QUINTA PARTE
1991-2002: I “Berliner Philharmoniker”
La “Philharmonie” di Berlino, avveniristica residenza dei “Berliner Philharmoniker”
1992, “La Scala”: dirige un concerto con i Wiener Philharmoniker a “La Scala”.
Conclude gli impegni con la “Staatsoper” di Vienna e inizia l’attività a tempo pieno in veste di Direttore Artistico dei “Berliner Philharmoniker”.
La vita culturale berlinese è considerevole e le iniziative per rinnovare di sana pianta la capitale della nuova Germania riunificata, coinvolgono i “Berliner Philharmoniker” che diventano un perno di progetti e proposte che catturano tutte le forme d’Arte.
Infatti, commissionano nuove composizioni ed diffondono il loro repertorio verso la musica contemporanea.
La prima stagione sinfonica si fonda su “Prometeo”, il cui programma spazia da Beethoven a Luigi Nono e, nello stesso anno, rappresenta “Boris Godunov” e l’adoratissimo “Wozzeck” con la “Chicago Symphony Orchestra”.
1992-93: con la collaborazione di Natal’ja Gutman, pianifica la prima edizione degli “Incontri Berlinesi” (“Berliner Begegnungen”), affinché i giovani migliori talenti si confrontino con grandi artisti.
1992, bicentenario rossiniano: esecuzione a Ferrara dell’opera “Il viaggio a Reims” (lo riprenderà a Vienna e a Tokyo), dopodiché rappresenta “Da una casa di morti” di Leoš Janáček.
Nella seconda “Stagione Berlinese”, la rassegna è dedicata al poeta e filosofo Friedrich Hölderlin e il programma parte, idem, dalla musica romantica tedesca alla musica contemporanea.
1993: dirige “Pelléas et Mélisande” con Frederica von Stade al “Royal Opera House” di Londra e un concerto con i “Berliner Philharmoniker” al Teatro “La Scala” (è la sua ultima apparizione scaligera).
1994:
. Organizza, per il Festival di Pasqua, “Kontrapunkte”, ciclo dedicato alla musica contemporanea, dopodiché termina le trasferte in Giappone di “Boris Godunov” e di “Le nozze di Figaro” e la collaborazione con la “Wiener Staatsoper”.
In questo Teatro, ha diretto 175 rappresentazioni.
In seguito, rappresenta “Le nozze di Figaro” a Ferrara, e “Boris Godunov” (a Berlino e a Salisburgo); idem, per “Elettra” di Richard Strauss.
In tale anno, vince il Premio “Ernst von Siemens”.
. La Stagione dei “Berliner Philharmoniker” ha, come tema, il “Faust” con musiche di Mahler, Busoni, Liszt, Schumann e Berlioz.
. Il ciclo dedicato ai “Miti e l’Antichità greca” inizia a fine anno ed ha le musiche di Brahms, Musorgskij, Berlioz, Stravinskij, Monteverdi, Benda, Pergolesi, Purcell, durante cui viene presentata la prima mondiale di “Stele” di György Kurtág.
1995:
. Inizio d’anno: a Ferrara viene allestito “Il Barbiere di Siviglia”, con la “Chamber Orchestra of Europe”.
Per il Teatro “La Fenice” dirige un concerto nel “PalaFenice al Tronchetto” e idea e dirige la proiezione del film “Luigi Nono – Il canto sospeso”, nella Sale Apollinee, con Barbara Bonney e Gian Maria Volonté .
. A Berlino, la figura di Shakespeare è oggetto della Stagione con musiche di Berlioz, Felix Mendelssohn, Richard Strauss, Pëtr Il’ič Čajkovskij e Sergej Prokof’ev.
1996:
. Dirige un concerto nel “PalaFenice al Tronchetto” per il Teatro “La Fenice”.
. Riprese e allestimenti:
.. Firenze (“Elettra” di Richard Strauss), a Berlino e l’anno successivo a Salisburgo “Wozzeck” di Berg (nell’ambito di un ciclo dedicato al duo Berg-Büchner).
Qui, avviene la prima esecuzione di brani inediti di autori contemporanei come Rihm, Kurtág e Vacchi.
.. Prima della fine dell’anno, la “Gustav Mahler Jugendorchester” cambia nome prendendo quello di “Mahler Chamber Orchestra”.
1997:
. Tale anno si apre, idem, con la presentazione a Ferrara di un’opera importante, “Don Giovanni” di Mozart.
. In primavera, al Teatro “Regio” di Torino, dirige “Otello” di Verdi, con regia di Ermanno Olmi e, a capo dei “Berliner Philharmoniker”, dirige il Concerto Inaugurale per la riapertura del Teatro “Massimo” di Palermo.
. Il “Wanderer” è il tema della Stagione Berlinese che viene inaugurata dal “Fierrabras” di Schubert.
Altri autori: Mahler, Strauss, Wagner e Liszt.
1998:
. Ripresa di “Boris Godunov” al “Festival di Salisburgo”.
Durante l’anno, le opere allestite sono: a Berlino, “Falstaff”; al “Festival di Aix-en-Provence”, . “Don Giovanni” (qui, con la regia di Peter Brook).
La Stagione berlinese si rivolge al tema “Amore e Morte” (Liebe und Tod) e comprende “Tristano e Isotta” di Richard Wagner, oltre a musiche di Berlioz, Schönberg, R. Strauss, Henze.
1999:
. All’inizio dell’anno, a Ferrara, viene presentata “Falstaff” di Verdi.
. A capo della “Mahler Chamber Orchestra”, In estate, compie un tour musicale in America ed Europa ed, in tale occasione, promuove l’iniziativa atta a sostenere i giovani musicisti cubani, raccogliendo strumenti musicali.
. Nella stagione ’99-2000 dei Berliner Philharmoniker, per il ciclo italiano “Amore-morte”, presenta “Tancredi e Clorinda” di Monteverdi, “Simon Boccanegra” di Verdi in forma semi-stage (ripreso a Salisburgo, a Pasqua, con la regia di Stein) e un concerto dedicato al mito di Orfeo.
2000:
. L’anno si apre con la rappresentazione, a Ferrara, di “Così fan tutte” di Mozart, con la regia di Mario Martone.
. A Salisburgo: ripresa di “Simon Boccanegra”.
. Per il Teatro La Fenice: nella Chiesa di Santo Stefano, dirige il concerto “Claudio Abbado per Luigi Nono”.
. Dopo qualche tempo, gli viene diagnosticata una malattia grave, per cui viene sottoposto urgentemente ad un intervento chirurgico, con sospensione della sua attività per alcuni mesi.
Riprende a lavorare nell’ottobre 2000, decidendo anche di effettuare una tournée in Giappone, nonostante le condizioni di salute ancora precarie.
Battuto al computer da Lauretta
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