Jakob Ludwig Felix Mendelssohn-Bartholdy nasce ad Amburgo il 3 febbraio 1809 e muore a Lipsia il 4 novembre 1847.
E’ un compositore, direttore d’orchestra, pianista e organista tedesco del periodo romantico.
Il filosofo illuminista Moses Mendelssohn è suo nonno paterno e proviene da una poverissima famiglia ebraica.
Il figlio di Moses, Abraham, e padre di Felix, è un banchiere berlinese che ha creato e reso solido un forte patrimonio finanziario.
Felix nasce in una famiglia benestante e vive senza religione fino ai sette anni, età in cui viene battezzato come Cristiano Riformato.
La madre è Lea Salomon, nipote di un consigliere finanziario di Federico II che partorisce anche i tre fratelli di Felix: Fanny Cäcile (è pianista e compositrice di talento a cui Felix è particolarmente affezionato per tutta la vita), Rebecca e Paul.
1816: i Mendelssohn si convertono al Protestantesimo e Felix accetta tale religione in modo convinto, ma non rinnega le proprie origini ebraiche.
In seguito a questo cambiamento spirituale la famiglia decide di aggiungere al proprio cognome quello di Bartholdy (l’origine risale al nome dei precedenti proprietari di un giardino acquistato dal fratello maggiore della madre Lea: Jakob Lewin Salomon).
Fin da giovanissimo, è ritenuto un prodigio musicale (a dodici anni solamente comincia a comporre le sue prime 12 Sinfonie per Orchestra d’Archi), però i suoi genitori manifestano prudenza e intelligenza nel non “investire” nella sua inclinazione musicale.
In Germania, agli inizi, miete buoni successi: qui e nei suoi viaggi attraverso l’Europa, rivitalizza l’interessamento alla musica di Johann Sebastian Bach.
L’accoglienza come Compositore, Direttore e Solista è buona, in particolare, in Gran Bretagna, totalizzando dieci visite là e in cui parecchie delle sue opere più importanti vengono eseguite in anteprima: sono parte importante della sua carriera adulta.
Musicalmente, è conservatore, a differenza dei “più” rivolti ad innovazioni come Franz Liszt, Richard Wagner, Charles-Valentin Alkan e Hector Berlioz.
Il Conservatorio di Lipsia (ora Università della Musica e del Teatro di Lipsia), è fondato da lui e diventa un fondamento di questa veduta anti-radicale.
Fra sinfonie, concerti, oratori, ouvertures, musiche di scena, musica per pianoforte, musica per organo e musica da camera, i lavori più noti di Mendelssohn sono l’Ouverture e le Musiche di scena per “Sogno di una notte di mezza estate” (la sola Ouverture viene composta a 17 anni), la “Sinfonia Riforma” (catalogata come n. 5 ma composta come “Seconda”), la “Sinfonia Italiana”, la Sinfonia “Lobgesang” (sinfonia-cantata per soli, coro, organo e orchestra), la “Sinfonia Scozzese”, gli Oratori “Paulus” ed “Elias”, l’Ouverture “Le Ebridi”, il “Concerto per violino e orchestra” e i Due “Concerti per pianoforte e orchestra”.
Le “Romanze senza parole” sono per solo pianoforte e sono le sue più celebri composizioni .
Riguardo a Mendelssohn, la Storia riporta che, < Dopo un lungo periodo di relativa disistima a causa dei cambiamenti nei gusti musicali e dell’antisemitismo che si ebbero tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, la sua originalità creativa è oggi riconosciuta e rivalutata, ed è annoverato tra i compositori più rappresentativi del periodo romantico >.
1811: la famiglia si trasferisce da Amburgo a Berlino, dove il giovanissimo Felix trascorre l’infanzia nell’ambiente culturale della città.
Inoltre, nei suoi primi anni, viene istruito dai genitori: francese e aritmetica dal padre, tedesco, letteratura, belle arti e pianoforte dalla madre.
Gli interessano anche la linguistica, la filologia e la filosofia.
1816: mentre tutta la famiglia soggiorna a Parigi, prosegue lo studio del pianoforte con madame Marie Bigot de Marognes, insegnante e interprete mozartiana stimatissima da Beethoven, la quale predice a Mendelssohn una brillante carriera.
Dopo il ritorno a Berlino della famiglia, Mendelssohn inizia gli studi di Teoria musicale e Composizione con Carl Friedrich Zelter, direttore della “Singakademie” di Berlino e amico di Goethe che conosce
Ludwig Berger – già allievo di Muzio Clementi e Moscheles – è un famoso Pianista che gli impartisce le lezioni di Pianoforte mentre, quelle di Violino, gli provengono da Carl Wilhelm Henning, il poeta che esprime grande ammirazione per il ragazzo, arrivando ad invitarlo a suonare per lui, allo scopo di alleviare la sua malinconia.
Mendelssohn ha nove anni quando si esibisce nel suo primo concerto, prendendo parte ad un’esibizione da camera, suonando in modo perfetto il “Concerto militare” di Dussek: concerto piuttosto difficile.
Fin dalla più tenera età, dimostra fertilità nel comporre musica e, all’età di tredici anni, pubblica il suo primo lavoro, un “Quartetto per pianoforte”; però, possiede già parecchi lavoretti: Operine, Musica da Camera e Musica Pianistica.
Durante la sua giovinezza, nella sua abitazione, rivolge la sua attenzione al suo lavoro per mezzo di un’orchestra privata.
Le sue prime dodici Sinfonie le scrive dagli undici ai quattordici anni e cominciano a venire eseguite regolarmente solo in tempi recenti.
1824: Felix ha quindici anni quando scrive la “Prima Sinfonia per Orchestra completa, op. 11 in Do minore”, oltre alla “Sonata per Viola in do minore”.
1825: compone il celebre “Ottetto per archi op.20”.
1826: compone l’Ouverture per il “Sogno di una notte di mezza estate”- dall’omonimo lavoro teatrale di William Shakespeare: praticamente, il suo primo grande successo.
Oggi il brano più noto di tale composizione è la celebre “Marcia nuziale”.
Compone anche grandiosi Oratori come il “Paulus” e l’ “Elias”.
Mendelssohn compie viaggi in l’Europa, dove incontra personalità importanti musicali del tempo.
1825: a Parigi, conosce Gioachino Rossini, Giacomo Meyerbeer e Luigi Cherubini; quest’ultimo è fautore, in parte, della carriera musicale intrapresa da Mendelssohn in quanto dà un giudizio favorevole al “Quartetto in si minore op. 3” (dedicato a Goethe).
A Roma, incontra Hector Berlioz, con il quale avvia una amicizia duratura, nonostante non lo ritenga un musicista di grande livello, perché non in grado di comprendere la portata delle sue innovazioni.
La musica di Bach cade nell’oblio, nel periodo di Mendelssohn, ma il giovane musicista la riporta alla luce, in particolare attraverso “La Passione secondo Matteo” (mai più stata interpretata dalla morte di Bach), di cui dirige un’esecuzione (non integrale, ma rimaneggiata nella strumentazione dallo stesso Mendelssohn) nel 1829, ottenendo un grande successo attraverso cui si guadagna un’ottima rinomanza e i cui effetti di riscoperta verso Bach li abbiamo ancora oggi (la cosiddetta “Bach-Renaissance”).
A Mendelssohn, si deve anche la riscoperta dei lavori di Mozart, del quale (assieme a Bach) subisce la maggior influenza musicale.
1829-1832: è in viaggio in Inghilterra, Svizzera, Francia ed Italia (Venezia, Firenze, Roma e Napoli) mietendo forti successi quasi dappertutto, attraverso le sue esibizioni come Pianista, Organista e Direttore d’Orchestra.
In seguito, si divide tra la composizione e le tournée, durante il lavoro intenso alle sue opere,
1835: sua Nomina a Direttore dell’Orchestra del “Gewandhaus” di Lipsia.
1843: fonda il Conservatorio di Lipsia.
Vita svolta abbastanza convenzionalmente, nel marzo del 1837, sposa Cécile Jeanrenaud, (la luna di miele, sulla Foresta Nera, gli ispira il Secondo “Concerto per pianoforte e orchestra in re minore op.40”); il matrimonio è molto felice ed è premiato dalla nascita di cinque figli.
Negli ultimi anni di vita, la sua salute è sofferente a causa di problemi che gli permettono poco di esibirsi come Pianista e, come dichiarato da lui stesso, soffre di una grave forma di depressione seguita alla morte della sorella Fanny (14 maggio 1847), a cui dedica il “Requiem per Fanny”, ossia il “Quartetto in fa minore op. 80”, sua ultima composizione significativa (terminata nel settembre del 1847).
Dopo due mesi, a causa di una serie di infarti che gli provocano un ictus, muore il 4 novembre 1847, alle ore 21.24, nella sua casa al numero 12 di Goldschmidtstrasse a Lipsia, lasciando incompiuta l’ultima sua composizione, il “Christus”.
Viene sepolto nel “Dreifaltigkeitsfriedhof” (il “Cimitero della Trinità”), a Kreuzberg, quartiere di Berlino.
Robert Schumann, suo grande amico, compone il brano “Rimembranze dell’Album per la gioventù” in sua memoria.
Sua sorella, i genitori e il nonno, deceduti per ictus successi più volte, costituiscono una indagine medica che ha portato ad una diagnosi postuma di “possibile sindrome CADASIL”, una forma di arteriopatia cerebrale ereditaria.
Come Mozart, anche Mendelssohn appartiene alla Massoneria.
Onorificenze:
Cavaliere dell’Ordine Pour le Mérite (classe di pace) – nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dell’Ordine Pour le Mérite (classe di pace)
Composizioni:
Musica strumentale:
Sinfonie:
13 sinfonie per orchestra d’archi (1821-23)
5 sinfonie, la cui numerazione non rispecchia l’ordine di composizione:
Sinfonia n. 1 op. 11 in Do minore, per piccola orchestra (1824); esistono due versioni dello Scherzo di questa sinfonia, una delle quali è la versione orchestrale dello Scherzo dell’Ottetto per archi op. 20
Sinfonia n. 2 op. 52 Lobgesang (Inno di lode) in Si bemolle maggiore, sinfonia-cantata per soli, coro, organo e orchestra (1840)
Sinfonia n. 3 op. 56 Scozzese in La minore (1829-42)
Sinfonia n. 4 op. 90 Italiana in La maggiore (1833, riveduta e corretta fino alla morte del compositore)
Sinfonia n. 5 op. 107 Riforma in Re maggiore (1829-30)
Concerti e composizioni concertanti:
Recitativo per pianoforte e orchestra d’archi MWV O 1 in Re minore (1820)
Concerto per pianoforte e orchestra d’archi MWV O 2 in La minore (1822)
Concerto per violino e orchestra d’archi MWV O 3 in Re minore (1822)
Concerto per violino, pianoforte e orchestra d’archi MWV O 4 in Re minore (1823)
Concerto per due pianoforti e orchestra MWV O 5 in Mi maggiore (1823)
Concerto per due pianoforti e orchestra MWV O 6 in La bemolle maggiore (1824)
Capriccio brillante per pianoforte e orchestra op. 22 in Si minore (1832)
Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 op. 25 in Sol minore (1831)
Rondò brillante per pianoforte e orchestra op. 29 in Mi bemolle maggiore (1834)
Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op. 40 in Re minore (1837)
Serenata e Allegro giojoso per pianoforte e orchestra op. 43 in Si minore (1838)
Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 op. post. in Mi minore (ricostruito recentemente da Marcello Bufalini) (1844)
Concerto per violino e orchestra op. 64 in Mi minore (1844)
Ouverture e altre composizioni orchestrali
Ouverture per il Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare op. 21 (1827), considerata da alcuni il capolavoro del compositore
Ouverture per fiati op. 24 (1824)
Ouverture Die Hebriden o Die Fingalshöhle (Le Ebridi o La grotta di Fingal) op. 26 (1832), ispiratagli da un viaggio in Scozia nel 1829
Ouverture Meerestille und Glückliche Fahrt (Calma di mare e felice viaggio) op. 27, su due poemi di Goethe (1828)
Ouverture Das Märchen von der schönen Melusine (La fiaba della bella Melusina) op. 32 (1834), ispirata alla leggendaria fata delle acque Melusina
Ouverture Ruy Blas op. 95 (1839), per il dramma di Victor Hugo
Ouverture Tromba op. 101 (1826)
Marcia funebre in la minore, op. 103 (1836)
Marcia in re maggiore, op.108 (1841)
Musica da camera:
6 quartetti per archi (1827-1847)
Campana della sera MWV Q 20 in Si bemolle maggiore per arpa e pianoforte (1829)
Canto del pastore MWV R 24 in Sol minore per flauto solo
Ottetto per archi op. 20 in Mi bemolle maggiore (1825), trascritto dall’autore per pianoforte
Trio op. 49 in re minore per violino, violoncello e pianoforte (1839)
Trio op. 66 in do minore per violino, violoncello e pianoforte (1845)
Pezzo da concerto op. 113 in Fa minore, per clarinetto, corno di bassetto e pianoforte (1833)
Pezzo da concerto op. 114 in Re minore, per clarinetto, corno di bassetto e pianoforte (1833)
Pianoforte:
Variazioni in mi bemolle maggiore op. 82 (1841)
Variazioni in si bemolle maggiore op. 83 (1841)
3 capricci op. 33 (1834-1835)
6 preludi e fughe op. 35 (1827-1837)
48 romanze senza parole (1829-1845)
Rondò capriccioso op. 14 (1824)
Variations sérieuses op. 54 (1841)
Organo:
3 preludi e fughe op. 37 (1837)
6 sonate op. 65 (1844-1845)
vari pezzi sciolti senza numero d’opera
Musica vocale:
Opere:
Die Soldatenliebschaft (L’amore del soldato), Singspiel, MWV L 1 (1820)
Die beiden Pädagogen (I due insegnanti), Singspiel, MWV L 2 (1821)
Die wandernden Komödianten (I comici erranti), Singspiel, MWV L 3 (1822)
Der Onkel aus Boston, oder Die beiden Neffen (Lo zio di Boston, o i due nipoti), Singspiel, MWV L 4 (1823)
Die Hochzeit des Camacho (Il matrimonio di Camacho), Singspiel, op. 10 (1825)
Die Heimkehr aus der Fremde (Il ritorno dall’estero), Liederspiel, op. 89 (1829)
Loreley, op. 98 (1847, incompiuta)
Musiche di scena:
Musiche di scena per l’Antigone di Sofocle op. 55 (1841), per narratori, soli, doppio coro maschile e orchestra
Musiche di scena per il Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare op. 61 (1843), per soliste, coro femminile e orchestra, che contengono la celebre Marcia nuziale
Musiche di scena per l’Atalia di Jean Racine op. 74 (1845), per narratori, soli, doppio coro e orchestra
Musiche di scena per l’Edipo a Colono di Sofocle op. 93 (1845), per narratori, soli, doppio coro maschile e orchestra
Oratori:
Paulus, oratorio, op. 36 (1836)
Elias, oratorio, op. 70 (1846)
Christus, oratorio, op. 97 (1847, incompiuto)
Cantate, salmi e altre composizioni corali
Die erste Walpurgisnacht (La prima notte di Valpurga), op. 60, cantata per soli, coro e orchestra (1833)
Cantata Gutenberg o Festgesang, per coro maschile e ottoni (1840)
An die Künstler, op. 68, cantata per coro maschile e ottoni (1846)
Salmo 42 Wie der Hirsch schreit nach frischem Wasser op. 42 (1838), per soli, coro e orchestra
Salmo 95 Kommt, laßt uns anbeten und knien von dem Herrn op. 46 (1838), per tenore, coro e orchestra
Salmo 115 Non nobis Domine op. 31 (1830), per soli, coro e orchestra
Denn er hat seinen Engeln befohlen, mottetto per coro (1844)
Tu es Petrus, op. 111, per cinque voci e orchestra (1827)
Lauda Sion, op. 73, per soli, coro e orchestra (1846)
Battuto al computer da Lauretta
Felix Mendelssohn-Bartoldy in un ritratto del 1846
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Felix_Mendelssohn_Bartholdy.jpg
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SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE, MARCIA NUZIALE:
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CLAUDIO ABBADO dirige la Sinfonia “Italiana”: https://youtu.be/4pO7_IxbDsU
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