sabato 26 dicembre 2009

AUGURANDO ATTRAVERSO 24 dicembre 1871: PRIMA RAPPRESENTAZIONE DI "AIDA" di GIUSEPPE VERDI

AIDA


Opera in 4 atti di ANTONIO GHISLANZONI
Musica di GIUSEPPE VERDI


personaggi e interpreti:


Aida = Hui He
Amneris = Giovanna Casolla
Radames = Salvatore Licitra
Amonasro= Ambrogio Maestri
Ramfis = Carlo Colombara
Il Re = Carlo Striuli
Un messaggero = Angelo Casertano
Una sacerdotessa =Nicoletta Curiel


Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma
Maestro concertatore e direttore: Daniel Oren
Maestro del Coro: Andrea Giorgi
Regia e scene: Robert Wilson
Costumi: Jaques Reynaud
Coreografia: Jonah Bokaer


Registrato il 20 gennaio 2009 al TEATRO DELL'OPERA DI ROMA (Cartellone 2009)

Il 28 febbraio 2009, alle ore 20.00, attraverso RADIO3 della R.A.I., ascolto l’opera “AIDA”, registrata 39 giorni prima al Teatro dell’OPERA di Roma.

“AIDA” mi ricorda che, quando non avevo ancora otto anni, durante l’estate, nella provincia di Rovigo, mio nonno paterno mi aveva regalato il libretto dell’opera che aveva comperato all’ “ARENA” di Verona per poter seguire lo spettacolo: una vera rarità!

Avevo seguito (proprio l’inverno precedente) “AIDA”, al cinema: si trattava della trasposizione cinematografica dell’opera.

Gli interpreti: SOPHIA LOREN/AIDA (con la voce di RENATA TEBALDI), LOIS MAXWELL/AMNERIS (con la voce di EBE STIGNANI), LUCIANO DELLA MARRA/Radamès (con la voce di GIUSEPPE CAMPORA), AFRO POLI/AMONASRO, GINO BECHI, GIULIO NERI, ENRICO FORMICHI.

Casa cinematografica: SCALERA FILM.

Esito: SONO RIMASTA ENTUSIASTA!

Da, allora, “AIDA” è la mia opera prediletta, avendo avuto modo di vedere – per la prima volta – l’EGITTO (dove non mi sono mai recata: è sempre il mio desiderio più grande, comunque).

“AIDA” viene commissionata dal Kedivé d’Egitto, ISMAIL PASCHA’ per l’INAUGURAZIONE del “NUOVO TEATRO” de IL CAIRO, nel 1869, lo stesso anno in cui terminano i lavori riguardanti il CANALE DI SUEZ; lavori eseguiti su progetto dell’ingegnere LUIGI NEGRELLI DI MOLDELBA.

Il baritono ANTONIO GHISLANZONI trae il libretto dal testo francese di CAMILLE DU LOCLE, ricavato dal soggetto dell’egittologo MARIETTE.

L’opera viene rappresentata, per la PRIMA volta, il 24 dicembre 1871, ha una SINFONìA che, per la PRIMA rappresentazione al Teatro “ALLA SCALA” (8 febbraio 1872), verrà trasformata in prelùdio.

In questa “AIDA”, abbiamo Radamès/SALVATORE LICìTRA che canta 25 giorni prima de "I PAGLIACCI" ("LA BARCACCIA" - dopo - in trasmissione farà presente che Licìtra ha cantato l'opera di Leoncavallo "ARRIVANDO" da parecchie "AIDE").

Fra parentesi, vorrei ricordare che SALVATORE LICìTRA è stato il "DUCA DI MANTOVA" nel "RIGOLETTO" del pomeriggio del 31 gennaio 1993 al "CARLO FELICE" di Genova).

DANIEL OREN: almeno per i primi due atti, ha osservato un tempo musicale un po' accelerato. Ha diretto HUI HE (AIDA) anche altre volte.

Applausi, specialmente a HUI HE nel terzo atto: "O cieli azzurri” e nel duetto con Radamès.

(UNA BELLA VOCE, SENZA DUBBIO: DIREI “CELESTIALE”).

SELEZIONE MUSICALE da “AIDA”: http://www.youtube.com/watch?v=NmiLeE-8bHI

Epoca: Antichità egizia.

Luogo: Menfi e Tebe.

ATTO I

Scena 1: Il palazzo del Re. – Il Gran sacerdote RAMFIS (basso) dice al capo dell’esercito, radamès (tenore), che gli Etìopi stanno ancora minacciando la valle del Nilo e la città di Tebe. Gli Dèi hanno rivelato ai sacerdoti di avere scelto un giovane e valoroso guerriero a condurre gli eserciti egiziani contro gli Etìopi.

Radamès spera di essere il prescelto, perché desidera acquistare gloria per amore di Aida, e canta:

Celeste Aida, forma divina,

mistico serto di luce e fior,

del mio pensiero tu sei regina,

tu di mia vita sei lo splendor.

(Incisioni più note: GALLIANO MASINI – Cetra*; RICHARD TUCKER – Col.*; MARIO DEL MONACO – Decca; BENIAMINO GIGLI – VDP*)

http://www.youtube.com/watch?v=L6kyk8AkdWs (Preludio, Celeste Aida)

Entra la figlia del Faraone, AMNERIS (mezzosoprano), seguita dalla sua schiava etìope, AIDA (soprano). Amneris ama Radamès, ma sa che il sentimento di lui è per Aida e nasconde la sua gelosia con una finta simpatia per la sua schiava.

Seguito dalla corte, da sacerdoti e guerrieri, entra il RE (basso), che proclama Radamès comandante degli eserciti egizi contro gli Etìopi e gli dice di recarsi coi sacerdoti al tempio per ricevere la spada consacrata.

Aida è combattuta fra due opposti sentimenti: vorrebbe la vittoria del suo eroe, ma ciò significherebbe la sconfitta del suo popolo. I suoi sentimenti sono espressi nell’aria:

Ritorna vincitor!

E dal mio labbro uscì l’empia parola!

Vincitor del padre mio,

di lui che impugna l’armi per me,

per ridornarmi una patria, una reggia

e il nome illustre che qui celar m’è forza!

Incisioni più note: ROSETTA PAMPANINI – Cetra*; CARLA MARTINIS – Col.*; RENATA TEBALDI – Decca; MARIA CANIGLIA – VDP*

Scena 2: Il tempio di Vulcano. – Ha luogo una solenne cerimonia di propiziazione e preghiera condotta dal Gran Sacerdote Ramfis. Fuori del tempio, un coro di sacerdotesse accompagnato dall’arpa canta un inno di lode al potente Phtah.

Si unisce ad esso il coro dei sacerdoti e segue una danza religiosa. Radamès riceve da Ramfis la spada consacrata e, mentre tutti si volgono all’altare, egli invoca l’aiuto degli Dèi alla sua spedizione.

ATTO II

Scena 1: Nelle stanze di Amneris. – Per sorprendere il sentimento di Aida, Amneris le dà la falsa notizia della morte di Radamès, poi, rassicurandola che egli vive, le si rivela come sua rivale, come la sposa che il Re darà a Radamès.

Scena 2: Le porte di Tebe. – Radamès ha sconfitto gli Etìopi. Corteo di vittoria e marcia trionfale.

http://www.youtube.com/watch?v=f3DYA1uhR8g

Incisioni più note: Dir.: LORENZO MOLAJOLI – Orchestra Sinfonica di Milano – Col.*; ARTHUR FIEDLER – Boston Pops Orchestra – VDP*; TULLIO SERAFIN – Orchestra e Coro del Teatro dell’OPERA di Roma; ARTURO TOSCANINI, NBC Symphony Orchestra – RCA

Il Re ringrazia Radamès per la vittoria. Ricompenserà il vincitore con la mano della figlia, più tardi con il regno.

Radamès cerca di guadagnare tempo e chiede di far sfilare i prigionieri. Fra quelli, Aida riconosce suo padre, AMONASRO (baritono). Egli non si è rivelato come Re degli Etìopi e raccomanda alla figlia di serbare il segreto.

Amonasro invoca misericordia. Radamès ne appoggia la supplica e chiede la vita e la libertà per i prigionieri. I sacerdoti gli sono contrari, ma il Re sostiene Radamès e vien deciso che Aida e il padre restino come ostaggi.

La disperazione di Aida è espressa nel finale. Amonasro fa piani di rivincita, mentre sacerdoti, guerrieri e popolo festeggiano i vincitori.

ATTO III

Scena: Sera sulle rive del Nilo. – Amneris e il Gran Sacerdote sono diretti al tempio di Iside. Ella trascorrerà la notte precedente alle nozze con Radamès In preghiera.

Aida si avvia ad un incontro con Radamès. È sopraffatta dalla nostalgìa per il suo Paese nativo e canta:

O cieli azzurri, o dolci aure native,

dove sereno il mio mattin brillò …

O verdi colli … o profumate rive …

O patria mia, mai più ti rivedrò!

Incisioni più note: MARIA PEDRINI – Cetra*; C. CASTELLANI, MARIA CANIGLIA – VDP*

http://www.youtube.com/watch?v=k2gOgkMFj4U

Dal buio sguscia fuori Amonasro. Egli vuole che Aida persuada Radamès a passare dalla loro parte: OBBLIGA Aida a sottostare alla "RAGION DI STATO".

Ella resiste, poiché l’idea che Radamès tradisca il suo Paese le ripugna. Il padre la minaccia della sua maledizione ed ella cede. All’approssimarsi di Radamès, Amonasro si nasconde fra i palmizi. Radamès ha compreso che egli e Aida non potranno essere felici rimanendo nel Paese; il Passo di Nàpata (Gole) – attraverso le montagne – non è custodito: essi fuggiranno di là.

Udendo questa proposta, Amonasro avanza e rivela l’esser suo. Radamès si rende conto, allora, di aver – involontariamente – tradito il suo Paese.

Amneris e Ramfis escono dal tempio e Amneris, travolta dalla gelosia, denuncia Radamès.

Aida fugge col padre mentre Radamès si consegna al Gran Sacerdote.

ATTO IV

Scena 1: Entrata sotterranea alla sala delle sentenze. – Amneris, ben conoscendo che Radamès non intendeva tradire, gli offre di salvarlo da morte s’egli rinuncia ad Aida. Ch’egli soltanto mi ami, dice, e io lo salverò. Ma la vita senza Aida non ha valore per lui ed egli dichiara che la morte per amore di Aida sarà per lui una benedizione.

È condotto davanti al tribunale dei sacerdoti. Non replica parola né all’accusa, né alla sentenza che lo condanna ad essere seppellito vivo.

Amneris maledice la crudeltà dei sacerdoti.

Scena 2: Sopra = L’interno del tempio di Vulcano. - Sotto = Un sepolcro. – Radamès è condotto al sepolcro e una grossa pietra cala sull’apertura. Nella cripta sotterranea egli trova Aida che vi si è nascosta per morire con lui.

Serenamente, affrontano insieme la morte.

Sopra di loro, nel coro del tempio, Amneris alza il suo lamento.

http://www.youtube.com/watch?v=ALltYrgupRs

Incisioni dell’opera completa:

CATERINA MANCINI (S), GIULIETTA SIMIONATO (MS), MARIO FILIPPESCHI (T), ROLANDO PANERAI (Br), GIULIO NERI (Bs), Dir.: VITTORIO GUI, Orchestra e Coro della R.A.I. di Roma - Cetra

MARIA MENEGHINI CALLAS (S), FEDORA BARBIERI (MS), RICHARD TUCKER (T), TITO GOBBI (Br), GIUSEPPE MODESTI (Bs), Dir.: TULLIO SERAFIN, Coro e orchestra de LA SCALA di Milano – Col.

RENATA TEBALDI (S), EBE STIGNANI (MS), MARIO DEL MONACO (T), ALDO PROTTI (Br), FERNANDO CORENA (Bs = Il Re), DARIO CASELLI (Bs = Ramfis), Dir.: ALBERTO EREDE, Coro e Orchestra dell’ACCADEMIA DI SANTA CECILIA di Roma – Decca

MARIA CANIGLIA (S), EBE STIGNANI (MS), BENIAMINO GIGLI (T), GINO BECHI (Br), TANCREDI PASERO (Bs), Dir.: TULLIO SERAFIN, Coro e Orchestra del Teatro dell’OPERA DI ROMA – VDP

RENATA TEBALDI (S), GIULIETTA SIMIONATO (MS), CARLO BERGONZI (T), CORNELL McNEIL (Br), dir.: HERBERT VON KHARAJAN - Decca

Laura Rocatello

Nessun commento:

Posta un commento