lunedì 11 luglio 2022

CLAUDIO ABBADO: UN ECCELLENTISSIMO DIRETTORE D'ORCHESTRA (PARTE SECONDA)


SECONDA PARTE 


1968-1986: Da “La Scala” di Milano alla “Staatsoper” di Vienna

Abbado e il Teatro “Alla Scala”  

1968: il Teatro "La Scala" avrebbe perso di buona reputazione internazionale, in quanto "ambiente turbolento e inaffidabile", per cui la preferenza caduta su un Direttore d'orchestra giovane e  non molto conosciuto, sorprende, ma tutto viene superato specialmente nel 1972 con la nomina di Paolo Grassi come sovrintentente in sostituzione di Antonio Ghiringhelli (sovrintendente da 27 anni).                

Abbado rivoluziona il repertorio internazionalizzando e inserendo musicisti eseguiti raramente: Berg, Stravinskij, Schönberg. 
Inoltre, fa commissionare e rappresentare "Samstag aus Licht" di Stockhausen, oltre ad eseguire musiche di compositori non molto eseguiti in Italia come Mahler e Bruckner e ospita Direttori mondiali come Karl Böhm, Herbert von Karajan, Carlos Kleiber, Leonard Bernstein, Riccardo Muti, Georg Solti. 

Nel 1982, viene istituita ufficialmente la Filarmonica della Scala. 

Dall'anno 1972, vengono creati i Concerti per studenti e lavoratori come divulgazione culturale, il cui scopo è di avvicinare alla Musica e al Teatro anche le classi sociali meno abbienti (che riceveranno, comunque, l'accusa di "populismo") e sortendo successo e ricevendo l'appoggio incondizionato di artisti come - ad esempio - il pianista Maurizio Pollini. 

Queste iniziative provocano incomprensioni e rimproveri, specialmente fra gli abbonati che si adattano  in modo notevole. 

L'ormai grande popolarità di Abbado in Milano e il reinserimento de "La Scala" nella Musica Classica mondiale, il supporto delle amministrazioni comunali (Con i Sindaci Aldo Aniasi [da me, conosciuto: una persona squisita] e Carlo Tognoli) permettono ad Abbado e Grassi di operare liberamente (almeno, agli inizi). 

1969: rappresentazioni di "Oedipus Rex" di Stravinskij con Marilyn Horne e di "Lucia di Lammermoor" (regia di Giorgio De Lullo e con il baritono Piero Cappuccilli) e 

dirige la "prima" di "Suite da camera da Intolleranza 1960" di Luigi Nono (King's Theatre di Edimburgo). 

Propone il ciclo completo delle sinfonie di Gustav Mahler, in dicembre; a Milano, è presente  "Il barbiere di Siviglia" di Rossini con Luigi Alva e Teresa Berganza, che verrà rappresentata  anche nel 1972 al Festival di Salisburgo per l'anniversario rossiniano.

1970: in quest'anno beethoveniano, a "La Scala", dirige "Don Carlos" con Nicolai Ghiaurov, Plácido Domingo, Piero Cappuccilli, Martti Talvela e Shirley Verrett, nel settembre inizia a  collaborare con la "London Symphony Orchestra", con cui registrerà parecchio  nei quindici anni seguenti, e diventa direttore ospite della Boston Symphony Orchestra.

1971: diventa Direttore principale dei "Wiener Philharmoniker". 

In gennaio, riprende l'allestimento de "Il Barbiere di Siviglia" a "La Scala" con Alva (Ugo Benelli nelle repliche), Enzo Dara e Sesto Bruscantini; in marzo viene rappresentato il "Wozzeck" di Alban Berg, opera inusuale per questo teatro, ma che il Maestro Abbado riprenderà negli anni futuri. 

Settembre 1971: al Maggio Musicale Fiorentino e ad Edimburgo,  viene rappresentata "La Cenerentola" di Rossini con Teresa Berganza, Luigi Alva e Renato Capecchi. 

Molto artistica è la rappresentazione di "Simon Boccanegra" di Verdi: dopo il debutto a Monaco di Baviera, apre la "Stagione Lirica Scaligera 1971-1972", con Mirella Freni, Piero Cappuccilli e Nicolai Ghiaurov, sotto la regia di Giorgio Strehler. 

1972: diventa Primo Direttore Ospite della London Symphony Orchestra. 

Paolo Grassi diventa sovrintendente de "La Scala" (fondatore, assieme a Giorgio Strehler, del "Piccolo Teatro" di Milano) e figura carismatica della cultura milanese.  

Dirige la "prima" assoluta di "Como una ola de fuerza y luz" di Luigi Nono con Maurizio Pollini, "Aida" con Martina Arroyo, Fiorenza Cossotto, Placido Domingo, Nicolai Ghiaurov, Piero Cappuccilli (nelle repliche, Jessye Norman), poi ripresa a Monaco di Baviera in occasione delle Olimpiadi, assieme alla "Messa di Requiem" di Verdi. 

Viene creato il primo film-opera con Jean-Pierre Ponnelle: "Il Barbiere di Siviglia" di Gioachino Rossini con Teresa Berganza, Luigi Alva, Hermann Prey, Enzo Dara e Paolo Montarsolo.

1973: revisiona le musiche de "I Capuleti e i Montecchi" per il Teatro "La Fenice" di Venezia.   Aprile: "La Cenerentola" è a "La Scala", con Luigi Alva (Ugo Benelli nelle repliche), Renato Capecchi e Lucia Valentini; opera che porta anche al "Theater an der Wien" con Teresa Berganza, Ugo Benelli, Paolo Montarsolo e Enzo Dara/Renato Capecchi. 

La Stagione Lirica de "La Scala" vede "L'italiana in Algeri" sempre con la regia di Jean-Pierre Ponnelle; nel cast: Teresa Berganza (Lucia Valentini Terrani, nelle repliche), Ugo Benelli, Paolo Montarsolo ed Enzo Dara. 

Dicembre: ritorna "Simon Boccanegra" con Piero Cappuccilli e Mirella Freni.

1974: a febbraio, a "La Scala", ritorna "La Cenerentola" con Alva, Dara e Valentini Terrani, e viene rappresentata "Le nozze di Figaro" di Mozart con Hermann Prey, Freni, José van Dam e Berganza. 

A Mosca, la tournée comprende Simon Boccanegra, Aida, La Cenerentola (con Berganza,  Benelli, Alva e, nelle repliche, Montarsolo, Dara, oltre a "La Messa di Requiem"). 

L'Inaugurazione della Stagione de "La Scala", questa volta, vede Karl Böhm, che dirige "Fidelio" di Beethoven. 

Per la fine dell'anno allestisce una spettacolare versione de "L'amore delle tre melarance" di Sergej Prokof'ev, con Dara ed Alfredo Mariotti, per la regia di Giorgio Strehler.

1975: al Covent Garden di Londra "Un ballo in maschera" di Verdi è diretta al "Covent Garden" di Londra con la regia di Schenk e con Reri Grist, Plácido Domingo, Piero Cappuccilli e Katia Ricciarelli.  

Aprile: al Teatro "Lirico" di Milano, si ha la "prima" di "Al gran sole carico d'amore"  dell'amico Luigi Nono; dopodiché, ritorna "L'Italiana in Algeri" con Marilyn Horne/Lucia Valentini Terrani, Luigi Alva (Benelli, nelle repliche), e Dara. 

Stagione 1975-1976: Apertura con "Macbeth" di Verdi, interpretato da Verrett, Cappuccilli, Ghiaurov e Mariotti e, a dicembre, viene rappresentata nuovamente "La Cenerentola" con Alva, Dara e Berganza. 

1976: inizio d'anno con "Simon Boccanegra", seguito da "La Cenerentola" e il "Requiem" di Verdi. 

Settembre: tournée negli USA con "Simon Boccanegra", "Macbeth", "Messa di Requiem" e "Cenerentola".  

1977: Carlo Maria Badini subentra a Paolo Grassi come Sovrintendente  del Teatro "Alla Scala"; Grassi diventa Presidente della RAI. 

Presentazione di una nuova edizione del "Wozzeck" di Berg, con la regia di Luca Ronconi. 

Poi, dirige la "London Symphony Orchestra" con cui allestisce "Carmen" di Georges Bizet con Mirella Freni, Plácido Domingo e Teresa Berganza al "Festival di Edimburgo". 

Stagione sinfonica: dirige alcuni concerti con Isaac Stern,  rappresentando la "prima" assoluta di "Berceuse variata" di Salvatore Sciarrino, con Margaret Price, nella Sala "Verdi" del "Conservatorio Giuseppe Verdi" (Milano). 

"Don Carlos" di Verdi apre la Stagione Scaligera d'opera (bicentenario del teatro) con una versione integrale critica completa e rivista, sotto la regia di Luca Ronconi: cast stellare con José Carreras, Mirella Freni, Piero Cappuccilli, Elena Obraztsova e Nicolai Ghiaurov. 

Collabora con Franco Zeffirelli per "Un Ballo in maschera" con Cappuccilli, Pavarotti, Obraztsova e Verrett. 

La felice collaborazione discografica con "Deutsche Grammophon" nel settore sinfonico lo lega alla "Chicago Symphony Orchestra" che viene riportata all'antico sfarzo dalla direzione artistica di sir Georg Solti. 


Battuto al computer da Lauretta 

Nessun commento:

Posta un commento