Wilhelm Richard Wagner nasce a Lipsia il 22 maggio 1813 ed è il nono figlio di Johanna Rosine Wagner e del giurista e attore dilettante Carl Friedrich Wagner.
Papà Wagner muore di tifo sei mesi dopo la nascita di Richard, per cui la madre sposa l’attore e poeta Ludwig Geyer che, sembra, sia già suo amante e, forse, il padre biologico di Wagner e che si occupa della famiglia costretta a trasferirsi a Dresda.
Richard Wagner diventerà compositore, poeta, librettista, filosofo, regista teatrale, direttore d’orchestra e saggista, reputato come uno dei più importanti musicisti di tutti i tempi, addirittura il più grande del Romanticismo, in quanto ha riformato il teatro musicale.
Wagner è autodidatta e scrive i libretti e le sceneggiature delle sue opere.
Musicalmente, usa il “Leitmotiv”, ossia il “motivo conduttore”: temi musicali collegati a persone, a luoghi, a sentimenti, ad emozioni.
E’ influenzato dalla Storia della Musica Classica e, da Artista rivoluzionario, precorre l’attuale linguaggio musicale che, in “Tristano e Isotta”, attraverso la Mitologia germanica, nordica, i poemi cavallereschi, crea lo sviluppo basilare della Musica Classica, mentre è affascinato e influenzato da Arthur Schopenhauer, oltre ad essere amico dei filosofi Hegel e Nietzsche.
Wagner ha successo nell’ultima parte della sua vita sicuramente, anche a causa dei fans “wagneriani” come Richard Strauss, Anton Bruckner e Gustav Mahler e degli “antiwagneriani come Brahms o Robert e Clara Schumann e non è da dimenticare il filosofo Friedrich Nietzsche che – finché esiste la loro amicizia – lo giudica “La Rinascita dell’arte tragica in Europa”, dopodiché si verifica una rottura di rapporti umani ed intellettuali, per cui Nietzsche definisce l’operato di Wagner “espressione di una civiltà decadente”.
Wagner torna a Lipsia nel 1828, dove completa le scuole superiori, ma dimostra incertezza sulla strada da imboccare, in quanto esuberante e con “spirito” rivoluzionario.
Si innamora della Musica all’età di 16 anni, assistendo a “Fidelio” di Beethoven, crea piccole composizioni fra cui “Le nozze”, la sua prima opera mai terminata, le opere “Die Feen” (Le Fate), a cui seguono “Das Liebesverbot” (Il divieto d’amare) e “Rienzi, der letzte der Tribunen” (Rienzi, l’ultimo dei Tribuni).
Lavorando come direttore musiale del teatrino di Magdeburgo, conosce Minna Planner che diventerà sua moglie; moglie che non ama ma dalla quale si sente protetto emotivamente e a cui regalerà la propria irresponsabilità mentale, con rottura del matrimonio.
A Königsberg diventa direttore d’orchestra del teatro che sarà costretto a chiudere per forti debiti e Wagner, licenziato, fortunatamente diventa direttore a Riga, dove comincia a creare “Rienzi”.
Due anni dopo, perde il lavoro anche a Riga; per sfuggire ai creditori, fugge con Minna viaggiando su una piccola imbarcazione con vele alla volta di Londra e, durante una tempesta durante il viaggio marittimo, è ispirato a creare “L’Olandese Volante” (Der Fliegender Hollander”), il suo primo vero capolavoro.
Fra il 1839 e il 1842, vive a Parigi in grande povertà e, per sopravvivere, è costretto ad impegnare le fedi matrimoniali al Monte di Pietà e a trascrivere pezzi per banda.
Termina “Rienzi” e continua la stesura de “L’Olandese Volante”.
Inoltre, in questo periodo, conosce le tesi socialiste di Proudhon e la filosofia dell’ateismo di Feuerbach: tutte cose che influenzano i primi adattamenti de “L’anello del Nibelungo” e che servono anche da base per il Calice del Sacro Graal (in “Parsifal”): Calice-regno che per Wagner è simile all’amore e alla libertà.
“Rienzi”, eseguito con lo stile del Grand-Opéra francese, ha molto successo e gli fa ottenere il posto di direttore d’orchestra dell’Opera di Dresda: per la moglie, inzia una brillante carriera.
Attraverso l’ascolto de “L’Olandese Volante”, il pubblico del teatro di Dresda rimane disorientato, mentre “Tannhäuser” ottiene un esito tiepido.
Wagner odia il mondo reazionario e conformista del suo tempo, dove il pubblico gli dimostra distacco, per cui crea “Lohengrin”: in lui Wagner rivede e rappresenta sé stesso per potere essere accettato.
In questo periodo nascono le amicizie importanti con Franz Liszt e Hans von Bülow: fervidi suoi ammiratori.
Wagner si evolve trasmettendo che “L’opera d’arte è vista come una sorta di sublimazione di un mondo affrancato dall’ipocrisia e dal potere del ricco sul povero e, nella rivoluzione del 1848, partecipa erigendo barricate, perde il posto di direttore a Dresda, ripara a Weimar, protetto da Franz Liszt che lo incoraggia a dedicarsi solo all’arte.
Cominciano le prime simpatie femminili, la polizia lo allontana da Bordeaux e Liszt lo salva nuovamente dopo la direzione, con successo , della prima assoluta di “Lohengrin” a Weimar, per cui Wagner si impegna a comporre la “Tetralogia”.
A Zurigo è contrastato, ma il suo genio è fuori di dubbio e, durante il suo primo viaggio in Italia, è ispirato per il preludio musicale de “L’oro del Reno”.
L’incontro con il pensiero del filosofo Schopenhauer gli modifica gli ideali trascorsi della rivoluzione e trova la conferma delle sue lente riflessioni.
Conosce i coniugi Wesendonck e accetta di affittare l’ala del palazzo che il marito offre ai coniugi Wagner e ai loro animali.
Matilde e Wagner diventano intimi, e il musicista interrompe “Sigfrido” per iniziare “Tristano e Isotta”.
Morale: scandalo e abbandono dell’ “asilo”, fuga di Wgner a Venezia, ritorno a Lucerna e, senza soldi, vende i diritti della Tetralogia per 24.000 franchi a Otto Wesendonck per imporre la sua Arte.
Sera del 13 marzo 1861: urla, fischi e risate a causa della diversità di concezione dell’Opera per 164 prove.
Ritiro dell’opera dopo la terza rappresentazione.
Conseguenza: celebrità.
Charles Baudelaire grande ammiratore; grande eco nella critica giornalistica.
Costretto a chiedere prestiti, la fortuna si presenta sotto le sembianze di Hans von Bülow, che si accorda per la prima rappresentazione del “Tristano”, a Vienna, dove l’opera è ritenuta difficile, per cui le prove sono sospese.
Senza dimenticare la fuga degli amici e il rischio di arresto per indebitamento.
Sera del 3 maggio 1864: il segretario del re di Baviera deve parlare con Wagner che, temendo di essere ricercato dalla polizia, fa rispondere di non esserci.
4 maggio 1864, mattina: il personaggio lo raggiunge in albergo e gli consegna un anello e una foto di Ludwig di Baviera, appassionatissimo della sua musica, lo convoca presso di sé, a Monaco.
Vengono rappresentate le opere “Tristano e Isotta” (1865) e “I Maestri Cantori di Norimberga” (1868, sotto la direzione di Hans von Bülow ): quest’ultima è l’unica commedia composta da Wagner, in cui il significato della nuova arte tedesca è osannato, mentre il re prova una fortissima emozione.
Wagner è oggetto di antipatia da parte degli abitanti di Monaco e dei cortigiani, per cui si stabilisce sul Lago di Lucerna dove termina la Tetralogia e dove conosce Nietzsche.
La moglie Minna muore nel 1866 e, dopo quattro anni, strappa a Hans von Bülow e sposa Cosima, la figlia di Franz Liszt: von Bülow, chiaramente, rompe l’amicizia col compositore.
Nascono tre figli: Isolde, Eva (che sposa un filosofo precursore del nazismo, Houston Stewart Chamberlain) e Siegfried.
Il re finanzia lo stile di vita dispendioso di Wagner e aiuta a concretizzare il Festival di Bayreuth, inaugurato con la prima rappresentazione de “L’anello del Nibelungo”, nell’agosto 1876.
Sebbene si consegua grande successo, il Re salva il Festival dal fallimento, durante una rappresentazione della Tetralogia.
Wagner si stabilisce a Bayreuth, ricevendo solo in tarda età successo e fama dalla sua Nuova Arte.
Per salute, soggiorna a lungo nel Sud Italia ma, nel 1882 la famiglia si trasferisce a Venezia, dove Il 13 febbraio 1883, Wagner decede a causa di un attacco cardiaco, ma la tomba di Wagner si trova a Bayreuth, nel giardino della sua villa “Haus Wahnfried”, non lontano dal teatro costruito per la rappresentare le sue opere.
Vita privata di Wagner:
E’ stato raccontato:
< Wagner adorava i cani e tutti gli altri animali, ma una volta dovette restare due mesi senza comporre “I Maestri cantori” a causa di un morso alla mano destra: questo fu causato dal cane Leo, che Wagner stava accuratamente lavando e pettinando.
In quanto grande amante degli animali, insorse pubblicamente contro la vivisezione e sostenne i diritti degli animali.
< Aveva un fisico allenato: a cinquantasette anni era ancora capace di arrampicarsi agilmente fino al primo piano di una casa aggrappandosi agli sporti, con grande paura di sua moglie Cosima.
< Wagner notoriamente soffriva di insonnia e di malinconia notturna, nonché di erisipela facciale (infiammazione della pelle del viso).
Secondo Giovanni Battista Cassano, direttore del dipartimento di psichiatria dell’università di Pisa, Wagner soffriva di un disturbo bipolare e sostiene che ciò sia rilevabile, oltre che dalla biografia, anche confrontando le musiche cupe del “Tristano e Isotta” con la sfavillanza di “I Maestri Cantori di Norimberga”.
< Il compositore amava molto l’Italia: in diverse città trovò ispirazione e pace per comporre.
< A Venezia (dove morirà) scrisse parte di “Tristano e Isotta”; a La Spezia ebbe, in sogno, l’ispirazione per il preludio della Tetralogia; a Ravello e nel Duomo di Siena immaginò la scena del “Parsifal”, che portò a termine a Palermo.
Nel 1859 simpatizzò per il Piemonte contro l’Austria, in vista della Seconda Guerra d’Indipendenza.
Cosima Liszt, la sua seconda moglie, era nata a Como, da cui il nome “Cosima”.
A proposito di “Lohengrin”, è stato riferito:
< Il 1º novembre 1871 viene eseguita la prima di Lohengrin al Teatro Comunale di Bologna, prima rappresentazione in assoluto di un’opera di Wagner in Italia.
< L’arrivo a Bologna dell’opera del compositore tedesco è frutto dell’interessamento del sindaco Camillo Casarini e avviene su pressione della stampa cittadina, dominata dalla figura del giovane assessore Enrico Panzacchi.
< Le “stramberie della musica dell’avvenire” trovano opposizione tra gli influenti soci della Società Felsinea, che considerano Wagner “incomprensibile come un geroglifico egiziano”, tra i liberali moderati e soprattutto tra i clericali, che si scagliano con aspri articoli contro il “framassone” Wagner.
< Sotto la guida del maestro Angelo Mariani, cantano il tenore Italo Campanini (Lohengrin), Bianca Blume (Elsa), Maria Löwe Destin (Ortruda), Elisa Stefanini Donzelli e Pietro Silenzi.
Il Teatro Comunale è gremito in ogni ordine e accoglie i più bei nomi dell’aristocrazia bolognese, fra cui Enrico Panzacchi e Alfredo Oriani.
Il successo è fin dalla prima straordinario: gli artisti e il direttore vengono più volte richiamati alla ribalta.
< A una delle quattordici repliche presenzierà anche Giuseppe Verdi, accompagnato da Arrigo Boito.
< Il 31 maggio 1872 il Consiglio municipale assegnerà a Wagner la cittadinanza onoraria.
< Il Teatro Comunale diverrà il tempio del culto wagneriano in Italia: a Bologna si terranno anche le prime italiane di Tannhäuser (1872), L’Olandese Volante (1877), Tristano e Isotta (1888) e Parsifal (1914, prima assoluta europea, fino ad allora esclusiva di Bayreuth).
Al Lohengrin sarà intitolato anche un profumo: un doppio “estratto olezzante”, che un avviso a pagamento definirà indispensabile a “chiunque aspiri all’eleganza”.
Battuto al computer da Lauretta
RICHARD WAGNER nel 1871:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:RichardWagner.jpg
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LA VALCHIRIA, “CAVALCATA DELLE VALCHIRIE”:
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IL CREPUSCOLO DEGLI DEI: VIAGGIO DI SIGFRIDO SUL RENO e “MARCIA FUNEBRE DI SIGFRIDO”:
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I MAESTRI CANTORI DI NORIMBERGA, OUVERTURE: https://youtu.be/-_s1Z0gUNYY
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