sabato 25 febbraio 2023

DARIUS MILHAUD

Darius Milhaud nasce a Marsiglia il 4 settembre 1892 e muore a Ginevra il 22 giugno 1974.

E’ un compositore francese.

1909: Milhaud si reca a Parigi per iscriversi al Conservatorio dove studia fino al 1915, dal momento che appartiene ad una famiglia amante della Musica.
Uno dei suoi insegnanti di Orchestrazione è Paul Dukas.
In questo periodo, conosce Georges Auric e Arthur Honegger, diventandone amico.

Durante la Prima Guerra Mondiale, viene riformato a causa di una malattia reumatica da cui affetto.

Durante gi studi al Conservatorio, scrive varie musiche tra cui il “Concerto n.1 per pianoforte” (del 1913) e le musiche di scena sulla “Trilogia di Eschilo”, la cui traduzione è di Paul Claudel, suo collaboratore in più occasioni.

1918: Milhaud, dopo il contatto con Cocteau e Satie, entra nel Gruppo de “I Sei”.

Claudel diventa Ministro plenipotenziario a Rio de Janeiro, dopodiché gli chiede di diventare suo Segretario e Milhaud accetta.
In Brasile conosce e si entusuasma alle musiche sudamericane delle quali testimonia in opere come “Le bœuf sur le toit” e “Saudades do Brazil”.

Viaggia molto come Direttore d’Orchestra e come Critico Musicale e, nel 1923, mentre si trova negli Stati Uniti, scopre il Jazz.

1925: sposa la cugina Madeleine Milhaud, da cui ha il figlio Daniel.

1940: Milhaud,essendo di fede ebraica, dovendo sfuggire ai Nazisti, ritorna negli Stati Uniti, dove Pierre Monteux gli procura un posto come Insegnante di Composizione al “Mills College” di Oakland (ruolo che ricopre fino al 1971).
Due suoi allievi sono Burt Bacharach e Philip Glass.

1947: si stabilisce nuovamente a Parigi dove insegna al Conservatorio e, dall’anno seguente è incaricato di dirigere la Sezione Musicale di Radio France.

1952: la sua fede ebraica è presente anche dalla sua ultima opera, “David”.

L’artrite reumatoide che gli era stata diagnosticata lo costringe alla paralisi, obbligandolo ad abbandonare quasi del tutto le sue attività.

1971: viene eletto all’Accademia delle Belle Arti.

Muore a Ginevra all’età di 81 anni. 


Stile:

Darius Milhaud lascia più di 450 opere comprendenti Lavori teatrali, Balletti, Musiche di scena e Musica corale, Composizioni per voci e strumenti, Musica da Camera e per Pianoforte.

Il suo stile subisce una influenza da parte di Satie e dai ritmi esotici, specialmente brasiliani (conosciuti nei suoi viaggi).

Fin dalle prime composizioni, ricorre alla politonalità presente in molti suoi lavori.

Così, è stato detto:
< Il suo stile è ironico e moderno, con un contrappunto notevole e un’armonia forte che sconfina anche nell’atonalità >. 


L’attività didattica:

Milhaud ha lunga carriera musicale e non è solo un grande compositore, ma è anche un grande insegnante che riesce a crescere allievi destinati a fama mondiale: musicisti classici e grandi della Musica Jazz e Pop:

. Burt Bacharach
. Dave Brubeck
. Pierre Max Dubois
. Philip Glass
. György Kurtág
. Eugene Kurtz
. Steve Reich
. Pete Rugolo
. Karlheinz Stockhausen
. Morton Subotnick
. Iannis Xenakis 


Opere:

. “Tambourin”dalla “Suite d’après Corrette” per oboe, clarinetto e fagotto, Op.161b (1937); tratta dalle musiche di scena per “Jules César”, Op.158 (1936) 


Balletti:

. L’uomo e il suo desiderio
. Le bœuf sur le toit (1920)
. Le Train Bleu (1922)
. La creazione del mondo (1923)
. Salade (1924) 


Concerti:

. Concerto n. 1 per pianoforte (1913)
. Concerto per percussione e piccola orchestra, Op.109 (1929-1930)
. Concertino de printemps, per violino e piccola orchestra, Op.135 (1934)
. Concerto per marimba, vibrafono e orchestra op.278, (1938)
. Concertino d’automne, per 2 pianoforti e 8 strumenti, Op.309 (1951)
. Concertino d’été, per viola e orchestra da camera, Op.311 (1951)
. Concertino d’hiver, per trombone e archi, Op.327 (1953)
. “Scaramouche” op. 165c, per sassofono contralto (o clarinetto) e orchestra in Si bemolle maggiore (1939)
(la versione per due pianoforti op. 165b è del 1937).
. Concerto n. 2 per pianoforte (1941)
. Suite per violino e orchestra (1945)
. Concerto n. 2 per violoncello (1945)
. Concerto per arpa e orchestra (1954 con Nicanor Zabaleta diretto da Nino Sanzogno al Teatro La Fenice di Venezia)
. Concerto per oboe e orchestra (1958)
. Concerto per Clarinetto e Orchestra 


Musica sinfonica:

. “Le bœuf sur le toit” (sinfonia cinematografica su motivi sudamericani) (1919)
. Saudades do Brazil (1920)
. Cinque studi per pianoforte e orchestra op.63 (1920)
. 12 Sinfonie (1939-1961)
. Le Carnaval d’Aix, fantasia per pianoforte e orchestra op.83b (1926)
. Suite provençale per orchestra (1937 al Teatro La Fenice di Venezia)
. Suite francese per orchestra (1944) 


Musica da camera:

. 18 quartetti per archi (1912-1950)
. Sonatine per flauto e pianoforte: I. Tendre – II. Souple – III. Clair (a Louis Fleury e Jean Wiéner, 1922)
. Sonatina per clarinetto e pianoforte (1927)
. Duo Concertante per Clarinetto e Pianoforte
. Suite per Clarinetto, Violino e Pianoforte
. Sonate per arpa (a Anne Adams, 1972)
. Adieu per voce, flauto/ottavino, viola e arpa su testo estratto da Una stagione all’inferno di Arthur Rimbaud (a Cathy Berberian, 1965)
. Sonata per flauto, oboe, clarinetto e pianoforte op. 47 (1918)
. Chitarra
. Segoviana (1957) 


Musica vocale:

. Canti popolari ebraici
. Catalogo dei fiori
. Il ritorno del figliol prodigo
. Funzioni sacre del Sabato mattina. 


Opera:

. La brebis égarée op. 4 (1910-14)
. Esther de Carpentras op. 89 (1910-14, prima esecuzione 1925)
. Agamemnon op. 14, ‘musiche di scena’ per voci (Orestiean Trilogy No. 1) (1913-14)
. Les Choëphores op.24, ‘musiche di scena’ per voci (Orestiean Trilogy No. 2) (1915 ed integrale nel 1927 al Palais Garnier di Parigi)
. Les euménides op. 41, ‘opera’ (Orestiean Trilogy No. 3) (1917-23)
. Les Malheurs d’Orphée opus 85 (1924, première 1926)
. Le Pauvre Matelot op. 92 (Jean Cocteau) (1926)
. L’enlèvement d’Europe op. 94 (Opéra-minutes No. 1) (1927)
. L’abandon d’Ariane op. 98 (Opèra-Minutes No. 2) (1927)
. Le Délivrance de Thésée op. 99 (Opèra-Minutes No. 3) (1927)
. Christophe Colomb op. 102 (Paul Claudel) (1930 al Staatsoper Unter den Linden diretta da Erich Kleiber, revisionata 1968)
. Maximilien op. 110 (Hoffman su Franz Werfel) (1932 al Palais Garnier di Parigi)
. Opéra du Gueux op.131, ballad opera su L’opera del mendicante di John Gay (1939)
. Médée op. 191, libretto di Madeleine Milhaud (sua cugina e moglie) (1938)
. Bolivar op. 236, libretto di Madeleine Milhaud da Jules Supervielle (1950 al Palais Garnier . di Parigi diretta da André Cluytens)
. David op. 320 (1952-3, 1954) (concerto a Gerusalemme) 1955 (rappresentata al Teatro alla Scala di Milano diretta da Nino Sanzogno con Marcella Pobbe, Eugenia Ratti, Jolanda Gardino, Angelo Mercuriali, Mario Carlin, Giuseppe Modesti, Anselmo Colzani, Afro Poli, Nicola Rossi-Lemeni, Italo Tajo e Nicola Zaccaria)
. Fiesta op. 370 (Boris Vian) (1958)
. La Mère coupable op. 412, libretto di Madeleine Milhaud dal dramma omonimo di Beaumarchais (1964)
. Saint-Louis, roi de France opera-oratorio op. 434 (Claudel) (1970) 


Battuto al computer da Lauretta

 

 

DARIUS MILHAUD:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Milhaud_Darius_1926.jpg

 

  

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