lunedì 15 maggio 2023

JOHANN STRAUSS dr Jung

Johann Strauss nasce a Vienna il 25 ottobre 1825 e muore a Vienna il 3 giugno 1899.

E’ un compositore e direttore d’orchestra austriaco, figlio dell’omonimo compositore Johann Strauss.

Johann Strauss-figlio, famoso come “Il Re del Valzer”, è conosciuto soprattutto come compositore di musica da ballo e di operette.

I suoi fratelli sono i compositori Josef ed Eduard Strauss e, a lui e agli altri membri della sua famiglia, è dedicato l’annuale “Concerto di Capodanno”, trasmesso in diretta mondovisione dal “Wiener Philharmoniker, dalla sala dorata del “Musikverein” di Vienna.

1890: un sondaggio opinionistico lo rivela come “il terzo tra le personalità più celebri d’Europa”: viene preceduto dalla Regina Vittoria e dal Cancelliere Otto von Bismarck.

In Johann Strauss figlio, l’omonima famiglia di musicisti il personaggio più celebre
che, per quasi un secolo, primeggia le scene musicali viennesi e oscura artisti contemporanei a lui come Joseph Labitzky.
Alcuni suoi valzer sono celeberrimi: “Wiener Bonbons”, “Künstlerleben”, “Geschichten aus dem Wienerwald”, “Wein, Weib und Gesang”, “Wiener Blut”, “Rosen aus dem Süden”, “Frühlingsstimmen”, “Kaiser-Walzer” e il valzer più famoso di tutti i tempi “An der schönen blauen Donau” (“Al bel Danubio blu”).
Per quanto sta scritto sopra, a Strauss è stato universalmente riconosciuto l’appellativo di “Re del Valzer”

La sua lunga produzione comprende circa 500 composizioni fra valzer, polke, marce e quadriglie, fra cui: “Annen-Polka”, “Leichtes Blut”, “Éljen a Magyar!”, “Pizzicato Polka” (scritta a quattro mani col fratello Josef), “Auf der Jagd!”, “Unter Donner und Blitz” e la “Tritsch-Tratsch-Polka”.

Strauss compone sedici operette in poco meno di trent’anni.
Il suo più grande successo “Die Fledermaus” (“Il Pipistrello”), ancora oggi è considerata l’apice di quel periodo musicale rinominato “Goldene Operettenära” (“Era d’oro dell’operetta viennese”).

 

Infanzia e adolescenza di Johann Strauss, der Jung:

Johann Strauss figlio nasce a Vienna, nel distretto di Neubau (oggi, Settimo distretto della città), da Johann Strauss padre e Anna Streim.
Il bimbo viene battezzato nel giorno della sua nascita, nella Chiesa di “St. Ulrich”, dove – nell’inverno del 1800 – si erano sposati i suoi nonni materni, Maria Anna Rober (figlia di un pasticciere) e Joseph Streim (un cocchiere immigrato dall’Austria Inferiore).
Agosto del 1800: nella medesima Chiesa, viene battezzata Anna Streim, sua madre.

Il giovane Strauss è predisposto agli studi musicali, ma suo padre è sempre contrario che anche il figlio diventi musicista, dal momento che tale padre ha già deciso per il figlio la carriera sicura di bancario.
Dopo le scuole elementari, frequenta la scuola media assieme al fratello Josef presso il collegio scozzese che sorge a Freyung, in centro alla città (l’istituto è retto dai Benedettini ed è una delle scuole più importanti di Vienna).

Nel 1839: successivamente alla malattia del padre, Johann e Josef diventano Cantori nel Coro della “Chiesa di St. Leopold”, cosa che li esonera dal pagamento della retta scolastica.

Dal 1841: Johann frequenta il “Politecnico” di Vienna, nella parte ad indirizzo Commerciale e, nonostante il dvieto del padre, la madre lo appoggia nel prendere segretamente lezioni di Violino e di Teoria della Musica; il suo primo Maestro è Franz Amon, il Primo Violino dell’orchestra di suo padre.
Però, Johann padre, scopre la cosa e, arrabbiatissimo, scaraventa a terra il violino, spezzandolo.

1843: Joseph Lanner muore e Johann abbandona gli studi commerciali per dedicarsi completamente alla Musica.
Dopo il forte litigio con il marito, la madre difende apertamente il figlio, permettendogli di proseguire la propria formazione musicale e di diventare professionista.
Estate del 1843: la cosa è possibile soprattutto perché Johann padre lascia la famiglia e va a vivere con la sua giovane amante, la modista Emilie Trampusch, dalla quale avrà altri otto figli

1843-1844: Johann prese lezioni di Violino da Anton Kohlmann, Violinista delle opere di Corte e corripetitore di balletto; proprio Kohlmann certificò e attesta che il suo allievo è un buon violinista e che sue composizioni rivelano un buon talento.
Talento riconosciuto poi anche dal compositore Josef Drechsler che, dal 1844, è Maestro di Cappella alla Cattedrale di Santo Stefano e che istruisce Strauss nel Basso Continuo.
4 agosto 1844: è proprio Drechsler che dirige, in forma di offertorio, la prima esecuzione della prova d’esame di Johann, la piéce corale per quattro voci “Tu qui regis totum orbem”, nella “Kirche zu den neun Chören der Engel di Am Hof”, nel centro della città.

Estate 1844: Anna Streim chiede e ottiene il divorzio da Johann Strauss padre, battendosi per il pagamento ritardato dovutole per gli alimenti che le spettavano per i figli.

 

Il debutto nel mondo della Musica: L’annuncio del debutto di Strauss figlio al Casinò Dommayer:

8 ottobre 1844: stipula un contratto con 24 musicisti reclutati alla taverna “Zur Stadt Belgrad”, dopo che, all’inizio di settembre, ottiene l’autorizzazione, a “Guadagnarsi da vivere come direttore d’orchestra che dirige anche imprese musicali”.

Johann Strauss padre è capace di esercitare grandissima influenza psicologia su molti
locali di intrattenimento che sono alquanto cauti nell’assumere Johann il Giovane (salvo il “Casinò Dommayer”): idem, nello stesso mese di ottobre, Strauss padre tenta di impedire l’esordio del figlio minorenne ricorrendo alle Autorità rekative, ma inutilmente.

15 ottobre 1844: serata danzante al “Casinò Dommayer”, in occasione delle celebrazioni teresiane, con orchestra e composizioni proprie, dove comincia la carriera musicale di Johann Strauss figlio, esibendosi per la prima volta, senza l’approvazione del padre (padre che incarica alcuni suoi collaboratori di presenziare e di riferire).
Annunci sui giornali e ampia curiosità del pubblico richiamano una folla numerosa ed entusiasta al primo concerto di Strauss.

Il programma della serata include l’Ouverture dall’opera di Auber “La muta di Portici”, l’Ouverture da “Sirena” (ancora di Auber), l’Ouverture da “Roberto il Diavolo” di Meyerbeer seguita dalle prime composizioni di Johann: “Gunstwerber valzer op. 4”, “Herzenslust polka op. 3”, “Debut-Quadrille op. 2” e “Sinngedichte valzer op. 1”.
Al termine, Johann rende omaggio al padre attraverso la direzione dirigendo del suo valzer più celebre: “Loreley-Rhein-Klänge op. 154”

Una serata-trionfo, un successone; gli amici di Strauss padre (che, all’ inizio, lo fischiano per creargli difficoltà) si uniscono agli applausi.
Il pubblico del locale si entusiasma e richiede, sempre di più, i brani: Strauss ne ripete alcuni per diciannove volte.

Le prime quattro opere di Strauss figlio saranno pubblicate a Vienna dall’editore musicale della corte imperiale Pietro Michetti tre mesi dopo.

 

I primi passi:

Prima dell’esordio di Strauss figlio, molti locali non lo vogliono “tenere a Battesimo” nelle loro serate danzanti per non offendere Strauss padre ma, presto, lo invitano e, come era accaduto per Strauss padre e Lanner, i Viennesi originano due fazioni verso il giovane o il vecchio Strauss.
Padre e figlio usano metodi musicali diversi per conquistare Vienna: il giovane Strauss si rivolge alla gioventù viennese attraverso “Die Jungen Wiener op. 7 (“I giovani viennesi”) e alle minoranze nazionali dell’Impero austriaco, attraverso opere o citando nelle composizioni le melodie dei balli nazionali: “Czechen-Walzer op. 13”, “Serben-Quadrille op. 14”, “Slaven-Pot-pourri op. 39”.

1845: il primo compito importante di Strauss è qello di “Maestro di Cappella del II Reggimento cittadino di Vienna”, a seguito della prematura morte di Joseph Lanner, nel 1843.
Per tale nomina, Strauss esprime la sua gratitudine agli ufficiali del reggimento dedicando loro la “Patrioten-Marsch op. 8”.

Strauss padre è “Maestro di Cappella del I Reggimento”, per cui, a volte, i due Strauss si incontrano e marciano alla testa dei loro complessi, salutandosi e dirigendo la stessa marcia.

Giugno 1846: Johann Strauss inizia la sua prima breve tournée che lo porta a Pest, capitale dell’Ungheria, dove eseguì per la prima volta la “Pesther Csárdás op. 23”.

Ottobre 1847-primavera 1848: prima lunga e impegnativa tournée di Strauss, che lo porta da Pest fino a Belgrado e a Bucarest dove, per la prima volta, esegue il valzer “Klänge aus der Walachei (“Suoni dalla Valacchia”) op. 50″, la “Marien-Quadrille op. 51” e la “Annika-Quadrille op. 53”, tre composizioni che richiamano motivi della Valacchia.

 

La rivoluzione del 1800:

Le Rivoluzioni che attraversano l’Europa raggiungono il culmine nel 1848, arrivando anche a Venna, il 13 marzo 1848, evidenziando le divergenze fra i due Strauss: il padre è sostenitore della Monarchia e il figlio sostiene i Rivoluzionari.

Inizio 1848: Johann sta effettuando la sua prima tournée in Serbia e in Romania e, al giungere della rivoluzione in città, Strauss è impegnato in una serie di concerti a Bucarest.
Ne “I giorni delle barricate”, rientra a Vienna, dove si schiera subito dalla parte dei rivoltosi (giovani studenti, per la maggior parte) attraverso le proprie musiche: “Freiheitslieder (“Canti per la libertà”) valzer op. 52″, “Revolutions-Marsch (Marcia della Rivoluzione), op. 54”, “Burschen-Lieder (Canti dei ragazzi) op. 55”, “Studenten Marsch (Marcia degli studenti) op. 56”, “Liguorianer Seufzer Scherz-Polka (Sospiro dei Liguoriani) polka op. 57″, Brünner Nationalgarde Marsch (Marcia della guardia nazionale di Brno) op. 58”, “Geisselhiebe-Polka (Polka della frustata) op. 60”.

3 dicembre 1848: il giorno seguente all’Incoronazione di Francesco Giuseppe (quale nuovo imperatore dell’Impero d’Austria), Johann Strauss dirige la “Marsigliese” (a quel tempo, vietatissima) durante un Concerto pubblico nella locanda “Zum Grünen Thor”, nel quartiere di Josefstadt, cosa che gli vale l’arresto e la segnalazione nei verbali della Polizia; cosa che,
in seguito, si rivela profondamente dannosa per la sua futura carriera.
Infatti, la tanto sognata nomina a Direttore dei balli di Corte (K.K. Hofballmusikdirektor) gli viene negata per due volte.

Invece, Johann Strauss padre, sempre fedele alla Monarchia Asburgica, compone per il Feldmaresciallo Josef Radetzky (vittorioso nella battaglia di Novara contro Carlo Alberto) la sua celeberrima “Radetzky-Marsch (“Marcia di Radetzky”) op. 228.

 

Un unico Strauss:

Moti rivoluzionari: i mesi seguenti sono difficili per entrambi gli Strauss e, mentre il figlio viene criticato aspramente dagli ambienti più conservatori, il padre è criticato duramente e contestato dai rivoluzionari delusi per la sua condivisione verso la Monarchia.

L’ultima tournée lo conduce a Praga, in diverse città tedesche e a Londra dopodiché, rientrato a Vienna, Johann Strauss padre muore il 25 settembre 1849.

Scomparsa che rende Strauss ancora oggetto di attacchi e di critiche, a cui – il 3 ottobre 1849 – risponde con un articolo pubblicato sul “Wiener Zeitung”.
«Degno di compassione è ogni figlio costretto a piangere su questa terra la morte del padre troppo presto scomparso; ma ancor più degno di compassione è colui il quale vede il proprio destino segnato dalle sventure dei rapporti familiari sbagliati e che dopo essersi esposto al giudizio non di rado parziale della società deve sentire il giudizio su se stesso e sui propri compagni dalle malelingue dei propri nemici senza alcuna arma per potersi difendere se non il ricorso ad una casa, una casa di una gioventù troppo presto accantonata, alla madre abbandonata e ai fratelli minorenni. Ho utilizzato tutto il mio talento per sostenere e per dar da mangiare alla mia famiglia… A ciò non valse, come i miei nemici più ostili hanno scritto, ingaggiare un duello con un maestro venerato e affermato come fu il mio amato padre;… Voglio essere degno, foss’anche della più piccola parte, di quanto il mio meritevolissimo padre ha seminato e, nello stesso tempo, assolvere i miei doveri verso madre e fratelli…»
(Johann Strauss)

Per cui, Johann Strauss vince ogni resistenza e, per la prima volta, il 7 ottobre 1849, dirige l’orchestra che era stata del padre nel Salone del “Volksgarten”, mentre – il seguente 11 ottobre – salì nuovamente sul podio del Complesso per dedicare al genitore scomparso il “Requiem di Mozart”.
Pur esisyendo difficoltà iniziali, a causa dell’avversione di una parte degli strumentisti, Johann riesce ad unire le due orchestre, divenendo così l’unico Strauss della città.

 

Johann e i suoi fratelli: la “Ditta Strauss” con Eduard e Josef Strauss.

1800, Anni Cinquanta: per la prima volta, la popolarità di Strauss raggiunge il proprio apice quando Eduard Hanslick (il più importante critico musicale viennese) lo definisce:
«Il miglior compositore di valzer contemporaneo.»
(Eduard Hanslick)

Strauss compone anche polke, marce, quadriglie e tutti i balli alla moda, del tempo.

L’orchestra di Strauss si esibisce sovente in ritrovi e locali quali il “Dommayer”, lo “Sperl”, il “Prater” e altri già citati.

Nel periodo di Carnevale, Strauss dirige spesso orchestre impegnate in più balli, spostandosi in carrozza da un ballo all’altro per rispettare gli annunci che garantiscono la sua presenza alle serate.

1853: la sua salute è danneggiata dallo stress eccessivo che gli provoca un crollo psicofisico, per cui i medici gli impomgono un periodo di completo riposo.

Allora, Josef viene chiamato a sostituire il fratello nella Direzione dell’Impresa di famiglia., perfezionandosi sotto la guida di Amon e che il
31 agosto 1853, presenta il suo primo valzer: “Die Ersten und Letzten” (“I primi e gli ultimi”).
L’ingresso di Josef consente a Johann, una volta rimesso, di dedicare più energie alla composizione e meno alla Direzione.
Josef ottiene degli ottimi risultati, fino a quando gli impegni diventano troppi anche per lui, per cui subentra il giovanissimo Eduard che comincia la sua carriera musicale come arpista in una delle orchestre del fratello Johann.

1861: per la prima volta, i tre fratelli si esibiscono assieme, con tre orchestre, nelle cosiddette galoppate-monstre.
In questa occasione vennero eseguiti anche galoppi di Strauss padre e di Lanner con un nuovo finale composto appositamente da Johann e Josef e suonato dalle tre orchestre riunite.
e che, dopo avere preso lezioni di arpa, violino, pianoforte e teoria musicale, debutta come Direttore d’Orchestra.

1865: un lavoro collettivo dei tre fratelli è il valzer “Trifolien” (“Il Trifoglio”) e,
nel 1868, nasce la “Schützen-Quadrille” (“Quadriglia dei Tiratori).

I tre fratelli Stauss concentrano maggiormente le loro creazioni nel periodo di Carnevale per il quale, a Vienna, si festeggia per settimane con balli e concerti di beneficenza: la cosa diventa una consuetudine per loro che la tengono L “Volksgarten”.

1870: in occasione del ballo per l’inaugurazione del palazzo della “Gesellschaft der Musikfreunde” (“Associazione degli Amici della Musica”), i tre Strauss presentano una serie di nuovi brani per solennizzare l’occasione.
Per l’avvenimento, Johann esegue il valzer “Freut Euch des Lebens (“Godetevi la Vita”) op. 340″ e, con l’occasione si rendono conto che i membri dell’associazione sono sensibili anche alla loro musica, oltre a quelle di Mozart, Beethoven, Brahms.

Marzo 1870: ogni domenica pomeriggio, Eduard diresse un concerto nella grande sala del “Musikverein”.
Queste esibizioni, sono definite Concerti-Promenade sull’esempio di quelli londinesi, dirige qualche “prima” di Johann e i “Concerti-Promenade” rimangono un appuntamento fisso fino agli Anni Novanta del 1800.

Inizia la fusione fra la musica degli Strauss e la sede degli “Amici della musica”, unione che vive ancora oggi: il tradizionale “Concerto di Capodanno” offerto dai “Wiener Philharmoniker” viene effettuato proprio nella sala dorata del “Musikverein”.

1870: Josef scompare prematuramente inferendo un colpo ai due fratelli rimasti (Johann ed Eduard), e le divergenze già esistenti fra loro aumentano ancora di più.
In una lettera indirizzata ad Eduard in tarda età, Johann scrive ciò che la moderna Psicologia spiegherebbe con disagi psichici provocati dal comportamento paterno:
.)«Tu vedi sempre tutto nero, pensi sempre che io ti voglia fare qualcosa di male.Smetti una buona volta di fare queste stupide uscite! Quanti anni dovrai avere per capire finalmente che tuo fratello non è un tuo nemico? Hai già una certa età, io ho 10 anni più di te, anche se vivessimo tutti e due per mille anni, troveresti sempre un motivo per lamentarti…»
(Johann Strauss jr).

 

I viaggi, Strauss conquista l’Europa e il Mondo: La Russia:

1855: la società ferroviaria russa, che gestisce la linea Zarskoje-Selo, contatta Strauss lo ingaggia come Maestro di Cappella per i Concerti estivi a Pavlovsk, vicino a San Pietroburgo.
Per rendere più redditizia l’attività della linea ferroviaria San Pietroburgo/Pavlovsk , Strauss si esibirà nel “Vauxhall”, un elegante locale che sorge nei pressi della stazione.
I dirigenti ferroviari puntano a rilanciare il sito come nuovo punto di ritrovo per l’aristocrazia russa, grazie alla presenza di Johann Strauss che accetta la proposta ed esordisce nell’aprile 1856 con un Concerto d’esordio che ottiene successo e fa guadagnare allo stesso Strauss un contratto biennale per tenere concerti per circa tre mesi all’anno (nel periodo estivo) e garantendogli i liberi vaggi sulla linea ferroviaria.

In breve, Pavlosk diventa un punto obbligatoriao della nobiltà russa e, ai Concerti di Strauss presenziano in diverse occasioni lo zar Alessandro II, la sua Corte e anche il giovane Rimskij-Korsakov per il qule Johann dirige alcune sue prime assolute.
Strauss dedica alla buona società russa molti suoi lavori: compone la “Krönungsmarsch (“Marcia dell’Incoronazione”) op. 183″, per lo Zar, in occasione dell’incoronazione dello Zar Alessandro II a Mosca nel 1856, e anche il valzer “Krönungslieder (“Canti per l’Incoronazione”) op. 184″, dedicato all’Imperatrice russa.

1856-1865 e 1869: a Pavlovsk, complessivamente, Strauss suona per undici estati: con i programmi dei Concerti ha la possibilità di dirigere sue composizioni, oltre ad ouvertures, brani da sinfonie, frammenti e poutpourris di lavori operistici non ancora conosciuti in Russia, e oltre anche pezzi solistici.
1865: dirige la prima esecuzione del “Tanz der Magde” (“Ballo delle Vergini”) di Tchaikovsky.
A Pavlovsk, per lo Zar Alessandro III, compone la “Russischer-Marsch (“Marcia Russa”) op. 426″.


Parigi: l’Esposizione Universale del 1867:

1867: il mecenate parigino, il Comte Universale”, conducendo l’ Orchestra berlinese del compositore di musica da ballo Benjamin Bilse.
28 maggio 1867: esibizione di Strauss in una festa organizzata dal principe Richard Von Metternich (figlio dell’ex Cancelliere austriaco) e da sua moglie Pauline, presso l’ “Ambasciata austriaca.
1866: per il Carnevale di tale anno, Strauss dedica alla Principessa Pauline, il valzer “Wiener Bonbons” (‘Caramelle Viennesi’) op. 307″.

Da giugno ad ‘inizio mese di agosto 1867: il compositore dirige alcuni Concerti nel locale parigino “Cercle International”, alternandosi alla direzione con Bilse.
Giovanni Ippolito Villemessant, caporedattore del quotidiano parigino, “Le figaro”, per Strauss, mette in moto la macchina della propaganda pubblicitaria, pianificando una “Festa di Artisti” nei locali della redazione; per l’occasione Strauss compone la “Figaro-Polka op. 320”, dedicata al caporedattore, che viene subito stampata e pubblicata come supplemento del giornale.

La “Revue et Gazette Musicale de Paris” scrive:
«Strauss non è solo un direttore, egli è un eccellente violinista; con la magia del proprio arco egli domina tanto i propri musicisti quanto il pubblico…»

Durante uno di questi concerti tenuti a Parigi, Johann ripropone un valzer eseguito a Vienna qualche mese prima: “An der Schönen Blauen Donau (“Al bel Danubio blu”) op. 314″, che lì viene consacrato a livello internazionale e accolto trionfalmente.

Gennaio-marzo 1877: Strauss si reca di nuovo a Parigi, dove dirige alcuni Concerti-Monstre, conseguendo un grande successo con i balli dell’ “Opéra”, grazie anche alla collaborazione del Direttore d’Orchestra e Compositore Olivier Métra.

Fine marzo 1877: il Presidente francese Patrice de Mac-Mahon, insignisce Strauss del titolo di “Cavaliere della Legion d’Onore”.


A Londra:

A seguito dei successi di Parigi, Strauss è invitato dal Principe di Galles per esibirsi a Londra, dove si reca accompagnato dalla prima moglie, Jetty.
15 agosto-26 ottobre 1867: qui, presso la “Royal italian Opera House”, al “Covent Garden”, tiene sessantatré “Concerti-Promenade”.
La moglie Jetty, in diversi momenti, canta arie e Lieder, accompagnata al pianoforte dal marito e, a Londra, hanno un buon ricordo di lei come cantante lirica: infatti, nel 1849 si esibisce al fianco di Johann Strauss padre.

In questo periodo londinese vengono composti il valzer “Erinnerung an Covent Garden (‘Ricordo del Covent Garden’) op. 329” e la “Festival-Quadrille op. 341”, una quadriglia su arie inglesi.

21 settembre 1867: a capo dell’orchestra di Giovanni Bottesini (il primo Direttore di “Aida” di Verdi), Strauss dirige la prima londinese del valzer “An der Schönen Blauen Donau” (‘Al bel Danubio blu’) op. 314″, nella versione originale per coro e orchestra.
Il Times commenta:
«Il signor Strauss, che rassomiglia molto al padre nei modi, possiede in gran parte anche quelle qualità che condussero il padre stesso al successo. Egli dirige l’orchestra come suo padre, con il violino in mano e si unisce all’orchestra per suonare i principali passaggi. E lo fa con una trascinante vivacità…»
(Times)

Come trent’anni prima era successo a suo padre, questi concerti a Londra e a Parigi, danno a Strauss, notevole fama internazionale.

La tournée statunitense del 1872: il Giubileo della Pace a Boston:

Primavera 1872: Strauss viene invitato dal Direttore d’Orchestra Patrick Sarsfield Gilmore, con Hans Von Bulow, a tenere una serie di concerti nell’ambito durante le “Manifestazioni per il Giubileo della Pace” che saranno tenute dal 17 giugno al 4 luglio dello stesso anno, a Boston.

Strauss non è convinto di affrontare un viaggio così lungo, per cui la moglie Jetty lo persuade ricordandogli l’alto onorario di 100.000 dollari per quattordici concerti.
Pretende il deposito sul suo conto nella banca viennese prima di partire dall’Austria e la garanzia di tutte le spese di viaggio, vitto, alloggio e personale di servizio.

Inoltre, prima di iniziare il Vienna, Strauss redige il auo testamento.


L’interno del “Coliseum” di Boston:

1º giugno 1872: Johann e Jetty si imbarcano, raggiungendo New York il successivo 16 giugno. la mattina successiva, Strauss è già a Boston per le prove.

Al suo arrivo a New York, i giornali scrivono:
«Johann Strauss, il re del valzer, è chiaramente una brava persona. Parla soltanto tedesco, ma sorride in tutte le lingue.»
(World)

Il “Coliseum” è la Sede dell’evento ed è creato appositamente: è una enorme sala dalle dimensioni colossali (165 metri di lunghezza e 105 di larghezza) in cui Strauss avrebbe dirige un’orchestra di 1500 elementi, aiutato da 100 Vice-Direttori, davanti ad un pubblico di 100.000 persone con l’esecuzione degli Inni nazionali inglese e americano.
Le orchestre tedesche, inglesi e francesi si uniscono alla banda della Marina americana e il Coliseum risuona di urla e grida di “EVVIVA!” e di “HURRAH!”.
l tutto in presenza del presidente Grant.

Strauss descriverà la sua esperienza come “la cosa più incredibile capitatagli durante i suoi viaggi”, per cui omaggia gli Stati Uniti a mezzo del “Jubille Waltz” (“Valzer del Giubileo”), nella cui coda finale inserisce un arrangiamento, a tempo di valzer, dell’Inno americano.


L’Italia:

Maggio-giugno 1874: l’impresario Ducci di Firenze invita Strauss a in Italia per una tournée di ventuno concerti da tenere nelle maggiori città del Bel Paese e un’offerta al musicista di 120.000 lire in oro.

3 maggio 1874: il Concerto d’Inaugurazione si tiene a Venezia, al “Teatro Rossini” e i due Direttori (Johann Strauss e Julius Lagerbach) si alternano sul podio proponendo, oltre a pagine di musica da ballo, anche l’Ouverture da “Mignon” di Thomas, una “Rapsodia Ungherese” di Franz Liszt e l’Ouverture dall’opera “Tannhäuser” di Richard Wagner.

5 maggio 1874: Strauss e Langerbach arrivano a Milano, dove ottengono grande successo attraverso l’esibizione al Teatro “Alla Scala” e dove, oltre ai citati lavori di Thomas e Liszt, vengono eseguiti l’Ouverture di Weber da “Oberon” e diverse pagine di Strauss, come “Wiener Blut”, “Al bel Danubio blu” e “Pizzicato-Polka”.
7 maggio ossia, due giorni dopo, a Milano: Strauss e Lagerbach è al Teatro “Dal Verme”, dove ripetono il successo precedente includendo l’Ouverture dell’opera “La muta di Portici” di Auber, i valzer “Geschichten aus dem Wienerwald”, “Wein, Weib und Gesang” e la “Perpetuum Mobile polka” di Strauss.

Maggio 1874: “La Gazzetta Musicale” di Milano dedica un ampio articolo allo spettacolo di successo e cita: “La chiave di quell’entusiasmo era la presenza in teatro di Verdi, al cui si volle fare un’ovazione”.

Il giorno seguente l’applaudito concerto al “Dal Verme”, Strauss e i suoi strumentisti vanno a Genova per l’esibizione al Teatro “Paganini”, dove esegue pagine proprie e musiche di Liszt e Wagner; ancora una volta, Langerbach dirige la Sinfonia da “Tannhäuser” di Wagner e una Rapsodia Ungherese di Liszt”.
Viene scritto che si tratta di un successo splendidissimo”.

9 maggio 1874: Strauss e Lagerbach sono al Teatro “Regio” in cui Strauss dà la prima esecuzione del suo ultimo valzer (espressamente composto per l’occasione), ossia “Bella Italia”, successivamente ribattezzato “Wo die Zitronen blühen (“Dove fioriscono i limoni”) op. 364″.

Poi, Strauss e Lagerbach toccano altre città fra cui Firenze e Livorno e, a fine maggio, a Napoli.

 

Gli anni settanta: l’esordio nell’operetta:

Johann Strauss Jr.
L’inizio degli Anni Settanta corrisponde ad un’importante pausa per Johann e per la famiglia Strauss, dal momento che Eduard diventa l’unico Direttore dell’Orchestra di famiglia, dopo la scomparsa prematura di Josef, il 22 luglio 1870.

Il 23 febbraio 1870, scompare Anna, la madre generosa, coraggiosa e determinata, guida dei suoi tre figli sulla strada del successo artistico.

1871: Johann lavora quasi esclusivamente alla composizione di Operette, il nuovo genere che si sta affermando a Vienna, per cui i Concerti da lui diretti in prima persona si diradano notevolmente.

Inizi Anni Sessanta: a Vienna, il primato di Strauss è messo in discussione da un compositore tedesco naturalizzato francese: Jacques Offenbach, maggiore di sei anni di Strauss e, come Strauss, aveva origini ebraiche.

Metà degli Anni Cinquanta: si trasferisce a Parigi, la città dei suoi grandi successi iniziali con il suo teatro leggero formato da umorismo e da fine parodia; tale genere teatrale viene ribattezzato da Offenbach ribattezza tale genere teatrale “Operetta”.

1864: Offenbach è in tournée a Vienna, dove succede l’incontro fra i due.
Offenbach tenta di convincere Strauss a cimentarsi nella composizione di operette.

Strauss non è convito ad avviare il discorso come operettista, per cui interviene segretamente la moglie Jetty, sottraendogli alcune melodie che passa a Max Steiner, impresario del “Theater an der Wien” e a cui dà un testo.
Qualche sera dopo, Strauss si ritrova diversi cantanti di Steiner a casa propria che intonano alcune sue melodie, lasciandolo sorpreso.
Dopo parecchia opposizione, Jetty e Steiner lo convincono e Strauss accetta il libretto di Joseph Braun, già collaboratore di Franz Von Suppè (il “Padre dell’Operetta viennese”).

Ispirandosi al celebre successo di Otto Nicolai, “Die lustigen Weiber von Windsor” (“Le (“Le allegre comari di Vienna”) che, però non viene mai rappresentata perché Strauss non accetta dispute riguardanti la scelta degli interpreti e preferisce ritirare lo spartito.

Alcune parti dell’operetta “Die lustigen Weiber von Wien” sarebbero state successivamente impiegate, con un libretto diverso di Maximilian Steiner, nella prima operetta di Strauss, “Indigo und die vierzig Räuber” (prima, come “Indigo e i quaranta ladroni” e, poi, come “Le mille e una notte o , und eine Nacht”); operetta che viene rappresentata il 10 febbraio 1871, al “Theater an der Wien” dando a Strauss l’esordio sui palcoscenici, definendo il lavoro come avvenimento teatrale di grande importanza ed elogiato dalla critica.

Negli anni seguenti, il fratello Eduard (che, nel frattempo, il 18 febbraio 1872, succede al fratello Johann nell’incarico di Direttore dei Balli di Corte: carica che manterrà fino all’inizio del XX secolo) conduce al debutto i brani di musica da ballo tratti dalle melodie delle sue operette.

1º marzo 1873: al “Theater an der Wien”, al “Der Karneval in Rom” (“Il Carnevale a Roma”), con il libretto di Joseph Braun e Carl Lindau, il pubblico riserva un’accoglienza tiepida.

5 aprile 1874: viene tenuta la prima rappresentazione dell’operetta “Die Fledermaus” (“Il Pipistrello”), che riscuote un successo strepitoso.

Negli anni successivi, seguono operette con esiti deludenti e che non si affermano nei repertori dei teatri: “Cagliostro in Wien” (“Cagliostro a Vienna”, libretto di Camillo Walzel e Richard Genée, andata in scena il 27 febbraio 1875 al “Theater an der Wien”), ” Prinz Methusalem” (“Principe Matusalemme”, libretto di Karl Treumann ed Alfred Delacour, rappresentata il 3 gennaio 1877 al “Carltheater” di Vienna, “Blindekuh” (“Mosca cieca”, libretto di Rudolf Kneisel, la cui “prima” è il 18 dIcembre 1878 al “Theater an der Wien” e “Das Spitzentuch der Königin” (“Il fazzoletto di pizzo della Regina”, libretto di Heinrich Bohrmann-Riegen e Richard Genée, in scena il 1º ottobre 1880 al “Theater an der Wien” [che, nella versione di James Frenor, debutta al “Casino Theatre” per il “Broadway Theatre” di New York il 21 ottobre 1882, arrivando a 113 recite]).

“Eine Nacht in Venedig” (“Una notte a Venezia”, del 1883): Strauss non conosce la trama del lavoro e, quando riesce a leggere il libretto per intero rimane demoralizzato.
Così racconta l’episodio:
«Non avevo mai visto i dialoghi, ma soltanto le parole delle arie da musicare. Perciò in alcune parti avevo messo troppa nobiltà che non si adattava all’opera considerata nel suo complesso… Alla prova generale, quando conobbi tutta la vicenda nel giusto ordine, rimasi inorridito.»
(Johann Strauss)

25 novembre 1881: al “Theater an der Wien”, l’operetta “Der lustige Krieg” (“L’allegra guerra”) con il libretto di Camillo Walzel e Richard Genée, ottiene un successo assoluto con applausi calorosissimi.  


Gli anni della maturità artistica:

1884: Serata di Gala al “Theater an der Wien” per festeggiare i “Quarant’anni dal debutto artistico di Johann Strauss”, avvenuto il 15 ottobre 1844.
Serata che gli porta moltissime congratulazioni che gli arrivano dai suoi illustri colleghi (Verdi, Suppè e Rubinstein) e da celebri personalità del tempo (Bismarck e Mahon).
Strauss dirige l’Ouverture dall’operetta “Indigo”, il primo atto dell’operetta “Eine Nacht in Venedig”, il valzer “An der schönen blauen Donau” e il secondo atto dell’operetta “Die Fledermaus”, inserendo anche personaggi di sue altre operette.
La sua città lo nomina “Cittadino di Vienna” con tutti gli onori.

24 ottobre 1885: la “prima” dell’operetta “Der Zigeunerbaron” (“Lo Zingaro barone”) avviene al “Theater an der Wien” sotto la personale direzione di Strauss, conseguendo successo.
Le melodie ungheresi e viennesi garantiscono le repliche che arrivano adottantasette, senza interruzione, al “Theater an der Wien”.
Inoltre’operetta esordisce inoltre presso oltre centoquaranta teatri diversi, fino al 1899.

Aprile 1886: Strauss, accompagnato dalla terza moglie Adele, si reca per l’ultima volta a San Pietroburgo e a Mosca, facendo tappa anche a Pavlovsk: nessuno ha dimenticato gli entusiastici successi di anni prima.

1887: Strauss accetta il libretto di “Simplicius”: testo proposto da Victor Léon (futuro librettista de “La vedova allegra” di Franz Lehár).
il 17 dicembre 1887: prima rappresentazione al “Theater an der Wien” dove non ottiene alcun riconoscimento né alla prima né alle successive versioni rielaborate seguenti.

Rielaborando i motivi delle operette create in quegli anni, nascono i valzer “Rosen aus dem Süden op. 388” (basato su motivi dell’operetta “Das Spitzentuch der Königin”), Kuss-Walzer op. 400 basato su motivi dell’operetta “Der lustige Krieg”), “Lagunen-Walzer op. 411” (basato su motivi dell’operetta “Eine nacht in Venedig”), “Schatz-Walzer op. 418” (basato su motivi dell (‘operetta “Der Zigeunerbaron”), “Donauweibchen op. 427” (basato su motivi dell’operetta “Simplicius”).
Altri celebri lavori che nascono sono i valzer “Frühlingsstimmen” (‘Voci di Primavera’, 1883) op. 410″ e il “Kaiser-Walzer op. 437” (“Valzer dell’Imperatore”, 1889).

Da sempre, Strauss desidera comporre un’opera vera e propria per cui accetta il libretto di Ludwig Doczi intitolato “Ritter Pásmán” (“Cavaliere Pásmán”), ispirato a una ballata del poeta ungherese János Arany.
L’ambientazione magiara appassiona il musicista in questa esperienza nuova.
1º gennaio 1892: dopo tre anni di lavoro, “Ritter Pásmán”, viene rappresentata all’ “Opera di Stato” ma il lavoro non ottiene un grande successo di pubblico e viene stroncato dalla critica, ad eccezione per la musica del balletto nel 3º atto.

Dopo la delusione riguardnte la sua unica opera, in seguito, Strauss torna ad impegnarsi nella composizione di operette, come “Fürstin Ninetta” (1893).

 

Gli ultimi anni e la morte:

30 marzo 1895: Strauss redige un nuovo testamento, nel quale nominò erede universale di tutti i propri beni la “Società degli Amici della Musica di Vienna”, di cui l’anno precedente è diventato Membro Onorario.
Stabilisce i vitalizi per la moglie Adele, per sua figlia Alice, per le sorelle Anna e Teresa e per altri fedeli collaboratori.

24 marzo del 1897: Strauss aggiunse un codicillo al testamento con alcune modifiche a favore della figlia di Adele, mentre esclude da ogni lascito testamentario il fratello Eduard:«Se io non ho pensato al mio caro fratello Eduard, il motivo è da ricercarsi soltanto nel fatto che egli si trova in una condizione di vita particolarmente favorevole.»
(Johann Strauss)

Gli ultimi anni di vita, Strauss li trascorre dividendosi fra le sue quattro case: quella in città nella Igelgasse, quella a Hietzing nei sobborghi di Vienna, la tenuta di campagna a Schönau an der Triesting e la villa estiva a Ischl.

Strauss continua a comporre, preferibilmente, nelle ore notturne.
La salute fisica e soffriva tuttavia di buona, ma soffre di depressioni sche, spesso, lo fanno chiudere in sé stesso e sfuggire gli amici.
La causa, sicuramente, è da imputare al dolore che lo tocca profondamente dato dalla morte di molti suoi vecchi amici, come Clara Schumann e Anton Bruckner (scomparsi entrambi nel 1896) e soprattutto la scomparsa di Brahms, nel 1897, cui era stato legato da una forte amicizia e stima per molti anni.

22 maggio 1899: Johann Strauss è all’ “Opera di Corte” per dirigere una rappresentazione del “Fledermaus”: dopo l’Ouverture, però, chiede di essere sostituito perché ha alcune vertigini: è la la sua ultima apparizione in pubblico.
Due giorni dopo, mentre si trovava al “Prater” ha un malore, per cui si mette a letto, ma la sua salute peggiora velocemente e subentra una polmonite.


Così, ci è pervenuto:

< Ricordando le ultime ore del marito, Adele scrisse:

«Il 1º giugno 1899, povero Jean, in un momento di delirio, continuava a chiamare me e mia figlia incessantemente, nonostante noi fossimo state entrambe sul suo letto di morte. E quando ci riconobbe, un sorriso stanco passò sulla faccia pallida e sui suoi occhi malinconici (che in altri tempi erano stati così brillanti) e mentre stava lottando per l’ultimo respiro, cantò una straziante canzone! Una vecchia canzone, ben conosciuta da me e mia figlia, ma che non l’avevo mai sentita cantata da lui. Pronunciò solennemente, con le sue labbra pallide, delle parole che risuonarono in maniera spettrale nella stanza: Brüderlein fein, Brüderlein fein, einmal muss geschieden sein! (Piccolo fratellino, piccolo fratellino, un giorno ci dovremo dividere!). Il mattino del 3 giugno mi prese la mano, la baciò due volte senza parlare. Fu la sua ultima carezza. Nel pomeriggio, alle 16.15 morì fra le mie braccia.
(Adele Strauss)

< Alla stessa ora, al “Volksgarten”, Eduard Kremser sta dirigendo un concerto benefico per raccogliere i fondi per il progettato monumento a Lanner e Strauss padre, nel Cimitero di Dobling.
< Qualcuno si avvicinò e parla a Kremser, avvisandolo della scomparsa del Maestro, e fa fermare l’orchestra.
Davanti al pubblico silenzioso e attonito vengono subito cambiati gli spartiti: Kremser attacca il tremolio e le prime note del “Danubio blu”.

6 giugno: nella Chiesa Evangelica del I distretto, la Cerimonia Funebre è seguita dal trasporto della salma al Cimitero Centrale, nell’area dedicata ai grandi compositori: qui, viene tumulata in una tomba onoraria messa a disposizione dalla città di Vienna a fianco di Schubert, Beethoven e Brahms.
Le case espongono drappi a lutto e le strade sono chiuse al traffico, per la partecipazione digran molte di personalità che presenti al corteo funebre

Fra le ultime personalità accorse al suo capezzale, Mark Twain (che si trovava a Vienna), qualche giorno, dopo la scomparsa di Strauss, scrive alla vedova Adele:
«Quando ho chiacchierato e fumato il sigaro a casa vostra con il sig. Strauss egli sembrava aver ritrovato la sua energia; era sveglio, pronto, brillante nella conversazione… Sembra impossibile che sia morto! Sono felice di aver avuto il privilegio di incontrarmi con lui e questo incontro rimarrà un bellissimo ricordo per me…»
(Mark Twain)


Composizioni:

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Composizioni di Johann Strauss (figlio).

Operette:

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Operette di Johann Strauss (figlio).

Opere:

Ritter Pásmán (Cavaliere Pásmán, 1892)

Balletti:

Aschenbrödel (Cenerentola, 1899)

Valzer:

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Valzer di Johann Strauss (figlio).

Polke:

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Polke di Johann Strauss (figlio).

Marce:

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Marce di Johann Strauss (figlio).

Matrimoni:

1862 – 1878 Henrietta Treffz 


Onorificenze:

Cavaliere dell’Ordine Imperiale di Francesco Giuseppe – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine Imperiale di Francesco Giuseppe
— Conferita dall’Imperatore austriaco Francesco Giuseppe
Cavaliere del Regio Ordine Prussiano della Corona di IV Classe – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere del Regio Ordine Prussiano della Corona di IV Classe
— Conferita dall’Imperatore tedesco Guglielmo I
Croce dell’Ordine di Isabella la Cattolica – nastrino per uniforme ordinaria Croce dell’Ordine di Isabella la Cattolica
— Conferita da Maria Cristina d’Asburgo-Teschen, reggente di Spagna, 1888
Cavaliere dell’Ordine Persiano del Sole e del Leone – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine Persiano del Sole e del Leone
— Conferita dallo Scià di Persia Nasser al-Din Shah Qajar, 1864
Grande Medaglia d’Oro al Merito dell’Impero Russo dell’Ordine di Aleksandr Nevskij – nastrino per uniforme ordinaria Grande Medaglia d’Oro al Merito dell’Impero Russo dell’Ordine di Aleksandr Nevskij
— Conferita dallo Zar di Russia Alessandro II
Medaglia dell’Ordine Turco di Mejidiyye – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia dell’Ordine Turco di Mejidiyye
— Conferita dal sultano dell’Impero Ottomano Abdul-Hamid II, 1892
Cavaliere di IV Classe dell’Ordine dell’Aquila Rossa – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di IV Classe dell’Ordine dell’Aquila Rossa
— Conferita dall’Imperatore tedesco Guglielmo I
Cavaliere della Legion d’Onore – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere della Legion d’Onore
— Conferita dal presidente francese Patrice de Mac-Mahon, 1877
Filmografia
Vienna di Strauss (Waltzes from Vienna), regia di Alfred Hitchcock (1934)
Una notte a Pietroburgo (Petersburger Nächte), regia di E.W. Emo (1935)
The Great Waltz, regia di Julien Duvivier (1938)
Sangue viennese (Wiener Blut), regia di Willi Forst (1942)
Die Fledermaus, regia di Géza von Bolváry (1946)
Die Fledermaus, regia di Géza von Cziffra (1962)
Danubio blu – Strauss Dynasty (The Strauss Dynasty), regia di Marvin J. Chomsky mini-serie tv (1991)
Strauss: The King of 3/4 Time, regia di Kit Hood (1995)

Battuto al computer da Lauretta




 

Johann Strauss (figlio), negli anni ottanta del 1800:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Johann_Strauss_Jr._1880%27s.jpg

File:Johann Strauss Jr. 1880's.jpg

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“AL BEL DANUBIO BLU”:

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“VALZER IMPERIALE”: https://youtu.be/LAVvBF7m260

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OUVERTURE dall’operetta “IL PIPISTRELLO”:

 

  

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