mercoledì 27 settembre 2023

TURISTICAMENTE, LA REALTA’ NELLA POESIA: nell’Italia di altri tempi, nella Libia di Gheddafi, nella Tunisia di Bourghiba, nel Marocco di Re Hassan II, nella Russia di Eltsin, nella Grecia dopo i Colonnelli, …



CAORLE, VENEZIA, AQUILEIA

1972: la nostra prima vacanza da coniugi, in un albergo. Caorle: siamo
all’Hotel “Principe” e, della pensione completa, beneficiamo.

Negli anni successivi, ricordiamo con gioia e ci ritorniamo.
Albergo: esistono varie modifiche che, attraverso gli anni, notiamo.

Caorle: il suo nome deriva da “Caprulae”, un’antica foresta dove pascolavano
le tantissime capre selvatiche che, nell’antichità, là, esistevano.

Comune situato fra le foci dei fiumi Lemene e Livenza, la sua posizione
la troviamo situata a Nord delle città di Eraclea e Bibione.

Caorle vanta molti alberghi, specialmente, sulla strada del Lungomare.
La Spiaggia spaziosa di Levante è ritenuta la più bella di Caorle, a quanto pare.

Nell’Alto Adriatico, spiagge, Centro Storico, Laguna: sono i tre elementi centrali
di Caorle, meta davvero unica per vacanze di mare, punti-sue “spine dorsali”.

I due arenili (Est e Ovest) portano successo a questa località
veneta che, da tanto, ormai, vive di Turismo: una lavoratrice e volonterosa città.

Nel Centro Storico, il Duomo di Santo Stefano Protomartire è accompagnato
dal campanile cilindrico costruito da Venezia nel 1038, grazie al suo Patriarcato.

La Scogliera Viva è formata da scogli lambiti: è una delle più belle camminate.
Ha massi scolpiti da nomi famosi mondiali ed è nota per le sue passeggiate.

In fondo ad essa, c’è la Chiesetta-Santuario della Madonna dell’Angelo:
sembra che nasca nel IX secolo d.C. e che venga dedicata a San Michele Arcangelo

ad opera degli abitanti di Concordia Sagittaria che sfuggono all’invasione
barbarica. Negli Anni Cinquanta, diventa festa religiosa e con processione.

I fuochi d’artificio: ogni anno, di notte, il litorale adriatico e lo spazio veneziano,
grazie agli spettacoli pirotecnici, con gioia dei presenti, s’illuminano.

Sulla spiaggia di Levante, vediamo i deltaplani a motore; tali aeroplanini:
sono guidati espertamente e sfiorano terra per la delizia di bambini e ragazzini.

La Darsena: è bellissima. Parecchie sono le imbarcazioni che presenziano.
Lì, vicino, alcuni ristoranti, le “bisàte” (anguille) alla veneta le preparano.

Testimonianze della pesca di Laguna sono date dai casoni degli antichi abitatori
che erano casa e rifugio degli agricoltori, dei pescatori e dei cacciatori.

Il tetto, formato da canne e paglia, è spiovente: sorgono in spiazzi paludosi.
Per Pier Paolo Pasolini e Ernest Hemingway sono particolari meravigliosi.

Troviamo parecchi negozi con articoli diversissimi,
tanto che mio marito trova persino i ricercati cacciavite piccolissimi.

Fare Shopping: è cosa rilassante. Acquistiamo oggetti specialmente
in Centro, dove un locale è arredato in stile veneziano del 1700: accogliente.

Porto Santa Margherita. E’ sulla bellissima Spiaggia di Ponente
e la visitiamo varie volte: è più antica della Spiaggia di Levante.

Qui, troviamo persino la Sangrìa, la tipica bevanda spagnola
e il piano marmoreo Dama-Scacchi: classici giochi da tavola.

 

1973: non abbiamo mai visitato la magica Venezia, ma decidiamo
di farlo. Con la “Fiat 500L”, arriviamo a Punta Sabbioni, la depositiamo.

Dopodiché, sul traghetto per Venezia-Riva degli Schiavoni, ci imbarchiamo.
Fra tanta gente, un signore con la maglietta stile “marinaio” incontriamo

e che, gentilmente, ci informa sulle fabbriche del vetro di Murano e come
entrare in una, in particolare, della quale ci fornisce il nome.

Vaporetto. Giriamo la fabbrica e vediamo, interessati, come vengono creati
oggetti stupendi: molto affascinati da essi, alcuni li abbiamo acquistati.

Molto fini, sono i bicchierini di vetro blu decorati in oro zecchino:
li regaliamo ai miei suoceri, quale gentile “pensierino”.

Dal vaporetto, scendiamo al Ponte di Rialto conosciutissimo .
Varie bancarelle dove acquisto un collanina di cristallo purissimo.

E’ ora di pranzo: il ristorante “Le Chat qui rit” (“Il gatto che ride”) è vicino.
Siamo in molti, ma riusciamo a gustare molto bene il nostro “piattino”.

Poi, Piazza, Basilica di San Marco e il Campanile che, sempre così, ha funzionato:
il più alto edificato della città che, in passato, come faro per le navi veniva utilizzato.

La Torre dell’orologio: ha la campana che rintocca e i due pastori
che, affettuosamente, per il loro colore, i veneziani chiamano “i do Mori”.

 

1993: Aquileia, non è molto distante da Caorle e, in un’ora, là, ci arriviamo.
Ha Storia, Foro romano, il Sepolcreto e i Mosaici. Per cui la visitiamo.

Qui, Attila, passa per conquistare l’Italia. Aquileia, è distrutta.
Papa Leone I ferma Attila, salvando Roma e l’Italia tutta.

Queste sono le notizie storiche che ci sono state tramandate,
ma Verdi ha creato un vero capolavoro tra le sue opere musicate.

 

Il Veneto: una gran bella terra con campagne, monti, laghi, fiumi, mare.
Là, sono nata. Nutro nostalgia per la mia terra natale. Là, desidero ritornare.

Laura

 

 

 

CAORLE, VENICE, AQUILEIA

1972: our first vacation as a couple, in a hotel. Caorle: we are
to the Hotel “Principe” and we benefit from full board.

In subsequent years, we remember with joy and return to it.
Hotel: there are various changes that we notice over the years.

Caorle: its name derives from “Caprulae”, an ancient forest where they grazed
the many wild goats that existed there in ancient times.

Municipality located between the mouths of the Lemene and Livenza rivers, its position
we find it located north of the cities of Eraclea and Bibione.

Caorle boasts many hotels, especially on the Lungomare road.
The spacious beach of Levante is considered the most beautiful in Caorle, it seems.

In the Upper Adriatic, beaches, the Historic Centre, the Lagoon: these are the three central elements
of Caorle, a truly unique destination for sea holidays, points-its “backbones”.

The two beaches (East and West) bring success to this venetian locality
who, for a long time now, has lived on Tourism: a hardworking and willing city.

In the Historic Center, the Cathedral of Santo Stefano Protomartire is accompanied
from the cylindrical bell tower built by Venice in 1038, thanks to its Patriarchate.

The Scogliera Viva is formed by lapped rocks: it is one of the most beautiful walks.
It has boulders carved by world famous names and is known for its walks.

At the end of it, there is the small church-sanctuary of the Madonna dell’Angelo:
it seems that it was born in the 9th century AD. and that it is dedicated to San Michele Arcangelo

by the inhabitants of Concordia Sagittaria who escape the barbaric
invasion. In the Fifties, it became a religious festival with a procession.

The fireworks: every year, at night, the Adriatic coast and the Venetian space,
thanks to the fireworks displays, to the joy of those present, they light up.

On the Levante beach, we see motorized hang gliders; such airplanes:
they are expertly guided and skim over the ground to the delight of children and teenagers.

The Darsena: it is beautiful. There are several boats that are present.
There, nearby, some restaurants prepare the “bisàte” (eels) Venetian style.

Testimonies of Laguna fishing are given by the huts of the ancient inhabitants
which were the home and refuge of farmers, fishermen and hunters.

The roof, formed by reeds and straw, is sloping: they arise in marshy clearings.
For Pier Paolo Pasolini and Ernest Hemingway they are wonderful details.

We find several shops with very different items,
so much so that my husband even finds the sought after tiny screwdrivers.

Shopping: it’s relaxing. We buy items specially
in the Centre, where a restaurant is furnished in the Venetian style of the 1700s: welcoming.

Porto Santa Margherita. It is on the beautiful Spiaggia of Ponente

and we visit it several times: it is older than Spiaggia of Levante.

Here, we even find Sangrìa, the typical Spanish drink
and the marble top Checkers-Chess: classic board games.

1973: we have never visited magical Venice, but we decide
to do it. With the “Fiat 500L”, we arrive at Punta Sabbioni, we deposit it.

After that, we embark on the ferry to Venice-Riva degli Schiavoni.
Among so many people, we meet a gentleman with a “sailor” shirt

and who kindly informs us about the Murano glass factories and how
enter one, in particular, of which he gives us the name.

Vaporetto. Let’s tour the factory and see, interested, how they are created
stupendous objects: very fascinated by them, we bought some of them.

The blue glass glasses decorated in pure gold are very fine:
we give them to my in-laws, as a kind “little thought”.

From the vaporetto, we go down to the well-known Rialto Bridge.
Various stalls where I buy a very pure crystal necklace.

It’s lunch time: the restaurant “Le Chat qui rit” (“The laughing cat”) is nearby.
There are many of us, but we manage to enjoy our “saucer” very well.

Then, the square, the Basilica of San Marco and the bell tower which, always like this, worked:
the tallest building in the city which, in the past, was used as a lighthouse for ships.

The Clock Tower: it has a tolling bell and two shepherds
which, due to their color, the Venetians affectionately call “i do Mori”.

 

1993: Aquileia is not far from Caorle and we get there in an hour.
It has History, the Roman Forum, the Sepolcreto and the Mosaics. Which is why we visit it.

Here, Attila passes to conquer Italy. Aquileia is destroyed.
Pope Leo I stops Attila, saving Rome and all of Italy.

These are the historical news that have been handed down to us,
but Verdi has created a true masterpiece among his works set to music.

 

Veneto: a very beautiful land with countryside, mountains, lakes, rivers, sea.
There, I was born. I have nostalgia for my homeland. There, I wish to return.

Laura

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