giovedì 29 dicembre 2022

FRANZ JOSEPH HAYDN

Compositore austriaco, nasce a Rohrau, il 31 marzo 1732 e muore a Vienna il 31 maggio 1809.

E’ ritenuto uno dei più grandi classicisti viennesi ed è considerato il “genitore della sinfonia” e del quartetto d’archi: 104 sinfonie, 47 divertimenti, più di 50 concerti per diversi strumenti e orchestra.

Ha una lunga carriera e la maggior parte la trascorre in Austria, presso la nobile famiglia ungherese Esterházy, come Maestro di Cappella.

Haydn è amico e idolo di Beethoven e, nonostante qualche tensione, si stimano a vicenda.

Sua è la famosa “Sinfonia degli addii” composta a seguito dei saluti che gli amici e i conoscenti danno quando lasciano la sua casa dopo incontri musico-culturali.
Infatti, essendo Haydn e i colleghi musicisti lontani dalle famiglie per soggiornare nella residenza estiva di Esterhàzy, in questo modo, spegnendo una candela per volta, esprimono al Conte il loro desiderio di tornare nella loro città : Eisenstadt.

E’ da ricordare che ha, praticamente, composto l’INNO NAZIONALE TEDESCO-AUSTRIACO “DEUTSCHLAND UEBER ALLES!” considerando IL VOLER ESSERE AL DI SOPRA DI TUTTE LE BRUTTURE ESISTENTI (Hitler lo ha svilito). 

Infanzia di Franz Joseph Haydn:

I suoi genitori sono Maria Koller e Matthias Haydn (un umile carradore).
Haydn appartiene ad una famiglia molto numerosa, dove sopravvivono solamente il padre e sei dei suoi figli (il maggiore si chiamava Joseph).

Nei momenti liberi, il padre di Haydn si diletta a cantare accompagnandosi con l’arpa (ha imparato a suonarla da un amico mugnaio; il piccolo Franz Joseph si appassiona e segue il modello paterno, dimostrando capacità musicali presto riconosciute.

1738: gli si presenta la possibilità di studiare a Hainburg an der Donau dove, a sei anni, impara a suonare il clavicembalo e il violino e dove comincia a cantare le parti soliste di soprano nel coro della chiesa.

Composizione: studia totalmente da autodidatta e, come dichiarerà più avanti: «Ho più udito che studiato». 

La giovinezza di Haydn:

1749: dopo la muta della voce, Haydn lascia il coro della cattedrale.

Per lui, comincia un periodo di forti ristrettezze economiche che, comunque, non affronta in modo pessimista.
Grazie alle sue capacità musicali, suona a pagamento in feste e serenate, dà alcune lezioni, scrive le sue prime composizioni (nel genere sacro e nel genere della musica strumentale “di consumo”, tipo serenate, minuetti).
In parecchie maniere, cerca di sviluppare le sue basi.

Nicola Antonio Porpora, durante la sua visita alla città lo prende al proprio servizio come accompagnatore al clavicembalo (in quanto tale compositore dà lezioni di canto), come “valletto”, in cambio di lezioni gratuite.
1776: in alcune note autobiografiche, Haydn scrive: «non componevo in modo corretto fino a che non ebbi la fortuna di apprendere i principi fondamentali della composizione dal signor Nicola Porpora, che era allora a Vienna».
Greisinger riporta quanto viene sostenuto da Haydn: «Non mancavano certo gli “asino”, “birbante”, o le gomitate nelle reni, ma non me la prendevo, perché da Porpora appresi molto di canto, di composizione e di italiano».

Sempre, autodidatticamente, successivamente, Haydn lavora anche strenuamente su testi come il “Versuch über die wahre Art das Clavier zu spielen”, di Carl Philipp Emanuel Bach, il cui primo volume appare nel 1753 (le prime sei sonate per cembalo che prende a modello e altre successive opere sotto l’aspetto compositivo).
Studia, inoltre, il “Gradus ad Parnassum” di Johann Joseph Fux e “Der vollkommene Kapellmeister” di Johann Mattheson.

Progredendo, nella composizione, Haydn crea un Singspiel, “Der krumme Teufel”, rappresentato al “Teatro di Porta Carinzia” di Vienna nel 1753 ma, a causa degli eccessivi contenuti satirici contro personaggi noti, le autorità ne impongono il ritiro.
Purtroppo, la musica di questa prima prova teatrale di Haydn è stata perduta.

In questo periodo, crea composizioni strumentali significative, mentre la fama del giovane musicista aumenta a poco a poco e gli permette la protezione di alcune famiglie aristocratiche (all’epoca, decisiva per la carriera di un compositore).
Infatti, la ontessa Thun, dopo aver conosciuto una delle sue composizioni, lo ingaggia come insegnante di canto e di cembalo.
Più avanti, nel 1757: il Barone Carl Joseph Fürnberg lo raccomanda al Conte Karl von Morzin che lo impiega a tempo pieno. 

Haydn diventa Kapellmeister (Maestro di Cappella):

Presso il Conte Morzin, Haydn ricopre l’incarico di Maestro di Cappella e dirige la piccola orchestra del nobile, per la quale scrive le sue prime sinfonie.

1760: Haydn ha un lavoro fisso e ha una certa sicurezza, per cui sposa Maria Anna Theresia Keller, della cui sorella Therese era stato innamorato.
Le sorelle Keller: sono figlie di un parrucchiere viennese (presso il quale Haydn abita per un breve period) e il musicista impartisce lezioni di cembalo e di canto a Therese che, poi, si farà monaca.
Il suo matrimonio non è felice ed esistono infedeltà reciproche.
La coppia non genera figli e, secondo alcune indiscrezioni, Haydn ne avrebbe avuto uno (Anton Alois Polzelli) dalla sua amante Luigia Polzelli (nata Moreschi), cantante e moglie di un violinista, che conosce alla corte degli Esterházy.

Improvvise ristrettezze finanziarie del Conte Morzin, provocano il licenziamento del musicista che, però, dal 1º maggio 1761, diventa subito Vice Kapellmeister alla Corte dei principi Esterházy, ad Eisenstadt, una delle famiglie più ricche e importanti degli stati asburgici.
Infatti, nel 1766, muore il Maestro di Cappella, Gregor Werner, e Haydn gli subentra, seguendo gli Esterházy nelle loro varie residenze.
Fra i suoi compiti: scrivere nuove composizioni, dirigere l’Orchestra di Corte, suonare Musica da Camera per e con i suoi protettori e organizzare rappresentazioni liriche.
Si tratta di un impegno non indifferente, ma Haydn si ritiene fortunato, dal momento che i Principi Paul Anton e Nikolaus I sono intenditori raffinati di musica, apprezzano il suo lavoro e sono a sua disposizione per tutto ciò che gli necessita.

Haydn trascorre quasi trent’anni al servizio della famiglia Esterházy, compone tantissime opere, gradualmente affina il suo stile, la sua popolarità cresce e comincia a scrivere anche “commissioni esterne” (tra cui le sinfonie dalla n. 82 alla n. 87).

1781: Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart stringono amicizia.
Mozart, ancora giovane, è molto influenzato dal collega per cui gli dedica una serie di quartetti d’archi.
L’amicizia fra i due musicisti pare che sia dovuta anche al fatto di essere membri della stessa loggia massonica.

1789: Haydn inizia una relazione platonica e intensa con Maria Anna von Genzinger, moglie del medico personale del principe Nikolaus I Esterházy.
Quattro anni dopo, la morte prematura della donna colpisce duramente Haydn: che ne fa richiamo drammatico nelle “Variazioni in fa minore per pianoforte (Hob XVII:6)”. 

Londra:

1790: muore il principe Nicola I Esterházy, il figlio Antonio licenzia l’Orchestra ma assicura a Haydn una pensione che, da essere umano non più giovane, si rende conto che è libero di accettare un’offerta vantaggiosa economica fattagli dall’impresario, Johann Peter Salomon: una volta libero dagli impegni di Corte, può viaggiare in Inghilterra e, là, dirigere sinfonie con una grande orchestra.
Infatti, il pubblico inglese conosce già la sua musica e Londra ha una vita musicale intensa e un mercato editoriale aggiornato e attivo: i due soggiorni inglesi del compositore (1791-1792 e 1794-1795) ottengono il successo superiore a ciò che si aspetta perché il pubblico partecipa entusiasta ai suoi concerti.
Gli introiti di Haydn sono consistenti e ha numerose amicizie, conoscenze e occasioni di vita mondana.
Qui, nel 1791, riceve dall’Università di Oxford il Dottorato Onorario in Musica.

Fra le opere più note di Haydn composte in questo periodo, sono da ricordare le Sinfonie dette “Londinesi”, dalla n. 93 alla n. 104, i sei quartetti op. 71 e 74, diverse sonate per pianoforte e un significativo gruppo di trii con pianoforte.
1794: in particolare, si rappresentano, con successo, le prime assolute della “Sinfonia n. 99 in mi bemolle maggiore” e della “Sinfonia n. 100 Military in sol maggiore” presso le “Hanover Square Rooms” di Londra.

A Londra, Haydn si trova a confronto diretto con la cultura musicale d’Oltremanica, del modello esemplare degli Oratori di Händel e, da questo, nasce l’ispirazione che lo spingerà a comporre i due grandi Oratori “La Creazione” (del 1798) e “Le stagioni” (del 1801), dopo il suo ritorno a Vienna.

L’unico passo falso che Haydn compie a Londra è l’opera “L’anima del filosofo”, per la quale gli viene pagato molto denaro e viene cantata solo un’aria, mentre ne vengono pubblicati 11 numeri per errore.
Solo nel 1950, l’opera sarà rappresentata interamente. 

Ritorno a Vienna:

Alla fine del secolo, Haydn torna a Vienna, dove si fa edificare una casa grande, nella quale compone grandi opere sacre per coro e orchestra: tra queste, gli Oratori “La Creazione” e “Le stagioni”, oltre a sei “Messe” per la famiglia Esterházy, che ritrova l’interesse per la Musica.
Inoltre, scrive anche gli ultimi nove quartetti per archi e, in una lettera, fa presente: “Quanto rimane ancora da fare in questa arte meravigliosa!”.

1797: viene tenuta la prima assoluta dell’ Inno Popolare Kaiserhymne “Gott erhalte den Kaiser”, al “Burgtheater” di Vienna.

1799: a Stoccolma, è nominato membro dell’ “Accademia Reale Svedese di Musica”.

1802: si acuisce, improvvisamente, la malattia di cui soffre da tempo, per cui al dolore fisico si aggiunge l’impossibilità di dedicarsi alla composizione, pur possedendo ancora una grandissima creatività.

1804: si tiene la prima di “Armida”, al Teatro “Regio” di Torino.

E’ assistito bene dai suoi servitori e riceve anche molte visite e pubblici riconoscimenti.

1809: Haydn muore durante l’occupazione di Vienna da parte delle armate napoleoniche e, a quanto sembra, le sue ultime parole sono per tranquillizzare i suoi servitori durante il bombardamento su Vienna da parte di tali armate.
Napoleone manda un picchetto d’onore a presenziare alle esequie.

Il suo cadavere viene privato della testa, ma viene ricongiunta solamente nel 1952.

Battuto al computer da Lauretta

 

 

Haydn in un ritratto del 1792

https://it.wikipedia.org/wiki/File:Joseph_Haydn.jpg

  




L’INNO “DEUTSCHLAND ÜBER ALLES”: https://youtu.be/s2IaFaJrmno

 

 

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