27 anni fa moriva il pianista Arturo Benedetti Michelangeli (Brescia, 5 gennaio 1920 – Lugano, 12 giugno 1995).
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Arturo Benedetti Michelangeli nasce a Brescia il 5 gennaio 1920 da genitori provenienti dal l'Umbria, appassionati di Musica, per cui Arturo inizia a suonare il pianoforte all'età di tre anni, dopodiché - all'età di quattro anni - entra al Civico Istituto Musicale Venturi, proseguendo al Conservatorio Musicale di Milano ad undici anni e diplomandosi tre anni dopo presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.
È considerato un grandissimo pianista al livello di Arthur Rubinstein, Svjatoslav Richter e Vladimir Horovitz.
A diciotto anni, la sua carriera internazionale inizia a Bruxelles mentre, nel 1939, vince il Concorso Internazionale di Ginevra dove la commissione è presieduta dal polacco Jan Paderwski (pianista e operista) e dove Alfred Cortot riconosce che "È nato il nuovo Liszt".
Infatti, la sua arte sarà riconosciuta perfetta e verrà eseguita con "unicità" ed eccezionale attraverso le esecuzioni di Bach, Scarlatti, Mozart, Chopin, Beethoven, Schumann, Brahms, Greg, Rachmaninov, ...
Ottiene la cattedra di pianoforte al Liceo Musicale di Bologna, due anni dopo si trasferisce a quello di Venezia, cinque anni dopo va al Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano per nove anni.
L'anno seguente, con due amici, fonda la BDM che, purtroppo, fallisce e per cui - fra i beni sequestrati a Benedetti Michelangeli - sono inclusi anche due pianoforti a coda (strumenti di lavoro).
L'ufficiale giudiziario notifica la cosa pubblicamente al Teatro Novelli di Rimini per cui Benedetti Michelangeli - offeso - decide di non suonare più in Italia.
Il Presidente del Consiglio Aldo Moro e il Presidente della Repubblica Sandro Pertini intermediano in favore del pianista che si autoesilia in Svizzera ma mantiene domicilio e cittadinanza italiani e trascorre le vacanze in Val di Rabbi, in Trentino.
Per la precisione, si esibisce in Italia, nel 1980, solo una volta.
Protagonista di indimenticabili concerti al Teatro Alla Scala di Milano, al Teatro La Fenice di Venezia, al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro San Carlo di Napoli e all'Accademia di Santa Cecilia di Roma, chiude la sua presenza in pubblico durante il concerto del 7 maggio 1993 ad Amburgo.
Da tempo, è affetto da disfunzione cardiaca che gli provoca il decesso il 12 giugno 1995 nell'ospedale Cantonale di Lugano, ma riposa nel Cimitero di Pura, sempre in Svizzera.
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