mercoledì 8 febbraio 2023

LEONARDO LEO

Leonardo Ortensio Salvatore de Leo nasce a San Vito dei Normanni (in provincia di Terra d’Otranto) il 5 agosto 1694 e muore a Napoli il 31 ottobre 1744.

E’ un compositore italiano, tra i massimi rappresentanti della “Scuola Musicale Napoletana”.

XVIII secolo: De Leo è capostipite della “Scuola Napoletana” e, a quanto pare, compie gli studi musicali al “Conservatorio della Pietà dei Turchini” sotto la direzione di Nicola Fago, detto “il Tarentino”.

Girolamo Chigi, allievo e amico di Pitoni, Maestro di Cappella di San Giovanni in Laterano, dice che de Leo va a Roma e studia il Contrappunto sotto la sua guida sapiente e, dopo il ritorno a Napoli, de Leo diventa “Secondo Maestro” presso il “Conservatorio della Pietà dei Turchini”.

1716: sua Nomina ad “Organista della Cappella Reale”.

1717: è incaricato di occupare il posto di “Maestro di Cappella” della “Chiesa di Santa Maria della Solitaria”, per la quale scrive molta musica.

1719: fa rappresentare “Sofonisba”, la sua prima opera seria che viene accolta bene e nella quale il suo talento si nota già.

Insegnamento: prima, è al “Conservatorio della Pietà dei Turchini”, poi al “Conservatorio di Sant’Onofrio” dove, alcuni suoi allievi sono fra i compositori più illustri del XVIII secolo, come Jommelli e Piccinni.
Altri suoi allievi sono Emanuele Barbella e Gennaro D’Alessandro.

1744: contrariamente a quanto sostenuto da Piccinni e Burney, de Leo muore in tale anno e, secondo quanto riferito dal Marchese di Villarosa, il musicista viene colpito da apoplessia, mentre scrive un’aria buffa de “La finta frascatana” che comincia con queste parole: “Voi par che gite/di palo in frasca”.
Viene trovato con la testa appoggiata sul suo clavicembalo e, in un primo momento, si crede che dorma: però è già deceduto.
Viene sepolto nella “Chiesa di Santa Maria di Montesanto”, a Napoli, dove riposano anche Alessandro Scarlatti ed altri musicisti della Scuola Napoletana.

Leo ha taglia media, colorito bruno, occhio vivace e personalità focosa.
Sebbene sia sostenuto, è gentile ed educato, è infaticabile nel suo lavoro, passa parecchio tempo della notte a comporre.
Ama molto le sue opere, ma sa prendersi la rivincita sui suoi rivali, all’occorrenza.
La sua morte provoca rimpianto, lascia lungamente il ricordo di sé e delle sue opere, oltre la scuola di cui è uno dei fondatori. 

Considerazioni sull’artista Leonardo Leo:

Con Alessandro Scarlatti e i contemporanei Nicola Antonio Porpora, Francesco Durante e Francesco Feo, de Leo condivide il merito di avere fondato la “Scuola di Napoli”, da cui provengono – per la durata di un secolo – molti compositori drammatici di classe.
Oltre ad essere un grande Professore, è un Artista ricco di arte musicale.
La sua Musica da Chiesa tocca il cuore e origina devozione.

Nel genere teatrale, de Leo è nobile, patetico e appassionato; e sortisce grandi effetti attraverso questi mezzi.
Piccinni lo elogia, in particolare per l’aria “Misero pargoletto”, dal “Demofoonte”, come espressione drammatica di grande bellezza.
Idem, Arteaga gli rivolge molti elogi.

 

Opere:

Serenate e pastorali:

. Il gran Giorno d’Arcadia (serenata per il giorno della nascita dell’arciduca d’Austria Leopoldo, 1716)
. Diana amante (serenata per la festa della contessa Daun, vice regina di Napoli, 1717)
. Le nozze in danza (pastorale cantata presso Baldassarre Cattaneo principe di San Nicandro per le nozze di suo figlio Domenico, duca di Casalmaggiore, e di Giulia di Capua, duchessa di Termoli, 1718)
. Serenata in lode del signor George Bingh, plenipotenziario del re d’Inghilterra, cantata dal cavaliere Nicolò Grimaldi e Marianna Benti Bulgarelli detta La Romanina, 1719) 

Drammi per musica:

. Sofonisba (Napoli, teatro San Bartolomeo, 1719)
. Cajo Gracco (Napoli, teatro San Bartolomeo, 1720)
. Bajazette (rappresentato al palazzo del viceré, 1722)
. Tamerlano (Roma, 1722)
. Timocrate (Venezia, 1723)
. Zenobia in Palmira (dramma di Apostolo Zeno per il teatro San Bartolomeo, 1725)
. Astianatte (cantato dalla Tesi e da Farinelli, 1725)
. La somiglianza (teatro dei Fiorentini, 1726)
. L’Orismene, overo dagli sdegni gli amori, commedia per musica in 3 atti (Teatro Nuovo (Napoli), 1726)
. Ciro riconosciuto (1727)
. Argene (1728)
. Catone in Utica, tragedia per musica in 3 atti, libretto di Pietro Metastasio (cantato nel Teatro San Giovanni Grisostomo a Venezia da Grimaldi, Domenico Gizzi, Farinelli, Giuseppe Maria Boschi e Lucia Facchinelli, 1728)
. La zingara (intermezzo, 1731)
. Intermezzi per l’Argene (1731)
. Amore dà senno (teatro Nuovo, 1733)
. Emira (con intermezzi di Ignazio Prota, 1735)
. La clemenza di Tito (1735)
. Onore vince amore (teatro dei Fiorentini, 1736)
. La simpatia del sangue (1737)
. L’Olimpiade (1737, ripresa nel 1743)
. Siface (1737)
. Le nozze di Psiche con Amore (1738 al Teatro San Carlo con Vittoria Tesi ed Angelo Amorevoli)
. Artaserse (1738, revisione del dramma di Leonardo Vinci)
. Festa teatrale (1739)
. Amor vuol sofferenza (1739)
. La contesa dell’Amore e della virtù (1740)
. L’Alidoro (1740)
. Alessandro (1741)
. Demoofonte (1741 con Giovanna Astrua e Caffarelli al Teatro San Carlo di Napoli)
. Andromaca (1742 con la Astrua e Caffarelli al San Carlo)
. Decebalo (festa per musica, 1743)
. Vologeso re dei Parti, dramma per musica in 3 atti, libretto di Apostolo Zeno, diretta da Giovanni Battista Somis (1743) al Teatro Regio di Torino
. La finta Frascatana (1744) (quest’opera fu terminata da Capranica poiché Leo era stato colto da apoplessia mentre vi lavorava). 

Altre opere di questo maestro le cui date non sono conosciute, sono:

. Lucio Papirio
. Arianna e Teseo (cantata teatrale)
. Evergete
. Il matrimonio nascosto
. Alessandro nell’Indie
. Il Medo
. Nitocri, regina di Egitto
. Il Pisistrate
. Il trionfo di Camilla
. Le nozze di Iole ed Ercole (cantata a tre voci)
. Achille in Sciro 

Oratori sacri:

. Oratorio per il Santo Natale
. Santa Geneviefa
. Santa Chiara, o L’infedeltа abbattuta (1712)
. Il trionfo della castità di Sant’ Alessio (1713) libretto Nicolò Corvo
. Dalla morte alla vita di Santa Maria Maddalena (1722) libretto Carlo de Pretis; perduto
. La Vergine addolorata per i tormenti del suo Ss. Figlio (1729)
. Oratorio per la Santissima Vergine del Rosario (1730)
. Sant’Elena al Calvario (1732) libretto Pietro Metastasio
. Perla festa di s. Vincenzo Ferreri (forse 1733)
. La morte d’Abel (1738) libretto Pietro Metastasio
. San Francesco di Paola nel deserto (1738)
. Il Verbo eterno e la Religione (1741) libretto Cesare Taviani 

Battuto al computer da Lauretta

 

 



Ritratto di Leonardo Leo, Pompeo Batoni, Conservatorio di San Pietro a Majella, Napoli:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Leonardo_Leo.png

File:Leonardo Leo.png

 



 


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