sabato 1 ottobre 2022

DOMENICO CIMAROSA (PARTE SECONDA)

 L'attività di Cimarosa negli Anni 'Ottanta:     


1780: "Le donne rivali"  è il primo lavoro degli anni '80 ed è un dramma giocoso dato a Roma. 

Nei primi mesi dell'anno, seguono "I finti nobili" e "Il falegname" (entrambi drammi comici su  testo di Giuseppe Palomba) in scena al "Teatro dei Fiorentini". 

Tornato a Roma, rappresenta la sua prima opera seria, "Caio Mario".    


1781: apre al "Teatro Valle" con "Il pittore parigino". 

Il primo libretto scritto dal Metastasio e musicato da Cimarosa è per il dramma serio "Alessandro nell'Indie", messo in scena al "Teatro delle Dame", lavoro che piace moltissimo. 


Il dramma giocoso "Il convito", rappresentato a Venezia poco dopo (il quale fu ripreso in seguito in moltissimi teatri), ottiene molto successo. 


Autunno 1781: opera fortunatissima, "Giannina e Bernardone", viene rappresentata - per la prima volta - al "Teatro San Samuele" di Venezia  e tiene numerosissime repliche, anche a Milano, a Vienna, a Madrid e a San Pietroburgo.  


1782: a Genova, rappresenta il dramma "Giunio Bruto". 

A Roma rappresenta l'opera giocosa "Amor costante", dopodiché torna a Napoli dove ai "Fiorentini" presenta "La ballerina amante". 

13 agosto:  al "Teatro  di San Carlo", per il compleanno della Regina Maria Carolina d'Austria debutta con "L'eroe cinese", dramma di Metastasio con Domenico Bruni (cantante). 

In quest'anno circa inizia la sua collaborazione come Maestro con l' "Ospedale Veneziano dei Derelitti" (conosciuto anche con il nome di "Ospedaletto").   


1783: a Roma, si tiene il "battesimo" del dramma giocoso "I due baroni di Roccazzurra".    

13 agosto: al San Carlo, presenta "Oreste":. 

In autunno, al "Teatro del Fondo", mette in scena "La villana riconosciuta" e ai "Fiorentini" l'opera buffa "Chi dell'altrui si veste presto si spoglia".   


1784:  ancora ai "Fiorentini" presenta un'altra opera giocosa: "L'apparenza inganna ovvero La villeggiatura". 


Poi, Cimarosa si sposta verso l'Italia settentrionale: Roma, Firenze, Vicenza, Milano e Torino. A Roma, al "Teatro Valle", rappresenta  "La bella greca", opera che piace molto al pubblico romano. 

Al Teatro "La Pergola" di Firenze, mette in scena la sua prima opera goldoniana: "Il mercato di Malmantide". 

10 luglio: con "L'Olimpiade" di Pietro Metastasio, inaugura il Teatro "Eretenio" di Vicenza. 

10 ottobre: è  a "La Scala" di Milano con il dramma giocoso "I due supposti Conti ovvero Lo sposo senza moglie". 

Durante il viaggio tra Milano e Torino, soggiorna a Cantù per "un piccolo intrigo amoroso con una graziosa fanciulla".

26 dicembre: a Torino, rappresenta "Artaserse" (libretto sempre del Trapassi) diretta da Gaetano Pugnani con Luigi Marchesi al Teatro "Regio".   


Tornato a Napoli, rappresenta un altro dramma giocoso, "Il marito disperato o Il marito geloso", dato durante il Carnevale del 1785 ai "Fiorentini" (dieci anni dopo, Cimarosa cambia nome all'opera in "Amante disperato"). 

Continua al Teatro "Nuovo" (Napoli), per il quale prepara "La donna sempre al suo peggior s'appiglia" (libretto del Palomba).    


1786: sempre al "Nuovo", rappresenta "Le trame deluse ovvero I raggiri scoperti", opera  accolta bene dal pubblico napoletano e che, nell'agosto dell'anno succcessivo, viene rappresentata a "La Scala" di Milano; dopodiché è rappresentata in tante altre città italiane, a Vienna, a Marsiglia, a Dresda e in altre città europee. 

Questo lavoro di Cimarosa è il preferito di Rossini, che usa un quintetto come modello per il famoso sestetto della sua "Cenerentola". 


Idem, 1786: è al "Fondo": questa volta però con un oratorio, "Il sacrifizio d'Abramo". 


Autunno 1786: la quarta opera della stagione è la commedia "Il credulo" con la farsa "La baronessa stramba". 

Entrambi i lavori sono ritenuti piatti e di scarso valore (almeno secondo la Tibaldi Chiesa). 

In realtà, l'opera "Il Credulo" presenta brani e pezzi d'insieme interessanti. 


1787: "L'impresario in angustie", farsa su libretto di Diodati, ottiene molto più successo e, ad una sua nuova esecuzione romana, è presente anche il famoso scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe (in quel periodo in viaggio attraverso l'Italia), che definisce la cosa "un'opera che sempre rallegra".    


Carnevale del 1787:  torna a Torino; al Teatro "Regio" rappresenta un dramma serio, "Volodimiro", opera che piace tantissimo a tutti, in particolare al Re Vittorio Amedeo III di Savoia. 

Tra gli interpreti, diretti da Gaetano Pugnani: Matteo Babbini ed il famoso cantante castrato Girolamo Crescentini, che aveva già cantato ne "L'italiana in Londra", nel 1779. 


Primavera 1787: diede ancora un'opera buffa al "Teatro del Fondo", "Il fanatico burlato" (libretto di Saverio Zini). 


Cimarosa  è invitato da Caterina II di Russia a prestare servizio presso la sua Corte, a San Pietroburgo. 

Luglio 1787: Parte con la moglie da Napoli; dopo pochi giorni è a Livorno, dove è invitato dal Granduca di Toscana Leopoldo I (il futuro imperatore Leopoldo II) a soggiornare a Firenze; presso la Corte ducale, Cimarosa si esibisce cantando alcuni suoi brani da concerto. 

Vienna: qui, è già molto conosciuto e apprezzato per via delle precedenti rappresentazioni di alcune sue opere, per cui fa tappa. 

3 dicembre 1787: dopo la sosta a Varsavia, giunge a San Pietroburgo. 



Battuto al computer da Lauretta 

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