lunedì 9 ottobre 2023

TURISTICAMENTE, LA REALTA’ NELLA POESIA: nell’Italia di altri tempi, nella Libia di Gheddafi, nella Tunisia di Bourghiba, nel Marocco di Re Hassan II, nella Russia di Eltsin, nella Grecia dopo i Colonnelli, …




GRECIA E CORFU’ “POST COLONNELLI”
(Agosto 1981)

Viaggio e soggiorno organizzati dalla Valtur, Tour Operator convenzionato
con il mio datore di lavoro/C.R.A. – Quale “Deus ex machina”, ho prenotato.

Il volo Milano-Atene è abbastanza tranquillo fino a quando ci troviamo
sopra la Grecia: il vento della zona sbatte contro l’aereo e sembra che stiamo

rollando. La temperatura è di 37 grandi. In aereo, conosciamo un signore italiano
che simpatizza e ci invita, per la stessa sera, come rappresentanti dell’ospite nostrano

nella Chiesa dove si sposerà. Atterrati ad Atene, la temperatura risulta riscaldata.
Lasciato l’aeroporto, che ci porterà all’albergo, saliamo sul pullman con aria condizionata.

Hotel “Alexandra Divani Zafolia”: la camera è sull’interno, di fronte ad un ostello.
Dopo cena, i turisti sono portati allo spettacolo di Dora Stratos con balletti e Sirtaki. Bello!

Al termine, non troviamo la nostra accompagnatrice, Sofia: non la vediamo
All’autista del pullman, chiedo, in lingua francese, se ci porta all’albergo dove alloggiamo.

Mattina seguente: ci portano in una piazza centrale, dopodiché, io e mio marito optiamo
per prendere un taxi che ci porti a fare un giro per la città di Atene. Passiamo

davanti all’ex palazzo reale e andiamo in banca per il cambio valuta.
Il cassiere ci serve molto gentilmente, canticchia “Arrivederci, Roma” e ci saluta.

Scendiamo nel ristorante con un lieve ritardo perché, tornati in albergo, ci laviamo:
un appartenente al gruppo si arrabbia: gli rispondo, gentilmente, che noi ci riordiniamo.

Ivo e la moglie sono nostri compagni di tavolo, per cui Ivo ci difende, dicendo
che “NON SIAMO PIU’ ALL’EPOCA DEI COLONNELLI”. Ringraziamo, sorridendo.

Nel pomeriggio, Sofia, accompagna i turisti all’Eretteo e al Partenon:
davanti a tali costruzioni, sta un ampio teatro greco, il “Teseion”.

Sofia accompagna alla Tomba di Socrate, su una collinetta, la cui strada è un’estensione
della via centrale di Atene che divide la città in due parti. Una interessante costruzione

è il Museo Centrale di Atene: non si può fotografare, ma si riesce con qualche scatto:
statue bellissime e vere opere d’arte che mio marito immortala: ecco fatto.

“Alexander Divani Zafolia” non è molto lontano dal Colle del Licabetto.
Beviamo un whisky presso la piscina situata all’ultimo piano: c’è un bel baretto.

La mattina dopo, ci portano a visitare il Pireo, dove pranziamo
vicino al Porto. Pomeriggio: al Capo Sounion. Sulla strada, vediamo

le bancarelle: sono degli ambulanti e vendono carne e alimentari del luogo;
qui, con l’imbarazzo della scelta, la gente dà libero sfogo.

Il ritorno è nel tardo pomeriggio e vediamo le strade molto illuminate.
A cena, esprimiamo l’argomento senza fatica, con le parole adeguate.

Mattino del giorno seguente: c’è “libertà”; senza ansia di correre, lo passiamo.
Io e mio marito approfittiamo per ricordare tanti particolari di viaggio: ne parliamo.

Pomeriggio, per il volo Atene/Corfù, all’ “Athens International”: ci facciamo portare.
A Kerkyra, l’aeroporto è piccolissimo: quando parte, l’aereo deve addirittura aspettare

il “via libera” del semaforo. L’aereo si muove piano e l’ala esterna invade lo spazio
della strada. Bravissimi i piloti che compiono tali manovre, ma io Dio ringrazio.

A Kerkyra, di sera, agitazione in alto delle mani e coretto vocale: buona accoglienza.
Dal giorno dopo, conosciamo il villaggio: verde e fiori. Bellissima residenza.

La nostra stanza: sul lato collina, ha 4 metri per 7, un bagno con doppio lavandino.
Vivacità e ogni ben di Dio, nella colazione del mattino.

Piscina interna all’albergo-blocco centrale, piscina esterna e riproduzioni
delle varie statue, e bassorilievi, fra cui quello della famosa Iglisso’. Creazioni

davvero artistiche, gli originali. Si scende attraverso un sentiero che ci porta
alla spiaggia: ombrelloni di paglia, kayak. bagnini: gente esperta, accorta.

Passatempi: i diurni sono molti, fra cui la votazione-preferenza di una canzone.
Serali: una musica è stata ripresa da Pippo Franco, in una sua rappresentazione.

Non partecipiamo alla gita per la città di Achilleion e dintorni:
dopotutto, stiamo trascorrendo solamente dieci giorni.

 

E’ arrivato il giorno della partenza: i “ragazzi” salgono sul pullman; ci abbracciamo.
Un bel periodo che, con molto piacere e una punta di nostalgia ricordiamo.

Laura

 

 

 

GREECE AND CORFU “POST COLONELS”
(August 1981)

Trip and stay organized by Valtur, a partner Tour Operator
with my employer/C.R.A. – Which “Deus ex machina”, I booked.

The Milan-Athens flight is quite uneventful until we are
over Greece: the wind from the area beats against the plane and it seems that we are

rolling. The temperature is 37 great. On the plane, we meet an Italian gentleman
who sympathizes and invites us, for the same evening, as representatives of the local guest

in the Church where he will marry. Landed in Athens, the temperature is heated.
Leaving the airport, which will take us to the hotel, we board the air-conditioned coach.

Hotel “Alexandra Divani Zafolia”: the room is on the inside, in front of a hostel.
After dinner, tourists are taken to the Dora Stratos show with ballet and Sirtaki. Handsome!

At the end, we don’t find our escort, Sofia: we don’t see her
I ask the bus driver, in French, if he will take us to the hotel where we are staying.

Next morning: they take us to a central square, after which my husband and I opt
to take a taxi to take us on a tour of the city of Athens. We pass

in front of the former royal palace and we go to the bank for the currency exchange.
The cashier serves us very kindly, hums “Arrivederci, Roma” and greets us.

We go down to the restaurant with a slight delay because, back at the hotel, we wash:
a member of the group gets angry: I kindly reply that we will tidy up.

Ivo and his wife are our table mates, so Ivo defends us, saying
that “WE ARE NO LONGER AT THE TIME OF THE COLONELS”. We thank, smiling.

In the afternoon, Sofia takes tourists to the Erechtheion and the Parthenon:
in front of these buildings, there is a large Greek theater, the “Teseion”.

Sofia accompanies the Tomb of Socrates, on a hillock, whose road is an extension
of the central street of Athens which divides the city into two parts. An interesting construction

it’s the Central Museum of Athens: you can’t take a photograph, but you can take a few shots:
beautiful statues and true works of art that my husband captures: that’s it.

“Alexander Divani Zafolia” is not very far from Colle del Lycabetto.
We drink a whiskey by the swimming pool located on the top floor: there is a nice little bar.

The next morning, they take us to visit Piraeus, where we have lunch
near the port. Afternoon: to Cape Sounion. On the way, let’s see

the stalls: they are street vendors and sell local meat and food;
here, spoiled for choice, people give free rein.

The return is in the late afternoon and we see the brightly lit streets.
At dinner, we express the argument effortlessly, with the right words.

Morning of the following day: there is “freedom”; without anxiety to run, we pass it.
My husband and I take the opportunity to remember many travel details: we talk about them.

Afternoon, for the Athens/Corfu flight, to the “Athens International”: we get carried away.
In Kerkyra, the airport is very small: when it leaves, the plane even has to wait

the “green light” of the traffic light. The plane moves slowly and the outer wing invades the space
of the road. The pilots who perform these maneuvers are very good, but I thank God.

In Kerkyra, in the evening, waving of the hands and corrected vocals: good reception.
From the next day, we know the village: greenery and flowers. Beautiful residence.

Our room: on the hill side, it is 4 by 7 meters, a bathroom with double sinks.
Liveliness and every good thing in the morning breakfast.

Indoor swimming pool at the central block hotel, outdoor swimming pool and reproductions
of the various statues, and bas-reliefs, including that of the famous Iglisso’. Creations

really artistic, the originals. We descend through a path that leads us
to the beach: straw umbrellas, kayaks, lifeguards: expert, shrewd people.

Hobbies: there are many daytime pastimes, including the preference vote for a song.
Evenings: a piece of music was taken up by Pippo Franco, in one of his performances.

We do not participate in the trip to the city of Achilleion and its surroundings:
after all, we are only spending ten days.

The day of departure has arrived: “girls and boys” get on the bus; we hug.
A beautiful period that we remember with great pleasure and a nostalgic touch.

Laura

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