domenica 8 agosto 2010

I MAESTRI CANTORI DI NORIMBERGA di RICHARD WAGNER

I MAESTRI CANTORI DI NORIMBERGA
(DIE MEISTERSINGER VON NÜRNBERG)

Opera in 3 atti di RICHARD WAGNER su libretto-testo dello stesso compositore.
PRIMA rappresentazione: Monaco, 21 giugno 1868.


ATTO I:

Ouverture: http://www.youtube.com/watch?v=96BYvavLwOM – Nella chiesa di Santa Caterina di Norimberga, nel XVI secolo: WALTER DI STOLZING (tenore) cerca di poter incontrare e parlare con EVA (soprano), l’unica figlia dell’orafo VEIT POGNER (basso), che è accompagnata in chiesa dalla nutrice MADDALENA (mezzosoprano): apprende così che Eva è promessa in sposa al vincitore della gara di canto che sarà tenuta il giorno successivo dalla Corporazione dei Maestri Cantori.

L’apprendista DAVID (tenore), innamorato di Maddalena, spiega a Walter i modi del canto esposti dal codice della “Tavolatura”.

Entrano i Maestri Cantori, guidati da POGNER e BECKMESSER (basso-baritono), il pedante scrivano della città che spera egli stesso di vincere la gara e di ottenere la mano di Eva.
Infine, arrivano anche il calzolaio HANS SACHS (basso-baritono) e il fornaio FRITZ KOTNER (basso) al quale tocca di fare l’appello.
Pgner si rivolge ai Maestri e li mette al corrente del contesto della competizione: Walter è presentato alla Corporazione come un aspirante candidato; è invitato a raccontare della sua precedente educazione, poi, a cimentarsi nella prova di canto.

Beckmesser è nominato censore e invitato ad entrare nella speciale tribuna; Kotner espone le regole della “Tavolatura”.
Walter improvvisa un canto sulla primavera e sull’amore, ma ben presto la lavagna di Beckmesser è piena di segni di errore. La prova viene interrotta, mentre si alza un coro di proteste contro Walter che viene dichiarato bocciato senza remissione, nonostante l’intervento di Hans Sachs che ha intuito la bellezza del suo canto.


ATTO II:

È la vigilia della festa di San Giovanni e gli apprendisti sono intenti a chiudere la bottega di Sachs.
Il calzolaio, seduto sotto un albero, riflette sugli eventi accaduti durante la riunione della Corporazione.
Intanto, Eva, di ritorno verso la sua casa (che si trova di fronte alla bottega di Sachs), lo interroga sulla prova. Sachs, vedovo ed egli stesso innamorato di Eva, si rende conto di essere troppo vecchio per la fanciulla.
Dopo le evasive e ironiche risposte fornite da Sachs, la ragazza corre verso casa in lacrime.

Commosso dalla situazione dei due giovani che, intanto, avevano progettato di fuggire, Sachs si propone di aiutarli: prima impedisce la loro fuga aprendo la finestra e lasciando che un raggio di luce attraversi la strada.
Intanto, arriva Beckmesser per fare una serenata ad Eva.
Sachs, allora, continuando il suo lavoro, gli impedisce di cantare: alle proteste di Beckmesser, per i continui colpi di martello, Sachs gli risponde che le sue scarpe non saranno pronte a meno che egli non continui a lavorare.
Sachs propone, quindi, di fare lui da censore – durante la serenata – segnando col martello ogni errore che Beckmesser compie.

Beckmesser inizia la sua serenata, non accorgendosi che alla finestra, al posto di Eva, c’è Maddalena con i vestiti di Eva: la serenata ed il martello di Sachs svegliano il vicinato e gli apprendisti.
Durante il tumulto che segue, Beckmesser viene bastonato, mentre Sachs riesce a bloccare definitivamente il tentativo di fuga di Eva e Walter.
Al suono del corno del guardiano notturno, la scena si vuota e tutto ritorna nel silenzio della notte.


ATTO III:

Parte I. - Sachs, in meditazione, su un grosso volume, non ascolta le scuse di David per la parte da lui avuta nel provocare la rissa.

Rimasto solo, considera la pazzia del mondo e pensa all’amore di Walter ed Eva.

Entra Walter e racconta a Sachs un sogno meraviglioso: quest’ultimo lo trascrive, giudicandolo un canto perfetto cui manca solo l’adattamento alle regole della “Tavolatura” per le quali Sachs stesso offre la sua opera.

Mentre i due escono per vestirsi a festa, entra Beckmesser che vede la canzone di Walter e, credendola di Sachs, se la nasconde frettolosamente in tasca.
Ritorna Sachs che consente a Beckmesser di tenersi il componimento: a lui, infatti, che ormai è vecchio, non serve più concorrere.

Arriva Eva: ella finge che le facciano male le scarpette ma, in realtà, è venuta per vedere Walter.
Mentre Sachs le ripara le scarpe, entra Walter che – al vederla – trova l’ispirazione per comporre anche la parte ancora non perfetta del suo canto.

Vengono chiamati anche David e Maddalena: David è promosso al grado di “compagno” ed il canto di Walter è tenuto a battesimo.

Tutti si recano alla grande festa per il patrono San Giovanni.


Parte II. – Una distesa prateria lungo il fiume Pegnitz.

Gli apprendisti e i membri della corporazione si riuniscono festosamente. Gli apprendisti danzano con le ragazze, ma si fermano quando entrano i Maestri che prendono il loro posto sulla tribuna.
Sachs ringrazia la folla che lo saluta calorosamente.

Inizia il canto: Beckmesser intona la sua canzone, ma è burlato e deriso; allora, accusa Sachs di averla scritta, ma quest’ultimo indica il vero autore, Walter, e lo invita a mostrare come essa debba essere intonata.

Walter, dopo il suo canto, è applaudito e, fra la commozione di tutti, ottiene la mano di Eva.
Ma, quando Pogner vuole investirlo dell’insegna della corporazione, egli rifiuta la corona, memore ancora della precedente bocciatura.
Interviene Sachs che lo convince ad accettare spiegando che LO SCOPO DEI MAESTRI CANTORI È quello DI SERBARE L’ARTE DEL CANTO POPOLARE TEDESCO.
Eva, allora, depone sul capo di Sachs la corona che, precedentemente, aveva posto sul capo di Walter, tra l’acclamazione di tutto il popolo http://www.youtube.com/watch?v=D_hHK7dMjzI .

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