giovedì 29 dicembre 2022

GUSTAV THEODOR HOLST

Gustav Theodor Holst nasce a Cheltenham (Inghilterra) il 21 settembre 1874 e muore a Londra il 25 maggio 1934.

La famiglia ha origine svedese: il padre è Organista, Pianista ed è Insegnante che ha, fra le allieve, la madre di Gustav, ma si risposerà con un’altra allieva dopo la morte della moglie.

Gustav ha salute delicata e, a 16 anni scrive un’operetta per la quale il padre lo manda al “Royal College of Music” di Londra.

Gustav Holst ama Wagner, ma adora Bach per mezzo della “Messa in Si minore” .

Sotto l’insegnante irlandese Stanford, compone “The Revoke”, mentre diventa ammiratore di Georg Bernard Shaw.

Per vent’anni, Holst vive nel suo “Sanskrit Period” con interesse verso l’India, per cui compone l’opera “Sita”.

Lavora come Trombonista nella “Carl Rosa Opera Company”, esperienza che gli è utile per la Composizione.

Scrive “Cotswold Symphony” e “Ave Maria”.

L’altra sua opera è “Indra” (il dio indù), ma le sue composizioni non convincono gli editori per cui, con la moglie Isobel Harrison, soprano, si trova in ristrettezze e per cui deve svolgere il lavoro di insegnamento.

Diventa insegnante in una scuola femminile di Londra.

“Sita”, la sua opera, non vince, al Concorso.
Holst cade in depressione e inizia un viaggio in Algeria e in una parte del Sahara che gli ispirerà la suite “Beni Mora” che riceverà una buona critica.

Holst compone “Somerset Rapsody” e scrive un’opera, “Savitri”.

“The cloud Messenger” non ha molto successo e, Holst, per riprendersi un po’, viaggia in Spagna dove incontra il padre di John Eliot Gardiner e Clifford Bax; quest’ultimo gli desta interesse per l’Astronomia, per cui comporrà la suite “I pianeti” che otterrà successo.

Marte: la sua musica sarà usata provvisoriamente in “Guerre Stellari”, ma si noteranno rassomiglianze de “I pianeti” con le musiche de “La donna che visse due volte”, “Viaggio al centro della Terra”, “Braveheart”, “Titanic”, “La Bibbia”.

1913: la “St. Paul’s suite” nasce come una specie di inno per la “Scuola di Musica”; scuola dove vengono riscoperti William Byrds,Thomas Weelkes e Henry Purcell.

Holst conosce “La Sagra della primavera” di Stravinskij e la musica dodecafonica creata da Arnold Schoenberg.

Durante la Prima Guerra Mondiale, la sua musica diventa patriottica e antitedesca, diventando conosciuta.

Inizi anni ’20: conosce i successi di “Ode to Death” e “Hymn of Jesus”, oltre all’insuccesso dell’opera “The perfect Fool”.

Tornato in Inghilterra, dopo essere stato negli U.S.A., subisce crolli nervosi dovuti a superlavoro.

Verso la fine degli anni ’20, Holst viaggia e riceve onorificenze e incide presso la BBC.

“Egdon Heath” è un poema riferito al poeta Thomas Hardy che desta poco successo.

1929: è all’Università di Yale per una conferenza

1930: Holst compone la sua tredicesima opera, l’ultima: “The Tale of the Wandering Scholar”.

Mentre, nel 1932, è a Harvard, è vittima di un’ulcera duodenale; inoltre, l’emorragia, durante l’intervento di due anni dopo, gli provocherà il decesso a causa del suo fisico molto provato.

Le sue ceneri si trovano nella Cattedrale di Chichester e la sua casa Natale è un museo sia per Holst, sia per la vita della fine del XIX secolo.

Ha avuto una figlia: Imogen Holst. 

Battuto al computer da Lauretta

 

 


GUSTAV THEODOR HOLST:

https://en.wikipedia.org/wiki/Gustav_Holst

middle-aged man in head and shoulder shot looking at camera

 

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