NELLA RUSSIA DI ELTSIN; AEROPORTO DI BUDAPEST
(1-21 agosto 1993)
1 agosto 1993: sala attesa dell’Aeroporto della Malpensa per la partenza
verso la Russia. Con i gestori dell’Associazione Italia-Russia facciamo conoscenza.
Ci informano. A loro, faccio presente che la mia dieta è “in bianco” a seguito
di colecistoctomia. Da bambina, desidero studiare in Russia per cui è esaudito
tale mio recondito bisogno di studiare, di imparare e di comunicare.
Italia-Russia in collaborazione con British School: sanno programmare e organizzare
il Corso di lingua russa, con partecipazione della Marina di là, che vede il nostro imbarco
sull’aereo di una Compagnia italiana, con passaporto e, all’Aeroporto Pulkovo, lo sbarco.
Durante il viaggio, dal finestrino, possiamo ammirare i panorami sottostanti,
fra cui il nastro argenteo del fiume Danubio: tutto ammiriamo, noi partecipanti.
Scalo a Budapest. In sala d’attesa-coincidenza, scriviamo cartoline e ci conosciamo
un po’ meglio. Sera: al Pulkovo/San Pietroburgo, un buon atterraggio lo effettuiamo.
Tale scalo è in direzione sud, è hub della Compagnia Rossya Airlines ed è situato
a 23 chilometri dal centro città: noi passeggeri vediamo un aeroporto datato.
Operazioni-sbarco, compilazione-dichiarazione materiale: orologi, anelli, valuta.
Un compagno di corso mi dice di aspettare: cosa lunga ma, volentieri, mi aiuta.
In aeroporto, vedo che uomini perquisiscono una donna. La cosa mi fa paura
e spero che il compagno di corso faccia presto perché sembra una cosa dura.
Ritorna dopo un bel po’ di tempo e riprende ad aiutare me ed altri: in India,
aveva visto il treno strapieno di povera gente e non in orario (quale sua ansia!).
Molti mezzi russi sono abbastanza rovinati; così, il pullman che ci accompagna
alla Casa dello Studente. La porta in fondo, vicina a me, si apre: che magagna!
Infatti, le valigie sono ammassate nel fondo del mezzo e l’autista ferma e scende
a dare un grande colpo per chiuderla: ognuno di noi comprende
che, se “il buon giorno si vede dal mattino” … Eh, sì! … Lungo la strada, notiamo
un uomo ubriaco, con la bottiglia di vodka in mano: subito, ci rendiamo
conto che è un modo per dimenticare i dispiaceri di una vita carente.
Giunti alla Casa, riceviamo le chiavi delle nostre camerette: qui, è apparente,
è impressione di essere arrivati in un mondo tranquillamente sano:
ogni armadio è appoggiato al muro, senza fondo di chiusura: davvero, ultraspartano.
I bagni sono puliti, ma non sono certo come i nostri: hanno tracce visibili di calcare
e, negli ultimi giorni, il riscaldamento viene spento perché necessita risparmiare.
La mattina seguente, Galia, la Direttrice, ci accompagna in filovia al Palazzo delle Poste
e Telefoni Centrali per avvertire le nostre famiglie che siamo arrivati tutti senza “batoste”.
Il palazzo è presso una galleria stile “Inizio Secolo”, vicina all’Érmitage e, correttamente,
Galia ci informa che, per viaggiare sui mezzi pubblici costa 1 Dollaro, mensilmente.
Pomeriggio: accompagnamento al Palazzo “vecchio stile” dell’Ammiragliato:
ogni gradino delle scale è molto vecchio e un po’ consumato.
Qui, ci spiegano che le lezioni saranno tenute presso la nostra Casa dello Studente
e, con la prima lezione, conosciamo Marina, la nostra insegnante.
San Pietroburgo, “La Venezia del Nord”: è una città costruita su quarantadue isole,
ha tantissimi ponti, ha un complesso sistema di canali presso la Neva e cupole
a cipolla di molte chiese. Nel 1703, la costruisce Pietro il Grande come “finestra
sull’Occidente” ed è la seconda città della Russia, dopo Mosca. Si trova a destra
delle odierne Repubbliche Baltiche ed è una delle città abbastanza recenti
che vantano un grande patrimonio ed una storia che possiede innumerevoli eventi,
E’ una città affascinante. Qui, hanno vissuto Igor Stravinskij
e l’autore del romanzo “Le notti bianche”, il giovane Feodor Dostoevskij.
Bartolomeo Rastrelli e Giacomo Quarenghi, architetti italiani che l’Imperatrice
Caterina II incarica di costruire, nella “Capitale del Nord”, cinque palazzi, edifici
collegati fra loro e che formano il “Museo dell’Érmitage”. Tale museo è possessore
di 3 milioni di opere dalla Preistoria alla prima metà dell’Ottocento. L’accompagnatore
ci spiega che Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Caravaggio, Rembrandt, Tiziano,
Rubens, Cézanne, Matisse, Monet, Picasso e Renoir lì presenziano.
Isola di Pietrograd, delta del fiume Neva: qui, è stato costruito il cuore più antico
della città, ossia la Fortezza di Pietro e Paolo sede del Centro Storico.
Tale Fortezza sul Mar Baltico viene edificata come difesa verso il potere svedese
e, nel 1917, sarà la prigione per gli oppositori del regime, temendo le loro ascese.
Infatti, qui, saranno imprigionati Alksei (figlio unico di Pietro I), Dostoevskij,
Aleksandr (il fratello maggiore di Lenin), Gorkij, Bakunin e Trotskij.
La “porta di Pietro”, con l’Aquila Bicipite, introduce nella Fortezza: giardini bellissimi,
caserma, carceri, arsenale, zecca. La cattedrale di San Pietro e Paolo e il campanile: massimi
rappresentanti di bellezza. “Piòtr i Pavloski Sàbor”, la chiesa più antica della città, possiede
un campanile altissimo con guglia dorata su cui sta un angelo che regge la croce: si vede
bene. Nell’interno della basilica con molto oro zecchino, vedo le bare in marmo bianco
da Pietro il Grande a Caterina II, … Di vedere tutta questa arte proprio non mi stanco.
Presso un angolo dei giardini, una bancarella vende i souvenirs. Il mio collega che conosce
un po’ di Russo si presta ad aiutarci, in modo che non subiamo raggiri e angosce.
Compero una balalaika e uno scrignetto nero scolpito e laccato: presenziano
qui, in Italia, in casa mia, tali gioielli: stupore e meraviglia suscitano.
Uscita all’esterno delle mura: vedo una donna che si bagna nelle acque non molto calde
della Neva e, poi, potrà prendere il sole. Si tratta di necessità o tradizioni salde?
Il Palazzo d’inverno è di un delicato colore verde-pastello e la Piazza antistante
E’ STORICA: tra il 23 e il 24 ottobre 1917, i Bolscevichi assaltano tale piazza grande.
Le Guardie Imperiali, il 9 gennaio 1905, reprimono sanguinosamente la rivendicazione
dei moltissimi operai del loro sacrosanto diritto alla migliore condizione
lavorativa. E’ la “DOMENICA DI SANGUE”: lo Zar Nicola II è infamato, presso la popolazione.
1991: l’URSS è dissolta. Sempre qui, si svolge più di una manifestazione
per chiedere la democrazia. Spicca la Colonna di Alessandro I, lo zar artefice della vittoria
contro Napoleone Bonaparte. E’, sempre, qualcosa che verrà tramandato nella Storia.
Lo Zar incarica Auguste Ricard de Montferrand, sul cui grande e ambizioso progetto
viene edificata la Cattedrale di Sant’Isacco: importante e valido architetto!
Tale cattedrale è chiamata “La Chiesa costruita sulle ossa” perché molti lavoratori
sono morti per inspirazione dei fumi, onde poter applicare le lamine-ori:
esalazioni dal verderame del metallo. Nell’interno sontuoso, sotto la volta centrale
il gigantesco affresco raffigura la Vergine tra Angeli e Santi: opera di aspetto principale.
A 43 metri di altezza, il magnifico panorama di San Pietroburgo lo si può ammirare
dopo avere salito i 262 gradini del colonnato: cosa da non dimenticare!
La Cattedrale di Nostra Signora di Kazan richiama San Pietro del Vaticano:
custodisce l’immagine miracolosa della Madonna del Kazan, da cui non mi allontano.
Alessandro Nevskij, “Il Principe di Novgorod”, vive nel 1200. Sua elezione
a simbolo di indipendenza contro i Mongoli. Grande militare, vince i Mongoli e ottiene
vittorie anche contro vari popoli, fra cui gli Svedesi, i Tedeschi del Baltico.
Nevsky Prospekt: tale Prospettiva è intitolata a lui, vincitore, della popolazione amico.
Segnalazione: se si sta attraversando la strada con il permesso verde del semaforo,
affrettarsi perché i mezzi non rispettano, per legge, sembra; per cui: “NO!”, imploro.
Dalla nostra “Abscijizzie”, io, Tiziana e Antonio percorriamo circa dieci minuti
a piedi per recarci alla fermata della filovia. Il mezzo lo aspettiamo tutti
e, in fondo alla strada, si vede il Monastero Bianco e Bluette: cielo e nuvole
che ci donano una vista irreale e bellissima, da dipingere. Il tempo è mutevole.
Le filovie sono ammaccate e ruggini, strapiene di persone: una volta, mi viene
ceduto il posto; sto bene ma, con un mucchio di gente, mi sento un po’ in catene.
Il Ponte Aniskov: ha quattro statue di cavalli e una di un domatore. Rappresenta
il cavallo tranquillo domato da un uomo, il cavallo che diventa
disobbediente, il cavallo che diventa più dinamico, il cavallo che si sente
indomito, per cui l’uomo è a terra e l’animale festeggia allegramente.
Alexander Menshikov, buon amico e compagno di Pietro il Grande ha origine umile,
ma Pietro lo promuove presto Duca e Governatore Generale di San Pietroburgo. Utile
la sua supervisione per edificare la Fortezza di Pietro e Paolo e la Fortezza
di Kronshlot (oggi Kronstadt), nel Golfo di Finlandia: lavori di grande bellezza.
Menscikov commissiona un grande palazzo sull’Isola Vasilievsky, palazzo lussuosissimo.
1732-1918: la casa diventa una scuola militare; poi, il suo interno diventerà bellissimo.
1981: viene aperto al pubblico per ospitare parte della collezione dell’Érmitage dedicata
alla cultura russa. Posso confermare la sua bellezza perché io stessa ci sono entrata.
Tiziana desidera lo yogurt che trova solamente in un negozio di vendita non molto distante
dalla nostra Casa dello Studente: nutrirsi del “suo” yogurt, per lei, è importante.
Sulla Nevskij, troviamo negozi, caffè, farmacie (apotéke), fotografo, supermercato.
Il supermercato: è importante per ACQUISTO DELL’ACQUA IN TANICA, è ricercato.
1908: i Russi sono i primi ad accorrere in aiuto ai terremotati di Messina e Reggio Calabria
a mezzo dell’Incrociatore AURORA. Gente buona e sensibile che aiuta la nostra Patria.
Siamo di fronte alle coste finlandesi, nel porto di San Pietroburgo: l’Incrociatore Aurora
vecchio e glorioso è qui. Lo vedo: sono commossa. Anche se il tempo lo deteriora,
è sottoposto a restauri e, oggi, appartiene al grandissimo Museo Navale Centrale
con la bandiera di Sant’Andrea, importante simbolo della Marina sovietica: arciducale
Museo, viene fondato da Pietro I, il Grande. Aurora riceve le sue forti onorificenze:
l’ ”Ordine della Bandiera Rossa” e l’ ”Ordine della Rivoluzione d’Ottobre”, alte benemerenze.
Visita al Cimitero di Guerra e al Monumento ai Caduti. I Giardini botanici: sono vicini
al nostro alloggio dove vivono anche Boms e la sua mamma, begli esemplari di gattini
della mensa. Un giorno, Boms esce e cammina sulla strada. Lo vado a “recuperare”
e lo sgrido: lo riferisco alle inservienti con le quali i discorsi sono facili da scambiare.
Fra le Guardie maschili, una ha una cagnolina nera: Malvina. A lui, dico che mio marito
è idem Guardia e che detiene una “Beretta”: capisce bene. La mattina: il turno è finito
e, di giorno, subentrano le Guardie-donna. Una legge la rivista dei Testimoni di Geova:
sono diffusi in tutto il Mondo. La televisione (bianco e nero) trasmette “La piovra”
diffusa qualche anno prima, in Italia, e doppiata in lingua russa. Abbiamo occasione
di vedere il Teatro “Marinskij”, esternamente: il suo colore è di un grigione …
Ma, in futuro, verrà ritinteggiato. Domenica: partecipazione al balletto. Non mi sento
bene, moralmente, per cui non partecipo: colpa del mio abbattimento.
Poi, mi riferiscono che è stato interessante. “Casetta in legno di Pietro I”: la visita
ci mostra una piccola casa di legno, è rossiccia ed è la sua prima residenza; è apposita
costruzione dell’epoca della fondazione di San Pietroburgo. La capanna di tronchi viene
costruita in soli tre giorni dai soldati e la data della sua nascita contiene,
praticamente, la data della fondazione della città. Izba con stile russo-barocco-olandese
ha tre stanze: soggiorno, camera da letto e studio. Ha tonalità un po’ accese.
Da usare solamente durante i mesi estivi, non ha camini. 1703-1708: costruzione
della città e della Fortezza di San Pietro e Paolo, Pietro I sorveglia i lavori e dà protezione
alla casetta dalle intemperie. La ristrutturazione, in seguito, verrà effettuata
da Caterina II e la ricostruzione da Nicola I, per cui la camera da letto sarà trasformata
in una cappella per il Cristo Redentore. Ritenuta un importante monumento nazionale,
contiene cimeli-oggetti di Pietro I di uso domestico e personale.
21 agosto 1993, RITORNO: preparazione dei bagagli. Cena alla mensa. Leggo un giornale
regalatomi, fra cui notizie su Baldovino del Belgio. Dormita di tre ore e levata alle
ore 3 (la mia vicina mi bussa alla porta per “la sveglia”). Salita sul mezzo in direzione
Aeroporto Pulkovo, parte nuova: PARTENZE. Transito sul ponte aperto con accensione
del fondo chiamato “Le notti bianche”. Arrivo a Pulkovo: saluti e ringraziamenti
a Galia. Imbarco con due file: una con molti passeggeri. L’altra non ha “assembramenti”,
sembra veloce ma, ad un certo punto, si blocca. Io e la mia vicina temiamo di perdere
l’aereo. L’operatore-controllore mi guarda il borsellino; glielo dò per poi restituire.
L’operazione è conclusa; in sala d’attesa, mi accorgo che mi è sparito 1 dollaro: lampante
il gioco di prestigio perché, in Russia, il dollaro è moneta pregiatissima, allettante.
Aspettiamo un paio d’ore per salire sull’aereo della Compagnia italiana: aereo non grande,
ma con un motorino “musicale”. Tratta: Budapest-Malpensa, dove mio marito mi attende.
Atterraggio buonissimo ed applauso al pilota. Pietroburgo: bella, e storica città.
Patria di molti artisti che vi hanno svolto le loro stupende ed artistiche attività.
Sarai sempre nei miei ricordi e, farò il possibile per rivederti, te lo prometto.
Voglio rivedere te, l’arte che custodisci a mezzo chiese e palazzi, e la Neva nel suo letto.
Laura
IN YELTSIN’S RUSSIA; BUDAPEST AIRPORT
(August 1-21, 1993)
August 1, 1993: waiting room at Malpensa Airport for departure
towards Russia. We get acquainted with the managers of the Italy-Russia Association.
They inform us. To them, I note that my diet is “blank” as a result
of cholecystoctomy. As a child, I wish to study in Russia so it is fulfilled
my hidden need to study, to learn and to communicate.
Italy-Russia in collaboration with the British School: they know how to plan and organize
the Russian language course, with the participation of the Navy there, which sees our embarkation
on the plane of an Italian Company, with a passport and, at Pulkovo Airport, the landing.
During the journey, from the window, we can admire the views below,
including the silver ribbon of the Danube river: we participants admire everything.
Stopover in Budapest. In the waiting room-connection, we write postcards and get to know each other
a little better. Evening: at Pulkovo/St. Petersburg, we make a good landing.
This airport is in a southerly direction, it is the hub of the Rossya Airlines Company and is located
23 kilometers from the city centre: we passengers see an outdated airport.
Operations-landing, compilation-material declaration: watches, rings, currency.
A classmate tells me to wait: a long thing but, willingly, he helps me.
At the airport, I see men frisking a woman. That scares me
and I hope that my classmate does it soon because it seems like a hard thing.
He returns after a long time and starts helping me and others again: in India,
he had seen the train full of poor people and not on time (what his anxiety!).
Many half Russians are quite ruined; thus, the bus that accompanies us
at the Student House. The door at the back, close to me, opens: what a flaw!
In fact, the suitcases are stacked in the bottom of the vehicle and the driver stops and gets out
to give a big blow to close it: each of us understands
which, if “a good day starts in the morning” … Eh, yes! … On the way, we notice
a drunk man, with a bottle of vodka in his hand: immediately, we realize
that it is a way to forget the sorrows of a deficient life.
Once at the house, we receive the keys to our bedrooms: here, it is apparent,
it is the impression of having arrived in a quietly healthy world:
each wardrobe leans against the wall, with no closing bottom: truly, ultra-spartan.
The bathrooms are clean, but they are certainly not like ours: they have visible traces of limescale
and, in the last few days, the heating is turned off because it needs to save money.
The following morning, Galia, the Director, takes us on the trolley to the Palazzo delle Poste
and Telefoni Centrali to warn our families that we have all arrived without “hits”.
The building is in a turn-of-the-century gallery, close to the Hermitage and, correctly,
Galia informs us that to travel on public transport it costs 1 dollar, monthly.
Afternoon: escort to the “old style” Admiralty Building:
every step of the stairs is very old and a little worn.
Here, they explain to us that the lessons will be held at our Casa dello Studente
and, with the first lesson, we get to know Marina, our teacher.
St. Petersburg, “The Venice of the North”: is a city built on forty-two islands,
it has many bridges, has a complex system of canals at the Neva and domes
onion of many churches. In 1703, Peter the Great built it as a “window
on the West” and is the second largest city in Russia, after Moscow. It is on the right
of today’s Baltic Republics and is one of the fairly recent cities
that boast a great heritage and a history that has countless events,
It’s a fascinating city. Here, Igor Stravinsky lived
and the author of the novel “White Nights”, the young Feodor Dostoevsky.
Bartolomeo Rastrelli and Giacomo Quarenghi, Italian architects who the Empress
Catherine II instructs to build, in the “Northern Capital”, five palaces, buildings
connected to each other and forming the “Ermitage Museum”. This museum is owner
of 3 million works from Prehistory to the first half of the 19th century. The chaperone
explains that Leonardo, Michelangelo, Raphael, Caravaggio, Rembrandt, Titian,
Rubens, Cézanne, Matisse, Monet, Picasso and Renoir are present there.
Petrograd Island, delta of the Neva River: the oldest heart of the city
was built here, i.e. the Peter and Paul Fortress, seat of the Historic Center.
This Fortress on the Baltic Sea is built as a defense against Swedish power
and, in 1917, it will be the prison for the opponents of the regime, fearing their ascents.
In fact, here, they will be imprisoned, Alksei (only son of Peter I), Dostoevsky,
Alexander (Lenin’s older brother), Gorky, Bakunin and Trotsky.
The “gate of Peter”, with the double-headed eagle, leads into the fortress: beautiful gardens, barracks, prisons, arsenal, mint. The cathedral of San Pietro e Paolo and the bell tower: maxima
beauty representatives. “Piòtr i Pavloski Sàbor”, the oldest church in the city, owns
a very high bell tower with a golden spire on which stands an angel holding up the cross: it shows
well. Inside the basilica with a lot of pure gold, I see the white marble coffins
from Peter the Great to Catherine II, … I never get tired of seeing all this art.
At a corner of the gardens, a stall sells souvenirs. My colleague who knows
a little Russian lends itself to help us, so that we do not suffer scams and anguish.
I buy a balalaika and a carved and lacquered black casket: they attend
here, in Italy, in my house, such jewels: amazement and wonder arouse.
Going outside the walls: I see a woman bathing in the not very hot waters
of the Neva and, then, will be able to sunbathe. Is it about necessity or solid traditions?
The Winter Palace is of a delicate green-pastel color and the square in front of it
IT IS HISTORICAL: between 23 and 24 October 1917, the Bolsheviks stormed this large square.
The Imperial Guards, on January 9, 1905, bloodily repressed the claim
of the very many workers of their sacrosanct right to the best condition
working. It’s “BLOODY SUNDAY”: Tsar Nicholas II is infamous among the population.
1991: The USSR is dissolved. Also here, more than one demonstration takes place
to ask for democracy. The Column of Alexander I stands out, the tsar responsible for the victory against Napoleon Bonaparte. It is, always, something that will be handed down in History.
The Tsar instructs Auguste Ricard de Montferrand, on whose great and ambitious project
St. Isaac’s Cathedral is built: an important and valid architect!
Such a cathedral is called “The Church Built on Bones” because of the many workers
they died by inhaling the fumes, in order to be able to apply the foils:
fumes from the verdigris of the metal. In the sumptuous interior, under the central vault
the gigantic fresco depicts the Virgin between Angels and Saints: the main aspect of the work.
At 43 meters high, the magnificent panorama of St. Petersburg can be admired
after having climbed the 262 steps of the colonnade: something not to be forgotten!
The Cathedral of Our Lady of Kazan resembles the Vatican’s St. Peter:
it keeps the miraculous image of Our Lady of Kazan, from which I do not depart.
Alexander Nevsky, “The Prince of Novgorod”, lives in the 1200s. His election
as a symbol of independence against the Mongols. Great military, he wins the Mongols and obtained
victories against various peoples, including the Swedes, the Germans of the Baltic.
Nevsky Prospekt: this Prospect is named after him, victor, friend of the population.
Signalling: if you are crossing the road with green permission from the traffic light,
rush because the means do not respect, by law, it seems; so: “NO!”, I implore.
From our “Abscijizzie”, Tiziana, Antonio and I walk about ten minutes
walk to get to the trolleybus stop. We are all waiting for the vehicle
and, at the end of the road, you can see the White and Bluette Monastery: sky and clouds
that give us an unreal and beautiful view, to be painted. Time is changeable.
The trolleybuses are dented and rusty, packed with people: once, it comes to me
gave way; I’m fine but, with a lot of people, I feel a bit in chains.
Aniskov Bridge: has four statues of horses and one of a trainer. Represents
the quiet horse tamed by a man, the horse that becomes
disobedient, the horse that becomes more dynamic, the horse that feels
indomitable, so the man is on the ground and the animal celebrates happily.
Alexander Menshikov, good friend and companion of Peter the Great comes from humble origins,
but Peter soon promoted him Duke and Governor General of St. Petersburg. Useful
his supervision to build the Peter and Paul Fortress and the Fortress
of Kronshlot (now Kronstadt), in the Gulf of Finland: works of great beauty.
Menshikov commissions a large palace on Vasilievsky Island, a very luxurious palace.
1732-1918: the house becomes a military school; then, its interior will become beautiful.
1981: Opened to the public to house part of the dedicated Érmitage collection
to Russian culture. I can attest to its beauty because I’ve been in it myself.
Tiziana wants yoghurt which she can only find in a sales shop not far
from our Student House: using “her” yoghurt is important for her.
On Nevsky, we find shops, cafes, pharmacies (apotéke), photographer, supermarket.
The supermarket: it is important for PURCHASE OF WATER IN THE TANK, it is sought after.
1908: the Russians are the first to come to the aid of the earthquake victims of Messina and Reggio Calabria
by cruiser AURORA. Good and sensitive people who help our country.
We are facing the Finnish coast, in the port of St. Petersburg: the Cruiser Aurora
old and glorious is here. I see it: I’m moved. Even if the weather spoils it,
it has undergone restoration and, today, belongs to the huge Central Naval Museum
with the flag of Sant’Andrea, an important symbol of the Soviet Navy: archducal
Museum, was founded by Peter I, the Great. Aurora receives its strong honors:
the “Order of the Red Banner” and the “Order of the October Revolution”, high merits.
Visit the War Cemetery and the War Memorial. The Botanical Gardens: they are close
to our accommodation where Boms and his mother also live, beautiful specimens of kittens
of the canteen. One day, Boms goes out and walks on the street. I’m going to “recover” it
and I scold him: I’m referring to the attendants with whom conversations are easy to exchange.
Among the male Guards, one has a little black dog: Malvina. To him, I say my husband
ditto Guardia and who holds a “Beretta”: he understands well. In the morning: the shift is over
and, during the day, the Guards-women take over. One reads the magazine of Jehovah’s Witnesses:
are spread all over the world. The television (black and white) broadcasts “The octopus”
released a few years earlier, in Italy, and dubbed into Russian. We have occasion
to see the “Marinsky” Theater, externally: its color is a gray …
But, in the future, it will be repainted. Sunday: participation in the ballet. I do not feel
well, morally, so I don’t participate: because of my despondency.
Then, they tell me it was interesting. “Peter I’s wooden house”: the visit
he shows us a small wooden house, it is reddish and it is his first residence; it is specific
building from the time of the founding of St. Petersburg. The log cabin comes
built in just three days by soldiers and the date of his birth contains,
practically, the date of the foundation of the city. Izba with Russian-Baroque-Dutch style
it has three rooms: living room, bedroom and study. It has somewhat bright tones.
To be used only during the summer months, it has no chimneys. 1703-1708: construction
of the city and of the Fortress of Saint Peter and Paul: Peter I supervises the works and gives protection
to the cottage from the weather. The restructuring will then be carried out
from Catherine II and reconstruction from Nicholas I, as a result of which the bedroom will be transformed
in a chapel for Christ the Redeemer. Considered an important national monument, it
contains relics-objects of Peter I for personal and domestic use.
August 21, 1993, RETURN: packing. Dinner at the canteen. I read a newspaper
given to me, including news about Baudouin of Belgium. Three hours sleep and got up at
3 am (my neighbor knocks on my door to “wake up”). Get on the vehicle in direction
Pulkovo airport, new part: DEPARTURES. Transit on the open deck with ignition
of the fund called “White Nights”. Arrival in Pulkovo: greetings and thanks
in Galia. Boarding with two rows: one with many passengers. The other has no “assemblies”,
it seems fast but, at some point, it crashes. My neighbor and I are afraid of missing our
plane. The operator-controller looks at my purse; I give it to him and then give it back.
The operation is completed; in the waiting room, I realize that I have lost 1 dollar: obvious
the sleight of hand because, in Russia, the dollar is a highly prized, attractive currency.
We wait a couple of hours to get on the plane of the Italian Company: a plane that is not
large,
but with a “musical” moped. Route: Budapest-Malpensa, where my husband is waiting for me.
Very good landing and applause for the pilot. Petersburg: beautiful, historic city.
Homeland of many artists who have carried out their wonderful and artistic activities there.
You will always be in my memories and I will do my best to see you again, I promise.
I want to see you again, the art you keep between churches and palaces, and the Neva in its bed.
Laura