mercoledì 22 marzo 2023

CARL ORFF

Carl Orff nasce a Monaco di Baviera il 10 luglio 1895 e muore a Monaco di Baviera il 29 marzo 1982.

E’ un compositore tedesco, noto soprattutto per i famosissimi “Carmina Burana” (del 1937).
Si occupa intensamente di Pedagogia e Didattica, attraverso lo “Orff-Schulwerk”, per cui influenza in modo significativo l’educazione musicale.


Inizi:

Come musicista ha, fra i suoi allievi più importanti, i compositori Wilhelm Killmayer e Winfried Hiller.

La sua famiglia è di origine bavarese ed è composta da militari amanti della Musica e degli studi storici.
Suo nonno è pianista ed è – nel 1866 – fra i fondatori dell’ancor oggi esistente Associazione Orchestrale Dilettantesca “Wilde Gung’l”.
Il padre, in tale Orchestra, suona il contrabbasso e il pianoforte.
Sua madre è una bravissima pianista che si è formata con Joseph Giehrl (allievo di Franz Liszt e amico di Richard Strauss).

Carl comincia a studiare pianoforte all’età di cinque anni e, più tardi, si perfeziona con Hermann Zilcher (compositore e pianista).
Studierà anche Organo e Violoncello, oltre a restare affascinato dal teatro acquisendo attraverso l’Opera e con la tradizione sinfonica austro-tedesca, amando le Opere Romantiche e i “Musikdramen” wagneriani e straussiani, oltre alle Musiche di Mozart, Beethoven, Schubert e Bruckner. 


Giovinezza e acquisizione di esperienza musicale:

1912-1914: studia presso la “Akademie der Tonkunst” di Monaco, ma ne rimane deluso dallo spirito conservatore di tale Accademia, per cui scopre il mondo di Claude Debussy che influenzerà profondamente la sua prima opera, “Gisei. Das Opfer”, rappresentata per la prima volta il 5 febbraio 1910 alla “Staatstheater” di Darmstadt.
Saranno influenzati anche il poema sinfonico “Tanzende Faune” del 1914 (eseguito per la prima volta nel 1995 ) e i “Treibhauslieder”, su testi di Maurice Maeterlinck (1914: la partitura viene distrutta dall’autore).

Orff presta attenzione alle opere atonali di Arnold Schönberg (il creatore della Dodecafonia), ma non trova la “strada da percorrere”.

1912: trovandosi in crisi, cerca e trova il paragone con gli ideali estetici degli artisti che collaborano al celebre Almanacco “Der blaue Reiter” (“Il cavaliere azzurro”), particolarmente in Vasilij Kandinskij e Franz Marc.
Il concetto di “elementare”, teoricamente, diventa il principio-fulcro della “Schulwerk” e viene focalizzato anche da Kandinskij che, nel 1926, in “Punto”, lo definisce “linea e superficie”, ossia una “grammatica delle forme elementari”.

1917: Orff lavora per circa un anno come assistente presso i “Münchner Kammerspiele” e collabora con il noto regista Otto Falckenberg, appartenente agli stessi “Münchner Kammerspiele”, di cui diventa amico.

Orff imposta una prima versione delle musiche di scena per il “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare con traduzione di Wilhelm August von Schlegel, diventata, in seguito, sua composizione “Ein Sommernachtstraum”.

Anni ’20: viene stimolato dalla conoscenza del teatro di Bertolt Brecht, idem appartenente, ai “Münchner Kammerspiele”.

Inizi degli anni ’30: Orff musica varie liriche di Brecht, raggruppandole in due “Chorsätze” (Werkbuch II).

1954: Brecht chiede a Orff di scrivere delle musiche per “Der kaukasische Kreidekreis”, ma il musicista non è interessato.

 

Dopo la Prima Guerra Mondiale:

Durante la Prima Guerra Mondiale – in trincea, sul fronte orientale – Orff viene ferito, per cui – ne 1918 – termina il servizio militare con la mansione di assistente Kapellmeister presso il Teatro dell’ “Opera” di Mannheim (a fianco di Wilhelm Furtwängler), e quella di Darmstadt.

1919: torna a Monaco e, dopo un breve studio con Heinrich Kaminski, si rivolge agli “Alte Meister” (“Antichi Maestri” dei secoli XVI e XVII: Orlando di Lasso, William Byrd, Haßler, Dietrich Buxtehude ecc.): ciò che determina la sua maturazione, è lo studio delle opere di Claudio Monteverdi, di cui – dal 1923 – allestisce importanti rielaborazioni (“Orpheus” –> dalla “Favola di Orfeo”, “Klage der Ariadne”, dal “Lamento di Arianna”, [“Lascia ch’io pianga”] e “Tanz der Sproden”, da “Il Ballo delle Ingrate”).

Nel XX secolo, Orff diventa uno dei più importanti diffusori della “Monteverdi-Renaissance” (fra parentesi, rielabora “L’Incoronazione di Poppea”, purtroppo, senza destare interesse da parte di impresari teatrali) .

La personale drammaturgia musicale di Orff ha, come punto di partenza, la musica del Monteverdi e, nonostante il tentativo fallito di utilizzare gli strumenti d’epoca (“Orpheus”, a Mannheim, nel 1925), il suo interesse mira ad una libera rielaborazione: “Neubearbeitung”.
Praticamente, Orff rielabora e trascrive per il “Kleines Konzert” XVI e per la “Entrata per Orchestra” (tratta da William Byrd, eseguita per la prima volta nel 1930 a Könisberg diretta da Hermann Scherchen uno dei divulgatori della “Neue Musik”).


Sperimentazione pedagogica: cammino verso la maturità:

Oltre allo studio degli “Antichi Maestri”, la Pedagogia è l’altro ambito in cui Orff si muove dopo la composizione dei “Werfel-Lieder”, i primi lavori che evidenziano la sua personalità.

Settembre 1924: con Dorothee Günther e lo storico della Musica e Critico d’arte Oskar Lang, a Monaco, Orff fonda la “Güntherschule”, un istituto specializzato nell’educazione alla “ginnastica, ritmica, musica e danza”: da tale sperimentazione, nasce quella che Orff e le sue collaboratrici Gunild Keetman e Maja Lex stabiliranno “Elementare Musik”.
L’attività della scuola prosegue, fino al 1944, nonostante le moltissime difficoltà dovute anche alla Seconda Guerra Mondiale.

 

Durante il terzo Reich:

< Sembra attendibile che Orff non sia iscritto al Partito Nazista e che non ne condivida l’ideologia e la sua sopravvivenza dà adito a false interpretazioni, anzi addirittura ad una manipolazione intenzionale delle fonti storiche. Queste ultime sono state recentemente indagate a fondo, fra gli altri, dallo storico Oliver Rathkolb (Università di Vienna) >.

1937: a Francoforte, il successo dei “Carmina Burana” riceve opposizione intensa a causa della stroncatura da parte dell’autorevole di Herbert Gerigk, il recensore del “Völkischer Beobachter”, capofila della musicologia antisemita e seguace delle teorie razziste di Alfred Rosenberg, per cui la composizione verrà eseguita nuovamente solamente nel 1940.
Dorothee Günther è costretta ad iscriversi al Partito Nazista per evitare la chiusura della Scuola.

1938: per l’ “Opera” di Francoforte, pare che Orff sia disponibile, per opportunismo, alla terza versione delle musiche di scena per lo schakespeariano “Sogno di una notte di mezza estate”; versioni che diventeranno quarta, quinta, sesta e che realizzeranno il suo proposito artistico.

Il filosofo, psicologo ed etnomusicologo, Kurt Huber (professore all’Università di Monaco, e membro fondatore del movimento di resistenza “Die Weiße Rose” [“La Rosa Bianca”]) e Carl Orff sono amici: Huber viene condannato a morte dal Volksgerichtshof e decapitato a Monaco nel luglio del 1943.

Anni ’30: Huber e Orff studiano il folclore musicale della Baviera e pubblicano due raccolte di danze popolari nelle quali risalta lo “Zwiefacher”, la danza basata sulla libera alternanza di ritmo binario e di ritmo ternario.

1933: dopo l’ascesa al potere di Hitler, Orff rassegna le dimissioni dalla Direzione del “Münchner Bachverein” (di cui era a capo negli anni 1932-1933) e per cui è anche allestita una versione scenica della “Historia der Auferstehung Jesu Christi” di Heinrich Schütz.

Inizi anni ’30: Orff e Kestenberg progettano di introdurre lo “Schulwerk” nelle scuole di Berlino e la cosa, unita al porre in musica testi di Bertoldt Brecht, appare difficoltosa ai Nazionalsocialisti.

 

Orff: i lavori creati nella maturità.

Sono quelli delle opere fiabesche “Der Mond” (Monaco, Nationaltheater, 1939, direttore Klemens Krauss), “Die Kluge” (Francoforte, Städtische Bühnen, 1943), i Ludi scaenici “Catulli Carmina” (Lipsia, Städtische Bühnen, 1943), la tragedia bavarese “Die Bernauerin” (Stoccarda, Württembergische Staatstheater, 1947) e il terzo lavoro del trittico “I Trionfi” (“Il Trionfo di Afrodite”, su testi di Catullo, Saffo ed Euripide [Milano, Teatro alla Scala, 1953, direttore d’orchestra Herbert von Karajan]).

1941-1948: Orff lavora ad “Antigonae” (traduzione di Friedrich Hölderlin) con prima esecuzione al “Festival di Salisburgo”, 1949, diretta da Ferenc Fricsay.
Seguono “Oedipus der Tyrann”, rappresentato per la prima volta nel 1959 a Stoccarda (con Astrid Varnay e Fritz Wunderlich, direttore d’orchestra Ferdinand Leitner), “Prometheus” (prima rappresentazione: Stoccarda, 1968, idem, direttore Ferdinand Leitner), “De Temporum Fine Comoedia” (Festival di Salisburgo, 1973, direttore Herbert von Karajan), che segna l’arrivo estremo del teatro orffiano.

1950-1960: Orff ha una Cattedra di Composizione presso la “Hochschule für Musik” di Monaco.
1972-1981: collabora con Hannelore Gassner e Werner Thomas, lavorando ad un’opera documentaria in otto volumi, “Carl Orff und sein Werk. Dokumentation” (Schneider, Tutzing, 1973-1983).

 

La morte: 

29 marzo 1982: Orff muore all’età di 87 anni ed è sepolto nella Chiesa Barocca del Monastero Benedettino di Andechs, sulle rive del lago Ammersee, una trentina di chilometri a sud di Monaco.
La sua lapide, oltre al nome e alle date di nascita e di morte, riporta l’iscrizione in latino: “Summus Finis” (“Il fine supremo”), le ultime parole, insieme a “ta pànta Nous” (“Tutto è Spirito”) della terza parte (“Dies illa”) della “De temporum fine comoedia”.


Battuto al computer da Lauretta



 

Carl Orff:

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Carl_Orff_profile_view.jpg

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CARMINA BURANA, Arena di Verona 2015 – “O FORTUNA” – Direttore d’Orchestra RICCARDO MUTI:

 

  

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