Viaggi e successo nazionale:
1827-1829: studiando nella Scuola Superiore di Musica, nel dipartimento di Arti e Scienze dell'Università di Varsavia, Chopin ha modo di ascoltare Niccolò Paganini suonare il violino, per cui compone una serie di variazioni ("I Souvenirs de Paganini".
1829-32: inizia i suoi primi "Études", e conosce anche la musica di Joseph Christoph Kessler che lo ispira attraverso i propri "Études" composti già.
Frequenta il "Teatro Nazionale" per assistere alle opere presentate da Karol Kurpiński, tra le quali "Don Giovanni" di Mozart e "Il barbiere di Siviglia" di Rossini (di Rossini, conosce già tredici opere, prima di emigrare in Francia).
A volte, Chopin accompagna al pianoforte i cantanti.
In questo periodo scrive le "Variazioni per pianoforte e orchestra in Si bemolle maggiore", basate su un'aria di "Don Giovanni", e i rondò virtuosistici, basati sulle musiche popolari.
Settembre 1828: Chopin, ancora studente, visita Berlino assieme ad un amico di famiglia, lo zoologo Feliks Jarocki, e si allieta delle opere dirette da Gaspare Spontini e della frequenza dei concerti di Carl Friedrich Zelter, Felix Mendelssohn e altri famosi personaggi del tempo.
1829: ritornando da Berlino, è ospite del principe Antoni Radziwiłł, il governatore del Granducato di Posen, idem compositore e aspirante violoncellista.
Chopin omaggia il Principe e sua figlia, la Pianista Wanda, a mezzo della sua composizione dell' "Introduzione e polacca brillante per violoncello e pianoforte op. 3".
11 agosto 1829: a Varsavia, tre settimane dopo aver terminato i suoi studi presso il Conservatorio, esordisce a Vienna con due "Concerti per pianoforte", restando recensito molto favorevolmente.
In uno di questi concerti si ascoltano le sue "Variazioni per pianoforte e orchestra su 'Là ci darem la mano' op. 2 per pianoforte e orchestra (variazioni con buonissimo giudizio).
Settembre 1829: torna a Varsavia dove, il 17 marzo 1830, debutta con il suo "Concerto per pianoforte n. 2 in Fa minore, op. 21" .
Attraverso i suoi successi, come compositore ed esecutore, Chopin si vede aprire la strada in direzione "Occidente" e, il 2 novembre 1830 (mentre si verifica la cosiddetta "Grande Emigrazione Polacca"), parte, secondo le parole di Zdzisław Jachimecki, "nel vasto mondo, senza uno scopo molto ben definito, per sempre".
Con Woyciechowski, va in Austria, volendosi recare anche in Italia.
Idem, 1830: in novembre, a Varsavia, scoppia la "Rivolta di Novembre", e Woyciechowski torna in Polonia per arruolarsi.
E' solo, a Vienna, il sensibile Chopin prova la nostalgia per la sua terra; in una lettera a un amico scrive: "io maledico il momento della mia partenza".
Ne risente psicologicamente e compone musiche per lo più drammatiche e liriche, sostituendo lentamente la spensieratezza popolaresca e il sentimentalismo dei lavori composti.
Settembre 1831: mentre è a Stoccarda per il viaggio Vienna-Parigi, viene a sapere che, a Varsavia, la rivolta è stata soffocata nel sangue dallo Zar russo Nicola I.
Secondo Maurycy Karasowski, pare che la cosa ispiri a Chopin lo "Studio op. 10 n. 12", ossia l' "Allegro con fuoco" a cui sarà poi attribuito il titolo "La caduta di Varsavia".
Battuto al computer da Lauretta
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