Achille-Claude Debussy, grande compositore e pianista francese, conosciuto come Claude Debussy, nasce a Saint-Germain-en-Laye il 22 agosto 1862 e muore a Parigi il 25 marzo 1918.
Sia in Francia, sia in tutto il Mondo è ritenuto uno dei più importanti musicisti francesi esistiti e uno dei massimi emblemi musicali.
In lui, si ritrovano gli orientamenti della scuola francese da Charles Gounod a Gabriel Fauré, la ricerca pianistica di Chopin, la scoperta di inconsuete armonie orientali e le innovazioni verso una nuova forma armonica di Wagner.
Si trova a suo agio con poeti e pittori e meno con i colleghi di Musica: infatti, nei salotti letterari, si trova più vicino al clima raffinatissimo delle poesie di Charles Baudelaire, di Paul Verlaine e Stéphane Mallarmé e, musicalmente, raccoglie le influenze wagneriane.
La sensibilità debussyana riesce a cogliere sfumature e riflessi sottilissimi che lo fanno accostare alla Pittura Impressionista fino a definirlo come uno dei principali esponenti dell' "Impressionismo Musicale" (Massimo Mila).
Il suo linguaggio vero e proprio lo trova attraverso una strada lunga e laboriosa.
Dopo i brani il "Prélude à l'après-midi d'un faune" e la "Suite bergamasque", raggiunge il suo successo vero all'età di quarant'anni con l'opera "Pelléas et Mélisande".
Attraverso "La Mer", rinnova lo stile sinfonico, nonostante prediliga sempre il pianoforte per i suoi lavori lasciando opere come "Images", "Children's Corner" e i "24 Préludes".
Per Debussy, sono importanti la bellezza-equilibrio-esattezza e una costruzione musicale solida, particolari della musica del millenovecento.
Debussy: la nascita, la formazione e i debutti:
Debussy nasce in una modesta famiglia di commercianti di porcellane e riceve le prime nozioni di musica da Antoinette Mauté de Fleurville, suocera del poeta Paul Verlaine, pianista discreta, che gli impartisce gratuitamente le lezioni.
Suo padre vedrebbe tale suo primogenito arruolato in Marina ma Madame de Fleurville lo convince a farlo studiare Musica e riesce a farlo entrare al "Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris" (1872-1884).
Qui, il 22 ottobre 1872, Debussy supera l'esame di ammissione e studia pianoforte con Antoine Marmontel, composizione con Ernest Guiraud e solfeggio con Albert Lavignac.
Marmontel non apprezza le originalità pianistiche strambe del giovane, ma si rende subito conto dei suoi mezzi raffinati.
1877: Debussy entra a far parte della classe di armonia di Émile Durand.
E' insegnante molto rigoroso che si scontra parecchie volte col giovane a causa dell'originalità delle sue idee.
1880: a mezzo del Conservatorio, viene incaricato come pianista accompagnatore presso la baronessa russa Nadežda von Meck, buona musicista dilettante e ricca mecenate, per seguirla nei suoi viaggi in Italia.
In questo lasso di tempo, scrive il suo "Trio per pianoforte e archi" e conosce Henri Vasnier, architetto appassionato d'Arte, che lo incoraggia a partecipare al "Prix de Rome".
1880-1881: Debussy scrive alcune liriche per la bella voce di soprano di Marie Vasnier, desiderando entrare nelle sue grazie.
Debussy e Madame Vasnier intrattengono una relazione segreta che si prolunga per alcuni anni, mentre il marito, in seguito, pur sospettando la loro intesa intima, non fa mancare a Debussy il sostegno e l'incoraggiamento.
1882: il musicista partecipa alla prima prova d'esame per il "Prix de Rome", ma non la supera.
1883: arriva però al secondo posto.
1884: vince, finalmente, l'importantissimo e agognato premio con la "Cantata" su "L'enfant prodigue" di Édouard Guinaud, grazie all'appoggio di Charles Gounod, conosciuto precedentemente.
Villa Medici:
Debussy si feca in Italia e soggiorna a Roma, a Villa Medici, dove studia, tra il 1885 e il 1887, per merito della borsa di studio.
Qui, conosce Franz Liszt e conosce anche, con entusiasmo, la musica di Giovanni Pierluigi da Palestrina e di Orlando di Lasso.
Inoltre, studia e compone presso l'Accademia di Francia.
E' sempre squattrinato e chiede l'aiuto di amici e conoscenti, compreso il Conte Giuseppe Primoli (conosciuto da pochi giorni: gli richiede cinquecento franchi per pagare la cena dopo la vittoria al "Prix de Rome"); Conte di cui diventa amico.
Per Debussy, il vivere a Roma è in un periodo difficile perché termina con fatica gli impegni compositivi ricevuti dal Conservatorio a causa della mancanza di ispirazione (che lui attribusce alla realtà poco favorevole e deprimente in cui vive).
Nel marzo 1887, rientra a Parigi.
Debussy rientra a Parigi:
Qui, si dedica alla composizione dei "Cinq poèmes de Baudelaire, per voce e pianoforte".
Torna ad abitare con i genitori in Rue de Berlin 27, ma in un appartamento più grande e con un ingresso personale che gli permette di essere indipendente.
In uno dei tanti locali che frequenta, ne "Le Chat noir" (Cabaret nei pressi di Pigalle), conosce Erik Satie che lavora come pianista e che stringe con lui una buona amicizia per tutta la vita.
1888: non avendo ancora ascoltato la musica di Wagner (nessuna sua opera è stata ancora rappresentata a Parigi), l'amico Étienne Dupin lo finanzia e riesce a recarsi a Bayreuth, dove conosce i lavori wagneriani: assiste al "Parsifal" e a "I Maestri cantori di Norimberga", opere che, sicuramente, probabilmente, incidono sull suo stile, raffinandolo.
Al termine dell'anno termina il suo terzo lavoro legato al "Prix de Rome", "La Damoiselle élue", per voci femminili, coro e orchestra; un lavoro apprezzato dall'Institut.
Molto del suo tempo libero lo trascorre nei caffè frequentati da artisti e letterati dove affina la sua formazione intellettuale e conosce, fra gli altri, Paul Dukas e Ernest Chausson.
Il locale garantito è "Chez Pusset" nel quale gente di teatro, pittori e musicisti discutono fino a tarda notte e di cui Debussy diventa un "habitué".
6 maggio 1889: a Parigi si apre l' "Esposizione Universale".
Qui, Debussy conosce l'Arte Orientale dove rimane colpito dal Teatro Annamita (utilizza strumenti inconsueti), dove rimane affascinato dalle musiche orientali (in particolare, dal "Gamelan" giavanese (influenzerà in modo notevole i suoi lavori), dove resta impressionatissimo da questa nuova musica, dalla sua polifonia e dagli insoliti arabeschi): tutte cose che si riflettono nella sua "Fantaisie" composta proprio in quel periodo.
L'influenza wagneriana (soprattutto in "Parsifal"), si nota in particolare nel poema lirico "La Damoiselle élue" (1887-1888), e nei "Cinq poèmes de Baudelaire" (1889).
Altri suoi brani (composti nello stesso periodo), hanno lo stile più volubile (in particolare sui testi di poesie dell'amico Verlaine: Ariettes oubliées, Trois mélodies, Fêtes galantes), come il "Quartetto per archi in Sol minore del 1893" sarà influenzato dalla musica di Franck.
Il "Prélude à l'après-midi d'un faune" per orchestra è ispirato dal poema di Mallarmé (sarà poi utilizzato per il balletto omonimo di Nižinskij), e l'opera "Pelléas et Mélisande" (su testo di Maurice Maeterlink), è composta in larga misura intorno al 1893-1895 e completata nel 1902.
Tali lavori fluidificano il ritmo e danno un nuovo colore alla musica occidentale.
Primi di agosto del 1889: è nuovamente a Bayreuth per "Tristano e Isotta".
Quest'opera la conosce bene sulla carta, ma non l'ha ancora ascoltata in teatro.
Essa segna la fine del periodo wagneriano di Debussy.
1890: Debussy si rinnova.
Si nota dal cambiamento della grafia della firma e dall'abbandono del nome Achille-Claude, passando a Claude, con cui sarà conosciuto nel resto della sua carriera e che lo identifica ancora oggi.
Lascia la casa dei genitori e, alla fine dell'anno, va ad abitare in casa dell'amico Étienne Dupin.
In questi mesi, conosce Stéphane Mallarmé che inciderà sulla sua concezione dell'arte e la sua musica.
In questo periodo comincia a comporre alcune delle sue opere più importanti, il "Prélude à l'après-midi d'un faune" e la "Suite bergamasque".
Inizia la prima vera relazione stabile della sua vita: Gabrielle Dupont che diverrà sua moglie.
La vita privata e i capolavori di Debussy compositore:
La vita di Debussy incuriosisce e intriga perché è molto movimentata, soprattutto sotto l'aspetto sentimentale.
Ha 18 anni quando inizia un "romanzo" segreto con Marie-Blanche Vasnier (la moglie del ricco funzionario statale parigino che lo appoggia e sostiene nei suoi studi), relazione di otto anni che termina dopo che Debussy vince il "Prix de Rome", il concorso vantaggioso per cui deve vivere obbligatoriamente a Roma per due anni e per cui la lontananza incide.
1887: dopo il suo ritorno a Parigi, Debussy non è più intimo con Madame Vasnier, pur frequentando la sua abitazione.
Inverno 1889-1890: conosce Gabrielle Dupont, dagli occhi verdi e i capelli rosso-bruni, figlia di un sarto di Lisieux, a cui il musicista dedica il primo atto di "Rodrigue et Chimène" apponendo il nome di lei sulla prima pagina della partitura.
La loro relazione tempestosa dura nove anni, condividendo una vita da "bohémien" e coabitando al numero 42 di Rue de Londres, dopodiché si trasferiscono al numero 10 di Rue Gustave Doré, nel XVII Arrondissement.
La sua relazione sembra tranquilla, però Debussy si infatua di Thérèse Roger (cantante interprete di "La damoiselle élue" nel 1893) e si fidanzano ufficialmente: per alcuni mesi, raccontano a tutti la bugia che che la sua ultima fidanzata lo aveva lasciato.
Debussy lavora all'impostazione della stesura dell'opera lirica, "Pelléas et Mélisande", dopo che, a teatro, assiste al dramma omonimo di Maurice Maeterlinck.
Lavora anche al suo "Prélude à l'après-midi d'un faune", che viene eseguito in prima assoluta a dicembre 1884, alla presenza di Mallarmé che dimostra grandissimo entusiasmo per la musica.
Inverno 1884: termina anche i primi tre brani di "Images" (per pianoforte) e continua ancora a scrivere e a perfezionare il "Pelléas" (rimanendo chiuso in una stanza e uscendone raramente).
1895: termine dell'opera, nonostante Debussy continui ad apportare modifiche e rifiniture; la rappresentazione è prevista per la fine dell'anno, ma non va in porto a causa di disaccordi con Maeterlinck .
1897: l'eterna mancanza di denaro e le infedeltà del musicista provocano lo sconvolgimento della relazione con Gaby che, quando trova la prova concreta di un ennesimo tradimento, tenta il suicidio sparandosi con un revolver, fortunatamente senza conseguenze, ma lasciando Debussy in disagio emotivo compositivo, tanto da lavorare con difficoltà ai tre "Nocturnes per orchestra".
1898; fine della storia con Gabrielle che, comunque, è ancora pseudo-presente nella vita di Debussy quando lui conosce e si innamora di un'amica di lei: Rosalie Texier, detta Lily, un'indossatrice di sartoria.
Gaby lascia per sempre il musicista e intesse una relazione con un banchiere.
1899: Il compositore sposa Lily con una cerimonia molto semplice a cui non sono presenti nemmeno i genitori degli sposi.
Lily è una persona innamorata, pratica, diretta e benvoluta da amici e colleghi del marito ma, col tempo, Debussy sviluppa una crescente irritazione verso la moglie per via delle sue limitazioni intellettuali e della sua mancanza di sensibilità e cultura musicale.
1902: tra mille difficoltà, "Pelléas et Mélisande" viene rappresentata e - in gran parte - è osteggiata dalla critica, però riscuote un gran successo di pubblico.
Estate 1903: Debussy e la moglie soggiornano a Bichain, in Borgogna.
Qui, comincia a comporre "La mer" e termina "Estampes" (per pianoforte).
1903: Raoul Bardac, allievo del musicista, gli presenta la propria madre, Emma Bardac, moglie del banchiere Sigismond Bardac.
Al contrario di Lily, è una donna istruita, raffinata, brillante nella conversazione, musicista dilettante e anche una considerata cantante.
Molto presto Debussy si avvicina ad Emma e, nel giugno 1904, sono amanti; il musicista le scrive il pezzo per pianoforte "L'isle joyeuse", dopo aver trascorso con lei giornate felici sull'isola di Jersey, e per cui abbandona la Texier.
Lily non è ancora a conoscenza della relazione del marito e si reca da sola a Bichain e, come la Dupont, è disperata e, in "Place de la Concorde", tenta il suicidio sparandosi in petto nell'ottobre del 1904: sopravvive, ma il proiettile rimane incastrato in una vertebra per il resto della vita.
Ne consegue la riprovazione della società civile dell'epoca verso Debussy e molti suoi amici si allontanano.
Aprile 1905: a causa dello scandalo conseguito, Debussy e la Bardac (già incinta di lui) sono costretti a recarsi segretamente in Inghilterra, nel Grand Hotel di Eastbourne, dove Debussy completa la suite sinfonica "La Mer" e divorzia da Lily, il 2 agosto.
Giugno 1905: pubblicazione della "Suite bergamasque" con il celebre "Claire de lune".
Fine settembre 1905: Debussy ed Emma tornano a Parigi giusto per la nascita della loro bambina, Claude-Emma (l'unica figlia avuta dal compositore), il 30 ottobre.
La chiamano affettuosamente Chou-chou.
Claude-Emma è la dedicataria del famoso "Children's Corner", una raccolta di sei pezzi per pianoforte del 1908, anno in cui i suoi genitori si sposano.
Malattia e ultimi anni:
Febbraio 1909: Debussy avverte i primi sintomi della malattia tumorale.
Torna in Inghilterra, ma annulla alcuni concerti già fissati, oltre a non sentirsi neppure di assistere alla rappresentazione di "Pelléas et Mélisande" al "Covent Garden".
1910: muore suo padre, Manuel Debussy e, nonostante non abbiano mai condiviso molto in fatto di arte e idee, il compositore resta molto addolorato.
1910: musica il balletto "Khamma" e, a fine anno, si accorda con Gabriele D'Annunzio per la musica di scena di "Le martyre de Saint Sébastien".
Maggio 1912: assiste al balletto sul suo "Prélude à l'après-midi d'un faune" che crea scandalo e che non gli piace.
Poi, Debussy firma un contratto con Djaghilev per un nuovo balletto, "Jeux", rappresentato il 15 maggio 1913 da "I Balletti russi".
Durante l'estate compone "La boîte à joujoux", lavoro ispirato dalla figlia Chou-chou".
Sempre a causa dei problemi economici, Debussy accetta di dirigere concerti in Russia, a Roma, a L'Aja e ad Amsterdam.
Scoppia la Prima Guerra Mondiale, la moglie teme l'avanzata dei Tedeschi e preme sul marito per lasciare Parigi: si trasferiscono ad Angers nella regione della Loira.
Marzo 1915: muore la madre di Debussy e, poco dopo, la suocera.
Poi, si trasferiscono a Dieppe, in Normandia e, dopo, a Pourville, in una villa messa a disposizione da amici: qui, trascorre l'ultimo periodo sereno.
Intanto, si aggrava e rientrano a Parigi.
La malattia gli provoca parecchie sofferenze e, nel dicembre 1915, subisce un intervento che gli fa solo ritardare gli effetti del cancro, per cui viene sottoposto a radioterapia e trattato con morfina per il dolore.
1916: il musicista è condannato a pagare la somma di trentamila franchi che non ha più versato, dal 1910, alla prima moglie, Lily.
1917: Debussy la salute di Debussy è molto precaria ma riesce a tenere diversi concerti per beneficenza, di cui l'ultimo a Biarritz, il 14 settembre.
Tomba di Claude Debussy:
25 marzo 1918, ore 22:15: Claude Debussy muore durante un bombardamento da parte dell'esercito tedesco, otto mesi prima che la vittoria venga dichiarata in Francia.
La situazione francese è critica la circostanza non permette l'onore dei funerali di Stato, o di orazioni cerimoniose al momento per la sepoltura o per le celebrazioni delle sue opere.
Infatti, la sua processione funebre si tiene in modo veloce e sobrio per le vie deserte di Parigi, sino al Cimitero di Père-Lachaise.
Lo seguono venti persone al massimo: fra di loro, Paul Dukas e l'editore Durand.
Dopo la fine della guerra, il funerale viene celebrato in modo degno.
Non molto dopo, il suo corpo viene traslato nel Cimitero di Passy, dietro il Trocadéro: qui, è tumulato con la moglie Emma (morta nel 1934) e con la figlia Chou-chou, sopravvissuta al padre per neppure un anno, in quanto deceduta all'età di tredici anni (1919), durante un'epidemia di difterite.
Fin da subito, la Francia riconosce, celebra e onora Debussy come uno dei suoi più stimati figli.
Dal 1980 fino all'introduzione dell'euro nel 2002, il suo volto è presente sulla banconota da 20 franchi.
Nel 2010 gli viene intitolato il cratere Debussy sul pianeta Mercurio.
Battuto al computer da Lauretta
Claude Debussy nel 1908:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Claude_Debussy_ca_1908,_foto_av_F%C3%A9lix_Nadar.jpg
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