Jean-Baptiste Lully (nato Giovanni Battista Lulli) nasce a Firenze il 28 novembre 1632 e muore a Parigi il 22 marzo 1687.
E’ un compositore, ballerino e strumentista italiano naturalizzato francese.
Lully influenza molto bene lo sviluppo della musica francese e molti musicisti, sino al XVIII secolo, si riferiranno ai suoi lavori.
Fra i suoi collaboratori o seguaci, ricordiamo: Marc-Antoine Charpentier, Pascal Collasse, Marin Marais, Henri Desmarets, Jean-Philippe Rameau e Christoph Willibald Gluck.
L’infanzia di Lulli in Toscana:
Il padre, Lorenzo Lulli, probabilmente. è originario del Mugello, dove è proprietario di un bosco di nocciole insieme al fratello e a un cugino.
1620: si trasferisce a Firenze e sposa Caterina del Sera (o del Seta), figlia di un mugnaio.
Nascono tre figli: Verginio, Giovanni Battista e Margherita.
Giovanni Battista viene battezzato il 28 o 29 novembre 1632 in Firenze, dove trascorre tutta la sua infanzia.
Fine febbraio 1646: Ruggero di Lorena, uno dei figli del duca di Guisa, è in visita in Italia.
La nipote Anna Maria Luisa d’Orléans, duchessa di Montpensier (Mademoiselle de Montpensier) lo prega di cercare un piccolo italiano a scopo di conversazione nella lingua che sta studiando.
Pare che, dopo averlo osservato nel corso di uno spettacolo, il cavaliere scelga il quattordicenne Giovanni Battista, per cui Lulli lascia la casa paterna per arrivare in Francia a metà marzo circa.
Lulli alla corte di Anna Maria Luisa d’Orléans:
Inventario del 1652: i documenti riportano il nome del giovane al servizio personale della Duchessa d’Orléans come “Garçon de chambre” venendo, per la prima volta, francesizzato da Lulli a Lully.
Qusto incarico gli permette la libertà relativa (grazie alla Grande Mademoiselle) di migliorare le sue conoscenze musicali: infatti, Jean-Louis Lecerf de la Viéville, racconta che Lully, in precedenza, ha ricevuto lezioni di Musica (Violino e Chitarra) da un frate francescano in Borgo Ognissanti, vicino all’abitazione della sua famiglia.
Nella residenza della nobildonna (“Palazzo delle Tuileries”), si tengono feste da ballo, serenate e concerti con i più noti virtuosi dell’epoca.
Il contatto con i virtuosi François Roberday e Michel Lambert e, forse le lezioni prese da organisti e compositori della Chiesa Gesuita di S. Luigi a Parigi, Nicolas Métru e Nicolas Gigault, sviluppano la sua formazione.
Lully raffina la danza (verso la quale è particolarmente dotato), sicuramente ricevendo consigli dalla stessa Mademoiselle de Montpensier.
1652: sempre presso di lei, Lully ha la sua prima attività documentata dove risulta che partecipa come ballerino e compositore di una parte delle musiche per una “Mascherata” rappresentata alle “Tuileries” per festeggiare alcuni comandanti della Fronda.
Nell’autunno, la Fronda viene sconfitta e la Principessa è costretta all’esilio nel Castello di Saint-Fargeau.
Per Lully non è il caso di seguirla e, quindi, chiede e ottiene di lasciare il servizio, rivolgendosi direttamente al re Luigi XIV.
Alla corte del Re Sole:
4 luglio 1674: nella Corte di Marmo della Reggia di Versailles, viene rappresentato il balletto “Alceste” di Jean-Baptiste Lully.
Da giovane brillante, istrione, eccellente ballerino, con una buona formazione musicale e un istinto eccezionale, a Corte, Lully fa fruttare abilmente le sue qualità, per cui ottiene di entrare nella “Grande Bande des Violons du Roy”, un complesso di ventiquattro violini, dove si fa conoscere anche come attore e ballerino.
E’ danzatore e compone parte delle musiche e delle coreografie, per il “Ballet royal du jour et de la nuit”, su musica di Jean de Cambefort, messo in scena nel 1653, per festeggiare il ritorno del potere reale, nel quale Luigi XIV danza incarnando, per la prima volta, il Sole.
Lully riscuote un grandissimo successo, e Luigi XIV (provetto danzatore ed entusiasta del suo nuovo artista italiano), il 16 marzo 1653, lo nomina “Compositeur de la Musique Instrumentale”.
Da quel momento, e sino al 1685, Lully ricopre il ruolo di ballerino e di compositore del Re, creando con lui un rapporto avvantaggiato.
Scontento dell’orchestra della “Grande Bande des violons”, Lully ne fonda una più piccola, i “Petits violons”, che obbliga ad una ferrea disciplina.
1656: compone interamente la musica per una Mascherata, “La galanterie du Temps”, che fa eseguire alla sua piccola orchestra, e l’anno successivo scrive il primo balletto, “L’Amour malade”.
1660: il Cardinale Mazzarino chiama a Parigi il compositore Francesco Cavalli per scrivere alcune opere, a Corte, in occasione del matrimonio di Luigi XIV con la cugina, l’infanta Maria Teresa d’Asburgo.
Lully è incaricato di musicare i balletti delle opere di Cavalli, “Xerxes” (“Serse”) ed “Ercole amante”, quando la morte di Mazzarino e la partenza di Cavalli (artista che ha riscosso un modesto successo), provocano una nuova e veloce ascesa della carriera di Lully.
Infatti, il Re prova grande considerazione per lui e lo favorisce abbondantemente: il 16 maggio 1661, Lully viene nominato “Surintendant de la Musique de la Chambre du Roi”, il grado massimo.
In dicembre, ottiene di essere naturalizzato francese con il nome Jean-Baptiste de Lully.
Luglio del 1662: sposa Madeleine Lambert, la giovane figlia di uno dei maggiori musicisti di Corte, Michel Lambert, col quale è stato a servizio presso Mademoiselle de Montpensier.
Madeleine Lambert gli dà sei figli (tra cui Louis, Jean Baptiste il Giovane e Jean Louis).
Lully collabora a lungo con l’attore e commediografo Molière e il coreografo e Maestro di Danza Pierre Beauchamp per la creazione di numerose comédies-ballets, tra cui una delle più celebri sarà “Le bourgeois gentilhomme”, su testo di Molière, rappresentata per la prima volta, a Corte, il 14 ottobre 1670.
” La progressiva ‘francesizzazione’ di Lully si accorda con i progetti del sovrano, che intende creare opere musicali interamente francesi, autoctone e alternative, o addirittura predominanti, rispetto all’opera italiana”.
Dopo l’arrivo a Corte di Madame de Maintenon, la nuova favorita del Re Sole, donna che si comporta in modo devoto, Luigi XIV tollera sempre meno la condotta omosessuale, condannata dalla Chiesa dal Teatro d’Opera.
1685: il comportamento dissoluto di Lully con il paggio Brunet provoca il disinteresse progressivo del Re verso Lully, forse anche a causa de «la necessità di prendere le distanze da un musicista geniale ma riottoso a disciplinare in pubblico il proprio modo d’essere».
L’Opera francese:
Vari tentativi vengono attuati per adattare i melodrammi musicali italiani alla lingua francese.
Sui versi di Molière, Lully scrive “Le mariage forcé”, la prima di una serie di opere di questo nuovo genere.
La buona collaborazione artistica tra Molière e Lully, apprezzatissima dal Re, termina con la rappresentazione della tragédie-ballet “Psyché”, avvenuta nel gennaio del 1671.
La creazione decisiva di un melodramma nazionale muove i primi passi con il poeta Pierre Perrin e il compositore Robert Cambert a cui si associano (dicembre 1669) il Marchese Alexandre de Rieux e Laurent Bersac.
3 marzo 1671: il gruppo così formato, presenta a Parigi la pastorale “Pomone”, con musica di Cambert e libretto di Perrin.
E’ il primo lussuoso spettacolo francese completo: lingua, musica, costumi.
L’impianto scenografico è imponente, con macchine teatrali, balli, cori.
Essendo a pagamento, gli incassi sono eccezionali.
La grande partecipazione di pubblico richiama l’interesse della Corte provocando la reazione forte e aggressiva di Lully.
1672: da Luigi, Lully ottiene la revoca del privilegio di Perrin, approfittando dei dissidi che questi aveva con i soci.
Privilegio (concesso nel 1669) che autorizza il poeta alla creazione di Accademie in tutta la Francia e a riscuotere una somma di danaro dagli spettatori per vedere gli spettacoli da lui realizzati.
Il monopolio – nelle mani di Lully – diventa vitalizio (invece, a Perrin era stato concesso per dodici anni) e, addirittura, ereditabile.
Lully, praticamente, diventa padrone del Melodramma Francese; da allora, con cadenza regolare, scrive e fa rappresentare un’opera all’anno.
Il suo librettista è Philippe Quinault che, per un breve periodo, è sostituito da Thomas Corneille.
Lully diventa ricchissimo e il suo potere lo rende odiato e malvisto.
Infatti, esercita una vera e propria tirannia musicale, soffocando la concorrenza, oltre a limitare severamente i mezzi di tutte le altre Compagnie che non possono rappresentare spettacoli in cui sono presenti ballerini e, al massimo, possono disporre di due sole voci e sei violini.
Per cui, in occasione della rappresentazione di “Alceste” del 1674, viene violentemente attaccato.
Tale accoglienza convince Luigi XIV a trasferire nella più protetta “Salle de ballets del vecchio Cstello di Saint-Germain-en-Laye” le “prime” delle opere successive: “Thésée”, “Atys” e “Isis” (1675-1677).
20 settembre 1672: Lully riceve un secondo Privilegio concesso dal Re e può intascare il ricavato delle vendite dei libretti al pubblico (dal 1677, anche della sua musica a stampa). Altri vari problemi (anche di aspetto legale), poi superate, provocano numerose difficoltà a Lully ma, all’età di 50 anni, si trova sulla cima della sua carriera.
La morte di Lully:
8 gennaio 1687: mentre prova il suo “Te Deum” per l’esecuzione come ringraziamento della recente guarigione del Re, si ferisce, battendo violentemente sul piede con il bastone pesante di metallo, usato per segnare il tempo.
La ferita si infetta e diventa cancrena: per tentare il salvataggio, i medici propongono l’amputazione della gamba, ma Lully rifiuta con conseguenze fatali.
22 marzo 1687: oltre due penosi mesi dopo, Jean-Baptiste Lully muore.
Il suo corpo viene sepolto nella Cappella di San Giovanni Battista (nella Chiesa Agostiniana di “Notre-Dame-des-Victoires”), ma le interiora vengono sepolte nella sua Parrocchia, la Chiesa di “Sainte-Marie-Madeleine”.
Opere:
Musica vocale sacra:
Grands motets:
1. Jubilate Deo (29 agosto 1660)
2. Miserere (23? marzo 1663)
3. Benedictus (1663 o 1664)
4. O lachrymae (1664?)
5. Plaude laetare Gallia (24 marzo 1668)
6. Te Deum (9 settembre 1677)
7. De profundis (maggio 1683)
8. Dies irae (1º settembre 1683)
9. Quare fremuerunt (19 aprile 1685)
10. Domine salvum fac regem (1685?)
11. Notus in Judea (1685 o 1686)
12. Exaudiat Te Domine (1687).
Petits motets:
1. Anima Christi
2. Ave coeli munus supernum
3. Dixit Dominus
4. Domine salvum fac regem
5. Exaudi Deus deprecationem
6. Laudate pueri Dominum
7. O dulcissime Domine
8. Omnes gentes
9. O sapientia in misterio
10. Regina Caeli
11. Salve Regina.
Musica vocale profana:
1. Dialogue de la guerre avec la paix (1655, musica perduta)
2. Ingrate bergère (1664, testo: Octave de Périgny)
3. Anunque podigoas
4. Scoca pur tutti
5. A la fin petit Desfarges
6. D’un beau pêcheur la pêche malheureux
7. Un tendre coeur rempli d’ardeur
8. Courage, Amour, le paix est faite (1661, testo: Benserade)
9. Non vi è più piacer (musica perduta)
10. Le printemps, aimable Sylvie (testo: Benserade; musica perduta)
11. Tous les jours cent bergères (testo: Perrin, musica perduta)
12. Viens, mon aimable bergère (testo: Perrin, musica perduta)
13. Qui les saura, mes secrètes amours (testo: Perrin)
14. Où êtes-vous allé, les belles amourettes
15. Vous mêlons toute notre gloria
16. Pendant que ces flambeaux
17. Le langueur des beaux yeux (musica perduta)
18. On dit que vos yeux sont trompeurs (testo: Octave de Périgny, musica perduta)
19. Que vous connaissez peu trop aimable Chimène (testo: Quinault, musica perduta)
20. Si je n’ai parlé de ma flamme (musica perduta)
21. En ces lieux je ne vois que de promenades (testo: Lully, musica perduta)
22. Ah qu’il est doux de se rendre (testo: Quinault, musica perduta)
23. J’ai fait serment, cruelle (testo: Quinault, musica perduta)
24. Le printemps ramène la verdure (testo: Lully?; musica perduta)
25. Depuis que l’on soupire (testo: Quinault, musica perduta)
26. Sans mentir on est bien misérable (musica perduta)
27. Venerabilis barba capucinorum
28. Il faut mourir, pécheur (1687).
Musiche per allestimenti scenici:
Ballets de cour, Ballets-mascarades & Divertissements:
1. Mascarade de la foire Saint-Germain (testo di anonimo, 7 marzo 1652, musica perduta)
2. Ballet du temps (in collaborazione con altri compositori, testo: Benserade 3 dicembre 1654)
3. Ballet des plaisirs (in collaborazione con Louis de Mollier, testo: Benserade, 4 febbraio 1655)
4. Le Grand Ballet des bienvenus (in collaborazione con altri compositori, testo: Benserade, 30 maggio 1655, musica perduta)
5. Ballet de Psyché ou la puissance de l’Amour (in collaborazione con altri compositori, testo: Benserade, 16 gennaio 1656, musica perduta)
6. La Galanterie du temps (testo: Francesco Buti, 3 febbraio 1656, musica perduta)
7. Amour malade (testo. Francesco Buti, 17 gennaio 1657)
8. Ballet d’Alcidiane (in collaborazione con J.-B. Boesser e L. de Mollier, testo: Benserade, 14 febbraio 1658)
9. Ballet de la raillerie (in collaborazione con L. de Mollier, testo: Benserade, 19 febbraio 1659)
10. Les Débris du ballet du Roy (musica dal Ballet de la raillerie, 1659?)
11. Ballet de Toulouse (novembre/dicembre 1659?)
12. Ballet de la revente des habits de ballet et de comédie (testo: Benserade, 15 dicembre 1660)
13. Ballet de l’impatience (in collaborazione con Pierre Beauchamp e Francois Hillaire d’Olivet, testo: Benserade, Buti, 19 febbraio 1661)
14. Ballet des saisons (testo: Benserade, 26 luglio 1661)
15. Ballet des arts (in collaborazione con M. Lambert, testo: Benserade, 8 gennaio 1663)
16. Les Noces de village (testo: Benserade, 3 o 4 ottobre 1663)
17. Les Amours déguisés (in collaborazione con M. Lambert, testo: Octave de Périgny, 13 febbraio 1664)
18. Divertissement pour la collation des Plaisirs de l’île enchanté (7 maggio 1664)
19. Ballet du palais d’Alcine (testo: Molière, 9 maggio 1664)
20. Ballet de la naissance de Vénus (in collaborazione con M. Lambert e L. de Mollier, testo: Benserade, 28 gennaio 1665)
21. La Réception faite par un gentilhomme de campagne à une compagnie choisie à sa mode qui le vient visiter (testo: Benserade, febbraio 1665, musica perduta)
22. Le Triomphe de Bacchus dans les Indes (testo di Anonimo, 9 gennaio 1666)
23. Ballet des Muses (testo: Benserade, 2 dicembre 1666)
24. Le Carnaval (testo: Benserade, 18 gennaio 1668)
25. La Grotte de Versailles (testo: Quinault, aprile? 1668)
26. Ballet de Flore (testo: Benserade, 13 febbraio 1669)
27. Le Triomphe de l’amour, balletto reale in 20 entrées (testo: Benserade, Quinault, 21 gennaio 1681) al castello di Saint-Germain-en-Laye
28. Le Noce de village (marzo 1683)
29. L’Idylle sur la paix (testo: Jean Racine, 16 luglio 1685)
30. Le Temple de la paix, tragedia lirica in 6 entrées (testo: Quinault, 20 ottobre 1685) nel castello di Fontainebleau.
Intermezzi, Comédies-ballets:
1. Xerxès (6 entrées per l’opera di Francesco Cavalli, 22 novembre 1660) nel Palais-Royal a Parigi
2. Hercule amoureux (18 entrées per l’opera di Cavalli Hercules amante, 7 febbraio 1662)
3. Le Mariage forcé (testo: Molière, 29 gennaio 1664)
4. Les Plaisirs de l’île enchantée/La Princesse d’Elide (in collaborazione con M. Lambert, testo: Molière, 7/8 maggio 1664)
5. Oedipe (testo: Pierre Corneille, 3 agosto 1664)
6. Le Favori/Le Ballet des grands ou les délices de la campagne (testo: Marie-Catherine Desjardins; prologo e intermezzi di Molière, 13 giugno 1665)
7. L’Amour médecin (testo: Molière, 14 settembre 1665)
8. La Pastorale comique (testo: Molière, 5 gennaio 1667)
9. Les Sicilien ou l’Amour peintre (testo: Molière, 8? febbraio 1667)
10. George Dandin/Le Grand divertissement de Versailles (testo: Molière, 18 luglio 1668)
11. Monsieur de Pourceaugnac/Le divertissement de Chambord (testo: Molière, Lully, 6 ottobre 1669)
12. Les Amants magnifiques (testo: Molière, 4 febbraio 1670)
13. Le Bourgeois gentilhomme (testo: Molière, 14 ottobre 1670)
14. Britannicus (testo: Racine, 1670, musica perduta)
15. Psyché (tragédie-ballet; testo: Molière, Corneille, Quinault, Lully, 17 gennaio 1671)
16. Le Comtesse d’Escarbagnas/Ballet des ballets (testo: Molière, 2 dicembre 1671).
Tragédies en musique, Pastorale, Pastoralé héroïque:
1. Les Fêtes de l’Amour et de Bacchus (libretto: Quinault, Benserade, Perigny, Molière, Lully, 11 novembre 1672)
2. Cadmus et Hermione (libretto: Quinault, ca. 15 aprile 1673)
3. Alceste ou Le Triomphe d’Alcide, tragedia in musica in 1 prologo e 5 atti (libretto: Philippe Quinault, 28? gennaio 1674) all’Opéra national de Paris
4. Thésée (libretto: Quinault, 11 gennaio 1675) al castello di Saint-Germain-en-Laye
5. Atys, tragedia in musica in 1 prologo e 5 atti (libretto. Quinault, 10 gennaio 1676) al castello di Saint-Germain-en-Laye
6. Isis (libretto: Quinault, 5 gennaio 1677) al castello di Saint-Germain-en-Laye
7. Psyché (libretto: Thomas Corneille, 19 aprile 1678) all’Opéra national de Paris Choeur des divinités de la terre et des eaux, from Psyché (1678) – Midi file[?·info]
8. Bellérophon, tragedia in musica in 1 prologo e 5 atti (libretto: Thomas Corneille, B. le Bovier de Fontenelle, 31 gennaio 1679, Opéra national de Paris)
9. Proserpine, tragedia in musica in 1 prologo e 5 atti (libretto: Quinault, 3 febbraio 1680, al castello di Saint-Germain-en-Laye)
10. Persée (libretto: Quinault, 18 aprile 1682) all’Opéra national de Paris
11. Phaëton, tragedia in musica in 1 prologo e 5 atti (libretto: Quinault, 6 gennaio 1683) successo nel Grande Trianon di Versailles
12. Amadis, tragedia in musica in 1 prologo e 5 atti (libretto: Quinault, 18 gennaio 1684) successo all’Opéra national de Paris
13. Roland, tragedia in musica in 1 prologo e 5 atti (libretto: Quinault, 8 gennaio 1685) nella reggia di Versailles
14. Armide, tragedia in musica in 1 prologo e 5 atti (libretto: Quinault, 15 febbraio 1686) all’Opéra national de Paris
15. Acis et Galatée (libretto: J.G. de Campistron, 6 settembre 1686)
16. Achille et Polixène (libretto: J.G. de Campistron, solo l’ouvertüre e il I atto di Lully, atti II–V di P. Colasse, 7 novembre 1687).
Musica strumentale:
1. Première marche des mousquetaires (1658)
2. 10 Branles (1665)
3. 3 Gavottes (1665)
4. Passacaille (1665)
5. 3 Courantes (1665)
6. 3 Bourrées (1665)
7. Allemande (1665)
8. Boutade (1665)
9. Gaillarde (1665)
10. 3 Sarabande (1665)
11. 18 Trios de la chambre du roi
12. Marches et batteries de Tambour (1670)
13. Folie d’Espagne, marcia (1672)
14. Marche de Savoye, Airs, L’Asemblée, La Retraite
15. Pleusiers (6) pièces de symphonie (1685)
16. Airs pour le carrousel de Monseigneur (28 maggio 1685)
17. 17 Airs
18. La descente des armes (marcia)
19. Marches des gardes de la marine, des fusillers, des dragons, du prince d’Orange
20. altre composizioni (3 Allemande, 14 Courante, 4 Sarabande, 2 Bourrée, 4 Chaconne, La Bourse, Trio, Menuet, La Trivelinade, Gigue).
Battuto al computer da Lauretta
Jean-Baptiste Lully in un ritratto di Paul Mignard:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Paul_Mignard_-_Jean-Baptiste_Lully.jpg
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