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lunedì 16 dicembre 2024
sabato 17 agosto 2024
AGOSTINO AGAZZARI
Agostino Agazzari nasce a Siena il 2 dicembre 1578 e muore a Siena il 10 aprile 1640.
E' un Compositore, Organista e Teorico della Musica italiano dell'Epoca Barocca.
Agostino Agazzari studia a Siena e, all'età di diciotto anni, pubblica il suo primo libro di Madrigali.
1597-1602: è Organista presso la Cattedrale di Siena, posto che lascierà per recarsi a Roma. 1602-1606 circa: a Roma, è "Praefectus musicae" presso il "Collegio Germanico", carica tenuta in precedenza anche da Tomás Luis de Victoria.
1606: compone "Eumelio", dramma pastorale con la musica dell' "Armonico Intronato", che viene rappresentato al "Seminario Romano" in occasione del Carnevale.
1607: rientra a Siena dove, sembra, rimane sino alla morte.
Qui, oltre a far parte dell' "Accademia degli Intronati", ricopre l'incarico di "Maestro di Cappella del Duomo".
Attività di Agazzari:
In prevalenza, Autore di Musica Sacra, compone Messe, Mottetti, Salmi, Litaniae, eccetera.
Scrive anche alcuni libri di Madrigali e il Dramma pastorale "Eumelio": è una composizione molto rilevante per la Storia del Melodramma.
Come Autore di Scritti Teorici, è celebre specialmente per il suo "Del sonare sopra'l basso", uno dei primi trattati metodici sopra il basso continuo, importante per la comprensione di questa pratica ancora agli inizi.
Opere:
Drammi:
Eumelio (1606)
Musica sacra:
Sacrarum cantionum… liber primus, Roma, 1602, ristampato nel 1605, con il bc
Sacrae laudes… liber secundus, Roma, 1603
Sacrarum cantionum… liber tertius, Roma, 1603
Sacrae cantiones; liber quartus, Roma, 1606, ristampato nel 1606 come Motetti, libro quarto
Sacrarum cantionum… liber II, Milano, 1607
Cantiones, motectae vulgo appellatae, Francoforte, 1607)
Psalmi sex, Venezia, 1609
Psalmi ac magnificat, Venezia, 1611
Sertum roseum ex plantis Hiericho, Venezia, 1611
Psalmorum ac magnificat, Venezia, 1611
Dialogici concentus, Venezia, 1613
Missae quattuor tam organis, Venezia, 1614
Sacrae cantiones, Venezia, 1615
Eucaristicum melos, Roma, 1625
Litaniae beatissimae virginis, Roma, 1639
Musicum encomium, Roma, 1640
Musica devozionale:
Il primo libro de' madrigaletti, Venezia, 1607
Il secondo libro de' madrigaletti, Venezia, 1607
Stille soavi di celeste aurora, Venezia, 1620
Musica profana:
Il primo libro de' madrigali, Venezia, 1596
Il primo libro de' madrigali, Venezia, 1600
Il secondo libro de' madrigali, Venezia, 1606
Scritti teorici:
Del sonare sopra'l basso: con tutti li stromenti e dell'uso loro nel conserto. (1607)
La musica ecclesiastica dove si contiene la vera diffinitione della musica come scienza, non più veduta, e sua nobiltà (1638)
Battuto al computer da Lauretta
AGOSTINO AGAZZARI:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Agostino_Agazzari.jpg
venerdì 16 agosto 2024
RICHARD ADDINSELL
Richard Addinsell nasce a Londra il 13 gennaio 1904 e muore a Brighton il 14 novembre 1977.
E' un compositore britannico, noto soprattutto per il brano dal titolo "Concerto di Varsavia" e per colonne sonore di vari film.
Per un anno e mezzo, Addinsell studia Legge all' "Hertford College" di Oxford , ma cambia e frequenta il "Royal College of Music" dal 1925.
In seguito, continua, il suo "addestranento" musicale a Berlino, a Vienna e negli Stati Uniti e collabora con Richard Roy Douglas.
Filmografia:
. Elisabetta d'Inghilterra (Fire Over England), regia di William K. Howard (1937)
. Gentiluomo dilettante - Il nuovo Robin Hood (The Amateur Gentleman), regia di Thornton Freeland (1936)
. Addio, Mr. Chips! (Goodbye Mr. Chips), regia di Sam Wood e, non accreditato, Sidney Franklin (1939)
. Dangerous Moonlight, regia di Brian Desmond Hurst (1941)
. Spirito allegro (Blithe Spirit), regia di David Lean (1945)
. Lo schiavo dell'oro (Scrooge o A Christmas Carol), regia di Brian Desmond-Hurst (1951)
. Tom Brown's Schooldays (1951)
. Gli sparvieri dello stretto (Sea Devils) regia di Raoul Walsh - musiche originali (1953)
. Lord Brummell (Beau Brummell), regia di Curtis Bernhardt (1954)
. Il principe e la ballerina (The Prince and the Showgirl), regia di Laurence Olivier (1957)
. Verso la città del terrore (A Tale of Two Cities) (1958)
. The Waltz of the Toreadors (1962)
Il suo capolavoro:
In origine scrive "Il Concerto di Varsavia" ("Warsaw Concert") per un film drammatico del 1941 ("Dangerous Moonlight", il cui sottotitolo è "Suicide Squadron").
Si tratta di un film di Guerra del regista britannico Brian Desmond Hurst.
Il brano musicale è per pianoforte ed orchestra ed è sempre un pezzo molto popolare.
Il regista vuole lo stile musicale di Sergei Rachmaninoff ma, non avendo potuto convincere il compositore a creare le musiche, incarica Addinsell che crea il capolavoro celeberrimo.
Battuto al computer da Lauretta
RICHARD ADDINSELL:
https://it.findagrave.com/memorial/8682/richard-addinsell
.
CONCERTO DI VARSAVIA per pianoforte e orchestra:
https://youtu.be/wCf1fubyp9s?si=raJAuY_XM5krY6q1
giovedì 15 agosto 2024
PAUL ABRAHAM
Paul Abraham nasce ad Apatin il 2 novembre 1892 e muore ad Amburgo il 6 maggio 1960.
E' un compositore ungherese di operette.
1910-1916: Abraham studia Violoncello all'Accademia Musicale "Franz Liszt" di Budapest con Adolf Schiffer e studia Composizione con Viktor Herzfeld.
Inizia con opere di tipo serio e, nei dieci anni seguenti, scrive molte musiche fra cui Musica Sacra, Quartetti d'Archi ed un Concerto per Violoncello.
1927: nomina a direttore d'orchestra presso il "Teatro dell'Operetta" di Budapest, dove imbocca la strada per l'Operetta (forma musicale più popolare) che si adatta bene alla sua voocazione.
1928: scrive "Der Gatte des Fräuleins", la sua prima operetta.
"Viktoria und ihr Husar", la sua terza operetta, gli regala un successo molto grande.
Diventa un nome mondiale grazie a questa operetta e alle successive due operette del 1931 e del 1933, "Die Blume von Hawaii" ("Il Fiore delle Hawaii") e "Ball im Savoy" ("Ballo al Savoy").
Nella sua carriera scrive musiche cinema e parecchie colonne sonore.
1933: gli avvenimenti costringono Abraham ad abbandonare Berlino e a lasciare la Germania, in quanto di origine ebraica.
Grazie a Vienna e a Parigi, va a Cuba, in cui vive modestamente lavorando come pianista e da cui emigrerà a New York.
10 aprile 1944: "Vittoria e il suo Ussaro" va in scena al Teatro "Reinach" di Parma per la Compagnia di operette Lombardiana e viene "rivisitata" da Carlo Lombardo come operetta attribuita ad Haios, in quanto il nome ebraico "Abraham" sarebbe problematico con la gendarmeria di occupazione.
Febbraio 1946: a causa di problemi mentali, Abraham viene ricoverato.
1952: il Teatro "Verdi" di Trieste produce "Vittoria e il suo Ussaro" che viene rappresentata al "Castello di San Giusto".
Abraham, gli ultimi anni e la morte:
Maggio 1956: il musicista torna in Germania, ad Amburgo, dove muore quattro anni dopo, il 6 maggio 1960.
Operette:
. Zenebona (insieme ad altri compositori) Operette in 3 atti, 2 marzo, 1928, Budapest. Libretto: Lakatos László/Bródy István
. Az utolsó Verebély Lány (nota anche come Az Elso Verebély Lány o Der Gatte des Fräuleins) 13 ottobre 1928. Libretto: Harmath Imre-Drégely Gábor
. Szeretem un felségem (Es Geschehen noch Wunder) Magyar Színház 15 Giu 1929, Libretto: Birabeau André-Georges Dolley (dopo: Stella Adorján)
. Viktoria und ihr Husar (Vittoria e il suo ussaro), Operetta, tre atti e prologo. 21 febbraio 1930 Budapest, Operettentheater. Libretto: Földes, Imre/Harmath, Imre, (in tedesco: Alfred Grünwald e Fritz Löhner-Beda)
. Die Blume von Hawaii (Il Fiore delle Hawaii), Operetta in 3 atti, 24 luglio 1931 di Lipsia, Opera di Lipsia. Libretto: Alfred Grünwald e Fritz Löhner-Beda, dopo Imre Földes
. Ball im Savoy (Ballo al Savoy), Operetta tre atti e prologo. 23 dicembre 1932 a Berlino, Komische Oper Berlin. Libretto: Alfred Grünwald e Fritz Löhner-Beda. Inglese: Ballo at The Savoy, 8 settembre 1933 a Londra, Drury Lane (teatro)
. Märchen im Grand-Hotel, Lustspieloperette 3 atti 29 marzo 1934 Vienna, Theater an der Wien. Libretto: Alfred Grünwald e Fritz Löhner-Beda
. Viki 26 gennaio 1935 Magyar Színház, Libretto: Harmath Imre-Adorján Bónyi
. Történnek Meg csodák 20 aprile 1935 Magyar Színház, Libretto: Halász Imre-Békeffi István
. Dschainah, das Mädchen aus dem Tanzhaus, Operetta in 3 Atti. 21 dicembre 1935 a Vienna, Theater an der Wien. Libretto: Alfred Grünwald e Fritz Löhner-Beda diretta da Anton Paulik con Rosy Barsony
3:1 a szerelem javára 18 dicembre 1936 Király Színház, Libretto: Harmath Imre-Keller Dezső-Szilágyi László
. Und ihr Roxy Wunderteam Musikalischer Fußballschwank, 25 marzo, 1937 Vienna, Theater an der Wien, Libretto: Hans Weigel e Alfred Grünwald
. Julia Operetta in 2 parti e Nachspiel, 23 dicembre 1937 Városi Színház Budapest, Libretto: Harmath Imre-Földes Imre
. A Fehér Hattyu (The White Swan), 1938
. Zwei Herzen Glückliche Libretto: Robert Gilbert e Armin L. Robinson.
. Tambourin Musical in due parti (mai eseguita) Libretto: Alfred Grünwald
Filmografia:
. Die singende Stadt, regia di Carmine Gallone (1930)
. La città canora (City of Song), regia di Carmine Gallone (1931)
. Sunshine Susie, regia di Victor Saville (1931)
. Die Privatsekretärin, regia di Wilhelm Thiele e Goffredo Alessandrini (1931)
. Nell'azzurro del cielo (Das Blaue vom Himmel), regia di Victor Janson (1932)
. Due cuori felici, regia di Baldassarre Negroni (1932) (direzione musicale di Luigi Colacicchi)
. Il diario di una donna amata, regia di Hermann Koesterlitz (= Henry Koster) (1936)
Battuto al computer da Lauretta
PAUL ABRAHAM:
https://it.wikipedia.org/wiki/File:Paul_Abraham.jpg
VITTORIA E IL SUO USSARO, trama:
Musica: Paul Abraham
Libretto: Carlo Lombardo - Libretto orig.: Alfred Grunwald e Fritz Lohner-Beda (ed. Suvini Zerboni)
TRAMA:
Stefano Koltay (ten.), capitano degli ussari, è stato catturato dai rivoluzionari russi, dopo essersi schierato dalla parte della contro rivoluzione.
Il suo destino sembra segnato, quando il suo attendente Jancsi (com.) riesce a barattare il proprio violino con la libertà. Koltay e Jancsi sono ora liberi.
Eccoci a Tokyo dove Stefano trova appoggio morale nell’ambasciatore americano, John Cunlight (br.), marito di Vittoria (sop.), sua ex-fidanzata, a cui lui aveva giurato eterno amore. Vittoria crede Stefano disperso in guerra.
Quando Vittoria rivede ”Il suo ussaro”…: lo ama ancora, anche se sente che il suo legame con John rende impossibile quell’amore.
Frattanto Jancsi corteggia la cameriera di Vittoria, Riquette (soubr.), nelle cui vene scorre sangue ungherese.
Il 1° atto si conclude con la cerimonia nuziale fra O Lia San (soubr.), giapponesina piena di brio, e il conte Ferry (com.), fratello di Vittoria.
A Pietroburgo le autorità russe chiedono a John di consegnare il capitano Koltay nelle loro mani ma il marito di Vittoria rifiuta.
In quel frangente Stefano stupisce tutti e, dopo un commovente colloquio d’addio con Vittoria, lascia che la polizia sovietica lo arresti.
Un anno dopo troviamo tutti i nostri eroi in un caratteristico villaggio ungherese, Dorozma.
Vittoria si è separata da John e vive pensando al sacrificio di Stefano.
Jancsi e Riquette si sposano nel giorno della festa dell’uva, imitati da Ferry e O Lia San che devono ripetere le nozze, visto che il matrimonio giapponese non ha valore in Europa.
Una vecchia usanza ungherese vuole però che nel giorno della festa dell’uva vengano celebrati tre matrimoni: manca quindi la terza coppia. Stefano e Vittoria?
John ha fatto sì che Stefano tornasse in libertà ed ora lo ha accompagnato a Dorozma per vedere felice la sua Vittoria.
Dopo tanti anni è giunto il momento della felicità per Stefano e Vittoria.
lunedì 16 ottobre 2023
TURISTICAMENTE, LA REALTA’ NELLA POESIA: nell’Italia di altri tempi, nella Libia di Gheddafi, nella Tunisia di Bourghiba, nel Marocco di Re Hassan II, nella Russia di Eltsin, nella Grecia dopo i Colonnelli, …
LAURA: IL PROFILO
Laura Rocatello nasce a Lendinara (Rovigo), rimanendo affezionata alla sua terra natale, ma conservando lo spirito verso Madre Natura in qualsiasi luogo che visita.
Appassionata di Buona Musica, ha scritto, nei propri siti personali, vari articoli e, anni fa, ha partecipato alla trasmissione televisiva “Rischiatutto” presentata da Mike Bongiorno, concorrendo per la “Storia dell’Opera Lirica”.
Ama la Pittura, per la quale ha partecipato a Mostre Personali e Collettive, a Concorsi, a Milano e in altri luoghi d’Italia.
A proposito di Pittura: incontra questa materia in “Storia dell’Arte”, materia appartenente al programma scolastico della Scuola Media Superiore “Maturità Professionale per Operatore Turistico”; titolo di studio conseguito.
Personalità eclettica, ama scrivere poesie-ricordo che espone con una certa freschezza a mo’ di racconto, affinché il suo pensiero venga bene trasmesso, compreso e accettato da chi legge: ossia da chi può sentirsi coinvolto e immedesimato, con la sensazione di essere presente durante lo svolgimento di quanto viene descritto.
Un grazie sentito a Laura.
Luigi Trevisani
LAURA: THE PROFILE
Laura Rocatello was born in Lendinara (Rovigo), remaining fond of her homeland, but maintaining the spirit towards Mother Nature in any place she visits.
Passionate about Good Music, she wrote various articles on her personal websites and, years ago, she participated in the television program “Rischiatutto” presented by Mike Bongiorno, competing for the “History of Opera Lirica”.
She loves painting, for which he has participated in personal and collective exhibitions, competitions, in Milan and in other places in Italy.
Speaking of Painting: meet this subject in “History of Art”, a subject belonging to the school program of the High School “Professional Maturity for Tour Operator”; degree obtained.
Eclectic personality, he loves to write memory-poems which he exhibits with a certain freshness as a story, so that his thoughts are well transmitted, understood and accepted by the reader: that is, by those who can feel involved and empathized, with the sensation of being present during the course of what is described.
A thank you heard for Laura.
Luigi Trevisani
TURISTICAMENTE, LA REALTA’ NELLA POESIA: nell’Italia di altri tempi, nella Libia di Gheddafi, nella Tunisia di Bourghiba, nel Marocco di Re Hassan II, nella Russia di Eltsin, nella Grecia dopo i Colonnelli, …
PADRE BARERA
VERCURAGO: estate 2002
Sarei contenta di arrivare al Santuario di San Girolamo Emiliani di Vergurago:
anche mio marito è felice di uscire dalla solita routine per cui, appago
la mia curiosità di comunicazione con i luoghi somaschi. Il Santuario
di San Girolamo è un luogo di pellegrinaggio cinquecentenario,
è Sede della "congregazione dei chierici regolari" di Somasca e luogo di vita
e opere di San Girolamo Emiliani, fondatore dell'ordine, che è arricchita,
nel 1544, ampliando la precedente Chiesa di San Bartolomeo, erigendo
il Santuario. Il complesso verrà modificato nei secoli Seicento e Settecento.
Dal Santuario, parte la “Via delle Cappelle”: qui, troviamo la strada a lato
delle cappelle che, ben volentieri, percorriamo attraverso l'acciottolato
e una lunga fila di alberi dove, a metà, inizia la Scala Santa scavata
nella roccia che conduce all’eremo del Santo dove pregava. Passata
la cappella di San Girolamo, una chiesetta è vicinissima alla parete rocciosa:
qui, si beve alla fonte del Santo. Il panorama dà sensazione armoniosa.
Da qui, in circa dieci minuti, si può raggiungere il Castello dell’Innominato,
il personaggio de "I Promessi Sposi": personaggio che Lucia ha "addomesticato".
Padre Barera mi viene indicato dal mio compagno di Corso di Turismo Religioso:
è originario di Casorezzo, nella provincia di Milano. Non è altezzoso,
Padre Barera. E' un uomo umile che, dopo essere diventato sacerdote, opera
a Como, Treviso, Milano, Legnano, Mestre e, nel 1977, arriva a Somasca che venera
il Santo. Padre Barera diventa un grande punto di riferimento per ricevere conforto
e dove diventa noto come esorcista combattendo il male in modo discreto, accorto.
Conoscendolo, mi sembra burbero, ma il suo cuore è grande e si comporta
con grande fede per tutta la sua esistenza; fede che lo trasporta
fino a quasi novant'anni in cui, a causa delle problematica salute,
si ritira: la sua preghiera la recita sempre, ricordando anche le cose accadute.
A Padre Barera io dono due miniature di legno pirografato da me: è un omaggio
ad un uomo meritevole di stima e ammirazione: un grande personaggio.
Laura
FATHER BARERA
VERCURAGO: summer 2002
I would be happy to get to the Sanctuary of San Girolamo Emiliani in Vergurago:
my husband is also happy to get out of the usual routine so I am satisfied
my curiosity about communicating with Somaschi places. The Sanctuary
of San Girolamo is a five-hundred-year-old pilgrimage site,
it is the seat of the "congregation of regular clerics" of Somasca and place of life
and works by San Girolamo Emiliani, founder of the order, which is enriched,
in 1544, expanding the previous Church of San Bartolomeo, erecting
the Sanctuary. The complex will be modified in the seventeenth and eighteenth centuries.
From the Sanctuary, the "Via delle Cappelle" starts: here, we find the road to the side
of the chapels that we gladly walk along the cobblestones
and a long line of trees where, in the middle, the Scala Santa excavated in the rock
begins that leads to the hermitage of the saint where he prayed. Passed
the chapel of San Girolamo, a small church is very close to the rock face:
here, you drink at the source of the Saint. The panorama gives harmonious feeling.
From here, in about ten minutes, you can reach the Castello dell'Innominato,
the character of "The Betrothed": a character that Lucia has "tamed".
Father Barera was indicated to me by my classmate in the Religious Tourism Course:
he is originally from Casorezzo, in the province of Milan. He's not haughty,
he
Father Barera. He is a humble man who, after becoming a priest, works
in Como, Treviso, Milan, Legnano, Mestre and, in 1977, he arrives in Somasca which venerates
the Saint. Father Barera becomes a great point of reference for receiving comfort
and where he becomes known as an exorcist by fighting evil in a discreet, shrewd way.
Knowing him, he seems gruff to me, but his heart is big and he behaves
with great faith throughout its existence; faith that carries it
up to almost ninety years in which, due to health problems,
he withdraws: he always recites his prayer, also remembering the things that have happened.
I am giving Father Barera two wooden miniatures pyrographed by me: it is a tribute
to a man deserving of esteem and admiration: a great character.
Laura
TURISTICAMENTE, LA REALTA’ NELLA POESIA: nell’Italia di altri tempi, nella Libia di Gheddafi, nella Tunisia di Bourghiba, nel Marocco di Re Hassan II, nella Russia di Eltsin, nella Grecia dopo i Colonnelli, …
VEGNO DI CRANDOLA VALSASSINA
Vegno: una frazioncina in collina, una bellezza
che esiste a cinquecento metri di altezza.
Vegno: dove Federigo Borromeo si era recato
e la chiesetta bianca aveva visitato.
Vegno: con il lavatoio e l'acqua della sorgente,
è un punto importante della sua gente.
Baite e fienili sono ristrutturati
e, davvero belli, gli immobili sono diventati.
L'ultima parte della Via San Giovanni è stata pavimentata
da alcuni anni e, in meglio, è cambiata.
I veicoli hanno il loro posto nello spiazzo davanti alla chiesetta:
terrazzo che vede la valle verde, il cui panorama alletta.
Fattorie con mucche... tanta vegetazione ...
Un bellissimo piccolo rione.
Acqua buona e aria pura,
a Vegno: lì, sarà la mia vita futura?
Laura
VEGNO OF CRANDOLA VALSASSINA
Vegno: a small hamlet in the hills, a beauty
that exists at a height of five hundred meters.
Vegno: where Federigo Borromeo had gone
and the white church he had visited.
Vegno: with its washhouse and spring water,
it is an important point of its people.
Log cabins and barns are remodeled
and, truly beautiful, the properties have become.
The last part of Via San Giovanni has been paved
for some years and has changed for the better.
The vehicles have their place in the clearing in front of the church:
a terrace overlooking the green valley, whose panorama is alluring.
Farms with cows... lots of greenery...
A beautiful little neighborhood.
Good water and pure air,
in Vegno: will my future life be there?
Laura