Luciano Pavarotti nasce a Modena il 12 ottobre 1935 e muore a Modena il 6 settembre 2007.
E’ un tenore italiano.E’ considerato uno dei maggiori tenori di tutti i tempi e tra i massimi esponenti della Musica Lirica, oltre ad essere una celebrità mondiale con Carlo Bergonzi, Enrico Caruso, Franco Corelli, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Beniamino Gigli e Tito Schipa.
Con il “Pavarotti & Friends” e le sue parecchie collaborazioni (fra cui il Gruppo de “I Tre Tenori” con i colleghi spagnoli Plácido Domingo e José Carreras), rende più solida una popolarità che gli ha dato fama anche fuori dell’ambito musicale.
Superando i 100 milioni di copie vendute nel Mondo, anche per vendite, si troverebbe fra i primissimi cantanti di ogni genere musicale, oltre ad essere fra i cantanti italiani di maggior successo a livello internazionale.
La sua carriera dura mezzo secolo abbondante e, da “Maestro” qual è, vince sei “Grammy Awards”, di cui un “Grammy Legend Awards”, attribuitogli nel 1998.
2001: grazie ai suoi contributi nel mondo della Musica, riceve il “Kennedy Center Honors” e gli vengono conferite le più alte onorificenze della Repubblica Italiana.
Carriera di Luciano Pavarotti:
Nasce da Fernando Pavarotti e da Adele Venturi, dal cui matrimonio nasce anche sua sorella minore, la pallavolista Gabriella.
Il padre è un fornaio nell’Arma dei Carabinieri che si diletta a cantare come dilettante in una piccola associazione di coristi non professionisti, la «Corale Gioachino Rossini» di Modena.
Trasmette al figlio la passione per la musica operistica e il figlio rimane interessato.
Per diventare un docente di educazione fisica, inizia dedicandosi agli studi dell’insegnamento per, poi, istruire nelle Scuole Elementari per due anni, dopo essersi iscritto all’ “Istituto Magistrale di Modena” (la stessa scuola frequentata anche da Francesco Guccini).
Pavarotti evita il Coservatorio, studiando con il tenore Arrigo Pola (di cui mantiene canoni e principi nella sua futura carriera) e, tre anni dopo, a seguito della partenza del suo Maestro per il Giappone, continua la sua preparazione con il Maestro Ettore Campogalliani, con il quale perfeziona la tecnica del fraseggio e della concentrazione.
Pavarotti stesso ammette che “Pola e Campogalliani sono rimasti per sempre i suoi unici e onorati Maestri”.
Apro una parentesi: ho conosciuto personalmente il Maestro Arrigo Pola, persona gentilissima e professionalissima.
1955: entrato pienamente nel mondo dell’Opera Lirica, sempre continuando i suoi studi canori, consegue il primo successo musicale, in Galles, durante una delle sue esibizioni con il padre e la “Corale Rossini”, nel corso del “Festival di Llangollen” dove la Corale riceve il Primo Premio.
1995: dopo quarant’anni, torna a Llangollen, esibendosi in un Concerto contenente le più famose arie.
L’affermazione di Pavarotti:
1961: ottiene il primo riconoscimento personale a Reggio Emilia, nel “Concorso Internazionale Achille Peri”, organizzato da Luigi “Gigetto” Reverberi, Talent Scout di giovani cantanti lirici (da Luciano Pavarotti a Renata Tebaldi, a Fiorenza Cossotto, eccetera).
La vittoria di questo Concorso, gli permette di esibirsi davanti al grande pubblico: il 29 aprile 1961, viene consacrato artisticamente nel Teatro “Municipale” di Reggio Emilia per l’interpretazione del ruolo di Rodolfo ne “La bohème” di Puccini, diretta da Francesco Molinari Pradelli e lo stesso Pavarotti ammetterà che “Tale ruolo è rimasto quello più rappresentativo del suo repertorio, tanto che Rodolfo sarebbe divenuto nel corso della sua carriera una sorta di suo alter ego sul palco”.
La rappresentazione de “La bohème” è riproposta in diverse città italiane ed estere e, inoltre, Pavarotti interpreta il Duca di Mantova in “Rigoletto” a Carpi, a Brescia e al Teatro “Massimo” di Palermo sotto la direzione del Maestro Tullio Serafin, ottenendo un buon successo che lo consacra “tenore” in tutta Italia.
Idem, 1961: è Alfredo Germont ne “La traviata” di Verdi durante la tournée a Belgrado del Teatro “La Fenice” di Venezia.
Pavarotti e i loggioni stranieri:
Febbraio 1963: in Italia, la sua fama è consolidata però è ancora poco conosciuto all’Estero, ma “La bohème”, al teatro “Wiener Staatsoper”, gli permette di farsi conoscere al pubblico straniero.
1963: la “Royal Opera House del Covent Garden” di Londra esprime a Pavarotti parecchie richieste per replicare il personaggio di Rodolfo de “La bohème”, prima dell’arrivo là di Giuseppe Di Stefano il quale, a causa di un’improvvisa malattia, viene sostituito proprio da Pavarotti.
Lo rimpiazza in teatro e al “Sunday Night at the Palladium”, un noto spettacolo televisivo inglese seguito da più di 15 milioni di telespettatori.
Idem, 1963: è il Duca di Mantova in “Rigoletto” alla “Wiener Staatsoper”.
Poco tempo dopo, Pavarotti incide per l’etichetta discografica Decca Records, dopodiché, viene avvicinato dal giovane Direttore d’Orchestra Richard Bonynge, che gli chiede di cantare con sua moglie, Joan Sutherland.
1965: con la Sutherland tocca per la prima volta gli Stati Uniti e, a Miami, interpreta Edgardo di “Lucia di Lammermoor” di Donizetti, idem, sotto la direzione di Bonynge.
Successivamente, Joan Sutherland canta con Pavarotti ne “La sonnambula” di Bellini alla “Royal Opera House del Covent Garden” e ne “La traviata” di Verdi.
Al Teatro “Alla Scala”:
1965: Pavarotti interpreta “L’elisir d’amore” di Donizetti e, nello stesso anno, debutta al Teatro “Alla Scala” di Milano perché richiesto da Herbert von Karajan; qui, canta con Mirella Freni ne “La bohème” di Puccini e, a seguito del successo conseguito, l’anno dopo, il tenore è chiamato nuovamente per la “Messa da Requiem” in memoria di Arturo Toscanini.
1965-1966: interpreta “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini sotto la direzione di Claudio Abbado (allestimento portato in trasferta al “Festival Mondiale di Montreal” in occasione dell’Expo 1967 nella “Salle Wilfrid Pellettiere”) e di “Rigoletto” di Verdi, diretto da Gianandrea Gavazzeni.
1966-1967: successo delle esibizioni alla “Royal Opera House” di Pavarotti e della Sutherland ne “La Fille du régiment” di Donizetti che, attraverso i famosi “nove Do” di Tonio, sei anni dopo, permette al tenore di imboccare la strada della leggenda.
1966: è Rodolfo ne “La bohème alla “Wiener Staatsoper” di Vienna, città in cui Pavarotti canta fino al 1996, in cinquantasei rappresentazioni.
1967: interpreta Tebaldo de “I Capuleti e i Montecchi” di Bellini al “Festival Internazionale di Edimburgo” con la “London Symphony Orchestra” diretta da Claudio Abbado
1968 e 1969: Pavarotti ottiene ancora successo interpretando i “nove Do” di Tonio ne “La figlia del reggimento” al Teatro “Alla Scala”, teatro dove sarà presente nelle Stagioni Liriche fino al 1992, oltre a tenere un recital nel 1988.
1968: è Lord Arturo Talbo-Arthur Talbot al Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” di Catania per la ripresa de “I puritani”, melodramma serio e ultimo lavoro di Vincenzo Bellini.
1969: è Lord Arturo Talbo nella prima rappresentazione radiofonica nell’Auditorium RAI del Foro Italico di Roma dell’opera “I puritani”.La conquista dell’America, l’affermazione mondiale, “dai palchi ai parchi”:
1967: è Rodolfo ne “La bohème”, al “San Francisco Opera”.
1968: è Edgardo in “Lucia di Lammermoor”, sempre a San Francisco; in seguito, è ancora Rodolfo ne “La bohème” con cui esordisce alla “Metropolitan Opera House”.
1969: è ancora alla “San Francisco Opera” come Rodolfo ne “La bohème” e come Nemorino ne “L’elisir d’amore”.
1970: è al “Metropolitan” come Nemorino ed è Alfredo ne “La Traviata”.
Nello stesso anno, per la Decca, incide “Un Ballo in Maschera” con Renata Tebaldi.
1971: è ancora Rodolfo al “Met” ed è il Duca di Mantova in “Rigoletto” alla “Covent Garden Royal Opera House” di Londra.
Allo “Sferisterio” di Macerata, deve interpretare “Lucia di Lammermoor” ma il giorno della “prima”, una laringite improvvisa lo costringe ad essere sostituito dal tenore Carlo Bini.
1972: è Lord Arturo Talbo de “I puritani”, nella ripresa presso la “Metropolitan Opera House” di Filadelfia.
17 febbraio 1972: alla “Metropolitan Opera House” di New York, in occasione dell’opera “La Fille du Régiment”, nell’aria di Tonio “Ah, mes amis”, esegue i difficilissimi nove “Do acuti” in maniera sciolta e naturale, ricevendo una standing ovation senza precedenti che lo chiama al sipario 17 volte: un vero record.
Al “Metropolitan”, Pavarotti resta in cartellone fino al 2004 partecipando a circa trecentottanta rappresentazioni, interpretando anche il Duca di Mantova in “Rigoletto”, Nemorino ne “L’elisir d’amore”, Arturo ne “I puritani”, il cantante italiano in “Der Rosenkavalier”, Manrico ne “Il trovatore”, Fernando ne “La favorita”, Cavaradossi in “Tosca”, Riccardo in “Un ballo in maschera”, Rodolfo in “Luisa Miller”, Idomeneo nell’omonima “Idomeneo”, “Ernani” nell’opera omonima, Radamès in “Aida”, “Guest” in “Die Fledermaus”, Oronte ne “I Lombardi alla prima Crociata”, Canio ne “I Pagliacci”, “André Chénier” nell’opera omonima, “Messa da Requiem” di Verdi, Calàf in “Turandot”, il “Freni-Pavarotti-Levine Concert” del 1985, il “Concerto Pavarotti-Levine” del 1988 ripreso dalla TV, il “Gala Performance” per celebrare venticinque anni al “Met” insieme a Domingo del 1993, il “Luciano Pavarotti Recital” del 1994, il “Luciano Pavarotti Concert” del 1997, il “Pavarotti Gala” del 1998 per celebrare il trentesimo anniversario dal debutto al “Met”.
1972: è Edgardo di Ravenswood in “Lucia di Lammermoor”, a San Francisco.
Alla “San Francisco Opera” lavora fino al 1991 e tiene anche due recital (nel 1983), due concerti nel 1984 e uno nel 1991.
1972: esordisce all’ “Arena” di Verona con “Un Ballo in maschera” di Verdi.
1973: torna in Arena con “La bohème” di Puccini diretta da Peter Maag e in “Lucia di Lamermoor” di Donizetti accanto al soprano Cristina Deutekom.
Idem, 1973: è Edgardo in “Lucia di Lammermoor” alla “Covent Garden Royal Opera House” di Londra, dove va in scena in venti rappresentazioni fino al 2002.
1974: è Riccardo in “Un ballo in maschera”, al Teatro “La Fenice” di Venezia, Fernando nella ripresa del “Teatro Comunale” di Bologna di “La favorita” di Donizetti e canta nel “Requiem” di Verdi al “Festival Internazionale di Edimburgo” diretto da Carlo Maria Giulini.
Idem, 1974: è il Duca di Mantova in “Rigoletto” allo “Sferisterio” di Macerata.
1975: è Fernand di “La favorite” di Donizetti nella prima rappresentazione in forma di concerto (per l’Orchestra del “Metropolitan”) nella “Carnegie Hall” di New York.
Appare per l’ultima volta allo “Sferisterio” di Macerata in “Un ballo in maschera” e, al termine della sua esibizione, dichiara: «Lo Sferisterio è qualcosa di meraviglioso.
Non esiste al mondo un teatro all’aperto dotato di palchi e con un’acustica così perfetta. E vi consiglio di non chiamare Arena questo luogo. L’arena è uno spazio dispersivo, lo Sferisterio è un vero teatro».
Pavarotti diventa conosciuto al grande pubblico attraverso le esecuzioni sempre più riprese dalla television come, ad esempio, Rodolfo, ripreso dal vivo al “Metropolitan” di New York nel marzo 1977 (assieme a Renata Scotto), che raccoglie l’audience più alta per un’opera teletrasmessa.
All’artista sono andati diversi Grammy Award e dischi di platino e d’oro.
1978: è all’Arena ne “Il trovatore” di Verdi con Katia Ricciarelli, Piero Cappuccilli e Fiorenza Cossotto, sotto la direzione orchestrale di Gianandrea Gavazzeni.
Al termine della romanza “Di quella pira”, Pavarotti emette l’acuto finale (non indicato sulla partitura da Verdi, ma creato dal primo interprete, Carlo Baucardé) provocando uno scrosciante e lunghissimo applauso nel pubblico areniano.
Dicembre 1978: partecipa al programma “Good Morning America”, ritornandoci nel febbraio 1980 e nel giugno 1993.
1980: al “Central Park” di New York, canta in “Rigoletto” in forma di concerto, a cui partecipano oltre 200.000 persone, dopodiché canta Rodolfo ne “La bohème” alla “San Diego Opera”.
Maggio 1984: sua esibizione nella importantissima “Royal Opera House” di Londra e, di fronte a Lady Diana e al marito Carlo d’Inghilterra, oltre al pubblico di 2.000 persone, glorifica, interpretandolo grandemente, il Concerto di beneficenza londinese, conseguendo cinque minuti consecutivi di applausi dal pubblico e quattro chiamate in scena.
1985: Concerto allo “Sports Arena” per il “San Diego Opera”.
Giugno 1986: Pavarotti si esibisce a Pechino, nell’attesissimo Concerto al “Teatro delle Esposizioni”, ottenendo grande successo dal pubblico, che lo rivuole in scena per un secondo spettacolo ripreso in diretta dalle TV cinesi, italiane e americane.
Seguono altri spettacoli (tra cui “La bohème”) che provocano grande entusiasmo nel pubblico orientale.
Dagli Anni Novanta: Pavarotti cura molto i concerti all’aperto in stadi e parchi, concerti che si rivelano ottimi successi.
1987: canta “Nessun dorma” con la “London Philharmonic Orchestra” diretta da Zubin Mehta nella colonna sonora del film “Le streghe di Eastwick” (lo stesso brano viene riproposto anche nella colonna sonora del film “L’amore ha due facce” del 1996) ed una selezione da “Madama Butterfly” con Mirella Freni e Christa Ludwig diretta da Herbert von Karajan nella colonna sonora del film “Attrazione fatale”.
1988: Luciano Pavarotti cura la regia dell’opera “La favorita” per il Teatro “La Fenice” di Venezia.
24 febbraio 1988: Luciano Pavarotti canta come Nemorino ne “L’elisir d’amore” di Donizetti alla “Deutsche Opera” di Berlino, venendo applaudito per un’ora e sette minuti, oltre ad essere richiamato sul palco 165 volte, detenendo così il primato dell’applauso più lungo e il record delle chiamate alla ribalta.
1990: la stagione dell’ “Arena” di Verona è l’ultima in cui Luciano Pavarotti canta là.
La Sovrintendenza organizza la rappresentazione “colossale” di una “Messa da Requiem” di G. Verdi alla quale partecipa il “World Festival Choir”, composto da circa 2.500 coristi provenienti da tutto il mondo.
Attraverso il sostegno dell’ “Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati” le esecuzioni sono dedicate ai quindici milioni di uomini perseguitati o cacciati dalla propria patria a causa della guerra.
Durante la serata del 5 agosto, è presente anche Lady Diana.
Nello spettacolo, presenziano – fra gli altri – il direttore Lorin Maazel e il mezzosoprano Dolora Zajick.
1990: interpreta Mario Cavaradossi in “Tosca” al Teatro dell’ “Opera di Roma”.
1991: in presenza di un pubblico di 330.000 persone, di Lady Diana e il marito Carlo, Pavarotti si esibisce a Londra, al “Hyde Park”, venendo seguìto dal vivo in televisione in Europa e negli Stati Uniti.
Grazie alla carica di Pavarotti e alla sua voce straordinaria, la rappresentazione colpisce alquanto l’opinione pubblica inglese, spingendo un gruppo di duecento fra artisti e personalità illustri inglesi a chiedere di conferire al tenore il titolo di Lord.
Dicembre 1991: allo stadio “Pacaembù” di San Paolo del Brasile, oltre 50.000 spettatori paganti si riuniscono per il Concerto di Pavarotti e del soprano Sumiva Moreno, al cui termine si tiene uno spettacolo pirotecnico.
1992: all’Opéra National de Paris, è Riccardo in “Un ballo in maschera” e tiene un Concerto allo “Sports Arena” per la “San Diego Opera” con Leone Magiera.
Idem, 1992: per la prima volta collabora con un artista non lirico: si tratta del suo amico e collega Zucchero Fornaciari, con il quale incide il brano “Miserere”, compreso nell’album omonimo e, da questa collaborazione, ha origine il celebre evento periodico “Pavarotti & Friends”.
Giugno 1993: oltre 200.000 persone si riuniscono per il suo Concerto gratuito a “Central Park” di New York e lo spettacolo, in diretta televisiva, è seguito da milioni di persone.
Idem, partecipa al “World Music Awards”.
Settembre 1993: a Parigi, presso la “Tour Eiffel”, più di 70.000 persone sono presenti ad un concerto trasmesso anche in diretta TV da Canal+.
1993: tiene un concerto con Anna Caterina Antonacci al Teatro “La Fenice” di Venezia.
1994: al Teatro “San Carlo” di Napoli è Riccardo in “Un ballo in maschera” e, nel
1996: è Mario Cavaradossi in “Tosca” assieme all’amica soprano Raina Kabaivanska e al baritono spagnolo Juan Pons.
1996: al Teatro “Regio” di Torino, in occasione del centenario dell’opera, Luciano Pavarotti canta “La bohème” di Puccini con Mirella Freni, Lucio Gallo, Pietro Spagnoli, Nicolaj Ghiaurov sotto la direzione di Alfredo Mariotti (la diretta televisiva registra più di tre milioni di telespettatori).
1997: è Nemorino in “L’elisir d’amore” al Teatro “San Carlo” di Napoli e,
con la “National Philharmonic Orchestra”, diretta da Giancarlo Chiaramello,
canta “O’ Sole mio!” nella colonna sonora del film “Marius e Jeannette”.
Idem, 1997: per la regia di Franco Zeffirelli, al “Metropolitan” di New York, interpreta il principe Calaf in “Turandot”, sotto la direzione orchestrale di James Levine.
1999: dall’opera “Martha” di Friedrich von Flotow, canta “M’appari tutt’amor”, nella colonna sonora del film “Terapia e pallottole”.
Idem, nel 1999: è Cavaradossi al “Metropolitan” di New York.
2000: in un Concerto di Gala, alla “Detroit Opera House”, canta “Aida” con Fiorenza Cedolins ed esegue “La donna è mobile” con la “London Symphony Orchestra” diretta da Richard Bonynge, nella colonna sonora del film “The Family Man”.
Idem, 2000: è all’ “Opera” di Roma per il centenario di “Tosca”.
Gennaio del 2001: è Radamès in una favolosa “Aida” al “Metropolitan”.
L’allora Presidente U.S.A Clinton assiste alla prima recita.
30 giugno 2001: tiene un Concerto alla “Sports Arena” per la “San Diego Opera” con Leone Magiera e Cynthia Lawrence.
Luglio del 2001: per la seconda volta, il tenore modenese si esibisce a “Hyde Park”, a Londra, davanti ad un pubblico di 70.000 persone.
2001: nella colonna sonora del videogioco “Twisted Metal: Black”, canta “Vesti la giubba” (da “I pagliacci”) e “Chi mi frena in tal momento” dalla “Lucia di Lammermoor” con Renata Scotto e Piero Cappuccilli sotto la direzione di Francesco Molinari Pradelli; inoltre, nel videogioco “Grand Theft Auto III” canta “La donna è mobile” con Renata Scotto e l’Orchestra e Coro del Teatro “Comunale” di Firenze diretti da Carlo Maria Giulini.
29 aprile del 2001: al Teatro “Comunale” di Modena, festeggia i quarant’anni di carriera con un Gala che comprende stelle internazionali della Lirica come Jose’ Carreras, Fiorenza Cedolins, Plácido Domingo, Renata Scotto.
2002: al Forum “Grimaldi” di Montecarlo, si esibisce nel Gala “Pavarotti canta Verdi”, con la partecipazione di Fiorenza Cedolins, Francesco Ellero D’Artegna, Elena Zaremba.
I Tre Tenori:
7 luglio 1990: in un Concerto rappresentato alle “Terme di Caracalla”, e diretto da Zubin Mehta, in occasione della “Finale del Campionato del Mondo di Calcio” tenuta a Roma, cantano «I Tre Tenori» Luciano Pavarotti, José Carreras e Plácido Domingo.
L’orchestra, risultante dall’assiemaggio di due orchestre, è composta da 180 elementi: quella del “Teatro dell’Opera” di Roma e quella del “Maggio Musicale Fiorentino”.
In vista del grande successo, nonostante le Terme di Caracalla siano capienti per circa 6.000 posti, vengono richiesti più di 200.000 biglietti.
I «Tre Tenori» cantano arie liriche tratte da opere famose e brani provenienti dal repertorio musicale popolare da tutto il Mondo (“Cielito lindo”, “Oci Ciornie”, “La Vie en rose”, “Memory”, “Amapola”, “Torna a Surriento”, ” ‘O sole mio “, “Core ‘ngrato”).
Il medley, preparato appositamente da Lalo Schifrin, dove i tre tenori cantano insieme, diventa il punto più alto della serata.
Tale avvenimento segna l’inizio dei Concerti in cui i tre grandi artisti canteranno assieme; tra i più importanti sono da ricordare i Concerti:
. 17 luglio 1994: a Los Angeles (“Finale del Campionato Mondiale di Calcio USA”).
Fra gli spettatori, sono presenti Frank Sinatra e Gene Kelly, a cui “I Tre Tenori” dedicano “My Way” e “Singin’ in the rain”.
1997: “I Tre Tenori” sono a Modena, città natale di Pavarotti e, qui, è presente Michael Jackson.
. 1998: “I Tre Tenori” sono a Parigi per la “Finale dei Mondiali di Francia” e
. nel 2002: a Yokohama per la “Finale dei Campionati Mondiali di Calcio”, in Giappone e Corea.
Le ultime esibizioni:
Zucchero Fornaciari, amico di Pavarotti, lo convince a partecipare al Concerto-Evento alla “Royal Albert Hall” di Londra del 6 maggio 2004 per l’apertura dello Zu & Co. Tour.
Durante la serata i due cantanti duettano nel brano “Miserere”.
Idem, 2004: al “Metropolitan Opera House”, attraverso «Tosca», Pavarotti dà l’addio ufficiale all’Opera, e riceve un’ovazione di 35 minuti dai 4.000 spettatori al suo apparire sul palco, poco dopo l’inizio del primo atto.
Idem, 2004: si esibisce in un Concerto all’Arena di Pola, nella Penisola d’Istria, in Croazia in cui, nel 2002, aveva cantato con Plácido Domingo e José Carreras.
10 febbraio 2006: durante la cerimonia di apertura dei “XX Giochi Olimpici Invernali” a Torino, Pavarotti tiene la sua ultima esibizione e canta in playback (a causa delle temperature molto rigide) “Nessun dorma” dal terzo atto di “Turandot” di Giacomo Puccini, registrata in studio qualche settimana prima.
Luglio dello stesso 2006: viene operato d’urgenza in un ospedale di New York per l’asportazione di un tumore maligno al pancreas.
Premi e riconoscimenti:
Onorificenze:
Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana
— 2 giugno 1988
Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana – nastrino per uniforme ordinaria Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana
— 5 gennaio 1980
Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana
— 27 dicembre 1976
Ufficiale dell’Ordine della Legion d’onore (Francia) – nastrino per uniforme ordinaria Ufficiale dell’Ordine della Legion d’onore (Francia)
— 1992
Commendatore dell’Ordine al merito culturale (Monaco) – nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dell’Ordine al merito culturale (Monaco)
— 18 novembre 2003
Laurea honoris causa in M edicina Veterinaria – nastrino per uniforme ordinaria Laurea honoris causa in Medicina Veterinaria
— Università degli Studi di Parma, Parma 14 settembre 1995
Laurea honoris causa in Scienze dell’Educazione – nastrino per uniforme ordinaria Laurea honoris causa in Scienze dell’Educazione
— Università degli Studi di Urbino, Urbino 21 maggio 1998
“Premio Ville de Paris” (il presidente Jacques Chirac)
“People Choice Award Kammersanger” (il Ministro della Cultura austriaco)
“Messaggero di Pace delle Nazioni Unite” (il Segretario Generale Kofi Annan, 1998)
Nansen Refugee Award – nastrino per uniforme ordinaria Nansen Refugee Award
— (su proposta dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, 2001)
“World Social Award” (il presidente Michail Gorbaciov, 2001)
Kennedy Center Honors – nastrino per uniforme ordinaria Kennedy Center Honors
— 2 dicembre 2001
Eisenhower Medallion – nastrino per uniforme ordinaria Eisenhower Medallion
— 2004
“Premio Eccellenza per la Cultura” (su proposta del Ministro della Cultura, on. Rutelli, 2007)
“Premio America” alla memoria (Fondazione Italia USA, 2013)
Primetime Emmy Awards – nastrino per uniforme ordinaria Primetime Emmy Awards
— 1983 (per La bohème) – 1985 (per l’episodio del duca di Mantova del Rigoletto nella serie Great Performances)
1990: in occasione di una serie di concerti a “Covent Garden” (Londra), viene inaugurata la statua di cera del tenore italiano (primo interprete d’opera a ricevere l’onore) al Museo di Madame Tussauds.
1992: il Ministro francese della Cultura gli conferisce la Legion d’onore.
19 giugno 1994: il Comune di Portomaggiore gli conferìisce la cittadinanza onoraria in occasione della sua visita nella cittadina emiliana per l’inaugurazione di un busto a Mafalda Favero, soprano portuense che il Maestro conosce agli inizi della sua carriera.
1998: sua nomina di “Messaggero di Pace” dalle Nazioni Unite.
1999: gli vene dedicato un asteroide, il “5203 Pavarotti”.
Maggio 2001: l’ “Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati” conferisce a Luciano Pavarotti il “Nansen Refugee Award”, per la sua opera di sostegno dei Rifugiati del Pakistan.
E’ il Primo Italiano a vincere il premio in vita: Pavarotti è stato definito dal UNHCR il privato cittadino che maggiormente ha contribuito a raccogliere fondi per l’agenzia.
8 febbraio 2006: ricevette la cittadinanza onoraria di Sarajevo, per l’impegno profuso dall’artista in favore dei bambini bosniaci.
Dicembre 2006: gli venne conferito il Premio Puccini, alla sua 36ª edizione e, nello stesso mese, riceve a Bergamo, nell’ambito del “Bergamo Music Festival” il “Premio Donizetti” .
4 settembre 2007: gli viene conferito dal Ministero dei Beni Culturali il “Premio per l’eccellenza nella Cultura”, alla prima assegnazione.
Grammy Awards:
Pavarotti si è aggiudicato complessivamente sei Grammy Award, quattro come artista singolo e altri due in collaborazione con altri artisti:
1978 – Miglior voce classica solista
1979 – Miglior voce classica solista
1981 – Miglior voce classica (Joan Sutherland, Luciano Pavarotti & Marilyn Horne)
1988 – Miglior voce classica solista
1990 – Miglior performance classica (premio al gruppo I Tre Tenori)
Nel 1998, viene premiato con il Grammy Legend Awards.
Il 6 settembre 2017, in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Luciano Pavarotti, è tenuto all’Arena di Verona uno spettacolo intitolato “Pavarotti – Un’emozione senza fine” presentato da Carlo Conti.
Il 24 agosto 2022, a Los Angeles, viene posata una stella dedicata a Luciano Pavarotti nella “Walk of fame” di Hollywood.
Fra i riconoscimenti ed eventi postumi:
Il 6 dicembre 2007: il Comune di Modena gli intitola, con una Cerimonia pubblica, il Teatro cittadino, fino ad allora chiamato semplicemente Teatro “Comunale”, che assume il nome di “Teatro Comunale Luciano Pavarotti” (nome che, dal 2021, viene modificato in “Teatro Comunale Pavarotti-Freni”, in quanto all’intitolazione a Pavarotti viene aggiunta quella al soprano Mirella Freni).
Febbraio del 2008: il Casinò di Sanremo espone nella Sala Incontri una statua luminosa del tenore modenese creata da Marco Lodola.
Filmografia:
Yes, Giorgio, regia di Franklin Schaffner (1982)
Pavarotti, regia di Ron Howard (2019) – documentario
Battuto al computer da Lauretta
Luciano Pavarotti:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Luciano_Pavarotti_2004.jpg
.
GIACOMO PUCCINI, “TURANDOT”: NESSUN DORMA” https://youtu.be/Q_hLh4qCqpg
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