Alexis Emmanuel Chabrier nasce ad Ambert il 18 gennaio 1841 e muore a Parigi il 13 settembre 1894).
E’ un compositore e pianista francese romantico.
Chabrier appartiene ad una famiglia borghese che non approva una carriera musicale per lui che, quindi, è costretto a studiare Legge a Parigi.
Poi lavora come dipendente pubblico fino all’età di trentanove anni, mentre contatta la vita artistica modernista parigina e compone musica nel tempo libero.
1880: da qui, fino alla sua malattia terminale, compone a tempo pieno.
E’ conosciutissimo, in particolare, per due delle sue opere orchestrali, “España” e “Joyeuse Marche”, ma ci lascia opere liriche (tra cui “L’étoile”), canzoni e musica per pianoforte, ma non sinfonie, concerti, quartetti, sonate o musica religiosa o liturgica a causa di mancanza di formazione accademica; cosa che gli permette la libertà di creare il suo linguaggio musicale, non influenzato da regole stabilite, che verrà considerato da molti compositori successivi un importante innovatore e che favorisce il Modernismo francese.
E’ ammirato da Compositori diversi tra loro (Debussy, Ravel, Richard Strauss, Satie, Stravinskij e il gruppo di compositori noto come “Les six”): lo ammirano e rimangono influenzati.
Vive in un periodo in cui i musicisti francesi sono sostenitori o oppositori della musica di Wagner, ma sa guidare una strada centrale musicale, incorporando o evitando tratti wagneriani.
E’ legato ad alcuni dei più importanti scrittori e pittori del suo tempo: fra i suoi più cari amici c’è il pittore Édouard Manet, di cui Chabrier colleziona dipinti impressionisti molto prima che diventino di moda.
Scrive molte lettere ad amici e colleghi che dimostrano le sue opinioni e le sue caratteristiche musicali.
Muore all’età di cinquantatré anni a Parigi, a causa di una malattia neurologica, probabile conseguenza della sifilide.
Primi anni e infanzia di Chabrier:
Chabrier nasce ad Ambert, (Puy-de-Dôme), città della regione dell’Alvernia, nella Francia centrale.
E’ l’unico figlio di un avvocato, Jean Chabrier, e di sua moglie, Marie-Anne-Evelina, nata Durosay o Durozay.
La famiglia Chabrier appartiene ad una vecchia famiglia di origine contadina dell’Alvernia (infatti, il cognome deriva da “chevrier” – gregge di capre), evolvendosi fino ad arrivare a commercianti e avvocati.
La tata del ragazzo, Anne Delayre (chiamata “Nanine” e “Nanon”), gli rimane accanto per tutta la vita ed è determinante, per lui.
All’età di sei anni, Chabrier comincia a prendere lezioni di Musica e i suoi primi Maestri sono multietnici: ad Ambert, studia con Saporta, un rifugiato spagnolo carlista e, dopo il trasferimento della famiglia a Clermont-Ferrand, nel 1852, studia al “Lycée Imperial” con Alexander Tarnovsky, un musicista polacco.
I manoscritti delle sue prime composizioni sopravvissute sono opere per pianoforte del 1849.
Un pezzo per pianoforte, “Le Scalp!!!” (1856) che verrà modificato nel “Marche des Cipayes” (1863).
Il primo pezzo a cui il compositore dà un numero d’opera è “Julia, valzer per pianoforte, op. 1” (del 1857).
Battuto al computer da Lauretta
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