Clara Josephine Wieck Schumann nasce a Lipsia il 13 settembre 1819 e muore a Francoforte sul Meno il 20 maggio 1896.
E’ una pianista e compositrice tedesca ed è una delle pianiste più importanti dell’era romantica.
Friedrich Wieck:
Clara è una personalità forte, orgogliosa e determinata, con qualità proprie e la sua predisposizione alla Musica deriva da una famiglia che la esercita da generazioni:
. Il padre di Clara, Johann Gottlob Friedrich Wieck, studia Teologia ma è appassionato di Musica, e fonda una Fabbrica di Pianoforti.
. La madre, Marianne Tromlitz, è Cantante e Pianista.
. Il padre di Marianne è Cantore a Plauen.
. Il nonno di Marianne, Johann George Tromlitz, è stato un celebre Flautista e Compositore.
1816: matrimonio dei genitori di Clara che hanno cinque figli (Adelheid, morta prima che la secondogenita nasca; Clara; Alwin; Gustav; Viktor).
Marianne, durante i primi anni di matrimonio, continua ad esibirsi e a dare lezioni di Canto e Pianoforte, riuscendo ad occuparsi della casa.
Presto, iniziano i disaccordi col marito e, dopo la nascita di Viktor, Marianne e Friedrich sono già separati e ottengono il divorzio nel gennaio dell’anno seguente, nel 1825.
Qualche mese dpo, Marianne sposa Adolph Bargiel, Insegnante di Musica, da anni amico comune della coppia.
Gli dà un figlio, Woldemar, che diventerà un Compositore rilevante.
1828: Friedrich Wieck sposa Clementine Fechner, più giovane di lui di vent’anni.
Clementine le dà una figlia, Marie, alla quale Wieck insegna il pianoforte.
Presto, Wieck si accorge del talento di Clara e decide di farle seguire corsi privati, soprattutto per farla diventare una virtuosa del pianoforte.
Annota fatti e avvenimenti in prima persona quando Clara non sa esprimersi correntemente per iscritto ma, più tardi esige di leggere quanto lei vi scrive.
Wieck insegna personalmente il pianoforte alla figlia attraverso il suo metodo pedagogico che ne fa una Concertista fortemente celebrata: metodo che viene applicato con successo anche da Robert Schumann e Hans von Bülow.
Wieck non rispetta i diritti dell’infanzia e, una volta che Clara si è allontanata dall’intransigenza paterna, la figlia inserisce nei suoi programmi pagine di Ludwig van Beethoven o Johann Sebastian Bach e, comunque, viene sempre accompagnata in tournée dal padre che si preoccupa dei contratti, della sala e dello strumento, portando con sé tutto l’occorrente necessario ad accordare e riparare i pianoforti a coda sui quali Clara suonerà.
Pare che Clara inizi a parlare verso i quattro anni, dopo avere trascorso un anno in casa dei nonni, lontana dal padre.
Ha cinque anni quando comincia i Corsi Intensivi di Pianoforte e il suo primo Concerto lo tiene il 20 ottobre 1829 presentando, con un’altra allieva di suo padre, un pezzo a quattro mani di Friedrich Kalkbrenner.
Pare che si esibisca anche di fronte a Goethe, Niccolò Paganini e Franz Liszt.
Tiene concerti in parecchie città e, all’età di 18 anni, a Vienna, riceve la Nomina di “Virtuosa da Camera dell’Imperatore”.
Da Compositrice crea:
. Le “Quatre Polonaises op. 1”: pubblicate quando ha appena dieci o undici anni.
. “Caprices en forme de Valse”, “Valses romantiques”, “Quatre pièces caractéristiques”, “Soirées musicales”, un “Concerto per pianoforte” e molte altre pagine ancora come i “Lieder per voce e pianoforte” e, soprattutto, il suo “Trio in sol minore per pianoforte, violino e violoncello op. 17”, riconosciuto come il suo capolavoro.
Ha 16 anni quando si innamora di Robert Schumann, allievo di suo padre.
12 settembre 1840: alla vigilia del proprio ventunesimo compleanno e in opposizione alla volontà del padre, lo sposa (Wieck è convinto che Schumann sia incline all’alcolismo cosa, poi, risultata in gran parte vera e che avrà scarsissimo successo come musicista, anche per via delle sue idee innovative in fatto di composizione).
I primi anni di matrimonio sono sereni: Robert si dedica alla Composizione e, inoltre, nel periodo 1843-1844, insegna nel Conservatorio di Lipsia, invitato dal suo fondatore, l’amico Felix Mendelssohn Bartholdy.
Poi, preferisce seguire la moglie nella tournée in Russia.
Dopodiché, si stabiliscono a Dresda, dove Robert si dedica unicamente alla Composizione.
Seguendo il marito negli spostamenti successivi, Clara lo assiste da quando i sintomi della sua instabilità mentale si manifestano e poi si aggravano durante gli anni seguenti, in particolare, a Düsseldorf dove – nel 1850 – il marito trova impiego come Direttore Musicale.
Robert soffre di amnesie, rimane assorto per ore e si rivela un pessimo Direttore d’Orchestra.
Il suo stato gli provoca il licenziamento e, in seguito, nel febbraio 1854, viene salvato da barcaioli durante un tentativo di suicidio nel Reno, per cui viene internato nel manicomio di Endenich, presso Bonn, dove muore due anni dopo.
Carriera dopo la morte del marito:
Robert Schumann muore il 29 luglio 1856, dopodiché, Clara Wieck Schumann, la sua vedova, si dedica soprattutto all’interpretazione dei lavori del marito.
Quando, per la prima volta, sempre nel 1856 – grazie all’amico Compositore William Sterndale Bennett – visita in gran parte l’Inghilterra, la Critica si pronuncia contro la musica di Schumann con disapprovazione.
1865: Clara torna a Londra e continua (eccetto il periodo 1878-1882) con le sue esibizioni, annualmente; in Inghilterra, comunque, tiene concerti ogni anno tra il 1885 e il 1888.
Le interruzioni di Clara dal proprio lavoro pianistico sono frequenti, dal momento che incontra periodi di forte affaticamento che provocano una vera e propria patologia.
1873-1875: infatti, la pianista è costretta a cancellare tutti gli impegni per i fortissimi dolori che sente.
Secondo la Medicina moderna, la cosa verrebbe identificata come “sindrome da sovraccarico”: è cosa caratteristica di alcuni musicisti che arrivano a suonare fino a 15 ore al giorno.
Per cui, Clara, soffrendo di dolori acutissimi alle braccia a causa di superlavoro, solamente nel 1875 riceve un miglioramento grazie alle tecniche innovative interdisciplinari per la lotta al dolore introdotte da Friedrich von Esmarch, a Kiel.
Il suo quadro clinico migliora grazie alle cure, ma è obbligata a diminuire l’attività concertistica e a non inserire nel suo repertorio i pezzi più impegnativi fisicamente, tra cui il “Primo” e il “Secondo Concerto per Pianoforte di Brahms”, che la lasciano senza forze.
All’inizio, prova interesse per i lavori di Liszt però, successivamente, sviluppa un visibile risentimento contro di lui, per cui smette di suonare qualsiasi suo lavoro e cancella la dedica a Liszt, fatta dal marito, della “Fantasia in do maggiore op. 17”, al lato della pubblicazione dell’opera completa.
1870: rifiuta di partecipare al “Festival per il Centenario di Beethoven” di Vienna quando viene a conoscenza che Franz Liszt e Richard Wagner vi parteciperanno, oltre a mostrarsi particolarmente spietata nelle sue critiche verso Wagner.
Infatti, dice del “Tannhäuser” che “si consuma nelle atrocità”; descrive il “Lohengrin” come “orribile”; e definisce il “Tristano e Isotta” come “La cosa più ripugnante che io abbia mai visto o sentito in tutta la mia vita”.
1878: è sua la “Prima Cattedra di pianoforte” alla “Hochschule für Musik” di Francoforte sul Meno; incarico che mantiene fino al 1892 e dove contribuisce ampiamente alla innovazione della moderna tecnica pianistica.
12 marzo 1891: a Francoforte, Clara Schumann tiene il suo ultimo concerto pubblico.
L’ultimo lavoro che presenta sono le “Variazioni su un Tema di Haydn” di Brahms, nella versione “per due pianoforti (op. 56a)”.
26 marzo 1896: viene colpita da un ictus.
20 maggio 1896: muore all’età di 77 anni.
È sepolta a Bonn, nel Cimitero “Alter Friedhof”, nella stessa tomba del marito.
Omaggi cinematografici e teatrali:
Cinema:
In quattro occasioni, il Cinema ha ricordato Clara Wieck Schumann:
. Nel 1944, il film “Träumerei” vede Hilde Krahl nel ruolo della pianista.
. Nel 1947, Katharine Hepburn interpreta la musicista in “Song of Love” (“Canto d’amore”); nello stesso film Paul Henreid è Robert Schumann, mentre Robert Walker impersona il giovane Brahms.
. Nel 1983, esce il film “Frühlingssinfonie” (“Sinfonia di primavera”) con Nastassja Kinski.
. Nel 2008, esce il film “Geliebte” Clara con Martina Gedeck.
Teatro:
2010: Imma Battista, pianista e scrittrice, scrive un testo teatrale intitolato “Casa Schumann”.
Testo che viene rappresentato il 27 luglio 2010, a Roma, a “Palazzo dei Conservatori – Musei Capitolini”, nell’ambito del progetto “Roma in Scena”.
Paola Gassman nel ruolo di Clara Schumann e Ugo Pagliai nel ruolo di Robert Schumann sono gli attori mentre, al pianoforte, l’esecutrice è la stessa Imma Battista.
Idem, 2010: Maria Grazia Calandrone, poetessa e drammaturga, scrive un testo teatrale su Clara Schumann, intitolato “Pochi avvenimenti, felicità assoluta” (interpretato, prima, da Sonia Bergamasco e, poi, da Gaia De Laurentiis), testo che viene rappresentato nei maggiori teatri italiani ed eseguito in diretta radiofonica per i Concerti del Quirinale il 30 gennaio 2011.
2008: in Italia la scrittrice romana Valeria Moretti, scrive, per il teatro, il monologo “Clara Schumann” (sottotitolato: “Il viaggio di Clara”).
2010: il lavoro debutta al Teatro “Regio” di Torino, con Giuliana Lojodice (il testo viene tradotto da Sandro Damiani per “La Mongolfiera” Edizioni, con prefazione di Guido Davico Bonino) ed è rappresentato in Croazia, avendo per protagonista l’attrice Ksenija Prohaska: si tratta di un atto unico che appartiene al repertorio dell’artista di Spalato, accompagnata dalla concertista ucraina Iryna Smirnova-Nikolenko.
Battuto al computer da Lauretta
CLARA SCHUMANN:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:E_Bendemann_-_Clara_Schumann_(Kohlezeichnung_1859).jpg
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