mercoledì 27 luglio 2022

LUDWIG VAN BEETHOVEN (PARTE PRIMA)

Riportando un commento che è stato scritto recentemente: 


Ludwig van Beethoven (16 dicembre 1770 – 26 marzo 1827) è stato la summa del classicismo e della musica composta fino allora. 

Né “barbaro” né barocco, né “gotico” né religioso, lui fu il primo tra i grandi a non comporre musica per rituali, che fossero pagani, cristiani, o semplici feste di corte o carnevalesche.

In massima parte Beethoven faceva musica in sé per sé, senza quelle funzionalizzazioni committenti. Un grande artista individualista, che componeva quello che “sentiva” di comporre.

Lui, apogeo del classicismo e transizione verso l’avvenire dell’ideale romantico, modificò il concetto stesso di musica obbligando gli altri a vedere attraverso lui il futuro stesso di quest'arte. 


Ciò perché fu un artista che non si limitò ad ampliare tutto quello c’era stato precedentemente: mediante pure il suo diverso “sentire” la musica e quindi il suo approccio (quello estremamente soggettivo privo di suggestioni esterne), creò nuove forme e soluzioni musicali, raggiunse tali e tanti esiti inusitati e polimorfi da imporsi.

La sua musica innovativa è incisiva e potente ma anche profonda e raffinata, e ha “costretto” tutti i giganti susseguenti a prenderlo sempre come riferimento, almeno quanto Bach; fu un formidabile spartiacque tra la musica precedente e quella successiva, pur rimanendo in un alveo tradizionale. 



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PRIMA PARTE :

Ludwig van Beethoven nasce a Bonn, il 16 dicembre 1770 e muore a Vienna il 26 marzo 1827. 

E' un compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco.

E' ritenuto uno dei maggiori e più influenti compositori di tutti i tempi ed è fondamentale per la Musica Colta occidentale e ultimo rappresentante rilevante del classicismo viennese.  

E' considerato uno dei massimi geni musicali, nonostante la sordità (ipoacusia) che lo colpisce prima ancora dei trent'anni di età: infatti, continua a comporre, dirigere e suonare, lasciandoci  una produzione musicale fondamentale e straordinaria.

E' influenza-base-modello per la musica del secolo XIX e futuri per molti compositori. 


Beethoven-"artista eroico" riesce a comunicare ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento e il suo mito  aumenta tantissimo, nel periodo romantico e anticipando molto del futuro Romanticismo: "la sua adesione alle regole dell'armonia nelle modulazioni, il rigetto dei cromatismi nelle melodie, la cura dell'equilibrio formale dei brani lo collocano nel solco della tradizione del classicismo".   

Le sue produzioni orchestrali, pianistiche, cameristiche, composizioni sacre ("Missa Solemnis") e teatrali ("Fidelio") sono capolavori. 


L'infanzia e l'adolescenza di Beethoven:

Il padre e la madre di Ludwig sono Johann van Beethoven (1740–1792) e Maria Magdalena Keverich (1746–1787), la famiglia di Beethoven ha origini umili e possiede una tradizione musicale da un paio di  generazioni. 

Infatti, il nonno paterno  discende da una famiglia proveniente dalle Fiandre (Belgio settentrionale-Olanda) di contadini e umili lavoratori, originaria del Brabante. 

Sembra che il vero nome fosse "Van Bettenhoven" e derivasse dal villaggio omonimo. 


. Il nonno di Beethoven è un buon musicista e si trasferisce a Bonn nel 1732, dove diventa Kapellmeister (Maestro di Cappella) del Principe Elettore di Colonia e sposa Maria Josepha Pall  (l'anno seguente). 


. Johann van Beethoven, suo figlio (e padre di Beethoven), è musicista e tenore alla Corte di Augusto di Baviera, Principe Arcivescovo Elettore di Colonia Clemente. 

Il padre di Ludwig è un uomo schiavo dell'alcool, scadente, incivile, violento, ed educa i figli molto severamente; però, identifica le doti eccezionali di Ludwig e vuole guadagnare il maggior profitto possibile, in particolare economico.  

Infatti, riflette su Mozart bambino che, una quindicina di anni prima, viene portato dal padre in tournée concertistiche in tutta Europa, per cui avvia Ludwig allo studio della Musica già dal 1775 e, riconoscendone fin da subito la straordinaria predisposizione, nel 1778 (giro di concerti attraverso la Renania, da Bonn a Colonia) e nel 1781 (nei Paesi Bassi) lo presenta come virtuoso di pianoforte. 

Però, l'esito sperato non si verifica perché Johann è capace solo di cattiveria, aggressività e di autorità caparbia: infatti, spesso, completamente ubriaco, costringe Ludwig ad alzarsi di notte e gli ordina di suonare il pianoforte o il violino per intrattenere i suoi amici. 

Anche la sua educazione e l'istruzione musicale del piccolo Ludwig è agitatissima: il padre lo affida inizialmente a Tobias Pfeiffer (altrettanto incline all'alcool e non buon insegnante), all'organista di corte (Aegidius van der Aeden), al violinista Franz Georg Rovantini (cugino della moglie Maria Magdalena) e al francescano Willibald Koch. 


. La madre, Maria Magdalena Keverich nasce a Ehrenbreitstein (Coblenza), è figlia di un cuoco dell'Elettore di Treviri e i suoi antenati provengono dalla Mosella. 

1762: all'età di diciassette anni,  sposa un servo e cameriere del Principe Elettore di Treviri (chiamato Laym) e partorisce un figlio che muore abbastanza presto. 

1764: all'età di diciannove anni, rimane vedova. 

12 novembre 1767: si sposa con Johann van Beethoven. 

2 aprile 1769: Battesimo del loro primo figlio, Ludwig Maria van Beethoven, che muore appena sei giorni dopo. 

17 dicembre 1770: Battesimo del suo terzo figlio, il secondo del matrimonio con Johann. 

La cerimonia si svolge nella "Remigiuskirche" (Chiesa di San Remigio) di Bonn e, nel libro di battesimo viene registrato con il nome di Ludovicus van Beethoven. 

Non esiste un documento certo sulla sua data di nascita, che è accettata come 16 dicembre 1770 perché, all'epoca, di solito, i bambini sono battezzati il giorno dopo la nascita, ma non esistono documenti che ciò sia il caso di Beethoven. 

Da tale matrimonio con Johann, Maria Magdalena partorisce altri cinque figli due soli dei quali diventeranno adulti e saranno importanti nella vita di Beethoven: Kaspar Anton Karl  e Nikolaus Johann.

E' una donna dolce ma con molte cadute depressive e i figli, legati alla madre nell'infanzia, in seguito, le riserveranno solo un affetto tiepido. 

Battuto al computer da Lauretta 

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