Opera giocosa in due atti su libretto di Felice Romani tratto da “Le Philtre” di Eugène Scribe
Prima rappresentazione: Teatro della Cannobiana, Milano, 12 maggio 1832.
Personaggi:
Adina, ricca e capricciosa fittavola (soprano )
Nemorino, coltivatore, giovane semplice, innamorato di Adina (tenore)
Belcore, sergente di guarnigione nel villaggio (baritono)
Il dottore Dulcamara, medico ambulante (basso buffo)
Giannetta, villanella (soprano)
Cori e comparse: villani e villanelle, soldati e suonatori del reggimento, un notaio, due servitori, un moro
Primi interpreti:
Adina (soprano) Sabina Heinefetter
Dulcamara (basso) Giuseppe Frezzolini
Belcore (baritono) Henry Bernard Dabadie
Nemorino (tenore) Giovan Battista Genero
Giannetta (soprano) Marietta Sacchi
Direzione: Alessandro Rolla
Trama:
Epoca: L’azione ha luogo in un villaggio dei paesi baschi, alla fine del XVIII secolo.
Atto I
Mentre i mietitori stanno riposando all’ombra, la loro fittavola Adina è in disparte che legge un libro riguardante la storia di Tristano, Isotta e del filtro che aiuta la principessa ad innamorarsi dell’eroe.
Nemorino è un contadino povero che ama Adina, ma non riesce a dichiararle il proprio amore (“Quanto è bella, quanto è cara”).
Su richiesta dei contadini, Adina legge a voce alta che, innamorato della regina Isotta, Tristano si avvale di un filtro magico che lo aiuta a catturare il suo amore (“Della crudele Isotta”).
Nemorino sogna la concretizzazione di questo elisir soprannaturale mentre, nel paesino, arriva il sergente Belcore per arruolare giovani che prestino il servizio militare.
Belcore corteggia e vuole sposare Adina (“Come Paride vezzoso”) la quale desidera riflettere un pochino, mentre il duetto tra Adina e Nemorino vede il loro scambio di opinioni riguardanti l’amore che, per lei, non esiste (“Chiedi all’aura lusinghiera”).
Il Dottor Dulcamara, truffatore, si spaccia per medico famoso ed esibisce ai paesani i suoi preparati prodigiosi (“Udite, udite, o rustici”).
Nemorino gli cerca l’elisir che produce l’innamoramento, per cui l’imbroglione gli dà una bottiglia di vino “Bordeaux” per uno zecchino che, dopo un giorno, farà effetto (Dulcamara sarà già lontano da quel villaggio: ambiguo, approfitta dell’ingenuo Nemorino).
Nemorino si ubriaca per cui la reazione lo fa diventare sciolto e spigliato mostrandosi distaccato verso Adina che, da persona sempre al centro dell’attenzione, rimane piuttosto seccata che lui corteggi altre ragazze per cui, per ripicca, accetta la proposta di matrimonio di Belcore, il sergente che partirà il giorno dopo.
Quindi, il giorno stesso si sposeranno.
Per cui, Nemorino, sapendo che l’elisir farà effetto il giorno dopo, intende persuadere Adina di aspettare il giorno seguente, ma la ragazza non lo ascolta e si allontana assieme a Belcore.
Atto II
Durante i preparativi delle nozze Adina-Belcore, costei e Dulcamara ad un tratto, cantano la barcarola a due voci (“Io son ricco e tu sei bella”).
Per colpire l’anima di Nemorino a causa della sua “insensibilità”, Adina dice al notaio di celebrare il matrimonio la sera, in presenza del contadino.
Nemorino vuole acquistare un altro “elisir” però, essendo rimasto senza soldi, si arruola tra i soldati di Belcore per essere retribuito (“Ai perigli della guerra”) e, praticamente, viene allontanato dallo stesso sergente.
Arriva Giannetta che diffonde la notizia che uno zio di Nemorino, deceduto da poco, gli ha lasciato un’eredità (“Nemorino ha ottenuto una grande eredità. E’ possibile?”).
Nemorino, Adina e Dulcamara non sanno nulla: le ragazze del paese intraprendono il corteggiamento verso Nemorino che, a questo punto, crede che il loro comportamento sia dovuto all’elisir.
Adina prova gelosia e lo stesso Dulcamara resta sbalordito e meravigliato e comincia a credere seriamente che il suo prodotto sia realmente portentoso.
Adina viene a sapere da Dulcamara della vendita a Nemorino dell’elisir, per cui si rende conto che lui l’ama davvero (“Quanto amore! Ed io spietata”).
Vedendo una lacrima negli occhi di Adina, Nemorino ha la certezza che anche lei lo ama (“Una furtiva lagrima”).
Il contratto di arruolamento di Nemorino viene riacquistato e consegnato a Nemorino che, così, resterà nel paese.
Ma il ragazzo è amareggiato e desidera una dichiarazione d’amore esplicita: dichiarazione che, non arrivando, lo spinge a volersene andare.
Quindi, Adina cede e dichiara di amarlo (“Prendi, per me sei libero”).
Belcore, facendo buon viso a cattivo gioco, si rassegna e dice che troverà qualche altra ragazza da corteggiare in altri paesi, mentre Dulcamara parte tutto allegro e beato per la riuscita vittoriosa del suo elisir (“Ei corregge ogni difetto”).
Struttura dell’opera:
Atto I
Preludio e Introduzione Bel conforto al mietitore
Quanto è bella, quanto è cara
Come Paride vezzoso (Coro, Giannetta, Nemorino, Adina, Belcore)
Scena e Duetto Una parola, o Adina… Chiedi all’aura lusinghiera (Nemorino, Adina)
Coro e Cavatina Che vuol dire codesta sonata?… Udite, o rustici (Dulcamara)
Recitativo, scena e Duetto Ardir! Ha forse il cielo… Voglio dire, lo stupendo (Nemorino, Dulcamara)
Recitativo e Finale Primo Caro elisir sei mio!… Esulti pur la barbara…Signor sergente… Adina, credimi… Fra lieti concenti (Nemorino, Adina, Belcore, Giannetta, Coro)
Atto II
Coro d’Introduzione e Barcarola a due voci Cantiamo, facciam brindisi (Adina,Dulcamara, Belcore, Giannetta)
Scena e Duetto Oh me infelice… Venti scudi? (Nemorino, Belcore)
Coro Saria possibile? (Giannetta)
Quartetto Dell’elisir mirabile (Nemorino, Giannetta, Coro, Adina, Dulcamara)
Duetto Quanto amore! Ed io spietata (Adina, Dulcamara)
Romanza Una furtiva lagrima (Nemorino)
Recitativo e Aria Prendi, per me sei libero (Adina)
Aria e Finale Secondo Alto, fronte… Ei corregge ogni difetto (Belcore, Adina, Dulcamara, Nemorino, Coro, Giannetta)
Brani noti:
Atto I:
Quanto è bella, quanto è cara! cavatina di Nemorino
Benedette queste carte…elisir di si perfetta di si rara qualità! aria di Adina con coro
Come Paride vezzoso cavatina marziale di Belcore
Chiedi all’aura lusinghiera duetto di Adina e Nemorino
Udite, udite, o rustici! cavatina di Dulcamara
Ardir, ha forse il cielo…voglio dire lo stupendo elisir duetto di Nemorino e Dulcamara
Esulti pur la barbara duetto di Adina e Nemorino
Atto II:
“Ai perigli della guerra” duetto di Nemorino e Belcore
“Quanto amore! Ed io, spietata” duetto di Adina e Dulcamara
“Una furtiva lagrima” romanza di Nemorino
“Prendi, per me sei libero” aria di Adina
Incisioni note:
Nicola Monti, Margherita Carosio, Tito Gobbi, Melchiorre Luise Gabriele Santini La voce del padrone
Giuseppe Di Stefano, Hilde Güden, Renato Capecchi, Fernando Corena Francesco Molinari Pradelli Decca
Luigi Alva, Rosanna Carteri, Rolando Panerai, Giuseppe Taddei Tullio Serafin EMI
Nicolai Gedda, Mirella Freni, Mario Sereni, Renato Capecchi Francesco Molinari Pradelli EMI
Carlo Bergonzi, Renata Scotto, Giuseppe Taddei, Carlo Cava Gianandrea Gavazzeni/Isabella Quarantotti HardyClassic
Luciano Pavarotti, Joan Sutherland, Dominic Cossa, Spiro Malas Richard Bonynge Decca
Plácido Domingo, Ileana Cotrubaș, Ingvar Wixell, Geraint Evans John Pritchard Sony
José Carreras, Katia Ricciarelli, Leo Nucci, Domenico Trimarchi Claudio Scimone Philips Records
Gösta Winbergh, Barbara Bonney, Bernd Weikl,Rolando Panerai Gabriele Ferro Deutsche Grammophon
Luciano Pavarotti, Kathleen Battle, Leo Nucci, Enzo Dara James Levine Deutsche Grammophon
Roberto Alagna, Mariella Devia, Pietro Spagnoli, Bruno Praticò Marcello Viotti Erato
Roberto Alagna, Angela Gheorghiu, Roberto Scaltriti, Simone Alaimo Evelino Pidò Decca
Videografia:
Ferruccio Tagliavini, Alda Noni, Paolo Montarsolo, Arturo La Porta Alberto Erede VAI
Carlo Bergonzi, Renata Scotto, Carlo Cava, Giuseppe Taddei Gianandrea Gavazzeni Isabella Quarantotti Hardy
Luciano Pavarotti, Judith Blegen, Sesto Bruscantini, Brent Ellis Nicola Rescigno Nathaniel Merrill Pioneer Artists
Luciano Pavarotti, Kathleen Battle, Enzo Dara, Juan Pons James Levine John Copley DG
Roberto Alagna, Angela Gheorghiu, SimoneAlaimo, Roberto Scaltriti Evelino Pidò Frank Dunlop Decca
Aquiles Machado, Valeria Esposito, ErwinS chrott, Enrico Marrucci
Anna Netrebko, Ildebrando D’Arcangelo, Leo Nucci Alfred Eschwé Otto Schenk Erato
Raùl Hernandez, Silvia Dalla Benetta, Alex Esposito, Damiano Salerno Alessandro De Marchi Alessio Pizzech Dynamic
Peter Auty, Ekaterina Siurina, Luciano Di Pasquale, Alfredo Daza Maurizio Benini Annabel Arden Opus Arte
Rolando Villazón, Miah Persson, Ildebrando D’Arcangelo, Roman Trekel Pablo Heras-Casado Rolando Villazón Deutsche Grammophon
LE RIFLESSIONI di Lauretta:
La famiglia di Donizetti è poverissima per cui Gaetano può frequentare le “lezioni caritatevoli” di Musica che vengono impartite dal Maestro Giovanni Simone Mayr, il quale ha modo di notare l’attitudine dell’allievo di cui cura la formazione; formazione che lo condurrà nella strada del successo.
Nonostante le prime opere mostrino influenze rossiniane, Donizetti si presenta originale conferendo Romanticismo e Psicologia ai personaggi che lo rendono considerato e stimato fra i musicisti della prima metà dell’Ottocento e precursore di Verdi.
Con la piena maturità artistica, si libera dal punto di riferimento rossiniano e crea opere con soggetti umano-psicologici che provocano commozione e divertimento, fra cui “L’elisir d’amore”, opera teatralmente romantica che contiene comicità, tristezza e amarezza, mentre le personalità psicologiche dei personaggi vengono tracciate con delicatezza e finezza.
Il librettista Felice Romani trae il libretto da “Le Philtre” che Eugène Scribe aveva scritto per il compositore Daniel Auber, l’anno prima.
Donizetti svolge il lavoro in quattordici giorni e Romani solamente in sette, circa il testo.
Riuscita: grande modello di opera comica dell’ ‘800.
Si tratta di un melodramma carino di tipo allegro che include anche il lato struggente, specialmente in “Una furtiva lagrima”.
Il successo della “prima” presenta trentadue repliche ininterrotte.
Nemorino:
Ragazzo interiormente “fanciullo” e ingenuo, viene ingannato ed è deriso per la sua innocenza.
E’ un “escluso”, ma soffre realmente, oltre ad essere umile, onesto e con l’anima nobile.
Anima che emoziona attraverso la celeberrima romanza “Una furtiva lagrima”.
Adina:
Donna emancipata e moderna per il suo tempo, pur essendo capricciosa e volitiva, per paura di soffrire è riluttante ad una relazione duratura nel tempo, ma è capace di amare profondamente e sinceramente.
Dulcamara:
Personaggio ambiguo, il “Dottore” approfitta di Nemorino vendendogli un inesistente “elisir d’amore” promettendogli che l’effetto lo sortirà il giorno dopo, proprio quando sarà già lontano dal villaggio e non potrà essere oggetto di “castigo”.
Però, nello stesso tempo, pur essendo un ciarlatano, Dulcamara, inconsapevolmente, aiuta gli indecisi a superare le paure e ad immettersi nella via che porta alla felicità: Nemorino ne è un esempio.
Belcore:
Soldato presuntuoso, cerca di liberarsi allontanando “il rivale” Nemorino che vuole arruolare, ma la cosa non riesce, per cui corteggerà altre ragazze in altri paesi.
Battuto al computer da Lauretta
Il tenore LUCIANO PAVAROTTI canta “QUANTO E’ BELLA, QUANTO E’ CARA”:
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Il baritono TITO GOBBI canta ”COME PARIDE VEZZOSO”:
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Il soprano STEFANIA BONFADELLI e il tenore GIUSEPPE FILIANOTI cantano “CHIEDI ALL’AURA LUSINGHIERA”:
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Il baritono GIUSEPPE TADDEI canta “UDITE! UDITE, O RUSTICI!”:
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Duetto Adina-Nemorino, “Esulti pur la barbara”:
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Duetto di Adina e Dulcamara”Quanto amore! Ed io spietata”:
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Il tenore LUCINO PAVARITTI canta “UNA FURTIVA LAGRIMA”:
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Il soprano RENTA SCOTTO canta “PRENDI. PRENDI, PER ME SEI LIBERO”:
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