re minore J. 94, 1810;
Adagio e Rondò in fa maggiore per harmonichord e orchestra J. 115, 1811;
Andante e Rondò ungarese, versione per fagotto e orchestra op. 35, 1813.
Nei concerti, come nelle sinfonie, Weber risente dell’influenza di Mozart, Beethoven e Hummel, che fonde in un’espressione vivacemente ritmica e ricca di contrasti drammatici.

 

Musica per pianoforte:

Quattro Sonate (in Do Maggiore, op. 24, 1812; in La bemolle Maggiore, op. 39, 1816; in re minore, op. 49, 1816; in mi minore, op. 70, 1822);
Momento capriccioso in Si bemolle Maggiore, op. 12;
Rondò Brillante, invito alla danza in Re bemolle Maggiore, op. 65, 1819;
Variazioni;
Danze;
Pezzi per pianoforte a 4 mani.
La musica pianistica risente dell’influenza brillante e virtuosistica, che era molto in voga nei primi decenni del XIX secolo.

 

Altro:

Musica da camera per vari organici;
Cantate;
Composizioni corali;
Romanze.

 

Battuto al computer da Lauretta 

 







CARL MARIA VON WEBER:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Caroline_Bardua_-_Bildnis_des_Komponisten_Carl_Maria_von_Weber.jpg

File:Caroline Bardua - Bildnis des Komponisten Carl Maria von Weber.jpg

.

INVITO ALLA DANZA:

 

Nessun commento:

Posta un commento