Antônio Carlos Gomes nasce a Campinas l’11 luglio 1836 e muore a Belém il 16 settembre 1896.
E’ un compositore brasiliano.
Ritenuto il maggior musicista brasiliano del XIX secolo, è il primo compositore del Nuovo Mondo la cui musica viene accettata dall’Europa.
Contemporaneo di Verdi e Puccini, è l’unico non-europeo che ha successo come compositore di opere in Italia, durante l’ “Età d’oro dell’Opera”.
Nasce nel paese di São Carlos (che, ora è la città di Campinas, in Brasile) ed è figlio del Maestro Manuel José Gomes e di Fabiana Maria Jaguari Cardoso, in una famiglia di 26 figli.
Il padre (Direttore della Banda Cittadina) e José Pedro de Sant’Ana Gomes (il fratello maggiore, idem, Direttore) stimolano le sue inclinazioni musicali che si manifestano fin dall’infanzia e José Pedro è il suo principale punto di riferimento e consigliere durante la sua carriera artistica.
Fratello che convince Antônio a visitare la Corte, dove diventa un prediletto dell’imperatore Dom Pedro II, il quale, molto interessato agli artisti e agli intellettuali brasiliani, gli rende possibili gli studi al “Conservatorio di Musica” di Rio de Janeiro.
Settembre 1861: dopo il Diploma con Lode, Carlos compone la sua prima opera, “A Noite Do Castelo” che esordisce con grande successo al “Theatro Lyrico Fluminense”.
1863: il successo si ripete con la rappresentazione del sua seconda opera, “Joana De Flandres”, che è ritenuta ancora migliore della prima.
L’Imperatore non ha dubbi e gli offre una Borsa di Studio da utilizzare in Italia, al Conservatorio di Musica di Milano, dove studia con Lauro Rossi e Alberto Mazzucato.
Il periodo italiano:
1866: anziché in quattro anni, in soli tre, termina il Corso di Studi che gli permette il titolo di Maestro Compositore,
Scrive le musiche per la rivista “Se sa minga” di Antonio Scalvini: cosa che lo rende famoso.
1868: seguono le musiche per la rivista “Nella luna”.
In questo periodo, Gomes inizia a comporre la sua prima opera sulla realtà brasiliana, scegliendo la storia romantica “O Guarany” dello scrittore brasiliano José de Alencar.
L’ambientazione è di tipo “indio” e la sua prima rappresentazione avviene al Teatro “Alla Scala” di Milano, con il titolo “Il Guarany”, nel maggio del 1870, con successo enorme.
La critica (abbastanza severa) pone Gomes al livello dei grandi Maestri europei come Rossini e Verdi.
Il Re d’Italia, Vittorio Emanuele II lo decora e l’opera, poi, viene rappresentata in tutte le principali capitali d’Europa.
Prima della fine di quell’anno, Gomes ritorna in Brasile dove organizza la première de “Il Guarany” a Rio de Janeiro, riportando lo stesso grande successo.
Carlos Gomes torna in Italia e sposa Adelina Peri, una pianista italiana incontrata nel periodo dei suoi studi milanesi e incomincia la composizione dell’opera “Fosca”.
È un lavoro con obiettivi superiori che Gomes, lungamente, considera il suo capolavoro e il cui debutto avviene ancora a “La Scala”, il 16 febbraio 1873, senza ottenere il consenso del pubblico.
21 marzo 1874: Gomes si riscatta a Genova dove, al Teatro “Carlo Felice”, va in scena il “Salvator Rosa”, un Grand-Opéra di vecchio stile con ambientazione napoletana che riscuote un grande successo.
Lavoro che apre la “Stagione di Carnevale 1874-75” in circa sette teatri italiani fra i più importanti.
Scrive l’Inno “Il saluto del Brasile” per il centenario dell’indipendenza americana, che viene eseguito a Philadelphia, il 4 luglio 1876 dal Maestro Gilmore.
Anni successivi: revisiona “Fosca” ripresentandola a “La Scala”, nel 1878; pur ricevendo la benevolenza della Critica, benevoli, l’opera non convince pienamente il pubblico, pr cui non viene ripresa in altri teatri.
27 marzo 1879: al Teatro “Alla Scala”, viene rappresentata “Maria Tudor”, su libretto del poeta scapigliato Emilio Praga e completato da Ferdinando Fontana.
A causa del soggetto infelice, l’esito è un fiasco, cosa che provoca la fine della carriera italiana di Gomes.
Il ritorno di Gomez in Brasile:
1883: Gomes torna in Brasile ed è omaggiato in ogni città in cui si reca.
Dopo aver abbandonato varie opere appena iniziate, ritorna in Italia, dove compone un’opera ispirata alla lotta contro la schiavitù, alla liberazione degli schiavi neri in Brasile: “Lo schiavo”.
L’opera è suggerita a Gomes da un grande amico, l’ingegnere di colore André Rebouças; opera che sarà rappresentata nel 1889, ma andata in scena a Rio de Janeiro dopo vani tentativi di farla debuttare in Europa.
È considerata l’ultimo grande successo del compositore.
Idem, 1883: viene proclamata la Repubblica del Brasile, per cui Carlos Gomes torna in Italia.
E’ fedele alla Monarchia e a Dom Pedro II, per cui Gomes rifiuta l’opportunità datagli dal Presidente Deodoro da Fonseca di comporre il nuovo Inno Nazionale Brasiliano.
In seguito, compone l’opera “Condor” (Teatro “Alla Scala”, 1891) e la cantata “Colombo” (“Teatro Municipale” di Rio de Janeiro, 1892), per la “Festa delle Celebrazioni per i Quattrocento Anni della Scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo”.
Invitato dal Governatore dello Stato brasiliano del Pará per dirigere il Conservatorio di Musica, desiderando accettare il posto, Gomes lascia definitivamente l’Italia.
Purtroppo, è anziano e malato, per cui muore poco dopo il suo arrivo.
Oltre alle otto opere, ha composto canzoni (3 libri), pezzi corali e per pianoforte.
Opere:
A noite do castelo (Teatro Lirico Fluminense, Rio de Janeiro, 1861)
Joana de Flandres (Teatro Lirico Fluminense, Rio de Janeiro, 1863)
Il Guarany (Teatro alla Scala, Milano, 1870)
Fosca (Teatro alla Scala, Milano, 1873; rev.: Teatro alla Scala, 1878; Teatro Comunale di Modena, 1889; Teatro Dal Verme, 1890)
Salvator Rosa (Teatro Carlo Felice, Genova, 1874)
Maria Tudor (Teatro alla Scala, Milano, 1879)
Lo schiavo (Theatro Imperial Dom Pedro II, Rio de Janeiro, 1889)
Condor (Teatro alla Scala, Milano, 1891)
Onorificenze:
Onorificenze brasiliane:
Cavaliere dell’Ordine della Rosa – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine della Rosa
Curiosità:
Nel quartiere di Maggianico della città di Lecco sorge una villa con parco appartenuta al compositore, da cui il nome “Villa Gomes”, utilizzata oggi per concerti ed eventi.
Battuto al computer da Lauretta
Antônio Carlos Gomes:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Carlos_Gomes_(fototipia).jpg
Dall’opera “Lo schiavo”, ascoltiamo “QUANDO NASCESTI TU”: https://youtu.be/HXDvMkdTfro
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