Il genio del teatro italiano è morto nella sua casa a Roma, aveva 96 anni.
È morto Franco Zeffirelli, regista, attore e sceneggiatore italiano.
Aveva 96 anni, la scomparsa è avvenuta alla fine di una lunga malattia.
Lo riporta “Il Messaggero”. Ne ha dato l’annuncio la Fondazione Franco Zeffirelli: “Il regista si è spento serenamente pochi minuti fa”.
Decisa già l’ultima dimora del Maestro: “Riposerà nel cimitero delle Porte Sante di Firenze”.
Il sindaco della città, Dario Nardella, saluta così il regista fiorentino: “Addio caro Maestro, Firenze non ti dimenticherà mai. E’ stato un onore averti conosciuto e aver condiviso con te il sogno del tuo Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo a San Firenze”.
Uomo di grande cultura, Zeffirelli è morto nella sua casa sull’Appia Antica, a Roma.
Insieme a lui erano presenti i figli adottivi Pippo e Luciano, un medico e il parroco della chiesa di San Tarcisio che ha benedetto la salma. “Si è spento serenamente dopo una lunga malattia, peggiorata negli ultimi mesi”, raccontano i famigliari.
La cerimonia della camera ardente avrà luogo lunedì in Campidoglio, hanno annunciato i figli.
Insieme a lui erano presenti i figli adottivi Pippo e Luciano, un medico e il parroco della chiesa di San Tarcisio che ha benedetto la salma. “Si è spento serenamente dopo una lunga malattia, peggiorata negli ultimi mesi”, raccontano i famigliari.
La cerimonia della camera ardente avrà luogo lunedì in Campidoglio, hanno annunciato i figli.
Zeffirelli è nato a Firenze nel 1923.
Tra i suoi maestri anche il grande Luchino Visconti, con cui lavorò come aiuto regista per “La terra trema” e “Senso”, e Antonio Pietrangeli, con cui collaborò a “Il sole negli occhi”, film del 1953.
Tra i suoi maestri anche il grande Luchino Visconti, con cui lavorò come aiuto regista per “La terra trema” e “Senso”, e Antonio Pietrangeli, con cui collaborò a “Il sole negli occhi”, film del 1953.
L’anno dopo segue la sua passione per il teatro, lavorando alla Scala come regista di La Cenerentola e L’elisir d’amore. Inclinazione che ha unito al suo amore per la città di Salerno, dove ha messo in scena “La Traviata” nel 2008.
Arrivò però alla fama come regista televisivo, il suo primo debutto fu nel 1957 con il film “Camping”. Dopo una pausa teatrale di 10 anni, tornò sul grande schermo con due opere di Shakespeare: La bisbetica domata, con Elizabeth Taylor e Richard Burton, e Romeo e Giulietta, premiato con l’Oscar dall’Academy.
Negli anni ’70 la svolta spirituale, con i film Fratello sole, Sorella Luna dedicato alla figura di San Francesco e Santa Chiara, e poi con il kolossal tv Gesù di Nazareth.
Nel frattempo, continua la sua attività teatrale a La Scala, al Met e all’Opera di Parigi. Negli anni Ottanta, Zeffirelli diresse i film, e non teatro filmato, de La Traviata e l’Otello .
Nel frattempo, continua la sua attività teatrale a La Scala, al Met e all’Opera di Parigi. Negli anni Ottanta, Zeffirelli diresse i film, e non teatro filmato, de La Traviata e l’Otello .
Tra i riconoscimenti che ha ricevuto nella sua lunga carriera, l’ultimo è quello di “Genio ed Eccellenza italiana nel mondo”, conferitogli in Senato dalla presidente Elisabetta Alberti Casellati.
Negli ultimi anni il Maestro si era però dedicato totalmente al teatro.
L’ultimo lavoro da regista, è stata una nuova Traviata che dovrebbe aprire la stagione del Festival lirico all’Arena di Verona il 21 giugno.
Secondo quanto riporta “Repubblica”, Zeffirelli però aveva già un altro progetto in cantiere, non ancora portato a termine: un Rigoletto il cui debutto sarebbe stato fissato per il 17 settembre 2020 alla Royal Opera House di Muscat, in Oman.
L’ultimo lavoro da regista, è stata una nuova Traviata che dovrebbe aprire la stagione del Festival lirico all’Arena di Verona il 21 giugno.
Secondo quanto riporta “Repubblica”, Zeffirelli però aveva già un altro progetto in cantiere, non ancora portato a termine: un Rigoletto il cui debutto sarebbe stato fissato per il 17 settembre 2020 alla Royal Opera House di Muscat, in Oman.
VIRGILIO NOTIZIE | 15-06-2019 13:23