Nasce a Sassari il 5 marzo 1943 e muore a Fano il 23 febbraio 2018.
E’ un Baritono e Docente musicale italiano.
Salvatore Sassu consegue la “Maturità Artistica” presso l’Istituto d’Arte” di Sassari.
E’ giovanissimo quando intraprende lo studio del Canto con il Baritono PAOLO SILVERI, ma si perfeziona con ETTORE BASTIANINI, TITO GOBBI e ALDO PROTTI.
1969: a Spoleto, debutta nel ruolo di Tonio nell’opera “I Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo.
1970: consegue il Diploma, in modo letteralmente splendido, al Conservatorio “Gioachino Rossini” di Pesaro.
Intraprende una carriera che decolla rapidamente a mezzo dell’interpretazione di circa 30 ruoli primari: “Rigoletto”, “Un Ballo in Maschera”, “Il Trovatore”, “La traviata”, “Simon Boccanegra”, “La Battaglia di Legnano”, “Il Corsaro”, “Macbeth”, “Don Carlo”, “Otello”, “Ernani”, “Aida”, “Falstaff”, “I Puritani”, “Lucia di Lammermoor”, “La Figlia del Reggimento”, “L’italiana in Algeri” (Haly e Taddeo), “Il Tabarro”, “La Bohème”, “I Pagliacci” (Tonio e Silvio), “Cavalleria Rusticana”, “Turandot”, “Madama Butterfly”, “La Vestale”, “Maria Egiziaca”, “Carmen”, “Uno Sguardo dal Ponte”, “La Via Della Finestra”, “Il Sangue e la Rosa”, con predilezione verso tutto il repertorio verdiano, entrando nel Classicismo Rossiniano, nel Verismo e nei compositori moderni.
Secondo le recensioni della Critica internazionale la sua voce, spesso, viene definita “BRONZO DI VELLUTO”.
Canta nei maggiori teatri italiani ed è < UNA STAR DEL “GAITER THEATRE” > di “Dublino”.
Inoltre, si esibisce in Francia, Spagna, Germania, Olanda, Belgio e in Estremo Oriente.
E’ Titolare della Cattedra di Canto del Conservtorio “Rossini” di Pesaro per oltre trent’anni.
E’ promotore di Eventi Artistici e forma molti allievi che, attualmente, sono in carriera.
Per anni, si dedica a manifestazioni di carattere benefico nel campo medico e sociale.
Battuto al computer da Lauretta
22 febbraio 2019, Il Resto del Carlino:
Salvatore Sassu, l’omaggio di Pesaro al baritono
Pesaro ricorda il baritono Salvatore Sassu, scomparso un anno fa, per molti anni Docente di canto al Conservatorio Rossini.
Il baritono Salvatore Sassu
Pesaro, 22 febbraio 2019 – Con un concerto a lui dedicato, la città di Pesaro ricorda, ad un anno dalla sua scomparsa, il baritono Salvatore Sassu, per anni docente di canto al Conservatorio Rossini e protagonista di una importante carriera nei teatri italiani ed internazionali.
L’omaggio al Maestro Sassu si terrà sabato 23 febbraio alle 17 (ingresso libero) all’Auditorium “F. Corelli” dell’Accademia Internazionale di Canto Città di Pesaro (Largo Aldo Moro), organizzatrice dell’evento.
Sul palco tredici artisti che ricorderanno il celebre baritono, originario di Sassari, con un ricco programma musicale che spazia da Mozart a Rossini, da Verdi a Puccini, da Granados a Obradors.
Tra gli interpreti i tenori Salvatore Sanna, Alessandro Moccia ed Enrico Giovagnoli, i mezzosoprano Norina Angelini e Francesca Maria Sassu, figlia del Maestro scomparso, i baritoni Franco Alessandrini e Felice Di Santo ed il soprano Nino Lezhava.
Ad accompagnare i cantanti ci saranno al pianoforte Paola Mariotti, Maiya Monaselidze e Simonetta Pesaresi, alla chitarra classica Aldo Vianello e al corno inglese Vincenzo Marinucci.
La conduzione della serata sarà affidata a Susanna Zanardi.
Salvatore Sassu fu protagonista di una brillante carriera in Irlanda dal 1970 al 1974 e cantò, fra l’altro, in Belgio, Olanda, Germania, Spagna, Estremo Oriente e Russia.
Numerose le sue incisioni per BBC, Bongiovanni, Raiuno e Raitre e le sue apparizioni televisive in Italia e all’estero.
Svolse con passione oltre all’attività di docente anche quella di talent scout di giovani artisti, come dimostra il fatto che numerosi cantanti oggi in carriera sono stati suoi allievi.
Sassu, che prediligeva le opere di Verdi – fra cui Simon Boccanegra e Un Ballo in Maschera – poteva contare su 33 ruoli primari in repertorio che spaziavano da Rossini al Verismo.
Fu 300 volte interprete di Rigoletto nei maggiori teatri Italiani ed esteri.
Nella sua parabola artistica ha calcato i palcoscenici dei più prestigiosi teatri del mondo, cimentandosi al fianco di autentici mostri sacri della lirica, come Luciano Pavarotti con il quale si esibì in Rigoletto.
Sassu aveva studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma e fu un artista eclettico: pittore, scultore, giornalista e critico d’arte, organizzatore e presentatore di eventi artistici, direttore di coro.
La figlia Francesca, che ne segue le orme artistiche, ne ricorda la “lealtà artistica e umana, le grandi doti morali indirizzate alla beneficenza e all’altruismo”. Sassu fu infatti donatore benemerito di Avis, di Aido e della Croce Rossa Italiana.
INTERVISTA a SALVATORE SASSU: https://youtu.be/lNPMRPk_Uj0
SALVATORE SASSU:
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SALVATORE SASSU: “Cortigiani…Vil Razza!” da “Rigoletto” di Verdi Live 1974 Mondovì (Rigoletto)
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