sabato 11 febbraio 2023

FRANZ LISZT

Franz Liszt (in ungherese Liszt Ferenc, in tedesco anche Franz von Liszt) nasce a Raiding il 22 ottobre 1811 e muore a Bayreuth, 31 luglio 1886.

E’ un Compositore, Pianista, Direttore d’Orchestra e Organista ungherese del periodo romantico ed è uno dei più grandi virtuosi del pianoforte di tutti i tempi; a lui si deve l’invenzione della forma concertistica del recital-pianistico.

I suoi genitori sono Adam Liszt e Maria Anna Lager.
Il padre è un funzionario al servizio del Principe Nicola II Esterhazy ed è musicista e cantante dilettante.
Negli anni alla Corte Esterhazy, ha modo di conoscere Franz Joseph Haydn e Johann Nepomuk Hummel.

Il padre di Franz Liszt avvia il figlio allo studio della Musica che dimostra un precoce talento musicale: all’età di undici anni, Liszt viene trasferito a Vienna con la famiglia, dove studia Composizione con Antonio Salieri e Pianoforte con Czerny.

1822: a Parigi, studia Teoria e Composizione con Ferdinando Paër ma, al Conservatorio, Luigi Cherubini non lo accetta perché gli studenti stranieri non sono ammessi.
Ma, mentre è a Parigi, esordisce con l’opera lirica “Don Sanche”, ma senza successo e, comunque, a Parigi, inizia una fortunatissima carriera concertistica che lo porta ad esibirsi in tutt’Europa.

1825: già conosciuto come Pianista, suona a Londra, alla presenza di Re Giorgio IV.

1826: è in tournée in Francia e in Svizzera, ma prosegue gli studi con Reicha.

1827: muore il padre, per cui Liszt interrompe il lavoro concertistico e si stabilisce a Parigi, dove intraprende l’insegnamento.

1830: assiste alla prima esecuzione della “Sinfonia Fantastica” di Hector Berlioz.
Lì, conosce Felix Mendelssohn e Fryderyk Chopin.

1832: presenzia ad un concerto di Niccolò Paganini; tale concerto lo ispira a riprendere l’attività riguardante il pianoforte e a dedicarsi allo studio approfondito dei problemi della tecnica pianistica.

1833: incontra la contessa Marie d’Agoult e l’anno seguente George Sand.
In questi anni, stende i “12 Studi d’esecuzione trascendentale”, i “Grandes études de Paganini” e la trascrizione della “Sinfonia Fantastica”.

1835-1839: Liszt intraprende un lungo viaggio-fuga con Marie d’Agoult che, per Liszt, abbandona il marito e le due figlie, giungendo in Svizzera: viaggio che ispirerà a Liszt l’ “Album d’un voyageur” e il primo libro delle “Années de pèlerinage”.

Dicembre 1835: nasce Blandine, la loro prima figlia.

Liszt non trascura il suo lavoro di Pianista e torna a Parigi per difendere la sua notorietà, specialmente nei confronti di Thalberg, con cui ingaggia una sfida musicale organizzata dalla Principessa di Belgiojoso.

1837: Liszt e Marie d’Agoult sono in Italia, dove nascono i loro figli Cosima e Daniel.
Il loro soggiorno si svolge, particolarmente, sul Lago di Como, a Venezia, a Milano (qui, verrà originata una polemica con il pubblico italiano, assolutamente digiuno di musica strumentale), Firenze, Roma e San Rossore.

Gli incontri e le amicizie sono molti e fruttuosi (Rossini, Bartolini, Ingres, Sainte-Beuve).
Moltissime pagine musicali richiamano questa esperienza, tra le quali il secondo libro delle “Années de pèlerinage”, e molti scritti pubblicati da Liszt sono relativi a questo viaggio e alla condizione musicale dell’epoca (soprattutto le “Lettres d’un Bachelier ès Musique”).
Secondo alcuni studiosi, questi articoli esternano il pensiero del musicista, ma escono da Marie d’Agoult.

Durante la sua carriera, Liszt contribuisce a diffondere la musica di molti compositori a lui contemporanei.
Importanti sono state al riguardo le sue trascrizioni ed esecuzioni di musiche di Beethoven e Schubert.
Legato a Fryderyk Chopin, nel 1840, incontra Robert Schumann e Richard Wagner, per lui persone stimate e fondamentali.
E’ legato particolarmente a Richard Wagner di cui diventerà suocero e di cui è grandissimo sostenitore, per cui contribuisce alle sue prime affermazioni.

Con Wagner, il legame è immediato per via del volere una musica per l’avvenire, e trasforma il Liszt “pianista-idolo delle folle” in uno dei più accesi sostenitori dell’arte totale wagneriana e ne è prova la documentazione tra i due compositori.

I concerti si susseguono con rapidità in giro per il mondo.

1844: interrompe il rapporto con Marie d’Agoult e, nel 1847, a Kiev, conosce la Principessa Carolyne zu Sayn-Wittgenstein, con la quale si trasferisce in Polonia.

1848: si insedia a Weimar, dove inizia la composizione di due poemi sinfonici: “Les préludes”e “Ce qu’on entend sur la montagne”.

A Weimar, è l’insegnante di Musica di Hans von Bülow, Emil von Sauer, Wendelin Weißheimer, Carl Tausig, Franz Bendel, Peter Cornelius, Hans von Bronsart, August Stradal, Karl Klindworth, Conrad Ansorge, Julius Reubke, Adele aus der Ohe, Rudolph Viole, Josef Weiß, Laura Rappoldi, Antal Siposs, Károly Aggházy, Eduard Lassen, Joseph Joachim e molti altri.

1849: Liszt aiuta il rivoluzionario Wagner a fuggire in Svizzera, durante la rivolta di Dresda; e, comunque, in questi anni, la creatività è molto intensa.

Fra i suoi tanti capolavori, nascono “Mazeppa”, la “Sonata”, i due “concerti per pianoforte ed orchestra”, il “Totentanz” e centinaia di pezzi pianistici.

1861: durante un viaggio a Parigi, suona per Napoleone III e conosce Georges Bizet.
Idem, 1861: a Roma, non può sposare la zu Sayn-Wittgenstein perché alla principessa non viene riconosciuta la nullità del precedente matrimonio.
Però, in questo periodo, tuttavia un forte impulso religioso inizia ad impadronirsi di Liszt.

1862: compone il “Cantico del sol” di San Francesco d’Assisi; nello stesso anno muore la primogenita Blandine e, in crisi spirituale, decide di entrare nel Monastero della “Madonna del Rosario” di Roma in quanto “solo la fede può essergli di vero conforto”.

1865: la figlia Cosima e Wagner hanno una figlia, Isolde, cui seguono
nel 1867: Eva e,
nel 1869: Siegfried.
Tutto ciò mina i rapporti fra Liszt e Wagner.

1864: scrive “La Notte”, in memoria di Blandine.

1865: diviene accolito della Chiesa cattolica e, in Vaticano, riceve la tonsura e gli Ordini Minori e, da quel momento, spesso, è indicato attraverso il suo titolo puramente onorifico di “Abbé Liszt” (pari all’italiano “Padre” o “Don”).
E’ terziario francescano e canonico nella Cattedrale di Albano Laziale (Roma).

Liszt si rivolge sempre più verso le composizioni sacre, per cui compone la “Missa Choralis” e il “Christus”.
Nell’ultimo periodo di vita, Liszt lavora assiduamente come compositore e organizzatore di eventi musicali a Weimar e a Lipsia insieme al pianista russo Alexander Ilyich Siloti.

Gradisce davvero molto la musica russa, ammira il Gruppo dei “Cinque” e conosce personalmente Aleksandr Porfir’evič Borodin che va a trovarlo due volte, a Weimar.

1886: durante il “Festival di Bayreuth” (ossia, il “Festival wagneriano” perché ideato da Wagner), Liszt si ammala gravemente di polmonite e muore il 31 luglio 1886. 


In memoria di Liszt:

A Liszt sono intitolati il cratere Liszt su Mercurio, l’Aeroporto Internazionale di Budapest e l’asteroide “3910 Liszt”.

Vari dei suoi pezzi sono entrati nel repertorio della Musica Classica e sono conosciuti da un vasto pubblico; tra essi la celeberrima “Rapsodia ungherese n. 2 in Do Diesis Minore”, il “Sogno d’amore n. 3”, il “Mefisto Valzer”, la “Ballata in Si minore”, il “Concerto in Mi Bemolle Maggiore” e la “Sonata in Si Minore”. 

Lo stile interpretativo di Liszt Pianista:

Pianisticamente, Franz Liszt è considerato uno dei più grandi virtuosi del 1800 e di tutti i tempi.

1827: dopo l’interruzione della carriera concertistica, a seguito della morte del padre, Liszt -spesso – si concede libertà nelle interpretazioni delle partiture < per compiacere il pubblico dei salotti parigini e le sue espressioni del viso e la sua gestualità riflettono ciò che sta suonando, tanto da essere preso in giro sovente dalla stampa del tempo >. 


Repertorio:

1840-1845: Liszt gira l’Europa e i cinque brani più eseguiti sono il “Grand Galop Chromatique”, “Der Erlkönig” (da Franz Schubert: trascrizione a cura di Liszt stesso), “Réminiscences de Don Juan”, “Réminiscences de Robert le Diable” e “Réminiscences de Lucia de Lammermoor”.
Tra le opere di altri compositori, si notano “Invito alla Danza” di Carl Maria von Weber, le “Mazurche” di Frédéric Chopin, studi di compositori come Ignaz Moscheles e Ferdinand Hiller, oltre ad opere maggiori di compositori come Beethoven, Weber, Hummel e, ogni tanto, anche opere di Bach, Händel e Domenico Scarlatti.

Liszt accompagna anche vari artisti o suona come solista insieme ad un’orchestra, interpretando frequentemente il “Konzertstück” di Weber, il Concerto “Imperatore” e la” Fantasia corale” di Beethoven, oltre a presentare la revisione del suo “Hexaméron, per piano e orchestra”.
Oltre al “Septeto” di Hummel, il suo repertorio include il “Trio Arciduca” e la “Sonata a Kreutzer” di Beethoven, una grande selezione di brani di compositori come Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, ancora Beethoven e, in particolare, Schubert.

Non trovando musicisti da inserire nel programma, è il primo musicista ad eseguire un “Recital per pianoforte ‘ solista’ “.
Tale termine viene inventato dalla Casa Editrice “Frederick Beale”, che lo consiglia per il Concerto di Liszt al “Hanover Square Rooms” di Londra del 9 giugno 1840, anche se Liszt, i primi concerti solistici, li tiene dal marzo 1839. 


Strumenti:

1862: Liszt predilige fortemente il pianoforte “Boisselot” e lo esprime nella sua lettera a Xavier Boisselot, segnalando che, < Sebbene i tasti siano quasi consumati dalle battaglie combattute contro di loro dalla musica del passato, del presente e del futuro, non accetterò mai di cambiarlo, e ho deciso di tenerlo fino alla fine dei miei giorni, come collaboratore di lavoro privilegiato >.
Tale strumento, oggi, non può più essere utilizzato e, nel 2011, su richiesta della “Klassik Stiftung Weimar”, il Pianista Paul McNulty, esperto nel ricostruire pianoforti d’epoca, realizza una copia di questo pianoforte Boisselot, che ora è in mostra accanto allo strumento di Liszt. 


Liszt nella cultura di massa:

10 agosto 1936-31 gennaio 1942: in Ungheria, viene coniata ed usata una moneta da due pengő dedicata a Liszt, dove si legge il motto < LISZT FERENC A NAGY MAGYAR ZENEKÖLTO EMLÉKÉRE, 1811-1886 >, traducibile come < In memoria di Franz Liszt, il grande compositore ungherese >.

Spesso l’immagine di Liszt è stata usata per coniare monete o per emettere francobolli, in molti casi, per segnare gli anniversari di nascita o di morte.

La sua immagine viene utilizzata anche per statue o busti commemorativi in varie città d’Europa, come ad esempio Eisenstadt, Vienna, Weimar, Raiding, Bayreuth, Kalocsa, Budapest, Mecseknádasd e Kiev, tra le altre.

Oltre agli ambienti musicali, Liszt lo troviamo anche in Letteratura e nel Cinema.
Ad esempio, nel racconto “Edward the Conqueror” (1953), di Roald Dahl, una donna crede che Franz Liszt si sia reincarnato nel suo gatto.
Questa storia fa parte della serie televisiva “Tales of the Unexpected”, trasmessa per la prima volta nel 1979.

1986: a Utrecht, cent’anni dopo la morte del compositore, ogni tre anni, vi si svolge l’importante “Concorso Pianistico Internazionale Franz Liszt”.

L’asteroide “3910 Liszt”, scoperto il 16 settembre del 1988 da Eric Walter Elst, viene intitolato in onore del compositore ungherese.

1999: dopo quindici anni di lavoro, la Casa “Hyperion” conclude la registrazione dell’opera completa per pianoforte di Liszt, in un totale di novantaquattro CD, riunita in cinquantasette volumi.
Tutti i lavori sono stati registrati dal Pianista australiano Leslie Howard.

Le sue composizioni fanno da sfondo anche ad un romanzo di Haruki Murakami, ossia “L’incolore Tazaki Tsukuru” e i suoi anni di pellegrinaggio, in particolare per “Le Mal du pays”. 


Cinema, televisione e radio:

Sulla vita di Franz Liszt, sono stati girati vari film, in numerose occasioni:

. 1955: “Lola Montès”, film francese con la regia di Max Ophüls, dove appare impersonato dall’attore tedesco Will Quadflieg.

. 1960: “Estasi” (il titolo originale del film è “Song Without End”), film che si basa sulla vita del compositore ed è diretto da Charles Vidor, prima di essere sostituito a metà ripresa da George Cukor, dopo la morte del primo; l’attore Dirk Bogarde interpreta il ruolo di Liszt e l’attrice Capucine interpreta Carolyne Wittgenstein.

. 1975: la vita di Liszt è la trama del film del regista inglese Ken Russell.
Il film ha, per titolo, “Lisztomania” e i personaggi vengono interpretati da Roger Daltrey, nel ruolo del compositore ungherese, e da Paul Nicholas, in quello di Richard Wagner.

Le sue composizioni sono state utilizzate come parte della colonna sonora di più di 170 film, tra cui:

. “Eyes Wide Shut”, l’ultimo film di Stanley Kubrick, in cui si riconosce “Nuages gris”.

. “Hannibal Lecter – Le origini del male”, di Peter Webber – in cui viene interpretata la trascrizione realizzata da Liszt per pianoforte del “Preludio e Fuga in la minore, BWV 543 di Bach”.

. “Fame”, di Kevin Tancharoen, il “Concerto per pianoforte e orchestra n. 1” appartiene alla colonna sonora.

Inoltre la Rapsodia ungherese n. 2 è stata utilizzata in diversi film, come:

. “The Majestic” di Frank Darabont.

. “Chi ha incastrato Roger Rabbit” di Robert Zemeckis.

. Il cortometraggio animato della serie Tom & Jerry Jerry pianista, vincitore dell’Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione nel 1947.

. “Liebestraum n º 3” (“Sogno d’amore”) è un altro brano che è stato largamente utilizzato e può essere ascoltato in:

. I gattoni di Gregory Poirier.

. Eva contro Eva di Joseph L. Mankiewicz.

Nel Cinema, Il poema sinfonico “Les préludes che si può ascoltare in sette episodi di “Tiny Toon Adventures”.

2011: la RSI-Rete2 produce un originale radiofonico (in Italiano) dal titolo “Liszt et Marie”, il cui autore è Giorgio Appolonia, e gli interpreti principali sono Claudio Moneta, Alessia Vicardi, Adele Pellegatta per la regia di Claudio Laiso.

2013: il Pianista e Compositore Roberto Piana crea una composizione per pianoforte dal titolo “Après une lecture de Liszt”, basata su temi e frammenti di composizioni di Liszt.
23 Maggio del 2013: si tiene la “prima” assoluta del lavoro presso il “Wheaton College” (Illinois) col Pianista Antonio Pompa-Baldi che, successivamente, lo incide per l’Etichetta “TwoPianists”.


Composizioni:

. Concerto per pianoforte e orchestra n. 1
. Concerto per pianoforte e orchestra n. 2
. Concerto pathetique per due pianoforti
. Totentanz
. Album d’un voyageur
. Anni di pellegrinaggio
. Grandes études de Paganini da Niccolò Paganini
. Mazeppa da Victor Hugo
. 19 rapsodie ungheresi
. 12 studi op.1
. Harmonies poétiques et religieuses (Armonie poetiche e religiose)
. 3 Studi da concerto (Il Lamento, La Leggerezza, Un Sospiro)
. Ab Irato (Studio da concerto)
. 2 Studi da concerto (Waldesrauschen, Gnomenreigen).
. Grand Concerto solo
. Grand Galop Chromatique
. Le Rossignol
. Consolations (Consolazioni)
. 12 Studi d’esecuzione trascendentale
. Sonata in si minore
. Variazioni su «Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen» (Johann Sebastian Bach)
. 2 Leggende (S. Francesco d’Assisi che predica agli uccelli; S. Francesco da Paola che cammina sulle acque)
. Rhapsodie espagnole. Folies d’Espagne et Jota aragonesa
. Arbre de Noël (Albero di Natale)
. La lugubre gondola.
. Mefisto valzer
. Historische ungarische Bildnisse (Ritratti storici ungheresi)
. Trascrizione per pianoforte solo della Danza macabra op. 40 di Camille Saint-Saëns
. Grosso Pezzo da Concerto sulle Romanze senza parole di Felix Mendelssohn per due pianoforti.
. Sinfonie di Beethoven (Liszt) 

Poemi sinfonici:

. Poema sinfonico n. 1: Ce qu’on entend sur la montagne (Quel che si ascolta sulla montagna; da Victor Hugo)
. Poema sinfonico n. 2: Tasso. Lamento e trionfo (da Byron)
. Poema sinfonico n. 3: Les préludes (da Alphonse de Lamartine)
. Poema sinfonico n. 4: Orpheus
. Poema sinfonico n. 5: Prometheus
. Poema sinfonico n. 6: Mazeppa (da Victor Hugo)
. Poema sinfonico n. 7: Festklänge (Suoni di festa)
. Poema sinfonico n. 8: Héroïde funèbre (Lamento d’eroe)
. Poema sinfonico n. 9: Hungaria
. Poema sinfonico n. 10: Hamlet (da William Shakespeare)
. Poema sinfonico n. 11: Hunnenschlacht (Battaglia di Unni; ispirato ad un dipinto di Wilhelm Kaulbach)
. Poema sinfonico n. 12: Die Ideale (da Friedrich Schiller)
. Poema sinfonico n. 13: Von der Wiege bis zum Grabe (Dalla culla alla tomba; ispirato ad un dipinto di Mihály von Zichy) 

Opere sinfonico-vocali:

. Faust-Symphonie, sinfonia corale, da Johann Wolfgang von Goethe
. Dante-Symphonie, sinfonia corale, da Dante Alighieri
. Cantico del Sol di S. Francesco d’Assisi da S. Francesco d’Assisi
. Christus dalle Sacre Scritture e dalla Liturgia Cattolica
. Die Glocken des Strassburger Münsters (Le campane della Cattedrale di Strasburgo) da Henry Wadsworth Longfellow
. Die Legenda der heiligen Elisabeth (La leggenda di S. Elisabetta)
. Don Sanche, opera lirica in un atto, libretto Thèaulon Rancè 1825 diretta da Rodolphe Kreutzer con Adolphe Nourrit all’Académie Royale de Musique di Parigi (la marcia di quest’opera è stata utilizzata dal compositore Francisco Manuel da Silva per l’Inno nazionale del Brasile)

. Missa solemnis zur Einweilhung der Basilika in Gran (Messa solenne per la consacrazione della basilica di Gran)
. Requiem R488, per doppio coro maschile e orchestra
. Ungarische Krönungs-Messe (Messa ungherese per l’incoronazione)
. Via crucis per soli, coro e organo (o pianoforte) 

Musica da camera:

. Zwei Waltzer, per violino e pianoforte
. Duo (Sonata) – Sur des thèmes polonais, per violino e pianoforte
. Grand duo concertant sur la Romance de M.Lafont Le Marin, per violino e pianoforte
. Epithalam zu Eduard. Reményis Vermählungsfeier, per violino e pianoforte
. Am Grabe Richard Wagner, per arpa e archi 

Discografia:

. Poemi sinfonici completi (London Philharmonic Orchestra, Bernard Haitink (direttore), Decca, 4 CD, 2010)
. 3 Sonetti del Petrarca, Lieder (Cyprien Katsaris (pianoforte), Margaret Price (cantante) Apex, CD, 2011)
. Poemi sinfonici, Sinfonia Dante, Due leggende (BBC Philharmonic Orchestra, Gianandrea Noseda (direttore), Chandos, CD, 2009)
. Liszt. My piano Hero (Wiener Philharmoniker, Valery Gergiev (direttore), Lang Lang (pianoforte), Sony Classical, 2 Vinile LP, 2011)
. The complete piano music (Leslie Howard (pianoforte), Hyperion, 99 CD, 2011)
. Venezia e Napoli – piano works – (Costantino Catena (pianoforte), Camerata Tokyo, 2CD, 2012)
. Duo Sonata. Complete works for violin and piano (Mauro Tortorelli (violino), Costantino Catena (pianoforte), Camerata Tokyo, 2CD, 2011)
. Studi di esecuzione trascendentale. Trascrizioni da opere (Michele Campanella (pianoforte), Brilliant Classics, 6 CD, 2011)
. Rapsodie ungheresi (Artur Pizarro (pianoforte), Brilliant Classics, CD, 2008)
. Gli ultimi capolavori (Michele Campanella (pianoforte), Brilliant Classics, CD, 2011)
. Sonata in si minore, trascrizioni da Schubert e Schumann (Anna Kravtchenko (pianoforte), Universal Classic, CD, 2009)
. The Liszt recordings (Krystian Zimerman (pianoforte), Deutsche Grammophon Gesellschaft, 2 CD, 2011)
. Concerti per pianoforte e orchestra nn. 1 e 2, Les Préludes (Wiener Philharmoniker, Wiener Symphoniker, Carlo Maria Giulini (direttore), Giuseppe Sinopoli (direttore), Lazar Berman (pianoforte) Deutsche Grammophon Gesellschaft, CD, 2012)
. Riko Fukuda, Tomias Koch. Chopin, Mendelssohn, Moscheles, Hiller, Liszt. Grand duo Œuvres pour duo de pianofortes. Pianoforti Graf 1830, 1845.
. Pascal Mantin. Franz Liszt. “Un Sospiro”. Pianoforte Erard (UT3-Records, CD, 2007)
. Michele Campanella. “Franz Liszt: Sonata in si minore, Fünf klavierstücke, Deux Legends, Ballade no 2”. Pianoforte Bechstein appartenuto a Liszt (Odradek Records, CD, 2017).
. Michele Campanella. “Franz Liszt: Années de Pèlerinage (opera completa)”. Pianoforte Bechstein appartenuto a Liszt (Odradek Records, CD, 2020). 

Onorificenze:

Cavaliere dell’Ordine Pour le Mérite (Impero tedesco) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine Pour le Mérite (Impero tedesco)
— 31 maggio 1842
Medaglia dell’Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti (Regno di Baviera) – nastrino per uniforme ordinaria Medaglia dell’Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti (Regno di Baviera)
— 1884
Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Santa Sede) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Santa Sede) 

Battuto al computer da Lauretta

 

 

Franz Liszt:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Liszt_(Lehmann_portrait).jpg

LIEBESTRÄUME (SOGNO D’AMORE), brano per pianoforte:

 

LES PRÉLUDES, poema sinfonico, dirige Daniel Barenboim con la Berlin Philharmoniker – Staatsoper Berlin (1998): https://youtu.be/jb2bkVQwtBs

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