martedì 9 luglio 2019

SAN MICHELE ARCANGELO



Parrocchia di San Michele Arcangelo: 
lì, tanti anni fa, sono stata battezzata. 

Avevo quasi quattro anni e, in un tardo pomeriggio col velo,  
mia nonna Michelina mi ci aveva portata 

per assistere alla Messa, ormai, serale  
(un argomento che, per molti, ancora vale).             

Il Tempio era caldo e molto pieno 
(fuori, c’erano freddo e tempo sereno).     
Molti erano seduti sul pavimento: 
seduta sulle ginocchia di mia nonna, sentivo il contatto del suo mento.             
Ricordo che l’interno, l’illuminazione e il clima erano bellissimi: 
c’era povera gente, nel dopoguerra, con gli  animi purissimi.                    

Ricordo sempre con forte emozione 
il senso di grande protezione          

che mia nonna Michelina mi trasferiva  
assieme alle sue conoscenze, gente giuliva.  


Mia nonna mi aveva sempre protetto: 
come splendido dono, mi aveva dato il suo grande affetto, 

regalandomi quella che, in Psicologia, viene definita sicurezza. 
Grazie, nonna, per i tuoi insegnamenti e per la tua dolcezza. 


San Michele Arcangelo: qualcuno così mi ha chiamato, 
dicendomi che i maligni ho punito e i buoni ho aiutato. 

San Michele Arcangelo con la spada fiammeggiante 
levata verso il Cielo, pronta a combattere, luccicante . . . 

Laura

 

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