domenica 15 ottobre 2023

TURISTICAMENTE, LA REALTA’ NELLA POESIA: nell’Italia di altri tempi, nella Libia di Gheddafi, nella Tunisia di Bourghiba, nel Marocco di Re Hassan II, nella Russia di Eltsin, nella Grecia dopo i Colonnelli, …

 


CATTOLICA, SAN LEO e GRADARA

(1995) 

 

 

CATTOLICA

Imbocchiamo l’autostrada A14 e, dopo tre ore, usciamo per raggiungere Cattolica.
Inizio 1900: turisticamente, Cattolica è già conosciuta come la “Regina adriatica”.

Il nostro albergo è un “Tre Stelle”. E’ carino, pulito, ordinato.
Arriviamo alle ore 9: ci offrono la colazione sotto il pergolato.

Una camera matrimoniale col bagno piccolo, un balcone, il parcheggio privato
e siamo vicini alla ferrovia. Mio marito è felicissimo di esserci arrivato.

E’ risaputo che la cucina romagnola è molto, molto rinomata
perché la sua gastronomia, alle origini contadine e marinare, è legata.

In giardino, scambiamo discorsi con gli altri clienti, durante la giornata,
accompagnati dal sottofondo della strada alquanto trafficata.

Nostre varie passeggiate fino al Centro: la grande fontana si trova sulla Piazza.
C’è molta illuminazione e, sempre, io mi gusto il buon gelato che, là, impazza.

A questo punto, ritengo opportuno informare sulla città:
ne vale la pena. Comunque, vogliamo tornarci: chissà?

Cattolica, in provincia di Rimini, si chiama Catòlga, in dialetto.
Conosciuta meta balneare, sul Mare Adriatico: desta un bell’effetto.

Dante cita Cattolica nel canto XXVIII dell’inferno, però risulta abitata
sin dall’età del bronzo. Si trova sulla Via Flaminia ed è con due Valli gemellata.

1400: sosta per i viaggiatori Rimini-Pesaro, ha taverne, locande e stazioni
per il cambio dei cavalli e con maniscalchi. Col tempo, subisce espansioni.

1600: comincia l’ampliamento oltre il borgo medioevale con edifici,
osti e pescatori; la Chiesa di Sanr’Apollinare è Parrocchia dei demografici.

1800: si hanno lo sviluppo urbanistico e la “strada nuova” con altri tipi di costruzione.
Rimini-Pesaro: dietro l’abitato, nascono la nuova strada ferrata e la stazione.

1896: finalmente, Cattolica diventa un comune indipendente.
Anni Cinquanta del 1800: sorge il bagno di mare benefico, curativo, rigenerante.

1883: creazione del “Kursaal”, ampliamento verso la spiaggia con ville fini.
Nascono parecchi edifici, con viali e numerosi splendidi giardini.

Turisti appartenenti all’aristocrazia di élite borghese o nobile:
Guglielmo Marconi e Vasilij Kandinskij, gente con un certo stile.

Persone residenti affittano stanze a famiglie della piccola borghesia o altolocate.
Anni Venti del 1900: forte sviluppo urbanistico e conseguenti ville e pensioni nate.

Anni Trenta del 1900: il Turismo delle colonie viene potenziato.
1944: i bombardamenti sono rari con tasso di distruzione molto limitato.

Anni Cinquanta: la popolazione viene raddoppiata
e l’attività del turismo ricettivo è incrementata.

Attività marinare e aziendali: confezionamento delle sardine.
Sviluppo della pesca delle vongole, loro coinquiline marine.

1930: creazione della “Casa del pescatore”, cantieristica sviluppata.
1992: Cattolica passa alla provincia di Rimini appena creata.

Importante: “Le navi” è l’acquario di Cattolica, uno tra i più grandi d’Italia.
Vediamo lo spettacolo con i delfini (fra cui, il simpaticissimo Golia).

 

SAN LEO

Da Cattolica, ci rechiamo alla Fortezza di San Leo, zona romagnola montana.
E’ in cima ad una collina, sopra la parete a strapiombo: base di costruzione romana.

Nel Medioevo, ingolosisce Bizantini, Goti, Franchi e Longobardi. E’ lì che ripara
il Re d’Italia Berengario II. San Leo diventa “Capitale d’Italia” (l’evento è cosa rara).

Vari passaggi: Malatesti, Montefeltro, Cesare Borgia, della Rovere.
Per patrioti risorgimentali (esempio: Felice Orsini) diventa il carcere

e, idem, per “Alessandro, Conte di Cagliostro”, il palermitano Giuseppe Balsamo.
San Leo una testimonianza famosa di arte militare che, con meraviglia, vediamo.

Salendo verso la Rocca, dalla strada, vediamo la torre e i tetti delle case,
paesaggio-gemma prevalentemente medioevale-rinascimentale di base

con tutto il panorama montano appenninico. Arrivati alla Rocca, sul piazzale,
vediamo qualche cannone. La guida ci accompagna nelle varie sale

del torrione, dove troviamo parecchi tipi di armi della Seconda Guerra Mondiale.
Vediamo alcuni ritratti (fra cui anche del Duca di Montefeltro), in altre sale.

 

GRADARA

Un altro giro lo compiamo a Gradara medioevale: la Cittadella,
con il viale centrale, è affascinante e ricca di storia. E’ bella.

Sul colle-confine fra Emilia-Romagna e Marche, tale roccaforte è in posizione
strategica. La vista è mozzafiato. E’ in un luogo storico e trasmette forte emozione

unica: si tratta di una dimora con tre ponti levatoi, inespugnabile,
dei De Grifo, dei Malatesta, degli Sforza-Borgia e dei Della Rovere. E’ raggiungibile

facilmente e, su entrambi i lati della via centrale, vediamo negozietti caratteristici:
e notiamo che, per la Pittura, fa proprio al caso nostro quello di cornici.

Nella chiesetta, il famoso Cristo è possibile vederlo da tre posizioni
differenti: posizioni che rendono diverse le sue espressioni.

In fondo al viale, sta il Castello di Paolo e Francesca con le mura merlate,
il ponte levatoio e il cortile elegante rinnovati con tecniche raffinate.

Francesca da Rimini e Paolo Malatesta: la loro storia è intrigante
ed è bene immortalata nell’Inferno della Divina Commedia di Dante.

Nei corridoi del museo, troviamo le spiegazioni di quanto visitiamo
e, nel piano inferiore, c’è una campana, il cui rintocco provochiamo

lanciando un sassolino. Usciti dalla roccaforte, vediamo alcuni negozietti,
fra cui quello di ferro battuto: sono artigianali i locali lavoretti.

Concludendo: credo proprio che abbia ragione chi canta “Romagna mia”:
certamente, ci si trova in uno dei più bei posti della nostra Italia.

Laura

 

 

 

CATHOLIC, SAINT LEO and GRADARA
(1995) 

 

CATHOLIC

We take the A14 motorway and, after three hours, we go out to reach Cattolica.
Early 1900s: from a tourist point of view, Cattolica is already known as the “Queen of the Adriatic”.

Our hotel is a “Three Star”. It’s nice, clean, tidy.
We arrive at 9: they offer us breakfast under the pergola.

A double bedroom with a small bathroom, a balcony, private parking
and we are close to the railway. My husband is delighted to have arrived there.

It is known that the cuisine of Romagna is very, very famous
because its gastronomy is linked to its peasant and marine origins.

In the garden, we exchange conversations with the other customers during the day,
accompanied by the background of the somewhat busy road.

Our various walks up to the Center: the large fountain is located on the Square.
There is a lot of lighting and I always enjoy the good ice cream that goes crazy there.

At this point, I deem it appropriate to inform about the city:
it’s worth it. Anyway, we want to go back: who knows?

Cattolica, in the province of Rimini, is called Catòlga, in dialect.
Known seaside destination, on the Adriatic Sea: it has a nice effect.

Dante mentions Cattolica in canto XXVIII of Hell, but it is inhabited
since the Bronze Age. It is located on the Via Flaminia and is twinned with two valleys.

1400: stopover for Rimini-Pesaro travellers, has taverns, inns and stations
for changing horses and with farriers. Over time, it undergoes expansions.

1600: expansion begins beyond the medieval village with buildings,
innkeepers and fishermen; the Church of Sant’Apollinare is the parish of demographics.

1800: there is urban development and the “new road” with other types of construction.
Rimini-Pesaro: the new railway and the station are born behind the town.

1896: finally, Cattolica becomes an independent municipality.
The fifties of 1800: the beneficial, curative, regenerating bathing in the sea was born.

1883: Creation of the “Kursaal”, expansion towards the beach with fine villas.
Several buildings arise, with avenues and numerous beautiful gardens.

Tourists belonging to the bourgeois or noble elite aristocracy:
Guglielmo Marconi and Vasilij Kandinskij, people with a certain style.

Residents rent rooms to middle-class or upper-class families.
Twenties of 1900: strong urban development and consequent villas and pensions born.

Period Thirty Years of 1900: Colony Tourism is boosted.
1944: Bombings are rare with very limited destruction rate.

Period Fifties Years of 1900: the population is doubled
and the activity of hospitality tourism has increased.

Seafaring and corporate activities: packaging of sardines.
Development of fishing for clams, their marine companions.

1930: Creation of the “House of the fisherman”, developed shipbuilding.
1992: Cattolica passes to the newly created province of Rimini.

Important: “Le Navi” is Cattolica’s aquarium, one of the largest in Italy.
We see the show with dolphins (including the very nice Goliath).

 

SAINT LEO

From Cattolica, we go to the Fortress of San Leo, in the mountainous area of ​​Romagna.
It is on top of a hill, above the sheer wall: base of Roman construction.

In the Middle Ages, it tempted the Byzantines, Goths, Franks and Lombards. That’s where it repairs
the King of Italy Berengar II. San Leo becomes “Capital of Italy” (the event is rare).

Various passages: Malatesta, Montefeltro, Cesare Borgia, della Rovere.
For Risorgimento patriots (example: Felice Orsini) it becomes prison

and, ditto, for “Alessandro, Count of Cagliostro”, the Palermitan Giuseppe Balsamo.
San Leo is a famous testimony of military art that we see with wonder.

Going up towards the Rocca, from the road, we see the tower and the roofs of the houses,
predominantly medieval-renaissance landscape-gemstone

with all the Apennine mountain panorama. Arrived at the Rocca, in the square,
let’s see some cannons. The guide accompanies us in the various rooms

of the keep, where we find several types of weapons from the Second World War.
We see some portraits (including also of the Duke of Montefeltro), in other rooms.

 

GRADARA

We make another tour in medieval Gradara: the Citadel,
with the central avenue, it is charming and full of history. She is beautiful.

On the hill-border between Emilia-Romagna and Marche, this stronghold is in position
strategic. The view is breathtaking. It is in a historic place and conveys strong unique

emotion: it is a house with three drawbridges, impregnable,
of the De Grifos, the Malatestas, the Sforza-Borgias and the Della Roveres. It’s reachable

easily and, on both sides of the central street, we see typical shops:
and we note that, for Painting, that of frames is right up our alley.

In the church, the famous Christ can be seen from three different
positions: positions that make his expressions different.

At the end of the avenue is the Castle of Paolo and Francesca with crenellated walls,
the drawbridge and the elegant courtyard renovated with refined techniques.

Francesca da Rimini and Paolo Malatesta: their story is intriguing
and is well immortalized in the Inferno of Dante’s Divine Comedy.

In the corridors of the museum, we find explanations of what we visit
and, on the lower floor, there is a bell, whose tolling we provoke

throwing a pebble. Leaving the stronghold, we see some small shops,
including that of wrought iron: the local chores are handcrafted.

 

In conclusion: I truly believe that those who sing “Romagna mia” are right:
certainly, you are in one of the most beautiful places in our Italy.

Laura

 

Nessun commento:

Posta un commento